Non mi intendo di codice civile ma mi par di capire che se viene dimostrato con ogni mezzo davanti a un giudice che quello è tuo figlio poi lo devi mantenere.
Art. 269 Dichiarazione giudiziale di paternità e maternità
La paternità e la maternità naturale possono essere giudizialmente dichiarate nei casi in cui il riconoscimento è ammesso.
La prova della paternità e della maternità può essere data con ogni mezzo.
La maternità è dimostrata provando la identità di colui che si pretende essere figlio e di colui ce fu partorito dalla donna, la quale si assume essere madre.
La sola dichiarazione della madre e la sola esistenza di rapporti tra la madre e il preteso padre all'epoca del concepimento non costituiscono prova della paternità naturale.
Art. 270 Legittimazione attiva e termine
L'azione per ottenere che sia dichiarata giudizialmente la paternità o la maternità naturale è imprescrittibile riguardo al figlio.
Se il figlio muore prima di avere iniziato l'azione, questa può essere promossa dai discendenti legittimi, legittimati o naturali (258) riconosciuti, entro due anni dalla morte.
L'azione promossa dal figlio, se egli muore, può essere proseguita dai discendenti legittimi, legittimati o naturali riconosciuti.
Art. 271-272 (abrogati)
Art. 273 Azione nell'interesse del minore o dell'interdetto
L'azione per ottenere che sia giudizialmente dichiarata la paternità o la maternità naturale può essere promossa, nell'interesse del minore, dal genitore che esercita la potestà prevista dall'art. 316 o dal tutore. Il tutore però deve chiedere l'autorizzazione del giudice, il quale può anche nominare un curatore speciale.
Occorre il consenso del figlio per promuovere o per proseguire l'azione se egli ha compiuto l'età di sedici anni.
Per l'interdetto l'azione può essere promossa dal tutore previa autorizzazione del giudice.
Lady delle Gocciole Extra Dark
We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
No, certo, hai ragione: la legge dice questo. Io mi riferisco piu' all'atto pratico - cioe' al modo in cui la legge viene in effetti applicata. Finisce che i figli vanno sempre assegnati alla madre, e quindi il padre viene in pratica obbligato a pagare per il loro mantenimento anche se non li vedesse piu'. Un mio amico, divorziato, quando va a trovare i figli, alla fine della visita l'ex-moglie gli presenta il conto della luce, dell'acqua e del cibo, consumati - incluse le spese di lavanderia se ha dormito, perche' le lenzuola devono essere lavate. Questo nonostante lui le paghi migliaia di euro al mese (tre bambini, tutti a lei). E nonostante lei abbia un lavoro strapagato (4700 euro al mese). Come si sono separati? Lei gli ha messo le corna. Lui l'ha scoperto per caso: allora lei si e' infuriata perche' lui "la spiava", ed era quindi un paranoico malato di mente, e ha voluto il divorzio (i bambini, rimasti con lei, sono oggi convinti che il padre sia un paranoico malato di mente)... Praticamente il 50% dei miei amici sono separati, e le storie sono piu' o meno tutte cosi' (anche se, in questo caso specifico, la "signora" fa sembrare Cersei una persona amabile, sensibile, e ricolma di bonta').
ma se è stata lei a cornificare non dovrebbe perdere il diritto almantenimento ed avere solo quello per i figli :victory: ?
Comunque che una donna italiana approfitto della tutela che lalegge offre a chi effettivamente non potrebbe permettersi di divorziare lo trovo ignobile, come trovo assurdi quelli che litigano per 30 anni dopo essersi separati per chi debba tenere la marmotta di peltro fermaporta.
Preferirei che la legge attuale stabilisse un salario massimo che la donna deve percepire per poter richiedere il mantenimento per sè, che si abolisca in toto il mantenimento a chiunque no perchè purtroppo dallemie parti ancora molta gente una volta sposatasi si tiene un lavoro da poco oppure smette proprio.
Quando all'affido dei figli nemmeno io ritengo giusto che alla fine sia avvantaggiata la donna anche se non è scritto da nessuna parte, ed effettivamente tra i miei amici separati pochi sono in affido al padre, però è anche vero che il divorzio era avvenuto quando loro erano molto piccoli. Per quelli affidati al padre spessolaseprazione risaliva a quando erano già più grandicelli.
