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sanatoria scolastica
0 di 0beron
creato il 22 maggio 2008

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Iskall Ytterligare
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Iskall Ytterligare
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Inviato il 23 maggio 2008 16:03
Opere come GTO quanto sono indicative del sistema scolastico giapponese?

In senso speculare, è indicativo. E' un ribaltamento sistematico, con intento dissacrante e liberatorio, dell'abituale rapporto fra insegnanti e studenti. In primo luogo Onizuka è "moralmente discutibile", tenendo presente che non esiste un concetto di morale come il nostro ma si riferisce alla difformità di comportamento sociale. Fa delle cose assolutamente tabù per un adulto sensato, come tingersi i capelli, e ha un background da teppista di una gang che è l'esatto opposto dei requisiti richiesti a un insegnante (es. una donna convivente senza matrimonio non verrà accettata in una buona scuola), e ci prova liberamente con le studentesse quando esistono in realtà regole di una severità assoluta al riguardo. Può darsi che abbia una finalità di critica, perchè in fondo Onizuka è quello che capisce gli studenti ed è dalla loro parte, mentre in realtà il rapporto è estremamente formale e distaccato. Di sicuro è un ribaltamento totale del sistema più classico e tradizionalista, quello che si trova ancora nelle scuole top level.

 

@GDN

 

credo che anche loro abbiano persone che,pur non facendo il loro dovere,restano cmq a carico della società

Certamente, ma si tratta di "scoppiati". Hanno problemi seri con i pochissimi disoccupati, che diventano clochard, e con le forme di devianza giovanile (la yakuza non si conta fra queste), ma non hanno figure come i nostri bamboccioni o parcheggiati all'università o che campano di lavoretti o faccendieri: in questo senso è una realtà più polarizzata della nostra, ed è legato al fatto che non contribuire attivamente al gruppo rende la persona un emarginato. Da noi invece uno che "c'ha i soldi" anche se li fa ogni tanto e in qualche modo è accettato.

 

Il voler ottenere di più e di meglio è cosa buona e giusta perchè l'eccellenza va incoraggiata,ma non imposta.Altrimenti perderebbe il suo stesso carattere di eccellenza.E accontentarsi della sufficienza non va criticato,perchè la sufficienza è proprio ciò che definisce la competenza minima richiesta.Piuttosto,se si vuole innalzare il livello,si potrebbe iniziare proprio dall'alzare la soglia di sufficienza.

Ci mancherebbe, nessuno dice di stressare i ragazzi. Non ho capito qual'è il problema nell'imporre l'eccellenza: tanto la raggiungono lo stesso in pochi, e il risultato generale è di alzare il rendimento generale. Se io corro dietro a un campione di atletica non divento campione di atletica, ma lo sforzo che ci metto per prenderlo mi farà andare un po' più veloce di quanto non avrei fatto se fossi stata sola sulla pista.

Tieni conto che il discorso sull'accettare la sufficienza è delicato, l'inclinazione a sedersi sugli allori è fortissima in tutti e dare per buono il minimo sforzo sindacale non aiuta nessuno.

 

anch'io ammiro chi ha bei voti e una buona cultura,ma ammiro parimenti chi appare bello,e non perchè superficiale,ma perchè il bello piace

Certamente ognuno ammira la bellezza quando la vede, ma al di là di questo discorso soggettivo c'è un discorso di valori socialmente riconosciuti. Le cose che vanno di moda non sono automaticamente belle, però viene apprezzato chi incarna l'ideale commerciale di "trendy" e "cool", a prescindere da cosa piaccia. Emarginare una persona intelligente perchè il valore di riferimento è indossare le giuste scarpe e gli occhiali da sole del momento non è certo qualcosa che rende ottimisti sul futuro di un Paese.

 

Questo perchè un aumento di carico di studio non risolve i problemi.Il problema è semmai la qualità.

Il carico di studio da loro è alto non perchè facciano più cose. Semmai è il contrario, sono indietro di un anno circa come programma. E' solo che approfondiscono molto, e passano molte ore a rifinire le proprie competenze fino a padroneggiare a fondo la materia.

 

Oppure adesso uno dei requisiti della maturità è portare 10kg sulle spalle,nuotare per 10 km in acque gelide,marciare per 80km al giorno e altro?

