La religione ha una duplice valenza nel mondo di Westeros. Da una parte certamente politica... i quattro schieramenti in cui si è frantumato il regno durante la guerra dei 5 re (dopo la morte di Renly) sono tutti benedetti da un diverso dio... il dio abissale protegge gli uomini di ferro, i sette-che-sono-uno sono per il re sul trono di spade (mmm rapporto a dire il vero un tantino conflittuale), gli antichi dei benedicono il re del nord e il signore della luce parteggia per Stannis.
Vista da un altro punto di vista però alcuni personaggi cominciano a compiere prodigi, miracoli e stregonerie nel nome dei loro dei.
all'inizio erano solo gli adepti del Signore della luce ad evocare forze soprannaturali (penso all'assassinio di Renly o alle risurrezioni del Lord della folgore, Beric Dondarrion), che unite al pericolo decisamente sovrannaturale dell'invasione degli estranei e dei loro zombi di ghiaccio mi facevano pensare al mondo di westeros come allo sfondo di una lotta titanica tra due entità "divine" R'lhor e il dio Estraneo, la "luce" e le tenebre, il caolore del fuoco e il gelo dell'inverno (anche il titolo della saga pareva suggerirlo).
Oggi la situazione mi pare più ingarbugliata...
la magia sta aumentando nel mondo?
Anche i Septon dei SetteCheSonoUno cominciano a manipolare il potere? Il mastino è stato salvato in maniera sovrannaturale?
C'è un certo "sincretismo religioso": l'uomo gentile alla casa del bianco e del nero non dice che Lo Straniero è un aspetto di Him of Many Face (non ricorderò mai come si dice in versione "altierata")? I senza faccia usano la magia?
Che ne pensate al riguardo?
l'universo di westeros è la terra di scontro tra due principi trascendenti di cui i vari dei sono solamente "aspetti" oppure vi sono molte entità sovrannaturali che si disputano l'influenza sui mortali...