1) Al Qaeda nega ogni coinvolgimento, in quanto non uccidono donne
2) la portavoce, che ha lavato il corpo per la sepoltura, dice che è stata uccisa da un colpo di pistola in testa
... e a me il dubbio viene.
Scusami ma quante donne sono rimaste uccise negli attentati di Al Qaeda? Quante donne hanno utilizzato come bombe umane? Proprio in Pakistan sono state addestrate le prime donne bomba. Le tesi che hanno presentato per discolparli fanno un pò acqua. Piuttosto, da quel che sò ci sono due correnti interne in "dissidio" in Al Qaeda, quindi non mi meraviglierei se dietro questo attentato ci fosse un tentativo di prevaricazione di una delle parti.
Penso intendessero dire che non scelgono donne come bersaglio esplicito e diretto...
In ogni caso ci sono due punti che mi fanno prestare attenzione a questa tesi:
- non si fanno problemi a rivendicare le cose più orribili, che problema ci sarebbe ad ammettere questa?
- per le regole tribali di quelle zone, prendersela con le donne è veramente qualcosa che getta discredito
La tesi delle correnti in dissidio è buona, ma mi sembrano piccole per poter organizzare da sole una cosa del genere. E quel colpo dritto in testa sparato in corsa ha una precisione un po' troppo professionale...
Hanno addestrato persone a pilotare boing, non è che sia più complicato insegnare a sparare. Comunque la rivendicazione di Al Qaeda c'è stata, però una parte ha negato la responsabilità.
Vedremo nei prossimi giorni come si metterà con le smentite e controsmentite.
ps, su questi piccoli dissidi si fanno fuori a vicenda!!!
Tutto è possibile a parte la fantomatica collaborazione degli americani(i più gettonati nelle teorie complottiste insieme agli ebrei e la Chiesa) all'omicidio...
Però non diciamo castronerie sul fatto che Al Quaeda non uccide le donne...
I terroristi hanno tutto l'interesse a gettare polvere negli occhi e far apparire Musharraf come il responsabile, nel caos loro ci sguazzano... non dimentichiamo poi una cosa: i terroristi non hanno un'unica organizzazione ma ci sono varie sigle che agiscono indipendentemente l'una dall'altra e comunque non è vero che l'omicidio con arma da fuoco non è nelle loro corde... ci sono diverse testimonianze che lo confermano...
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
C'erano già stati problemi con il secondo in comando di qualcuno (non ricordo i nomi), che era stato giudicato eccessivo dagli altri terroristi proprio perchè faceva strage anche di donne...
E non è una questione di armi da fuoco, ma di precisione e abilità.
Preciso che non sto pensando agli americani perchè sono l'ideale nelle tesi complottiste, ma perchè i più apparentemente dispiaciuti per me sono i primi indiziati. Quindi Musharraf e gli americani per primi.
@ Exall
Credi alla versione ufficiale del 09/11?
In quale versione credi tu? no perchè ce ne sono talmente tante in giro che c'è da perderci l'orientamento.
Cosa non ti quadra in quella ufficiale?
ps, sei tra quelli che non credono nello sbarco sulla luna? :huh:
Mi sa che sul 09/11 sia il caso di aprire un topic sulle versioni, se no qua andiamo OT alla grande.
Devo aver già scritto che alle tesi complottiste in genere non dò retta, ma in quel caso sì.
E non è una questione di fideismo, per cui non "credo" allo sbarco sulla luna, semplicemente non ho una pletora di indizi schiaccianti per dubitare dell'avvenimento, cosa che invece ho per il 09/11.
Tornando IT, quando un omicidio è perpetrato con precisione ed efficienza frutto di solito di addestramenti militari, pensare ai servizi segreti è abbastanza naturale.
Da quel che mi risulta gli americani sono molto scontenti di Musharraf, per cui escluderei una combine.
Darei per certo un'infiltrazione nella sicurezza della Bhutto, poi bisogna vedere se è stata una cosa da canali ufficiali o da frange deviate.
Quanto all'omicidio della Bhutto, posso solo dire che sono molto dispiaciuto e preoccupato.
Detto questo, non conosco abbastanza bene la situazione (politica e non solo) pakistana per farmi un'idea precisa della sua dinamica. Di certo, il mio primo cattivo pensiero è stato rivolto a Musharraf, ma la rivendicazione di Al Qaeda mi è sembrata plausibile.
Iskall ed Exall,
il problema è che la rivendicazione proveniva, apparentemente, da Al-Zawahiri, il mitico numero due, mentre la smentita proviene da Baitullah Mehsud, una specie di luogotenente locale. Non credo si possa escludere che l'uno abbia agito all'insaputa o contro l'altro, tutto sommato.
Devo dire, inoltre, che io continuo ad avere l'impressione che quello che noi chiamiamo genericamente Al Qaeda non sia un movimento del tutto unitario e ben strutturato gerarchicamente.