Edi:ah comunque èvero che uno deve riconoscere il figlio innanzitutto. volendo lamadre può ricorrere a vie legali per obbligarlo,am non so quante lo facciano (di solito si fa quando ci sono in ballo molti soldi o cognomi famosi).
Ah tyrion,lo sai che pensavo fossi più giovane :unsure:? Non pensavo fossi sposato con figli :unsure:
ma se è stata lei a cornificare non dovrebbe perdere il diritto almantenimento ed avere solo quello per i figli :huh: ?
Immagino che non sia cosi' semplice: una puo' sempre cornificare perche' ci e' "costretta", perche' il marito e' brutto, cattivo, insensibile, noioso, peloso, ecc. Voglio dire che la legge viene sempre interpretata portando il massimo possibile vantaggio alla donna - assumendo che la donna sia per definizione la vittima, sempre, e quindi va protetta. Se una donna la mette sul "mi picchiava", c'e' da cominciare a pensare seriamente al suicidio, o a procurarsi documenti falsi e cambiare identita', perche' e' chiaro che sei finito. Non importa che non sia vero - sei finito e basta. E anche se non la picchiavi, in ogni caso, c'e' la "tortura psicologica". Cioe', l'hai fatta diventare matta con la tua sola presenza, poverina. >_>
Comunque che una donna italiana approfitto della tutela che lalegge offre a chi effettivamente non potrebbe permettersi di divorziare lo trovo ignobile, come trovo assurdi quelli che litigano per 30 anni dopo essersi separati per chi debba tenere la marmotta di peltro fermaporta.
Ma certo.
Preferirei che la legge attuale stabilisse un salario massimo che la donna deve percepire per poter richiedere il mantenimento per sè, che si abolisca in toto il mantenimento a chiunque no perchè purtroppo dallemie parti ancora molta gente una volta sposatasi si tiene un lavoro da poco oppure smette proprio.
Secondo me bisognerebbe imparare a fare i contratti ben chiari, come fanno i riccastri quando si sposano. In ogni caso, il matrimonio e' una istituzione vecchia e obsoleta - ma chi vuole sposarsi piu'? Solo gli omosessuali ci tengono ancora a farlo (per ragioni di emancipazione sociale, che trovo giustissime)... La legge dovrebbe limitarsi a tutelare i figli, e basta: e sarebbe anche ora di cominciare a trattare le donne da adulte, direi.
Quando all'affido dei figli nemmeno io ritengo giusto che alla fine sia avvantaggiata la donna anche se non è scritto da nessuna parte, ed effettivamente tra i miei amici separati pochi sono in affido al padre, però è anche vero che il divorzio era avvenuto quando loro erano molto piccoli. Per quelli affidati al padre spesso la seprazione risaliva a quando erano già più grandicelli.
Si', e quando sono piu' grandi (il mio aveva 16 anni alla separazione) possono scegliere loro.
Ah tyrion,lo sai che pensavo fossi più giovane :wacko:? Non pensavo fossi sposato con figli :unsure:
Come ho gia' detto altrove, ho l'eta' mentale di un diciassettenne. Sono giovane dentro!!! ^_^ Comunque, ho 50 anni (ma se mi tingessi i capelli - cosa che mi rifiuto di fare - ne dimostrerei 40... lo dico perche' non mi piace che mi si immagini come un panciuto e flaccido cinquantenne che si copre la calvizie con un riporto sudaticcio).
Immagino che non sia cosi' semplice: una puo' sempre cornificare perche' ci e' "costretta", perche' il marito e' brutto, cattivo, insensibile, noioso, peloso, ecc. Voglio dire che la legge viene sempre interpretata portando il massimo possibile vantaggio alla donna - assumendo che la donna sia per definizione la vittima, sempre, e quindi va protetta. Se una donna la mette sul "mi picchiava", c'e' da cominciare a pensare seriamente al suicidio, o a procurarsi documenti falsi e cambiare identita', perche' e' chiaro che sei finito. Non importa che non sia vero - sei finito e basta. E anche se non la picchiavi, in ogni caso, c'e' la "tortura psicologica". Cioe', l'hai fatta diventare matta con la tua sola presenza, poverina. >_>
ma il tradimento di lei era stato dimostrato :huh: ?
