http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=309254
http://www.ansa.it/opencms/export/site/vis..._820527121.html
Cosa ne pensate?
Personalmente, devo dire che, stante che "omicidio volontario" significhi che c'è la volontà di uccidere (cosa su cui chiedo conferma, al momento sto leggendo un po' in giro), la decisione mi lascia parecchio perplesso: a memoria, l'accusa ha sostenuto che, passando col rosso e velocemente, ha accettato l'eventualità di scontrarsi con qualcuno; il che sarà anche vero, almeno a livello inconscio, ma di qui a sostenere che quell'azione sia stata fatta volendo uccidere ne passa. Se è poi vero che è passato col giallo (il rosso sarebbe scattato dopo il suo passaggio, a suo dire), la volontarietà mi pare ancora meno sostenibile.
Stante l'ipotesi di cui sopra, venendo a mancare l'intenzione di uccidere non dovrebbe essere omicidio colposo?
Mi lascia perplesso anche per un altro motivo: passo col rosso, causo un incidente e un morto, è omicidio volontario; passo col rosso, causo un incidente, ma non un morto... tentato omicidio, a questo punto.
La definizione data da Wikipedia è: «Si tratta di un reato comune di evento a forma libera, che prescinde quindi dalle modalità di azione e di condotta; per integrare il reato è sufficiente un comportamento idoneo a cagionare l'evento morte (che si verifica)», ma non mi è chiara: se basta "un comportamento idoneo a cagionare l'evento morte", allora mi sembra che un colpo in testa che uccida possa configurarsi come omicidio volontario. O, se quel colpo non uccidesse, tentato omicidio volontario.
Ohibò -_- io mi ricordavo che il tipo era anche sotto l'effetto di droga...sono proprio fusa.
In ogni caso il ragionamento del pm non è sbagliato: sai che passare col rosso significa poter entrare in collisione con qualcuno, a prescindere dagli effetti che questo può avere. La volontà di accettare questo fatto c'è tutta.
Lo stesso ragionamento non sarebbe male applicarlo anche per quelli che guidano sotto l'effetto di stupefacenti (anzi, in questo caso a maggior ragione): sai che prendendo certe sostanze i tuoi riflessi e le tue capacità generali di guida vengono alterate e non sei in condizione di gestire la tua auto. Di conseguenza sei consapevole che questa condizione può portare ad incidenti, mortali o meno.
Mornon, sono stati scritti (e lo saranno ancora!) fiumi di inchistro sul confine tra colpa cosciente (o aggravata) e dolo eventuale, che poi è la fattispecie in cui è stata inquadrata la vicenda in oggetto.
La differenza è sottile ma importante - ovviamente - in sede di determinazione della pena.
Ricordo ancora (nonostanza siano passati, azz... più di dieci anni!) la bellissima lezione del prof. di penale all'università proprio sulla differenza tra le due figure che chiaramente ha dato origine a diverse interpretazione...a memoria: la differenza dovrebbe risiedere nel criterio della "accettazione del rischio", che...in parole povere (molto povere, purtroppo, non è materia mia) risponde a titolo di dolo eventuale chi accetta, appunto, il rischio che da una sua condotta possa derivare un determinato evento mentre nella colpa cosciente questa accettazione non c'è perchè l'agente esclude tale possibilità perchè è sicuro di poterla evitare...ricordo anche uno degli esempi fatti, cioè quello del lanciatore di coltelli in un circo che durante l'esercizio ferisce o uccide la sagoma: in questo caso, il lanciatore non risponderà di omicidio volontario.
Non so se sono stato chiaro, forse la spiegazione di un penalista (corredata da qualche caso pratico) sarebbe più efficace. Sarà, comunque, interessante leggere le motivazioni della sentenza.
in effetti qui c'è bisogno di leggere le motivazioni. e il confine tra dolo eventuale e colpa è piuttosto labile e difficile da capire. tuttavia quello che mi lascia perplesso è la classificazione come volontario dell'omicidio in questione. se non ricordo male l'omicidio volontario necessita del cosiddetto dolo specifico, cioè la volontà di uccidere, esplicitamente presente, indipendentemente dal movente. ora, nel dolo eventuale, si parla appunto di accettazione del rischio. ma non di manifesta volontà di uccidere. e quindi dovremmo sempre rientrare nella fattispecie di omicidio colposo. in effetti, poi, il caso del guidatore imprudente o scemo che ammazza il pedone è il classico esempio di omicidio colposo, proprio da manuale. quindi sono, appunto, perplesso. attendo le motivazioni.
il sospetto che mi viene, però, è che si sia voluta dare una sentenza esemplare persino al di là della pena di legge, in risposta alle recenti polemiche sui pirati della strada che vengono rilasciati presto. se è così, come sospetto, allora il giudice ha sbagliato 2 volte: la prima, tecnicamente, la seconda sostanzialmente. non è aggravando la pena inflitta dal giudice che si risponde alle polemiche. perchè in primo luogo tali polemiche non tengono conto delle fasi del procedimento (non mi dilungo sennò vado OT), e in secondo luogo, ove poi il pirata fosse condannato veramente e poi usufruisse di permessi o misure premiali, il problema non sarebbe la condanna, appunto, ma la fase successiva, cioè l'esecuzione. quindi, il punto non è dare l'ergastolo al pirata, perchè semplicemente tale pena non è prevista ORA per qst fattispecie, quanto piuttosto fargli scontare DAL PRIMO ALL'ULTIMO giorno la pena prevista per il SUO reato. il che è ben diverso.
sono stati scritti (e lo saranno ancora!) fiumi di inchistro sul confine tra colpa cosciente (o aggravata) e dolo eventuale
Differenza tra i due? ^_^
la differenza dovrebbe risiedere nel criterio della "accettazione del rischio", che...in parole povere (molto povere, purtroppo, non è materia mia) risponde a titolo di dolo eventuale chi accetta, appunto, il rischio che da una sua condotta possa derivare un determinato evento mentre nella colpa cosciente questa accettazione non c'è perchè l'agente esclude tale possibilità perchè è sicuro di poterla evitare
Questo però mi fa venire due dubbi: il primo, ma si può risolvere ipotizzando che la corte abbia deciso che l'imputato mentiva, è relativo alla dichiarazione di quest'ultimo, secondo cui, a memoria, era sicuro di poter superare l'incrocio senza pericolo.
La seconda... se conta l'accettazione inconscia (se passo col rosso non è detto che consciamente ho accettato il rischio di uccidere qualcuno), a questo punto l'omicidio preterintenzionale cos'è? Se tiro una botta in testa a uno, visto che tale azione può uccidere inconsciamente l'ho accettato; salvo che non sapessi di quella possibilità, ma mi pare arduo da sostenere.
L'omicido colposo con dolo eventuale (non volevo uccidere, ma sapevo che l'azione era rischiosa) esiste?