Questo non è il '68. Vero. E lo noto soprattutto da una cosa. Nel '68 una protesta nella scuola sarebbe stata ripresa da tutto il mondo del lavoro. L'industria e il terziario si sarebbero fermati ad oltranza per solidarietà nei confronti del mondo studentesco, esattamente come nel i movimenti scolastici si mobilitarono in appoggio al mondo lavorativo. Si possono condividere o meno le ragioni dell'epoca, ma personalmente piango la scomparsa di quel concetto di appartenenza e solidarietà.
Ho avuto l'idea di aprire questo topic da alcuni paragoni (ne ho citato uno ad esempio) fatti nella discussione "inizia la XXVI legislatura" tra la mobilitazione studentesca di questi giorni ed un periodo della storia recente che continua a suscitare giudizi visceralmente contrapposti fra sostenitori e detrattori.
Nel bene e nel male un'intera classe di uomini politici, intellettuali ed opinionisti che predominano sulla scena di questi ultimi anni è stato giovane proprio allora o negli anni immediatamente successivi rimanendone in qualche modo "imprintato", tanto che ora per alcuni il '68 sembra essere stato un'epoca di enorme progresso sociale mentre per altri sembra fissare la data d'inizio di un periodo di decadenza morale ed intellettuale.
Voi che opinione avete? Cosa ha lasciato di buono e cosa di cattivo quella "rivoluzione"?
PRO
_ Libertà sessuale
_ Maggior avanzamento sociale per le donne
_ Cultura pop
_ I giovani vengono presi in considerazione per la prima volta
CONTRO
_ Sperequazione diritti/doveri con sbilanciamento a favore dei primi
_ Fine di ogni rispetto per le gerarchie: genitori, insegnanti, poliziotti, preti, etc... diventano bersagli prediletti. E le conseguenze le vediamo nella maleducazione dei ragazzi di oggi, educati dai genitori che hanno preso parte a quel movimento
_ Fine della meritocrazia: l'obiettivo è la parificazione totale. Il merito viene punito, si fomenta l'invidia sociale
_ Anni di piombo: rossi contro neri, BR, morti ammazzati, sequestri, gente gambizzata, etc...
Queste sono le prime cose che mi vengono in mente.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Ricollegandomi al discorso dell'istruzione, da diversi discorsi fatti in merito con persone che lo hanno vissuto ho l'impressione che il Sessantotto abbia causato il, o comunque fortemente contribuito al, calo di qualità dell'apparato scolastico: esami fatti alla bell'e meglio, esami di gruppo (ci si presenta in dieci, uno solo dà l'esame, e il voto vale per tutti), 18 politico, ecc., sono di certo cose che non hanno aiutato, insieme all'indebolimento dell'autorità, la futura (rispetto al Sessantotto) struttura scolastica.
Vi ritrovate in queste testimonianze?
il Sessantotto abbia causato il, o comunque fortemente contribuito al, calo di qualità dell'apparato scolastico
negli anni 70 c'è stata l'introduzione del tempo pieno alle elementari, le insegnanti di sostegno, superamento del divario tra istruzione maschile e femminile, sviluppo dell'istruzione tecnica
in che senso c'è stato un calo? prima del 68 la scuola italiana era migliore? ci sono dei dati che supportano questa tesi?
edit: da wikipedia
Sotto la spinta della contestazione studentesca, con il decreto del presidente della Repubblica n. 1236 del 31 ottobre 1969, viene varata la prima grande riforma universitaria del secondo dopoguerra, che, in particolare, liberalizzava gli accessi eliminando il vincolo imposto da Gentile sul passaggio attraverso il liceo classico.
in che senso c'è stato un calo? prima del 68 la scuola italiana era migliore? ci sono dei dati che supportano questa tesi?