In ogni caso..che schifo :unsure:
Secondo me bisognerebbe imparare a fare i contratti ben chiari, come fanno i riccastri quando si sposano. In ogni caso, il matrimonio e' una istituzione vecchia e obsoleta - ma chi vuole sposarsi piu'? Solo gli omosessuali ci tengono ancora a farlo (per ragioni di emancipazione sociale, che trovo giustissime)... La legge dovrebbe limitarsi a tutelare i figli, e basta: e sarebbe anche ora di cominciare a trattare le donne da adulte, direi.
io semmai imporrei il regime di separazione dei beni, trovo che la comunione sia inutile e controproducente in caso di separazioni/figli segreti che spuntano/amanti/etc..ognuno si tiene le proprie cose e fa attenzione a cautelarsi anche in periodi di rose e fiori. Mia madre per esempio ha tenuto molto che il mutuo di una delle due case lo pagasse lei e il tutto le fosse intestato, lo stesso con la macchina che usa, nonostante i miei non abbiano mai avuto crisi (e ci credo dopo aver fatto tira e molla per 12 anni). Della serie, poichè non si sa mai, è inutile finire nelle peste dopo.
Non credo sia ancora il momento di eliminare del tutto la clausola del mantenimento, vero che ormai molte donne sono perfettamente adulto e in caso avvalersi della legge è solo approfittare, ma ancora troppe si sentono comodissime a far il sesso debole. Anche se la tentazione di dare uno scossone l'avrei.
... lo dico perche' non mi piace che mi si immagini come un panciuto e flaccido cinquantenne che si copre la calvizie con un riporto sudaticcio).
il riporto ad artiglio :wacko:
È verissimo quello che dici: i responsabili sono entrambi i genitori, visto che entrambi sono, appunto, genitori. Ma lo sono anche nel momento di decidere un aborto; sarà ingiusto che il padre possa decidere di non partecipare alle spese, ma è anche ingiusto che la donna possa decidere unilateralmente l'aborto, anche senza nemmeno dirlo al padre (questione di opinioni, ma forse è anche piú ingiusto).
Si', vabbe', ma l'uomo lo fa con 5 minuti di divertimento, la donna lo deve anche fare con 9 mesi di fatica, e con tanto di supplizio finale, dai... E' ovvio che lei possa dire no - ed e' ovvio che lo debba poter fare anche senza avvertire un marito potenzialmente violento. Piuttosto, nel caso opposto (avere un figlio con l'inganno, anche se lui non lo vuole, mentendo sul fatto che ha preso la pillola ecc.), beh, questo fatto dovrebbe essere riconosciuto, la paternita' dovrebbe essere rifiutabile. Ma e' difficile da dimostrare, ovviamente...
L'uomo lo fa con cinque minuti di divertimento, la donna con 9 mesi più la fatica finale e alla fine.............sia per l'uomo che per la donna, il figlio c'è (o non c'è) per tutta la vita!! Quindi magari sarebbe meglio decidere insieme, visto che è una cosa che riguarda entrambi per tutta la vita...
Non entro nel merito. Aborto, separazione, divorzio...Ogni singolo caso andrebbe valutato attentamente e distintamente da tutti gli altri, a prescindere dalla legge. Ma questo, per ovvi motivi (carenza di mezzi nonché di volontà), non si può fare. Senza contare il rischio che in alcuni casi la legge venga interpretata troppo liberamente.
La legge purtroppo è una macchina imperfettissima...In tutti gli ambiti...
Però sempre che tutto questo rimane vincolato alla scelta di fare la gravidanza o no, e quindi un minimo di disparità per forza di natura rimane
Verissimo; ma la legge attuale mi pare andare ben oltre "un minimo di disparità". A dirla tutta, mi pare essere completamente dalla parte della donna, visto che qualunque cosa accada nei fatti dipende solamente dalla sua scelta.