Non sto parlando di fare una maturità parallela in educazione fisica, sto parlando di minima decenza. Una persona in buona salute può portare un certo peso, bere acqua dal rubinetto dei giardini e fare le torte di fango senza per questo morire per l'assalto di venti batteri diversi. Questa storia mi ricorda tanto i corsetti messi alle bambine: poverine, sono femmine mettiamogli il corsetto che sono deboli di schiena... e infatti grazie al sostegno artificiale non sviluppavano la muscolatura e veramente diventavano deboli di schiena. Fare fare quattro passi a piedi ai bambini anzichè scaricarli davanti a scuola con il SUV, mettergli qualcosa in spalla, fargli mangiare pane burro e olio, sono tutte cose che si stanno perdendo e che creano degli esserini mosci e viziati. Io mi preoccuperei se un bambino si prendesse un raffreddore ogni volta che gioca sotto la pioggia, non spenderei 300 euro per un giaccone ancora più coprente.


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Guardiano della notte
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Guardiano della notte
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Inviato il 23 maggio 2008 16:34
Certamente, ma si tratta di "scoppiati". Hanno problemi seri con i pochissimi disoccupati, che diventano clochard, e con le forme di devianza giovanile (la yakuza non si conta fra queste), ma non hanno figure come i nostri bamboccioni o parcheggiati all'università o che campano di lavoretti o faccendieri: in questo senso è una realtà più polarizzata della nostra, ed è legato al fatto che non contribuire attivamente al gruppo rende la persona un emarginato. Da noi invece uno che "c'ha i soldi" anche se li fa ogni tanto e in qualche modo è accettato.

 

Sicuri che non ce li abbiano quelli che campano di lavoretti?Perchè mi pare che il giappone sia pieno di occasioni di lavoretti a basso impegno richiesto (es.minimarket aperto fino a sera tardi),ottimi per chi vuole fare poco senza impegnarsi più di tanto (non è una critica verso chi fa questo lavoro,solo una spiegazione possibile).

 

 

Ci mancherebbe, nessuno dice di stressare i ragazzi. Non ho capito qual'è il problema nell'imporre l'eccellenza: tanto la raggiungono lo stesso in pochi, e il risultato generale è di alzare il rendimento generale. Se io corro dietro a un campione di atletica non divento campione di atletica, ma lo sforzo che ci metto per prenderlo mi farà andare un po' più veloce di quanto non avrei fatto se fossi stata sola sulla pista.

Tieni conto che il discorso sull'accettare la sufficienza è delicato, l'inclinazione a sedersi sugli allori è fortissima in tutti e dare per buono il minimo sforzo sindacale non aiuta nessuno.

 

Il problema di imporre l'eccellenza è che lo stimolo deve venire dalla persona,non dall'alto (IMHO).Ok poi nel non dare come grande conquista il minimo sindacale,ma neanche di schifarlo per principio.

 

 

Certamente ognuno ammira la bellezza quando la vede, ma al di là di questo discorso soggettivo c'è un discorso di valori socialmente riconosciuti. Le cose che vanno di moda non sono automaticamente belle, però viene apprezzato chi incarna l'ideale commerciale di "trendy" e "cool", a prescindere da cosa piaccia. Emarginare una persona intelligente perchè il valore di riferimento è indossare le giuste scarpe e gli occhiali da sole del momento non è certo qualcosa che rende ottimisti sul futuro di un Paese.

 

D'accordo sull'emarginazione di persone solo perchè non alla moda come cosa sbagliata.Ricordo però che,paradossalmente,uno dei criteri che forse più accomuna gli italiani da secoli (se per italiani intendiamo gli abitanti dell'attuale stato Italia),è proprio il gusto e l'importanza data al bello,al valore estetico.Cambiare una cosa del genere è un po' come lottare contro i mulini a vento.

 

Il carico di studio da loro è alto non perchè facciano più cose. Semmai è il contrario, sono indietro di un anno circa come programma. E' solo che approfondiscono molto, e passano molte ore a rifinire le proprie competenze fino a padroneggiare a fondo la materia.

 

Questo sta all'iniziativa personale della persona.Diciamo che l'ideale sarebbe incoraggiare un migliore rapporto genitori-insegnanti-studenti,rivalutare l'importanza della conoscenza+disciplina+impegno, ma lasciare allo studente la capacità di decidere se approfondire o no.

