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L'evoluzione della saga
S di Ser Balon Swann
creato il 05 novembre 2007

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ciclograz
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Inviato il 06 novembre 2007 0:47

Bhe..Cersei può essere vista come la tonalità di grigio più scura, dal suo pdv cerca solamente di sfuggire alla profezia e di salvare suo figlio per cui non si può cmq definire cattiva, anche se ciò la porta ad un comportamente il più delle volte scorretto. Oltretutto i duoi capitoli in AFFC da come li vedo io sono tra i più interessanti, al contrario Brienne e Samwell hanno avuto dei momenti veramente paccosi...

 

Cmq spero che alla fine della storia i figli di Ned possano riunirsi e vivere in pace ^_^


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Malkex
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Inviato il 06 novembre 2007 2:20

 

Cmq spero che alla fine della storia i figli di Ned possano riunirsi e vivere in pace ^_^

 

L'ho già detto in altra sede, mi sono sempre immaginato la fine delle cronache con Bran, lord di Grande Inverno, che esegue personalmente una sentenza di morte sotto gli occhi del figlio, proprio come lui aveva visto il padre da piccolo ^_^


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Inviato il 06 novembre 2007 14:05

Ritengo sia positivo l'aumento dei pdv. Spero però che non diventi un proliferare, cosa che è successa nell'ultimo libro. Significherebbe trovare sempre nuovi elementi caratterizzanti, con il rischio di ripetizioni o peggio motivazioni sempre più banali e con conseguenti capitoli che non aggiungono niente.


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0beron
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Inviato il 06 novembre 2007 18:04
L'ho già detto in altra sede, mi sono sempre immaginato la fine delle cronache con Bran, lord di Grande Inverno, che esegue personalmente una sentenza di morte sotto gli occhi del figlio, proprio come lui aveva visto il padre da piccolo

 

sarebbe davvero bello, un ottima idea x un finale :huh:


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Inviato il 06 novembre 2007 18:55

Cosa ne pensate? Approvate questa scelta di sacrificare gli amatissimi Stark in favore di un affresco più completo di Westeros?

 

Al 100%

 

Se fossero state solo le Cronache degli "amatissimi" Stark, probabilmente avrei già smesso di leggere la saga da un bel pezzo.

 

Meno male che esistono Targaryen, Martell e Lannister (ultimamente anche i Greyjoy non mi dispiacciono).

Anch'io, non sono concepibili le cronache senza le altre famiglie: pewr me è questa la caratteristica che le rende la migliore saga fantasy mai scritta dall'uomo ;) :wub: :huh:, quella di raccontare molti personaggi a tutto tondo, senza mai prendere le parti di uno o d'un altro


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Inviato il 07 novembre 2007 2:42

Però è quasi impossibile, a mio giudizio, non identificare i buoni nei rampolli Stark e in Daenerys. Anche Sam, Davos e Brienne sono buoni, senza ombra di dubbio alcuno, ma se dovessimo nominare i "protagonisti", i "buoni", non nomineremmo i figli di Eddard? Certo si potrebbe obiettare: anche Jaime, fino a quando non leggiamo di lui dal suo punto di vista, è presentato come un cattivo o qualcosa di simile. Però ad esempio Cersei è cattiva sempre, anche quando la scopriamo come pdv.

 

sembra quasi, nei primi libri, che martin voglia raccontarci la classica storia dei "buoni" che subiscono innumerevoli ingiustizie finchè non reagiscono castigando i "cattivi", portando il lettore a un livello di aspettativa tale per cui il desiderio di vendetta diventa predominante.

In realtà poi come molti hanno fatto notare man mano che le Cronache proseguono, iniziano a cambiare le prospettive e tutto sfuma nel grigio.

Alcuni buoni non sono poi tanto buoni, e i cattivi non sono poi così cattivi.

La svolta la dà il punto di vista di Jamie e quello di Arya, nel suo viaggio ad Harrenal e con Dondarrion dove per la prima volta sentiamo dire che "tra leoni e lupi non c'è differenza".

Ci sono solo una manciata di personaggi fondamentalmente buoni o cattivi, ma io ci metterei un "per ora", dato che negli ultimi libri alcuni tra i buoni sono diventati pazzi sanguinari e viceversa.


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Inviato il 09 novembre 2007 10:44

Tutto sommato credo si sia fatto prendere dalla mania di contestualizzare i fatti delle cronache, inserendoci non pochi spunti sui nostri giorni.

E' lo scotto da pagare per le saghe scritte col passare degli anni. A volte i risultati sono positivi, ma quando scrive andando contraddicendosi...meglio lasciar perdere.


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Inviato il 09 novembre 2007 23:46

le cronache sono micidiali.

quando SPOILER da I FIUMI DELLA GUERRA851df4147afe866470942cfca1e90a2b'851df4147afe866470942cfca1e90a2b

robb imprigiona jaime e dice a sua mamma che teme di riaffrontarlo in battaglia io pensavo.. ma è logico basta tagliarli le mani.. e scambiarlo x le sorelle.. quando poi succede davvero stavo malissimo x jaime..

assurdo nessun libro mi ha mai fatto questo effetto


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Inviato il 10 novembre 2007 9:34
Tutto sommato credo si sia fatto prendere dalla mania di contestualizzare i fatti delle cronache, inserendoci non pochi spunti sui nostri giorni.

E' lo scotto da pagare per le saghe scritte col passare degli anni. A volte i risultati sono positivi, ma quando scrive andando contraddicendosi...meglio lasciar perdere.