Quello che tu dici, sul dire della gravidanza, è giustissimo; ma non tocca l'altro aspetto: entrambi i genitori hanno l'obbligo di mantenere il figlio, ma solo uno dei due ha il diritto di scegliere se averlo o no. L'uomo che mette incinta la donna è responsabile e quindi obbligato a contribuire; ma la donna che si fa mettere incinta dall'uomo, nonostante la responsabilità, non ha alcun obbligo a dare il figlio al padre (nota: questo mi può anche trovare d'accordo, è la disparità nell'altro caso che non mi convince) e, lateramente, nemmeno a contribuire (nel senso che scegliendo di abortire lateralmente "sceglie" anche di non contribuire, le è permesso; vero che in quel caso non contribuisce nemmeno il padre, ma, di nuovo, non è una scelta sua).
È giusto il discorso sui genitori; ma, se la scelta di averlo è unilaterale, perché non potrebberlo essere anche le conseguenze? Passatemi il paragone, sarebbe una sorta di "aborto giuridico" (nel senso che giuridicamente non avrei avuto il figlio).
Anche perché decidere di abortire anche se il padre vuole il figlio sa molto di "Il figlio è mio", ma pretendere il contributo sa molto di "Il figlio è nostro"; o è tuo sempre, o è nostro sempre.
Per il divorzio: già mettere un limite temporale agli alimenti, almeno a quelli per la moglie, sarebbe un passo in avanti. Ti vengono dati per N anni, hai tutto il tempo di trovare un lavoro.
Inoltre, non sarebbe male se entrambi potessero dire la loro sulle spese per i figli: ho sentito di madri che lasciavano che le figlie spendessero centinaia di Euro di ricariche telefoniche; il marito non era d'accordo, ma visto che la tutela era della madre decideva lei, e lui pagava.
Basta la possibilita': occorre prevenirla. Ogni legge inevitabilmente deve essere fatta in questo modo
Non condivido: è vero quello che dici, i nove mesi di gravidanza, è infatti io stesso sono d'accordo con la possibile scelta unilaterale. Ma se la scelta è unilaterale, non vedo perché non lo possano essere anche gli oneri. Ingiusto? Mi pare altrettanto ingiusta, se non di piú, la scelta unilaterale.
Ovvio, l'affermazione di non volere il figlio dovrebbe esserci in tempo utile: detto al nono mese, l'obbligo ci dovrebbe comunque essere.
Potere indiretto, nel senso che la donna, di fatto, in pratica non pensa ad abortire proprio perche' sa che il padre ha l'obbligo del mantenimento
Allora non è un potere dell'uomo, ma un'ulteriore sicurezza per la donna: è un suo parametro decisione, ma non è in alcun modo un potere dell'uomo. Anzi: se l'uomo non vuole il figlio quell'obbligo va a suo svantaggio. Che potere sarebbe?
che una donna italiana approfitto della tutela che lalegge offre a chi effettivamente non potrebbe permettersi di divorziare lo trovo ignobile
Il problema è che la legge glielo permette, non prevede tutele in tal senso >_>
Preferirei che la legge attuale stabilisse un salario massimo che la donna deve percepire per poter richiedere il mantenimento per sè, che si abolisca in toto il mantenimento a chiunque no perchè purtroppo dallemie parti ancora molta gente una volta sposatasi si tiene un lavoro da poco oppure smette proprio
Il problema è che dovrebbe anche stabilire una sorta di obbligo a lavorare/tempo massimo degli alimenti: altrimenti magari non cercherà mai lavoro (successo), o si metterà insieme a un altro senza sposarlo (successo), continuando quindi a percepire gli alimenti.
Non credo sia ancora il momento di eliminare del tutto la clausola del mantenimento, vero che ormai molte donne sono perfettamente adulto e in caso avvalersi della legge è solo approfittare, ma ancora troppe si sentono comodissime a far il sesso debole
Se è una questione di comodità, e non di necessità... ha senso che sia tutelata per legge? :unsure:
ma il tradimento di lei era stato dimostrato :huh: ?
Dimostratissimo! :unsure:
Ma non è tanto questo il punto: trovo abbastanza normale - quasi inevitabile - che un bel giorno ci si stufi, e si cerchino altre emozioni. La storia finisce - anche la più bella e straordinaria storia del mondo finisce (nel 99.99% dei casi). Quindi non ne faccio una colpa alla "signora". Quello che non mi va giù è che, dopo averlo fatto, debba anche divorare vivo l'ex marito. Certe persone hanno davvero la follia in corpo: sono quelle che, se gli dai in mano un'arma, la usano ferocemente, cosí, semplicemente perché "possono". A mio parere, la "signora" sarebbe da internare.