 

Non sto parlando di fare una maturità parallela in educazione fisica, sto parlando di minima decenza. Una persona in buona salute può portare un certo peso, bere acqua dal rubinetto dei giardini e fare le torte di fango senza per questo morire per l'assalto di venti batteri diversi. Questa storia mi ricorda tanto i corsetti messi alle bambine: poverine, sono femmine mettiamogli il corsetto che sono deboli di schiena... e infatti grazie al sostegno artificiale non sviluppavano la muscolatura e veramente diventavano deboli di schiena. Fare fare quattro passi a piedi ai bambini anzichè scaricarli davanti a scuola con il SUV, mettergli qualcosa in spalla, fargli mangiare pane burro e olio, sono tutte cose che si stanno perdendo e che creano degli esserini mosci e viziati. Io mi preoccuperei se un bambino si prendesse un raffreddore ogni volta che gioca sotto la pioggia, non spenderei 300 euro per un giaccone ancora più coprente.

 

Pienamente d'accordo su SUV e dieta ipercalorica.Un po' meno sul giocare sotto la pioggia e torte di fango:tanto varrebbe a questo punto eliminare in toto le conquiste mediche recenti.E' assodato che giocare sotto la pioggia può far male e,poichè non si può sapere se il ragazzino lo reggerà oppure no,si preferisce evitarlo.

 

PS = grazie per le indicazioni sui quote Mornon :unsure: .


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 23 maggio 2008 16:38

Io dico solo questo: la vita che fanno gli orientali sarà bellissima per loro, ma a un occidentale standard sembra insensata... vivono come i polli da allevamento in mega caseggiati, si fanno 4 ore di tram al giorno(puntuali quanto vuoi, ma io mi sparerei in testa lo stesso), spendono i loro soldi a las vegas o in europa a scattare fotografie a ripetizione.

 

E sai qual'è la cosa più bella del giappone? che hanno inseguito per anni e anni l'american way of life (in base alla ridicola idea che se gli americani li hanno battuti, allora per batterli dovevano diventare a loro volta come gli americani... bella pensata...), sono diventati ricchi quanto e più degli americani, tecnologicamente avanzati eccetera e alla fine... non sanno cosa farsene di tutti i soldi che hanno guadagnato!! :unsure: :(

 

hanno una qunatità enorme e problematica di fondi stagnanti, e nessuno fa investimenti e roba simile.. praticamente non c'è domanda, perchè i giapponesi sono felici di starsene nella loro vita tutto sommato modesta... quindi io mi domando: che senso ha spaccarsi la schiena tutta la vita e accumulare miliardi di yen se poi con una playstation nel tuo monolocale di tokyo sud e una vacanza a Parigi ogni 5 anni sei felice?

 

sono un popolo (generalizzo: ci saranno le eccezioni, ma la maggior parte è così) di risparmiatori, che non sa cosa farsene delle ricchezza... tipo 100milioni di zio paperoni con gli occhi a mandorla.

 

Quindi: che si tengano la loro vita da formichine operaie, io non la voglio di certo.

 

 

 

ah, mi è venuta in mente un'altra cosa positiva: il programma ninja warriors... troppo figo... voglio andarci anch'io!!


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Guardiano della notte
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Guardiano della notte
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Inviato il 23 maggio 2008 17:41

Penso che forse fai confusione tra orientali e giapponesi,sono due cose diverse.

 

Sulla crisi economica giapponese,iniziata se non erro nei primi anni novanta con lo scoppio della bolla speculativa,si è detto molto.Un buon romanzo che può aiutare a capire quel periodo degli anni 80 quando ancora il giappone sembrava il minaccioso rivale degli usa,che ti consiglio,è "Sol Levante" di Michael Crichton,da cui è stato tratto l'omonimo film con Sean Connery e Wesley Snipes.

Oggi sicuramente la sua posizione è ridimensionata e certi eccessi del passato sono venuti (mi auguro) a galla.


