Considerato il livello e la profondità di Omero rispetto a Martin, qua il paragone è più fra un medaglione alla Rossini e un Big Mac...
bene, su questo posso anche darti ragione, ma fare un confronto sulla profondità di certi argomenti/situazioni non implica forse che gli argomenti/situazioni siano gli stessi?
si vabbene....ma l'autore di questo topic non ha detto che le cronache e l'iliade sono la stessa cosa...non fraintendete!!
ha semplicemente detto che tra le due opere ci sono dei punti in comune...e secondo me è vero!
i punti in co,mune ci sono!!
magari si possono trovare in tanti altri libri...ok
ma i punti in comune ci sono!
si vabbene....ma l'autore di questo topic non ha detto che le cronache e l'iliade sono la stessa cosa...non fraintendete!!
ha semplicemente detto che tra le due opere ci sono dei punti in comune...e secondo me è vero!
i punti in co,mune ci sono!!
magari si possono trovare in tanti altri libri...ok
ma i punti in comune ci sono!
Il punto è che non mi sembrano così in comune da rendere il paragone soddisfacente. Altrimenti tutto ha qualcosa in comune. Mi può anche stare il discorso sui topoi di Balon ma la questione diventa comunque molto diversa: l'Occidente ha un patrimonio intrinseco mitico che può rieccheggiare in opere diverse. Ma ribadisco il paragone diretto non regge. Un paragone valido sarebbe: I dolori del giovane Werther VS Le ultime lettere di Jacopo Ortis oppure La Gerusalemme liberata VS L'Orlando furioso....
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
oh, stavolta caso strano do ragione a sharingan! mi sto invecchiando....
credo che il paragone tra omero e le cronache sia non solo tirato, ma addirittura falso. basta leggere l'iliade per capire che le cose sono completamente differenti, a livello di trama. poi i personaggi si somigliano anche, ma come ha detto anche balon, sono topoi che da allora hanno permeato tutta la letteratura. parliamoci chiaro, la letteratura occidentale senza omero non sarebbe questa, quindi è ovvio che in oltre 2000 anni di letture, studi, ampliamenti, rielaborazioni, alla fine certe situazioni e personaggi sono entrati nel nostro dna. come dire che ormai non c'è un solo italiano che non conosca almeno una canzone di battisti, o un inglese che non ne conosca nessuna dei beatles. e poi, se vogliamo parlare di paragoni con i classici, perchè non citare edipo? anche lì c'è l'incesto, no? sia pure inconsapevole. ma allora perchè non dire di amleto? amleto ed edipo sono simili? non direi, se non per l'incesto. martin e omero sono simili? non direi, se non per alcune situazioni. ma, vorrei che badiate bene, è IMPOSSIBILE per un autore moderno scrivere una storia di guerra, oltretutto della lunghezza delle Cronache, senza andare a toccare almeno una volta l'iliade e l'odissea (qui nella storia di arya).
insomma, se ci mettiamo a vedere le similitudini con omero, o con shakespeare, o dante, non si finisce più, e può valere per ogni libro, da Harry potter a Guerra e Pace, tanto per citare uno tra i peggiori (secondo me!) e uno tra i migliori (secondo me).
Concordo pienamente con Skie che ha sintetizzato a pieno il mio pensiero. Ci si può stare tutta la vita a vedere i punti in comune delle Cronache con altri libri.
Sono sulla stessa lunghezza d'onda: la somiglianza tra Cronache ed Omero è legata solo all'uso degli stessi topoi, molti dei quali sono stati usati per la prima volta (o almeno, la versione a noi più nota e più antica) nei poemi omerici. Penso anche io che le situazioni possibili sono limitate, ed è inevitabile che siano già state usate praticamente tutte.
Vale anche per altri dettagli di ambientazione: per esempio, QUA APRO E QUA CHIUDO L'OT, io non sono d'accordo nel dire che i Dothraki sono uguali ai Mongoli. Si tratta di una società basata sul cavallo. Tutto il resto è convergenza: per l'allevamento dei cavalli serve una grande prateria, conviene vivere in tribù nomadi, si sviluppano un certo tipo di armi tra cui scimitarre (arakh) e archi, il latte fermentato rappresenta una bevanda alcolica semplice da ottenere, e pur non essendo etnologo sono del parere che una società violenta, dominata da pochi leader carismatici e dai loro seguaci, sia la più facile da ottenere.
Lo stesso con i topoi in letteratura: quelli sono, quasi impossibile sfuggirvi. :wacko:
Stamattina, mentre ero sul pulman che mi portava al lavoro, stavo pensando (che novità) e non so come, mi è venuto da paragonare le Cronache ai due libri di Omero: l'Iliade e l'Odissea giungendo alla conclusione che Eddard Stark è molto simile ad Ettore dell'Iliade, mentre Tyrion potrebbe essere un nuovo Ulisse "l'uomo dal multiforme ingegno". Voi che cosa ne pensate? (Forse alzarsi alle 6.00 del mattino non è consigliabile per riflessioni serie).
Forse dovresti cambiare lavoro e rapinare le banche (se vuoi ti presto il mio passamontagna)...
Scherzi a parte, il fatto è che secondo me ci sono dei modelli ideali che ricalcano l'astuzia, leroismo, il valore guerriero puro, la fedeltà alla Patria, ecc. Io penso che la somiglianza tra le cronache e Omero c'è, ma in reltà la questione è più profonda e riguarda il rapporto tra questo o quel personaggio e il modello ideale.
Per esempio: giustamente richiami Jaime ad Achille. Ma la somiglianza potrebbe essere, ad esempio, anche con Sigfrido. Io penso che Jaime, Achille e Sigfrido siano tutti "modi di essere" di un unico idealtipo presente nella psicologia collettiva occidentale (sarebbe interessante vedere se è un modello che condividiamo con altre culture, come p. es. quella giapponese).