così, mi andava di storpiargli il nome perchè mi sta antipatico...
Ottima scelta >_>
Anche io all'inizio odiavo Kant (insomma, è molto difficile da capire), ma quando l'ho capito per bene sono rimasta molto colpita, l'unica cosa che non mi convince affatto di lui è la "Critica del Giudizio": non credo ci sia davvero un "sensus communis" per cui possiamo aspettarci da tutti identici giudizi sul bello. E neanche a me piace Hegel, però apprezzo molto Marx quindi riconosco la sua importanza storica (e la sua concezione dell'arte mi sembra molto attuale: in effetti l'arte moderna è talmente concettuale che non può essere contenuta nelle forme tradizionali, proprio come sosteneva Hegel.)
Trovo molto interessanti gli epistemologi, per esempio Popper e Kuhn, non mi è dispiaciuto affatto Kierkegaard per l'accento che pone sulla libertà individuale (aborro la teoria del servo arbitrio) ma soprattutto ho una grandissima passione per gli Illuministi e Rousseau.
Chi davvero non sopporto è Nietzsche ma presso i miei compagni riscuoteva un grande successo, posso capire che le sue teorie sembrino molto affascinanti, anche per il particolare stile adoperato, ma mi sembra che i contenuti si basino più su opinioni personali di Nietzsche che su riflessioni razionali...
Io adoro Nietzsche, dopo Schopenhauer è il mio preferito :blush:
Diciamo che N. sembra (anzi, è) poco scientifico in quanto la sua analisi verte principalmente sulla tragicità della condizione umana e non tratta, ad esempio, di problemi logici/fisici/matematici. D'altronde è figlio del suo tempo... Direi che in questo senso (cioè come autore che insiste sull'indagare l'esistenza dell'uomo) N. può essere considerato una sorta di precursore deggli esistenzialisti quali Sartre e Camus.