In ogni caso..che schifo >_>
Lo schifo è che la "legge" permetta cose simili. Vedi, esistono crimini: e per questi crimini esistono pene. Ad esempio, devi pagare multe elevatissime se fai un falso in bilancio (o in Italia adesso è lecito? Vabbe'...), oppure se stupri una minorenne vai in carcere per vent'anni (oppure no? Mi pare che adesso ti rilasciano con la condizionale...). Insomma, esistono pene per determinati crimini. Ma pare che il crimine più grande, oggi, il crimine che devi pagare con la tua vita per tutta la vita, sia proprio quello di avere sposato una tizia e avere fatto dei bambini con lei. Perché non c'è nulla che sembra costare più salato di questo. Francamente, non mi sorprende che i matrimoni siano in calo. Mio figlio mi ha già annunciato che, piuttosto che sposarsi, se lo taglia. ^_^
io semmai imporrei il regime di separazione dei beni,
... ah, che bell'idea. Certo. Il problema è che, a volte, all'inizio, si è cosí innamorati... Si desidera, proprio, che "quel che è mio è tuo, e quel che è tuo è mio"... Ci si sente unici e felici. Quindi, l'imposizione della separazione dei beni potrebbe essere una grande e semplice soluzione. Secondo me, oltretutto, fa durare l'amore di più. Spesso l'amore finisce semplicemente perché... ci si sente "in trappola".
Non credo sia ancora il momento di eliminare del tutto la clausola del mantenimento,
No, certo: i figli devono essere tutelati.
il riporto ad artiglio :wacko:
Whahahahahah! :huh:
L'uomo lo fa con cinque minuti di divertimento, la donna con 9 mesi più la fatica finale e alla fine.............sia per l'uomo che per la donna, il figlio c'è (o non c'è) per tutta la vita!! Quindi magari sarebbe meglio decidere insieme, visto che è una cosa che riguarda entrambi per tutta la vita...
Ma non c'è dubbio su questo - almeno per te e per me, che siamo persone ragionevoli. Ma non tutte le persone sono ragionevoli, e la legge dovrebbe fare i conti con questo.
La legge purtroppo è una macchina imperfettissima...In tutti gli ambiti...
D'accordissimo...
La legge purtroppo è una macchina imperfettissima...In tutti gli ambiti...
D'accordissimo...
sono gli uomini (e le donne >_> ) ad essere imperfettissimi..
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Non mi intendo di codice civile ma mi par di capire che se viene dimostrato con ogni mezzo davanti a un giudice che quello è tuo figlio poi lo devi mantenere.
sì e no. non sono né avvocato né giurista, ma una trappola del genere stava per essere tesa a un conoscente, anni fa.
se un uomo si rifiuta di riconoscere il figlio avuto da una donna e, di conseguenza, si rifiuta di pagare per il suo mantenimento, può difendersi legalmente dal tentativo di lei di obbligarlo. nel caso di questo conoscente, il dimostrare di non avere mai avuto una relazione stabile con questa donna, di non aver mai vissuto con lei, comprovando tutto questo (niente case, conti o proprietà varie in comune, niente residenza o domicilio in comune, testimonianze rese da tutta una schiera di conoscenti che avallano le sue dichiarazioni) è bastato a salvarlo da quella che era una trappola ben congegnata a tutti gli effetti.
mi dispiace, ma, da donna, so benissimo quanto facile sia ingannare un uomo per meri fini economici. basta spergiurare di stare prendendo la pillola e poi, nella realtà non prenderla affatto per mettere a segno diciotto anni di vitalizio ai danni del primo credulone che passa (certo, se riesci a farti sposare, ottieni un risultato ancora maggiore...).