Come ho detto, è un'impressione dovuta a discorsi fatti con chi il Sessantotto ha vissuto, testimonianze di quanto già detto, calo sostenuto a volte da quelle stesse persone; in che senso un calo è esplicato nella parte successiva al pezzo che hai citato: se uno dà l'esame, e grazie a questo l'esame viene passato da dieci persone, mi pare sensato pensare che come minimo non tutte le altre nove avranno questa grande preparazione, almeno in quella materia; stessa cosa per il diciotto politico: che preparazione assicura? Simili cose da un lato fanno sí che la qualità della preparazione ne risenta, dall'altro aprono la strada a persone non preparate, e questa mancanza di preparazione, qualora tali persone diventino insegnanti, si ripercuote ovviamente sulle classi cui insegneranno.
e uno dà l'esame, e grazie a questo l'esame viene passato da dieci persone, mi pare sensato pensare che come minimo non tutte le altre nove avranno questa grande preparazione, almeno in quella materia; stessa cosa per il diciotto politico: che preparazione assicura? Simili cose da un lato fanno sí che la qualità della preparazione ne risenta, dall'altro aprono la strada a persone non preparate, e questa mancanza di preparazione, qualora tali persone diventino insegnanti, si ripercuote ovviamente sulle classi cui insegneranno.
si ma citare episodi isolati e usarli a favore di una tesi su un calo della scuola non mi pare molto indicativo. sepcie se si pensa che cose come quelle da te sentite non avvengono più, anche ammettendo che nel 68 fossero una pratica diffusa. cioè esami collettivi io non ne vedo all'università oggi, nè 18 politici.
Vedo invece che i figli dei medici passano esami più semplicemente e con meno preparazione degli altri in medicina, quelli degli avvocati in giurisprudenza e via dicendo. secondo me è questo che porta ad avere gente impreparata in posti di lavoro prestigiosi
ritengo il '68 un periodo (durato quasi 10 anni) importantissimo per tutto il globo, infatti non dimentichiamoci dei movimenti studenteschi in francia e in America, la drammatica "primavera di Praga", la guerra in Vietnam e l'altrettanto drammatico Golpe nel Cile di Salvador Allende.. quindi ritengo anche che sia riduttivo parlare di questo periodo focalizandosi solo sull'esperienza italiana, su un semplicistico scontro tra "rossi e neri".. nessuno dovrebbe dimenticare infatti le determinanti infiltrazioni di: C.I.A. e servizi segreti italiani all'interno delle B.R. (specialmente negli anni più duri, culminati con il sequestro Moro), lo scontro era tra una popolazione che aveva certi ideali di libertà e giustizia sociale, e un potere, di ben diversi valori,esteso su quasi tutto il mondo..
comunque, per quanto concerne l'Italia, ritengo che il "saldo" tra positività e negatività del periodo sia decisamente spostato varso il primo.. abbiamo avuto un vero e proprio "risveglio" della società intera (non solo i giovani), con la messa a nudo di quella che era la vera e propria intenzione dei governi di allora, ovvero quella di soffocare in ogni modo questo "risveglio", anche spargendo sangue purtroppo e il più delle volte premeditatamente.. chiaramente certi sconvolgimenti portano con se anche rovesci sgradevoli della medaglia, ma ripeto, ritengo che sia da ricordare più positivamente che negativamente..
:wacko:
si ma citare episodi isolati e usarli a favore di una tesi su un calo della scuola non mi pare molto indicativo
Non a caso non ho mai parlato di tesi: ho detto che "ho l'impressione", cosa ben diversa da una tesi, e ho esplicitamente chiesto se "Vi ritrovate in queste testimonianze", proprio perché non sto in alcun modo implicando una validità generale dei discorsi che ho affrontato in merito. Non ho chiaro dove avresti visto il sostenere una tesi, piuttosto che il riportare un'impressione di cui chiedo conferma :wacko:
sepcie se si pensa che cose come quelle da te sentite non avvengono più, anche ammettendo che nel 68 fossero una pratica diffusa. cioè esami collettivi io non ne vedo all'università oggi, nè 18 politici
Ho mai detto che oggi ci siano? Ma, se uno è diventato professore grazie a esami collettivi e/o diciotto politici, senza una preparazione adeguata, questa inadeguatezza si ripercuote anche sugli studenti cui insegna, da cui non è necessario avere quelle cose, per risentirne. Detto in altri termini, se un insegnante non è preparato, quale che sia il motivo, come fa a preparare gli studenti su cose che nemmeno lui conosce adeguatamente?
Ripeto di nuovo che sto semplicemente riportando un'impressione dovuta a discorsi fatti con chi ha vissuto il Sessantotto, impressione di cui ho esplicitamente chiesto conferma.
Per me il '68 è stato un periodo contrassegnato dalla decadenza morale e l'insofferenza verso le regole sacrosante su cui si poggiano tutte le società.
