Si tratta di:
"Oh, Boy!"
della francese...non ricordo il nome :$
Un bel libro, l'unico rammarico è non averlo letto parecchi anni fa...quando la barba iniziava a fare la sua comparsa.
Non è Lemony Snicket, una serie di sfortunati eventi, per caso?
Denenere ha indovinato. L'autrice e Marie-Aude Murail.
Libro carinissimo che affronta con fare leggero e brillante argomento assolutamente tragici.
Ma il tempo passò e il bambino crebbe.
Ora che il bambino era grande, l'albero rimaneva spesso da solo.
Un giorno il piccolo venne a vedere l'albero ed esso gli disse:
"Avvicinati, bambino mio, arrampicati sul mio tronco e fai l'altalena con i miei rami,
mangia i miei frutti, gioca alla mia ombra e sii felice".
"Sono troppo grande ormai per arrampicarmi sugli alberi e per giocare", rispose il bambino.
"Io voglio comprarmi delle cose e divertirmi. Voglio dei soldi. Puoi darmi dei soldi?".
Non chiedetemi l'autore...non credo di averlo mai saputo...ma la storia dell'albero felice la ricordo bene - olo che non sono sicuro del titolo. Termina con il bimbo divenuto adulto che torna a riposare sotto i rami dell'albero ormai vecchio, se non sbaglio....
Sì, sì, è proprio quella la storia " />
Suvvia che il titolo è davvero semplice...
l'albero generoso mi sembra...... o una cosa del genere cmq, di Silverstein
Silverstein è Silverstein, ma sul titolo devi esser un poco più parco " />
L'albero di Silverstein Shel
Ecco, parco al punto giusto! Si tratta proprio de "L'albero"
Anche se avere gli appunti sulla schiena ti avvantaggia " />
http://www.hinaworld.it/labarriera.net/forum/public/style_emoticons/default/biggrin.gif
arghhh, ho sbagliato il titolo.... vabbè, mi rifarò " />http://www.hinaworld.it/labarriera.net/forum/public/style_emoticons/default/happy.gif
Vado io allora:
Nei confronti del gioco, uno scacchista si trova ad avere lo stesso atteggiamento parziale che ha nei confronti del mondo: ha le sue preferenze e le sue antipatie, le sue convinzioni e le sue intolleranze. Frisch si riteneva un purista del gioco aborriva tutto ciò che non gli sembrava logico, linearem o per lo meno riconducibile a una qualche teoria già esistente.
Questo per me è facile (l'ho finito meno di un anno fa): "La Variante di Luneburg" di Marensig.
Però se non avessi messo Frisch probabilmente non ci sarei arrivato!
Giusto. Ero dubbioso se mettere il nome nel primo indizio, ma il libro mi sembrava abbastanza difficile. Come sempre mi sbagliavo.
Quindi sta a me:
"Tre. Questo è il numero del tuo fato.
Tre?
Si, Tre è il numero mistico. Tre sta nel cuore del mantra.
Quale Tre?
Il primo è bruno di capelli. E' sul ciglio di rapine e delitti. Lo ha infestato un demone. Il nome del demone è EROINA"