Mai sostenuto che la colpa sia da ricercare in terra anglofona(ci sarebbero numerosi discorsi da fare su questo argomento, ma andremmo decisamente OT e non mi pare il caso). Mi pare solo, come dire, "strano"?, che gli USA e l'UE paladini della democrazia, della pace e della giustizia abbiano messo su tutto sto casino in Afghanistan e in Iraq ( a detta loro per liberare quelle popolazioni dalla tirannia di Talebani e di Hussein), e l'unica cosa che sono capaci di fare di fronte a queste palesi violazioni dei diritti umani e delle libertà individuali, sia dire:
"O ma come ci dispiace! Poverini quei bonzi! Eppure sono tanto carini con la loro testa a palla da biliardo e le tuniche rosso ruggine... Certo che Than Shwe e i suoi amici sono proprio dei cattivoni!Non si fa così, no no... "
partiamo con la terza guerra mondiale :huh: ;) :D :figo: ^_^
penso che in intervento armato volto a scontantare sia cina che russia non sia il massimo.....
non c'è molto che si possa far einq eusta situazione, tranne le poche cose da voi dette. ammiro sempre di più il canada che si è rifiutato di parteciapre alle olimpiadi del prossimo anno.
speriamo si risolva per il meglio anche se il rischio di stragi è dietro l'angolo :stralol:
Mai sostenuto che la colpa sia da ricercare in terra anglofona(ci sarebbero numerosi discorsi da fare su questo argomento, ma andremmo decisamente OT e non mi pare il caso). Mi pare solo, come dire, "strano"?, che gli USA e l'UE paladini della democrazia, della pace e della giustizia abbiano messo su tutto sto casino in Afghanistan e in Iraq ( a detta loro per liberare quelle popolazioni dalla tirannia di Talebani e di Hussein), e l'unica cosa che sono capaci di fare di fronte a queste palesi violazioni dei diritti umani e delle libertà individuali, sia dire:
"O ma come ci dispiace! Poverini quei bonzi! Eppure sono tanto carini con la loro testa a palla da biliardo e le tuniche rosso ruggine... Certo che Than Shwe e i suoi amici sono proprio dei cattivoni!Non si fa così, no no... "
Sono convinto che ogni paese abbia delle precise responsabilità non solo verso il proprio popolo, ma verso l'umanità in generale. E chiunque non sia capace di muovere un dito di fronte a questo tipo di atrocità e barbarie, nella mia personalissima opinione, si rende complice di coloro che perpetrano questi crimini contro l'umanità (perchè di questo si tratta là in Birmania).
Infine: qualcuno crede davvero che l'ONU abbia mai avuto un reale potere decisionale e/o una reale credibilità, visto il suo attuale ordinamento(mai riformato da più di 60anni!!!!)? Suvvia, non scherziamo...
Eh ma in Iraq e in Afghanistan magari c'era qualcuno interessato alla "liberazione"...in Myanmar c'è invece qualcuno interessato alla "non-liberazione"...ma davvero c'è qualcuno che crede che si ragioni secondo l'ottica democrazia/dittatura (domanda retorica)? A parte i politici ed i boccaloni che gli vanno dietro, intendo...
Per quel che riguarda l'ONU...le mie opinioni già le ho date altrove. Come pretendete che un'organizzazione dove "chi conta" (membri permanenti del Consiglio di Sicurezza) produce l'88% delle armi al mondo, abbia interesse a bloccare la guerra (o la repressione, in questo caso)?
Per finire la repressione in Myanmar non è scoppiata ieri, ma è in atto già da un pò, solo che ora ha la sua bella copertura mediatica. E di situazioni come quella birmana ce ne sono decine nel mondo.
I governi non possono/vogliono fare nulla, ma ciò non significa che pure i privati cittadini debbano comportarsi così. Se volete fare veramente qualcosa di concreto contattate un'organizzazione preposta alla tutela dei diritti umani (ce ne sono tante, le più famose sono Amnesty International e Human Right's Watch), date loro il vostro sostegno e fate aumentare il loro peso politico.
Se stiamo ad aspettare i governi stiamo freschi...
P.S. per i mods: scusate il "messaggio promozionale", se lo ritenete inopportuno lo tolgo.
Quoto quanto detto da Lyga.
Inoltre, sembrerà strano, ma dalla Biramnia giungono anche buone notizie oggi: sembrerebbe infatti(e la certezza va via via confermandosi con il passare delle ore) che il generale in comando alla Divisione 33 di stanza a mandalay(la 2° città birmana x popolazione) si sia rifiutato di sparare sui monaci che hanno amnifestato anche oggi, e in più si stia apprestando a usare i suoi 10mila uomini in difesa dei manifestanti nei confronti della Divisone di rimpiazzo che la giunta militare birmana ha spedito per riparare all' "errore".
Qui il testo della notizia.
Per quanto riguarda le Olimpiadi di Pechino, secondo me ci si sta accanendo troppo sopra di esse. Dopotutto, non sono patrimonio esclusivo della Cina, nè le hanno inventate loro, nè le hanno prese con la forza. Sono un patrimonio dell'umanità, a mio parere, così come lo sono state tutte le edizioni precedenti. Boicottarle è come boicottare il Colosseo o la l'Arena di Verona perchè non ci piace il nostro governo( è solo un esempio,eh!). Non sono state boicottate quelle di Berlino del 36, e dire che Hitler ne aveva già fatto di cotte e di crude fino a quel momento, quindi perchè boicottare qualcosa che è semplicemente celebrazione dell'umanità in generale?
Comunque, rispettto la dicesione dei canadesi, anche se non ne ero a consocenza.
Perché al di là delle valenze simboliche le Olimpiadi sono un movimento di soldi non indifferente, e per lo Stato che le ospita vuol dire movimento economico. Non necessariamente boicottarle, anche toglierle del tutto: o la smetti, o le Olimpiadi vanno da un'altra parte. Se può essere un mezzo per fermare quanto sta accadendo, perché non usarlo (interessi economico-politici a parte)?
Del resto, le Olimpiadi sono (erano) simbolo anche d'unione (in antichità venivano anche interrotte le guerre, nel periodo olimpionico, no?), cosa non esattamente coerente con quanto sta accadendo.
Sì pare che che ci sia una frattura nell'esercito birmano... ma è tutto molto confuso perchè il Governo ha deciso di tagliare anche internet cioè l'unico mezzo rimasto ai dissidenti... Per quanto riguarda le Olimpiadi il timore è che queste possano trasformarsi in un autocelebrazione della dittatura cinese che per un mesetto sarà incredibilmente democratica poi finito tutto si ritornerà alle vecchie abitudini... Non dimentichiamoci poi che la Cina è dietro anche alla questione Darfur...
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
stanno combattendo la più nobile delle battaglie...purtroppo è persa in partenza ma vedendo le immagini alla televisione sono tornato un pò indietro è mi sono commosso per un attimo ho creduto che qualcosa si potesse cambiare...
stanno combattendo la più nobile delle battaglie...purtroppo è persa in partenza ma vedendo le immagini alla televisione sono tornato un pò indietro è mi sono commosso per un attimo ho creduto che qualcosa si potesse cambiare...
Forse, e dico forse, non è proprio persa. Oltre alla divisione ammutinata(10mila uomini), anche i Cadetti dell'accademia militare si sono ribellati, e si sono uniti alle manifestazioni. I militari, oggi, non hanno sparato ad altezza d'uomo, pratica comune negli scorsi giorni, ma hanno invece mirato al cielo, mentre continuano a far ampio uso di fumogeni.
Inoltre stanotte i templi buddhisti, teatro nella notte di ieri di violente rappresaglie da parte dei militari, con l'arresto di oltre 700 monaci, sono stati difesi dai civili a suon di bastonate.
Infine, parrebbe che oggi sia fortunatamente da archiviare come giornata senza morti, mentre il bilandio delle vittime di ieri è salito a 29.Forse è anche oper questo che la popolazione sembra iniziare a deviare dal cammino non violento dei monaci. Oltre ai templi difesi con i bastoni, poche ore fa è stato dato fuoco ad una caserma.
Infine, tre testate giornalistiche birmane hanno dichiarato la chiusura fino alla cessazione delle ostilità, per evitare di dover pubblicare i messaggi propagandistici che il governo sta producendo in questi giorni.
Come dire, meglio l'autocensura che l'ipocrisia.