In quegli anni gli Hyppie dovevano cambiare il mondo, dovevano bandire la guerra e costruire una società più libera e di uguaglianza sociale, bla bla bla....
Cosa hanno portato? Una piaga sociale che si chiama DROGA, uno stile di vita da emarginati puzzoni che li ha resi emarginati e puzzoni, il loro "amore libero" ha determinato un'impennata delle malattie sessualmente trasmissibili, hanno causato agitazioni sociali inutili ed hanno trasformato San Francisco in una città di reietti e sbandati.
Si c'è anche stato il lato buono del 68, le lotte per i diritti alle donne, le lotte al razzismo....
Ma la contestazione giovanile degli Hyppie, quella non ha portato che guai e per fortuna che quasi tutti gli hippie si sono estinti.
Non a caso non ho mai parlato di tesi: ho detto che "ho l'impressione", cosa ben diversa da una tesi, e ho esplicitamente chiesto se "Vi ritrovate in queste testimonianze", proprio perché non sto in alcun modo implicando una validità generale dei discorsi che ho affrontato in merito. Non ho chiaro dove avresti visto il sostenere una tesi, piuttosto che il riportare un'impressione di cui chiedo conferma
ho l'impressione che il Sessantotto abbia causato il, o comunque fortemente contribuito al, calo di qualità dell'apparato scolastico:
questa tua impressione implica la tesi che ci sia effettivamente stato un calo della qualità dell'insegnamento dopo il 68, di questo chiedevo dati di conferma
Ho mai detto che oggi ci siano? Ma, se uno è diventato professore grazie a esami collettivi e/o diciotto politici, senza una preparazione adeguata, questa inadeguatezza si ripercuote anche sugli studenti cui insegna, da cui non è necessario avere quelle cose, per risentirne. Detto in altri termini, se un insegnante non è preparato, quale che sia il motivo, come fa a preparare gli studenti su cose che nemmeno lui conosce adeguatamente?Ripeto di nuovo che sto semplicemente riportando un'impressione dovuta a discorsi fatti con chi ha vissuto il Sessantotto, impressione di cui ho esplicitamente chiesto conferma.
questo è vero, ma tutti noi abbiamo avuto professori laureati in quegli anni, non penso che tutti loro siano degli incompetenti, perlomeno quelli che ho avuto io no, alcuni lo erano mentre altri erano estremamente preparati. In più bisogna vedere quanto erano diffuse le pratiche da te citate e soprattutto quanti sceglievano di approfittarne e quanti invece studiavano lo stesso, magari perchè realmente interessati
Cosa hanno portato? Una piaga sociale che si chiama DROGA, uno stile di vita da emarginati puzzoni che li ha resi emarginati e puzzoni, il loro "amore libero" ha determinato un'impennata delle malattie sessualmente trasmissibili, hanno causato agitazioni sociali inutili ed hanno trasformato San Francisco in una città di reietti e sbandati.
eh beh certo la droga l'hanno inventata gli hippy... ma dai come se alcool e oppio non fossero già una piaga sociale... mah
San Francisco è tra le altre cose considerata una delle capitali culturali degli USA, e gli hippy estinti magari son sopravvissuti in Africa e hanno contagiato l'AIDS a tutti
eh beh certo la droga l'hanno inventata gli hippy... ma dai come se alcool e oppio non fossero già una piaga sociale... mah
San Francisco è tra le altre cose considerata una delle capitali culturali degli USA, e gli hippy estinti magari son sopravvissuti in Africa e hanno contagiato l'AIDS a tutti
La posizione di Snowmane è decisamente eccessiva anche perchè dietro la droga c'è sempre stata la mafia non gli hippies; però è indubbio che l'idea della droga come qualcosa di cool e di anticonformista si è diffusa sicuramente nel 68. Al giorno d'oggi per esempio a una certa età se non fumi sei emarginato.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
eh beh certo la droga l'hanno inventata gli hippy... ma dai come se alcool e oppio non fossero già una piaga sociale... mah
San Francisco è tra le altre cose considerata una delle capitali culturali degli USA, e gli hippy estinti magari son sopravvissuti in Africa e hanno contagiato l'AIDS a tutti
La posizione di Snowmane è decisamente eccessiva anche perchè dietro la droga c'è sempre stata la mafia non gli hippies; però è indubbio che l'idea della droga come qualcosa di cool e di anticonformista si è diffusa sicuramente nel 68. Al giorno d'oggi per esempio a una certa età se non fumi sei emarginato.