Contestualizzazione e contraddizione: in che senso?


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Inviato il 10 novembre 2007 13:41

L'esempio più lampante trovo sia quello del credo che da un momento all'altro risorge in maniera impetuosa, contraddicendo quanto aveva scritto fino a quel momento sul fatto che era puramente di facciata. Ci vedo un chiaro riflesso delle vicende dei giorni nostri.


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Ser Balon Swann
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Inviato il 10 novembre 2007 15:12 Autore
L'esempio più lampante trovo sia quello del credo che da un momento all'altro risorge in maniera impetuosa, contraddicendo quanto aveva scritto fino a quel momento sul fatto che era puramente di facciata. Ci vedo un chiaro riflesso delle vicende dei giorni nostri.

 

esempio storico: nei primi anni del 1500 la cattolicissima era tutta indulgenze, curruzione e nepotismo.

 

Nel giro di 3-4 anni, grazie a un capo carasmatico e inflessibile (tale Martin Lutero...) le cose cambiarono radicalmente.

 

 

oppure vai a vedere la genesi di quasi tutte le eresie medievali: improvvisamente, anche in regioni tranquillissime, la situazione politico-religiosa cambiava radicalmente

 

 

nell'ascesa del Credo io non ci vedo niente di strano...


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Inviato il 10 novembre 2007 16:15

Secondo me l'unicità delle cronache stà proprio in questo...ne buoni ne cattvi....ma solo chi cerca di avere la meglio e salvare la sua famiglia...certo alla fine gli Stark sono stati i più "bastonati" :lol:


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Inviato il 10 novembre 2007 16:23
L'ho già detto in altra sede, mi sono sempre immaginato la fine delle cronache con Bran, lord di Grande Inverno, che esegue personalmente una sentenza di morte sotto gli occhi del figlio, proprio come lui aveva visto il padre da piccolo

 

sarebbe davvero bello, un ottima idea x un finale :D

 

Io invece immagino l'ultima scena in modo diverso. Avete presente il bambino figlio di Gilly? Non ha ancora un nome perché una superstizione vuole che ai bambini con meno di due anni non si dia. Non vorrei che, quando sarà giunto il momento di dargli un nome, cioè di qui a due anni, Samwell, divenutone padre putativo, optasse per "Jon", tanto per perpetuare la memoria dell'amico PREMATURAMENTE SCOMPARSO.

Ci pensate se fossero queste le ultime righe della saga?

 

Samwell ci pensò sopra "Sì" disse infine" Lo chiameremo Jon". AAAAAAAARRRGGGGGGGGHHHHH :lol:


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Inviato il 10 novembre 2007 16:50

esempio storico: nei primi anni del 1500 la cattolicissima era tutta indulgenze, curruzione e nepotismo.

Nel giro di 3-4 anni, grazie a un capo carasmatico e inflessibile (tale Martin Lutero...) le cose cambiarono radicalmente.

oppure vai a vedere la genesi di quasi tutte le eresie medievali: improvvisamente, anche in regioni tranquillissime, la situazione politico-religiosa cambiava radicalmente

nell'ascesa del Credo io non ci vedo niente di strano...

 

Per Martin Lutero parli di 3-4 anni. Non sono pochi in confronto a quello che è successo ad Approdo del re. E poi c'è un altro fatto. Martin Lutero non si insediò a Roma. A Roma, come dici tu tutta indulgenze, corruzione e nepotismo, rimasero le stesse figure dei 3-4 anni prima. Con il risultato che si crearono movimenti paralleli etc.

Invece qui da una schiatta di monaci di facciata escono improvvisamente fuori dei sant'uomini inflessibili e zelanti. Adesso, a meno che quelli che c'erano prima siano stati tutti levati di mezzo in una notte stile quella dei lunghi coltelli, mi sembra molto strano che nello stesso centro corrotto sorgano tutte queste figure e prendano il potere. Ed anche in una notte stile lunghi coltelli, a meno che gli zelanti monaci non siano giunti da fuori, sembra strano che le figure corrotte di un tempo si circondino di personaggi che non li approvavano. Vedi l'esempio del papato a Roma.


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CAZZARON
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CAZZARON
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Inviato il 10 novembre 2007 18:36

Ecco alcuni dati che mi hanno fatto riflettere

A Clash of Kings 40/70 ovvero il 57%

A Storm of Swords 43/82 ovvero il 52%

A Feast for Crows 6/46 ovvero il 13%

Secondo me Martin era partito con l'idea di raccontare una grande saga familiare, la storia della nobile famiglia Stark, ma procedendo nel racconto ha poco a poco abbandonato questa progetto

Invece di raccontare la storia di una singola famiglia, Martin ha preferito raccontarci la storia di MOLTE famiglie...

 

Secondo me Martin non è partito con l'idea di raccontare una grande saga familiare sugli Stark: già dall'inizio i personaggi che gli stavano più a cuore (anche perchè quelli più tormentati) sono stati Tyrion e Jon. Gli Stark servivano solo come introduzione e non gli stavano neanche troppo simpatici basta vedere come si sono ridotti: 8468507aaa97731ed3b425893f78fd86'8468507aaa97731ed3b425893f78fd86

 

Eddard morto, Robb morto; Bran ritenuto morto nelle terre stesse della sua famiglia si è dovuto nascondere per arrivare alla barriera; Sansa costretta a nascondersi con Petyr; Arya fuggita dall'altra parte del mare e Catelyn mezza morta e ancora più antipatica e stolta di prima!!!

 


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