La fine arriva in maniera frettolosa, uno si aspetta che la soluzione dell'enigma di inizio libro sia una cosa compicatissima che metterà in moto tantissima gente, e invece viene risolto in una pagina e usato come scusa per chiudere il libro.
Questa è la parte che più mi ha deluso del romanzo. Il libro è avvincente e scorre velocemente (l'ho divorato in quattro giorni), ma decisamente il finale così frettoloso ti lascia l'amaro in bocca! :blink:
Ho terminato la lettura da poco e devo dire che l'ho trovato una mezza delusione: personaggi in generale meno approfonditi psicologicamente e vicende meno drammatiche rispetto a "I pilastri della Terra", per tacere del protagonista e dell'antagonista maschili, troppo simili ai loro precursori (insomma: Merthin=Jack e Ralph=William).
Il libro è ben scritto e rimane nel complesso gradevole ma non regge il confronto ad una lettura ravvicinata con il suo molto più entusiasmante predecessore.
Una delusione!
A parte la sensazione di "dejà lu" per i caratteri maschili, ho trovato assai poco credibile la protagonista.
Ha una personalità da suffragetta del 1900, non di una donna del 1400, per spregiudicata e ribelle che fosse.
Ad esempio il suo rapporto con il protagonista maschile è su di un livello di assoluta parità dei sessi, piuttosto irreale per quell'epoca, suona molto falso.
Ne "I pilastri della terra" avevo poi apprezzato molto la descrizione delle innovazioni che permettevano di costruire cattedrali sempre più ardite e luminose, mentre qui le vicende della costruzione del ponte e del campanile della cattedrale non sono altrettanto appassionanti.
Sciatto e trasandato.
Non posso che confermare i giudizi elencati sopra.
Sarà anche per il fatto che li ho letti uno di seguito all'altro, ma Mondo Senza Fine mi è parso una ripetizione fin troppo evidente di I Pilastri Della Terra. Probabilmente a leggerli a distanza l'uno dall'altro la delusione (se così si può definire perchè comunque non è male come libro) non sarebbe così forte.
:huh: