Ciao a tutti, apro questo topic per una curiosità che ancora non sono riuscito a togliermi.
Qualcuno conosce altri autori che abbiano scritto uno o più libri utilizzando la tecnica dei Punti di Vista (che reputo geniale e coinvolgente) come fa Zione nostro?
Personalmente non ne ho mai letti...ed in rete non trovo nulla!
Prima volta anche per me.
Ed è stata una piacevole prima volta direi <_<
Nemmeno io ne ho mai letti
<_<
Nel fantasy non è il primo e non sarà di certo l'ultimo, moltissimi scrittori usano vari personaggi con le loro storie che si intrecciano, Tolkien stesso usava più punti di vista nel Signore Degli Anelli, altri due bravi e conosciuti sono Gemmell e Turtledove ( lo fanno in quasi tutti i loro libri ), persino il neofilo Paolini sfrutta più punti di vista, però ammetto che Martin è particolarmente bravo nel farlo, inoltre è particolarmente longevo con la sua storia!
Più che altro Martin è molto "fedele" al punti di vista adottato nel capitolo, nel senso che filtra tutto attraverso gli occhi del personaggio e non fa intrusioni da narratore onniscente ^_^
più che altro martin ne ha una moltitudine... ed è la sola tecnica narrativa che usa per le cronache, in modo dichairato, per giunta, visto che gli stessi capitoli portano il nome del protagonista/pdv del capitolo stesso...
certo altri scrittori, ogni tanto, filtrano le cose con gli occhid ei loro personaggi, ma perlopiù sono singoli eventi... almeno tra gli autori letti dalla Dama lui è il primo ad aver adottato così a fondo questa tecnica...
Turtledove
Si è vero, lui la usa spesso....però come dite tutti martin non ci inserisce il punto di vista onnisciente.
Secondo me anche asimov la usa, almeno a me ha dato questa idea (purtroppo i miei ricordi di elementi di narrativa sono sepolti sotto un mucchio di concetti informatici ^_^ )....qualcuno magari lo sa meglio di me......
Anne Rice fa uso dei PDV in tutta la saga delle streghe di Mayfair se non sbaglio (con meno pdv di martin, di certo), e anche in "La Regina dei Dannati" mi pare. Questo è l'esempio più eclatante che mi viene in mente.
Poi ne ho letti sicuramente altri sparsi, ma ora che mi ci fate pensare non sono poi molti che adottano questa tecnica. Tra i fantasy recentemente ho letto "La Guerra dei Fratelli" di Jeff Grubb ed è a pdv anche se i capitoli non prendono i nomi dai personaggi come in Martin. Anche "il Codice Da Vinci" mi pare fosse a PdV ma potrei sbagliarmi l'ho letto un po' di tempo fa. I romanzi epistolari come ad esempio "Dracula" di Bram Stoker sono a PdV per forza di cose.
Ti confermo "il codice da vinci" e "Dracula". Se ci pensate bene è una delle poche tecniche che si adatta ad una storia con un grande sviluppo nello spazio o con un numero più o meno elevato di protagonisti. Finora non ho letto nessuno che la applica in maniera così "maniacale" come Martin, dando anche il nome dei capitoli al PdV, ma ci sono parecchi esempi. Anche Abreu in "Garbageland", ma ce ne sono tanti altri più o meno consapevoli nel farlo. Mi verranno in mente..
onestamente è una tecnica vecchia quanto il cucco.
mettersi a cercare tutti i libri che ne fanno so richiederebbe un'eternità, anche se ci si limita a quelli che lo fanno in maniera piùù esplicita
L'innovazione di Martin è stata quella di intitolare i capitoli col nome del punto di vista. ^_^
L'innovazione di Martin è stata quella di intitolare i capitoli col nome del punto di vista. ^_^
E invece ti confermo che Anne Rice chiamava i capitoli col nome del PdV già nel 1988 con La Regina dei Dannati.
Omero non metteva il nome, ma praticamente ogni canto dell'iliade è + o - centrato su un personaggio
Non vorrei sbagliare ma c'è un ottimo libro (non fantasy) "Un divorzio tardivo" fatto a PdV che mi ha colpito perchè uno dei capitoli era fatto dal PdV di un cane. ^_^