Devo dire, inoltre, che io continuo ad avere l'impressione che quello che noi chiamiamo genericamente Al Qaeda non sia un movimento del tutto unitario e ben strutturato gerarchicamente.
confermo e l'accendo... è effettivamente così, non c'è unità in un partito politico, figuriamoci in un organizzazione come quella in cui le difficoltà di comunicazione sono ovvie ;)
Sicuramente c'erano ci sono e ci saranno dissidi interni, senza dimenticare le tante cellule che vorranno rivendicare quel nome solo per l'effetto che fa, o altri gruppi che si propongo come i "veri" salvatori gli uni sopra gli altri... sicuramente c'è la possibilità che una delle due dichiarazioni sia falsa, frutto di finti scoop o di tentativi - mirati o no - di destabilizzare l'ambiente, di trovare un capro espiatorio o di sviare i sospetti. DUbito che sapremo mai tutta la verità, così come in tante altre questioni (per cui quoto Iskall), fatto sta che la situazione è critica e che, sicuramente, la Bhutto è stata uccisa da colpi di pistola, il che getta dei dubbi più sulla prima dichiarazione di responsabilità che sulla seconda, ma che soprattutto getta pesanti ombre sull'estraneità di Musharaff dall'intera faccenda :huh:
Innanzitutto credo che la povera Benazir Bhutto abbia pagato a caro prezzo un coraggio che probabilmente aveva oltrepassato il limite della temerarietà.
Fra tutte i commenti che ho letto in merito all'attentato questa mattina, sulla versione cartacea di "La Stampa", ho trovato particolarmente interessante l'analisi che vorrei proporvi a questo link: articolo di Loretta Napoleoni
Personalmente sono un po' scettica su di un eventuale coinvolgimento diretto di Musharraf nell'attentato, sono più propensa a credere che si sia semplicemente limitato ad omettere di fornire alla Bhutto la dovuta protezione da un destino tragico che era di per se stesso altamente probabile.
Ovviamente mi è dispiaciuto, era una grande persona..però..diciamocelo..bagni di folla di continuo e non era il primo attentato che subiva. Posso capire la voglia di "andare avanti" ma in certi casi (tipo questo) non solo ha pagato con la sua vita..ma continua a pagare con le vite che inevitabilmente saranno falciate nella situazione pakistana.
Non credo che Musharraf sia coinvolto in maniera diretta..è più probabile (ma secondo me proprio no, benchè non sia uno stinco di santo) che sia stato uno dei suoi uomini ad organizzare tutto. Dopotutto lui controllava e controlla l'esercito..e ha anche la bomba, quella grossa, per cui non credo che qualcuno voglia rischiare così tanto solo per dirgli "no guarda, hai fatto il bambino cattivo". C'era anche il pallido miraggio di elezioni..che ok non sarebbero state regolari..ma quantomeno un inizio che di certo avrebbe portato aria di novità e speranza. Così invece addio elezioni, caos e morti...io ci vedo più la mano di un terrorista rispetto a quella di uno che comanda l'esercito.
Un portavoce di Benazir Bhutto ha riferito che Musharraf le ha negato di circondarsi di guardie del corpo straniere... quindi la posizione del generale si aggrava... Bush non aveva alcun serio motivo per eliminare Benazir Bhutto, piuttosto è il suo ennesimo fallimento, ma parlare di volontarietà americana mi sembra azzardato... Bush ha scelto Musharraf e tale scelta è stata infelice...
Inoltre si dimostra che l'area di crisi è proprio questa: al confine tra Pakistan e Afghanistan... bisognava concentrare le forze qui, non in Iraq... inoltre pare che il miglioramento della situazione irachena sia dovuto anche a questo: Al Quaeda avrebbe deciso di spostare il fronte in Pakistan divenuto sempre più instabile...
« I met a traveller from an antique land
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Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
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Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
L'area di crisi è lì perchè ci sono le connivenze delle tribù di confine, se in questo momento abbandoni l'Irak, quel paese diventerà una polveriera ancora peggiore. Non ero favorevole all'intervento però ritirarsi ora sarebbe da irresponsabili. Al Qaeda poi è frammentata all'inverosimile, anche per poter sopravvivere. Non mi sembra così difficile quindi che che un gruppo abbia agito all'insaputa di un altro, o contro un altro. E torno a ripetere che saper sparare bene non implica necessariamente addestramento militare o dei servizi stranieri. Ancora, i servizi segreti in Pakistan sono ampiamente influenzati da elementi infiltrati. E che la smentita riguardava il coinvolgimento di un gruppo, non di Al Qaeda.
Poi il fatto che Musharraf abbia negato alla Bhutto guardie del corpo straniere non mi sembra aggravi la sua posizione.
14:19 E-mail di Benazir al ministro britannico Miliband
Tre mesi fa Benazir Bhutto mandò al ministro degli Esteri britannico David Miliband un'e-mail dove faceva i nomi di tre personaggi influenti legati al presidente Musharraf che secondo lei complottavano per ucciderla. Lo rivela il "Mail on Sunday", aggiungendo che uno dei tre è un alto ufficiale dei servizi segreti pachistani che ufficialmente avrebbe dovuto proteggere la Bhutto dopo il suo ritorno in patria. Nell'e-mail la leader uccisa tre giorni fa in un attentato chiedeva a Miliband di premere con forza sul governo di Islamabad affinché desistesse dai suoi intenti omicidi.
Non ho capito una cosa: lei sapeva che l'ufficiale deputato a proteggerla voleva ucciderla? E ha mandato una MAIL in tutto?