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xaytar
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Inviato il 23 maggio 2008 17:50
Io dico solo questo: la vita che fanno gli orientali sarà bellissima per loro, ma a un occidentale standard sembra insensata... vivono come i polli da allevamento in mega caseggiati, si fanno 4 ore di tram al giorno(puntuali quanto vuoi, ma io mi sparerei in testa lo stesso), spendono i loro soldi a las vegas o in europa a scattare fotografie a ripetizione.

 

E sai qual'è la cosa più bella del giappone? che hanno inseguito per anni e anni l'american way of life (in base alla ridicola idea che se gli americani li hanno battuti, allora per batterli dovevano diventare a loro volta come gli americani... bella pensata...), sono diventati ricchi quanto e più degli americani, tecnologicamente avanzati eccetera e alla fine... non sanno cosa farsene di tutti i soldi che hanno guadagnato!!

hanno una qunatità enorme e problematica di fondi stagnanti, e nessuno fa investimenti e roba simile.. praticamente non c'è domanda, perchè i giapponesi sono felici di starsene nella loro vita tutto sommato modesta... quindi io mi domando: che senso ha spaccarsi la schiena tutta la vita e accumulare miliardi di yen se poi con una playstation nel tuo monolocale di tokyo sud e una vacanza a Parigi ogni 5 anni sei felice?

 

sono un popolo (generalizzo: ci saranno le eccezioni, ma la maggior parte è così) di risparmiatori, che non sa cosa farsene delle ricchezza... tipo 100milioni di zio paperoni con gli occhi a mandorla.

 

Quindi: che si tengano la loro vita da formichine operaie, io non la voglio di certo.

 

libero di scegliere della tua vita come tutti, ma le tue generalizzazioni non servono nè ai lettori nè alla discussione, quindi ti prego di tenertele per te :unsure:


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Alekseij Targaryen
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Alekseij Targaryen
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Inviato il 23 maggio 2008 17:56

GIAPPONE

Esiste una forte competizione su base meritocratica, fra gli studenti chi ha i voti più alti è guardato con ammirazione, e i frequenti test durante l'anno sono un modo per valutarsi anche in relazione a chi ha fatto il massimo e rappresenta quindi un modello da emulare.

 

Ottime cose, su cui concordo...

 

 

lì indossano la divisa (che uniforma eliminando le differenze sociali)

 

...Su questo invece assolutamente no :unsure:

 

 

La ragione per cui riescono a impegnarsi tanto è che il risultato sarà tutto e solo merito loro, e verranno enormemente apprezzati per questo.

 

Credo non sia tuttavia un merito personale, quanto piuttosto un comportamento causato (e meno male!)dall'ambiente lavorativo e sociale che hanno attorno.

 

 

Tornando alla domanda d'apertura: è molto improbabile che si torni al "vecchio" sistema in così poco tempo. Studia e vedrai che il debito lo recuperi sicuramente :(


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 23 maggio 2008 18:03
Penso che forse fai confusione tra orientali e giapponesi,sono due cose diverse.

 

se e quando anche i cinesi e i coreani arriveranno agli stessi livelli del giappone, c'è il rischio che la loro economia finisca per ristagnare, proprio a cuasa della loro mentalità da formichine operaie.

 

 

libero di scegliere della tua vita come tutti, ma le tue generalizzazioni non servono nè ai lettori nè alla discussione, quindi ti prego di tenertele per te

 

oh... scusa. :unsure:

perchè quelle di iskall non erano generalizzazioni vero? tutti i nippo sono rispettosi della gerarchia, tutti i genitori coreani vogliono che i figli vadano bene a scuola, tutti le scuole nippo promuovono la meritocrazia e tutti i nippo si fanno un mazzo tanto per avere la media del 9 e mezzo...

 

precisazione: io non critico le generalizzazione e le categorie, anzi molto aristotelicamente le approvo assai... perchè non posso esprime la mia idea generalizzata del mondo?

 

chissà, magari (anzi sicuramente) proprio in questo momento ci sono degli studenti coreani che sul loro forum stanno lamentandosi di quanto sia scaduta l'istruzione coreana, e di come gli piacerebbe applicare il metodo scolastico norvegese e indossare e vestiti che vogliono e non dover trattare gli insegnanti come semi-dei...