Inizialmente dietro all'LSD cerano solo gli hippie, poi si è aggiunta la mafia che ha ribadito, con un paio di omicidi, che a lei spettava la gestione del narcotraffico.
Los Angeles sarà anche una capitale culturale USA, ma durante tutti gli anni settanta era invasa da emarginati fattoni senza soldi che oltre ad essere pericolosi x se stessi, lo erano anche per i residenti del quartiere. C'è voluto del tempo prima di ripulirla per bene, più o meno con Nixon.
Non dico che x l'AIDS sia colpa loro, ci sono però altre malattie: gonorrea, sifilide....e se cambi spesso partener sessuale senza le dovute precauzioni, non puoi non ammettere che il rischio di infezione aumenta.
Droga e Alcol sono da sempre piaghe sociali ma durante gli anni 70, la droga soprattutto, ha avuto un impennata dei consumi perchè il grande movimento della contestazione hippie la promuoveva (la droga).
si ma l'Lsd, che esisteva già da tempo ed era ampiamente usato in ambito scientifico e che da questo è stato poi esportato alla cultura beat, non è certo la droga che crea più allarme sociale direi; molto più preoccupanti sono l'eroina o l'alcool credo
la filosofia dell'amore libero poi non dice da nessuna parte che non bisogna usare precauzioni, quella è la Chiesa, probabilmente però si aveva meno coscienza della pericolosità delle malattie sessualmente trasmissibili;
se non fosse per l'amore libero poi c'è anche da dire che probabilmente saremmo ancora al punto di dover chiedere la mano di una ragazza ai suoi genitori, fidanzamenti ufficiali, niente sesso prima del matrimonio, niente divorzio e quant'altro, poi magari qualcuno preferirebbe così
Infine sulla questione delle droghe, è vero gli hippy le promuovevano, ma gli studi che ne stabilivano la pericolosità non erano ancora presenti o comunque non scontati come lo possono essere per noi
Al giorno d'oggi per esempio a una certa età se non fumi sei emarginato.
questo secondo me non è vero
questa tua impressione implica la tesi che ci sia effettivamente stato un calo della qualità dell'insegnamento dopo il 68, di questo chiedevo dati di conferma
Vedila cosí, se preferisci, ma torno a dire che io stesso ho chiesto se vi ritrovate in quelle testimonianze, ossia una conferma. "Per queste testimonianze ho l'impressione che sia cosí, vi ci ritrovate?" è ben diverso dal sostenere una tesi. Posso capire che per equivoco ne venga vista una, ma una volta che sottolineo come non ci sia una tesi, quanto piuttosto il presentare un'impressione di cui si chiede conferma, non vedo il senso di insistere sul fatto che ci sia.
bisogna vedere quanto erano diffuse le pratiche da te citate e soprattutto quanti sceglievano di approfittarne e quanti invece studiavano lo stesso, magari perchè realmente interessati
Non a caso ho chiesto se vi ritrovate in quelle testimonianze, per sapere se vi ritrovate in quelle testimonianze, ampliando un po' il numero di esempi noti.
sulla questione delle droghe, è vero gli hippy le promuovevano, ma gli studi che ne stabilivano la pericolosità non erano ancora presenti o comunque non scontati come lo possono essere per noi
Se (se) hanno le responsabilità citate, quanto dici non toglie che le abbiano: sarebbero stati in buona fede, non sapendo degli effetti nocivi, ma comunque dipenderebbe da loro.
Sulla questione droghe, Ser Arthur, non sono d'accordo.
Già dopo alcuni anni si avevano rapporti dettagliati sull'effetto che provocava l'assunzione a lungo termine di eroina, LSD, marjuana e altro....già si sapeva che causavano problemi a livello cerebrale e se ne sconsigliava l'uso, si sapeva che provocavano turbe del carattere (aggressività, depressione....), ma i giovani inebriati dalla musica e presi dalla contestazione non davano retta ai moniti della società borghese.
Per quanto rigurda l'amore libero hai ragione quando dici che non c'era scritto da nessuna parte che non bisognava usare precauzioni, ma è altrettanto vero che persone senza lavoro e senza denaro (e a San francisco ce ne erano migliaia) non potevano acquistare preservativi o pillole: 1) non avevano i soldi 2) erano prodotti delle industrie capitaliste borhesi.