E' evidente che, oltre al malumore del popolo birmano, anche nello stesso esercito oppressore ci sono divisioni e opinioni contrarie all'agire della giunta.
E' altrettanto evidente che la situazione, purtroppo, contiena tutti i presupposti per lo scoppio di una nuova guerra civile. C'è solo da sperare che la Giunta ascolti le pressioni diplomatiche straniere, prima che il paese cada di nuovo nel caos...
i soldati che hanno disertato sono davvero parecchi....speriamo che seguano anche altre divisioni,allora per la giunta militare non si potrebbe opporre...
in tutte le epoche l'esercito nel bene e nel male ha apoggiato le rivoluzioni,se quei piccoli monaci in rosso possono cambiare un paese sono un pò più ottimista per il futuro!
Nonostante le notizie sembrino brutte da analista posso dirvi che questa sarà la fine del regime dittatoriale birmano: i soldati birmani man mano si rifiuteranno di sparare contro la folla, composta da gente del popolo, come lo è anche la milizia. I monaci sono dotati di grande prestigio sia nella Birmania che nel Laos e in Thailandia, pertanto per fortuna il regime è segnato.
Altri discorsi sarebbero troppo lunghi, certo l'Onu andrebbe riformato, innanzitutto togliendo l'anacronistica prassi del diritto di veto, con la quale vengono imbavagliate le risoluzioni. Israele ha numerosissime risoluzioni di condanna e di sgombero dei territori occupati ma se ne sbatte perchè protetta dagli Stati Uniti e da un'arsenale nucleare....India e Pakistan se le promettono da anni e hanno proliferato anche loro nel nucleare.
Nell'Asia ormai le potenze che si contendono la supremazia commerciale e politica sono La Cina, la Russia e, in alcuni casi il Giappone, da loro deve partire l'iniziativa politica, ma non credo succederà per i troppi ointeressi in gioco, dopotutto come può un paese come la Cina condannare un regime che non è peggiore del proprio (ricordate Piazza Tien-an.men) ?
Il mio timore è che a turno queste cose capiteranno anche in altri stati, come ad esempio in Venezuela, dove un criminale di nome Chavez sta portando il paese alla guerra civile fomentando l'odio sociale.
L'idea è che si sia aperta una falla nella cortina voluta dal regime, squarcio questo che porterà verosimilmente alla fine auspicata da Rhaegar. E' già stato detto molto in merito, direi che il quadro delineato dall'Esiliato e da Lyga sia esaustivo. E mentre l'occidente resta interdetto, metà sgomento metà inebetito, chi laggiù potrebbe far sentire la propria voce non lo fa per evidente interesse. Gli eroi che però cadono oggi partecipando ad una protesta non violenta, stanno scrivendo una nuova pagina di storia per le future generazioni del proprio paese.
Nuove notizie dalla Birmania. Questo il link a cui leggere la cronaca della giornata di oggi.
La notizia più importante è sicuramente l'annuncio dello sciopero generale di domani, che bloccherà i lavoratori di tutto il paese, proprio mentre l'inviato dell'ONU è presente sul territorio. Vedremo se e come la Giunta vorrà reagire.
E, per quotare Neshira, speriamosperiamosperiamosperiamosperiamo....
Spero anch'io.
Ma non oso farmi illusioni.
Come avrete tutti notato, stranamente, le notizie sulla Birmania sono quasi del tutto scomparse dai giornali "cartacei". Da quando l'inviato dell'ONU è arrivato nel paese, la giunta ha attuato una repressione spietata e durissima, arrestando migliaia di monaci e studenti, e deportandone la maggiroanza. Come sempre, appena scompaiono le vittime, i racconti macabri e tutto ciò che attira l'attenzione del consumatore, i giornali svicolano, tornando ad occuparsi delle solite notiziucole di casa nostra, con buona pace di tutte le belle parole spese ad elogiare i monaci e la loro lotta e di tutte le critiche mosse al regime.
Fortunatamente, su internet la cosa è ben diversa. In attesa del rapporto di Gambari all'ONU, vi consiglio di spendere 5 minuti a leggere ciò che pubblica oggi Peacereporter.net, uno dei pochi, insieme agli organi di stampa clandestina e esiliata birmana, che ancora pubblica e si interessa alla situazione che si va a creare in Myanmar.