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Iskall Ytterligare
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Iskall Ytterligare
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Inviato il 23 maggio 2008 18:09

@GDN

 

Sicuri che non ce li abbiano quelli che campano di lavoretti?Perchè mi pare che il giappone sia pieno di occasioni di lavoretti a basso impegno richiesto (es.minimarket aperto fino a sera tardi),ottimi per chi vuole fare poco senza impegnarsi più di tanto (non è una critica verso chi fa questo lavoro,solo una spiegazione possibile).

La spiegazione risiede nelle due fasce di lavoratori a cui sono destinati questi posti: studenti universitari e madri con i figli già alle elementari.

E' molto forte il desiderio di non gravare sulle risorse familiari se appena si può contribuire (riconoscenza confuciana per chi ha speso tanto per te) e una volta entrati nelle università il compito dello studente è finito, l'obiettivo era passare il test d'ingresso.

Inoltre questi lavori permettono di assentarsi con grande facilità e spesso hanno orari flessibili, il che li rende l'ideale (anche se sottopagato) per le madri che non devono più accudire i figli tutta la giornata.

Nessun lavoratore che abbia finito gli studi, nessuna madre con figli piccoli e nessuno studente non ancora diplomato sceglierebbero questa strada volontariamente. Il problema è che non dà alcuna qualifica sociale e di per sè non è un obiettivo valido.

 

Il problema di imporre l'eccellenza è che lo stimolo deve venire dalla persona,non dall'alto (IMHO).Ok poi nel non dare come grande conquista il minimo sindacale,ma neanche di schifarlo per principio.

In un certo senso sono d'accordo, ma se aspetti che i 30 studenti della classe aspirino all'eccellenza in sè e di per sè, campa cavallo... l'alternativa non può essere la giustificazione pedagogica di una mandria al pascolo.

 

uno dei criteri che forse più accomuna gli italiani da secoli (se per italiani intendiamo gli abitanti dell'attuale stato Italia),è proprio il gusto e l'importanza data al bello,al valore estetico.Cambiare una cosa del genere è un po' come lottare contro i mulini a vento.

Credo che sia già cambiata. Quando vedi magliette zebrate, pantaloni allacciati a mezza chiappa, stivali bordati di pelliccia in estate o interi gruppi di ragazze con le ballerine quest'anno e le scarpe a punta due anni fa, ti passa la voglia di identificarli come depositari del senso estetico che ci deriva dall'arte italiana.

Il problema è che tutto questo all'interno del sistema scolastico è diventato più importante di una fila di 8. Sei il più bravo della classe? Secchione. Sei il più trendy della classe? Wow.

Quando le ragazze dicono "che bella la divisa scolastica, mi risparmierei l'incubo ogni mattina di dover scegliere cosa mettere" io mi chiedo a cosa cavolo stiano pensando mentre si recano nel luogo che forma la loro mente e il loro futuro, in cui ricevono qualcosa che da sè non sarebbero in grado di darsi.

Ogni gruppo di adolescenti ha bisogno del suo idolo, del favorito del momento. Il fatto che in Giappone non si possa essere cool con una pagella scarsa mentre da noi non conti niente nella scelta dell'idolo del gruppo mi fa riflettere.

 

E' assodato che giocare sotto la pioggia può far male e,poichè non si può sapere se il ragazzino lo reggerà oppure no,si preferisce evitarlo.

In Norvegia tutti i bambini lo fanno, anche perchè bene o male piove sempre. Ho l'impressione che siamo cresciuti in una società ipermedicalizzata, iperprotetta, ma oltre al danno alla salute del ragazzino si crea un soggetto che a casa è trattato in un modo e a scuola in un altro. Quindi al momento di sentirsi dire "la tua preparazione non è sufficiente" il ragazzino della bambagia risponde "sei tu che ce l'hai con me", e capita che i genitori vadano a urlare con il prof dicendo "come si permette"... in Cina i genitori si scuserebbero con il prof per la condotta del loro figlio e gli prometterebbero di insistere perchè il figlio si applichi di più.

 

 

@Balon

perchè quelle di iskall non erano generalizzazioni vero? tutti i nippo sono rispettosi della gerarchia, tutti i genitori coreani vogliono che i figli vadano bene a scuola, tutti le scuole nippo promuovono la meritocrazia e tutti i nippo si fanno un mazzo tanto per avere la media del 9 e mezzo...

La cultura di base è quella, non si può negare che esista una mentalità con cui un gruppo sociale affronta un certo tema. Se dico cosa rappresenta il matrimonio in Italia non parlo certo per me, eppure dovrei indicarne il valore. Qualunque occidentale in Giappone si rende conto delle difficoltà che ha ad inserirsi in una società regolata da tatemae e shikitari, quindi è un comportamento socialmente radicato. Gli scandali di corruzione sono rari, qualche caso in Corea trattato drasticamente. E i ragazzi si fanno un mazzo tanto perchè non possono fare altrimenti, non li definisco degli eroi di coscienziosità, è così che gli viene imposto anche attraverso ricatti affettivi, ma resta il fatto che puntano tutti al massimo.

 

se e quando anche i cinesi e i coreani arriveranno agli stessi livelli del giappone, c'è il rischio che la loro economia finisca per ristagnare, proprio a cuasa della loro mentalità da formichine operaie.

Che stereotipo gigante... questa delle formichine è una caratterizzazione colorita, cosa c'entra con la realtà?

E faccio notare che i coreani sono molto più severi dei giapponesi in fatto di educazione, visto che fanno 6-22 anzichè 8-15.

 

chissà, magari (anzi sicuramente) proprio in questo momento ci sono degli studenti coreani che sul loro forum stanno lamentandosi di quanto sia scaduta l'istruzione coreana, e di come gli piacerebbe applicare il metodo scolastico norvegese e indossare e vestiti che vogliono e non dover trattare gli insegnanti come semi-dei...

E quando li trattano come semidei scusa?

I coreani nei forum dicono che vorrebbero più tempo libero per uscire con gli amici, è questo il tipo di lamentela, non certo il livello di istruzione.



joramun
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joramun
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Inviato il 23 maggio 2008 18:31

Premesso che anche io sono favorevole a reintrodurre un pò (un bel pò) di meritocrazia negli ambienti scolastici e universitari.....credo che poi gli eccessi siano un male anche nell'altro senso:per me un bambino coreano che studia dalle 9 alle 22 non è un bambino,è una macchina.........a 11-12 anni ci sta anche di starsene un pomeriggio sdraiati sull'amaca a rigirarsi i pollici,con un bicchiere di aranciata di fianco........la cultura e l'apprendimento sono solo due delle "imprese" a cui è sottoposta la mente di un bambino:pedagogicamente parlando,ci sono altri obiettivi che sono assai piu importanti della padronanza dell'inglese o di essere il migliore in italiano........

E poi,Iskall,dovresti sapere meglio di me che il Giappone è il paese che ha forse la piu alta percentuale di suicidi sotto i 30 anni.....vorrà pur dire qualcosa,no?.......

:unsure: :( :(


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 23 maggio 2008 18:35
Che stereotipo gigante... questa delle formichine è una caratterizzazione colorita, cosa c'entra con la realtà?

 

beh, dai, è vero che sembrano dei piccoli soldatini in divisa... alzano sempre la mano per chiedere la parola, guai a tentare un approcio di conversazione durante la lezione, studiano effettivamente tantissimo, sono rispettosissimi della gerarchia in generale e molto conformisti... diciamo che nelle scuole non viene lasciato molto spazio al dissenso, alla creatività, e alle idee individualistiche...

 

secondo me in Italia tutto questo è -oramai- inapplicabile


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xaytar
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xaytar
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Inviato il 23 maggio 2008 18:36

precisazione: io non critico le generalizzazione e le categorie, anzi molto aristotelicamente le approvo assai... perchè non posso esprime la mia idea generalizzata del mondo?

 

perchè questo non è un forum di filosofia, nè di topgirl, nè degli ippopotami. E' un forum di martin, e la domanda di oberon si è trasformata in tutt'altra discussione. per la tua idea generalizzata del mondo puoi usare un blog, e lo stesso vale per Iskall, da te citata, come per tutti gli altri.

Se volete parlare di cina, giappone e scuole, aprite un'altra discussione.

Ma sia ancora più chiaro che dopo una frase come questa:

 

Coreani giapponesi e cinesi sono dei poveri cerebrolesi,

 

si stanno discutendo provvedimenti. E che non voglio leggerla mai più, me ne frego se è quello che pensi o se è la verità, la vai a scrivere in un blog o in un altro forum, non certo qui.


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