purtroppo esistono anche donne simili (e non sono poche). >_>
se un uomo si rifiuta di riconoscere il figlio avuto da una donna e, di conseguenza, si rifiuta di pagare per il suo mantenimento, può difendersi legalmente dal tentativo di lei di obbligarlo. nel caso di questo conoscente, il dimostrare di non avere mai avuto una relazione stabile con questa donna, di non aver mai vissuto con lei, comprovando tutto questo (niente case, conti o proprietà varie in comune, niente residenza o domicilio in comune, testimonianze rese da tutta una schiera di conoscenti che avallano le sue dichiarazioni) è bastato a salvarlo da quella che era una trappola ben congegnata a tutti gli effetti
Non ho chiaro cos'è successo: il figlio era suo, ma riuscendo a dimostare di non aver mai convissuto, ecc., ha potuto non pagare? Se avesse convissuto avrebbe dovuto farlo? >_>
Se è una questione di comodità, e non di necessità... ha senso che sia tutelata per legge? >_>
perchè non si può fare di tutta l'erba un fascio (odio parlare per frasi fatte, doh :unsure: ). Non conosco la situazione nello specifico delle varie regioni d'Italia, ma nella mia zona d'origine per molte è ancora scontato che chi debba sacrificare la vita lavorativa per i figli sia la moglie, e non il marito. Quindi molte ragazze a priori non cercano nemmeno un lavoro che consenta di essere autosufficienti, perchè tanto se occupasse troppo tempo lo mollerebbero oppure di fare carriera non se ne parla.
Io lo trovo un ragionamento idiota, ma è ancora molto radicato a livello culturale (soprattutto nelle famiglie più "terra terra", diciamo), e se molte lo fanno per semplice pigrizia (della serie: tanto sono donna non devo portare a casa i soldi), molto altre lo fanno perchè per loro è naturale che sia così, e la famiglia stessa e i fidanzati/mariti le spingono a questo.
Quindi da una parte mi farebbe piacere una manovra brusca per dare una bella svegliata a tutta questa gente, ma le cose vanno fatte per gradi...
mi dispiace, ma, da donna, so benissimo quanto facile sia ingannare un uomo per meri fini economici. basta spergiurare di stare prendendo la pillola e poi, nella realtà non prenderla affatto per mettere a segno diciotto anni di vitalizio ai danni del primo credulone che passa (certo, se riesci a farti sposare, ottieni un risultato ancora maggiore...).
purtroppo esistono anche donne simili (e non sono poche). >_>
Esatto. Quindi invito i miei giovani compagni di sventura a organizzare un movimento di protesta maschile. Azione numero 1: non sposarsi per nessuna ragione al mondo. Azione numero 2: servirsi esclusivamente di prostitute, perche' A) costano immensamente meno di mantenere una moglie, B) massima varieta', C) piu' sesso, e D) restano sempre giovani perche' vengono sostituite. :wacko: Parola di Tyrion... :unsure:
Seriamente: se le cose continuano cosi', e' inevitabile una evoluzione sociale in questa direzione (nota bene: non lo ritengo ne' giusto ne' sbagliato - e' solo "reale"): le donne offriranno prestazioni sessuali e figli dietro preciso compenso, regolato dalle leggi di mercato della domanda e dell'offerta (le donne piu' richieste e i figli prodotti da loro costeranno di piu'). I test del DNA garantiranno la paternita' - rendendo anacronistiche cose come "la fedelta'" e "la gelosia".
In fondo, credo che sarebbe un mondo migliore. Piu' onesto.
Non ho chiaro cos'è successo: il figlio era suo, ma riuscendo a dimostare di non aver mai convissuto, ecc., ha potuto non pagare? Se avesse convissuto avrebbe dovuto farlo? :wacko:
esatto. il figlio era suo, ma dato che lui non aveva mai acconsentito a diventare padre, anzi, non lo voleva proprio, soprattutto mai e poi mai da una donna giovane e sicuramente bella, ma con cui aveva una relazione assolutamente saltuaria e basata soltanto sul sesso (niente frequentazione di amici in comune, niente introduzione nelle rispettive famiglie, mai progetti in comune di alcun tipo, nemmeno week-end insieme ecc.) è riuscito a spuntarla presso il giudice e a far valere le proprie ragioni.
anche perchè, in questo caso specifico e data la "consistenza patrimoniale" del conoscente in questione, era chiaro come il sole che lei avesse tenato il "colpaccio".
la prostituzione è più onesta e diretta, ha ragione tyrion >_> :unsure: anche perchè, alla fine, sempre e solo di soldi si tratta.
non avrebbe dovuto mai farsi mettere incinta
Punto.