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libri trasposti in film: combinazione nata male...
E di Erin
creato il 18 agosto 2007

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Erin
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Erin
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Inviato il 23 dicembre 2007 22:36 Autore

 

Il succo del mio discorso è appunto che si può giudicare film per film, mentre non si può dire in termini assoluti che i film tratti da libri sono necessariamente peggiori dei libri dai quali sono tratti.

 

Mi trovi perfettamente d'accordo con questa frase. Alcuni film magari infatti alleggeriscono quello che nel libro risulta troppo pesante, ma senza eventuali sconvolgimenti di trama. A mio parere questo è successo nel "Il nome della rosa" (vi prego non saltatemi addosso dandomi dell'eretica o cose simili >_> )....per quanto il libro sia eccezionale, trovo che il film abbia allegerito parecchio determinate parti, ma senza levargli l'intensità del libro.


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Maynard
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Inviato il 24 dicembre 2007 2:39

nel "Il nome della rosa" (vi prego non saltatemi addosso dandomi dell'eretica o cose simili >_> )....per quanto il libro sia eccezionale, trovo che il film abbia allegerito parecchio determinate parti, ma senza levargli l'intensità del libro.

 

Dici giusto, il libro è eccezionale (l'ho letto e riletto più volte), ma ha delle parti un po' pesanti da digerire. Il film è scorrevole e ben fatto...non dico che sia migliore del libro, ma di sicuro imho non gli leva nulla.


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Marzio Seaworth
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Marzio Seaworth
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Inviato il 24 dicembre 2007 10:19

Beh, credo che innanzitutto giustamente un film "ispirato a" debba essere frutto dell'intelligenza e delle capacità artistiche di sceneggiatore e regista. Il buon soggetto non basta, ci vuole gente capace e ci vuole anche coraggio a proporre prodotti un po' diversi: fare un film di impatto globale costa talmente tanti soldini che un fallimento manda facilmente sul lastrico la casa di produzione e nessuno ha più voglia di rischiare. Alcuni giganti del cinema devono forse la loro fortuna specialmente alla loro capacità di rielaborare il materiale proveniente da altre fonti. Penso al campo dell'animazione: la Disney non ha mai usato un soggetto originale per i suoi film fino al Re Leone, ma credo che nessuno possa negare che la qualità dei loro lungometraggi fosse assai più elevata una volta. Hayao Myazaki è un altro grande personaggio che sa come creare cinema da altre forme artistiche e i suoi anime sono spesso spanne sopra gli altri prodotti dell'industria cinematografica giapponese (parlo di animazione); bene, i suoi lavori sono spesso tratti da romanzi (come il bellissimo Conan).

Questi grandi che hanno il coraggio di proporre qualcosa di diverso al pubblico, io spero che resistano e di vedere sempre nuovi capolavori frutto del loro genio. Purtroppo sarà sempre più difficile... quando Scott girò Blade Runner, il cosiddetto cyberpunk non esisteva, almeno come fenomeno popolare. Chiunque abbia letto Dick sa che non era propriamente uno scrittore compiuto: era più una sorta di filosofo pulp dalle intuizioni folgoranti. Tuttavia, il regista di talento seppe riconoscere tale intuizione e la elaborò in qualcosa che sicuramente deriva dall'opera di Dick (non solo da Do androids dream of electric sheep?) ma che in qualche modo va oltre. Questo talento si vede sempre più di rado; quello che va oggi è il compitino, tecnicamente fatto benissimo, politicamente corretto e onestamente stupido. Il che basta per un certo genere di film tratti da romanzi piacevolissimi e ben scritti sì ma certamente non molto profondi, purtroppo non per altri. E il problema secondo me è squisitamente economico, perché in altri media dove non occorrono cifre allucinanti per portare avanti un proprio progetto, gli autori bravi ci sono, interpretano materiale su cui nessuno avrebbe pensato si potesse dire qualcosa di nuovo e stupiscono con opere assai intelligenti. Procuratevi L'Età del Bronzo, il fumetto di Eric Shanower tratto dal materiale omerico, e confrontatelo con Troy: vedrete che non c'è paragone in quanto a resa delle emozioni, delle psicologie, e anche in quanto a ricerca di una possibile aderenza storica.

In ogni caso, la tendenza sarà sempre di più la seguente: o realizzare versioni pedissequamente fedeli all'originale senza tentare un'interpretazione della materia originale, rischiando così di fare qualcosa comprensibile solo agli "iniziati", oppure banalizzare qualsiasi cosa adattandola ad un malinteso standard hollywoodiano che in realtà non esiste ma è solo il rifugio di chi è privo di creatività e amore per l'arte, sia essa scritta o visiva.


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zack86sq
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zack86sq
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Inviato il 26 dicembre 2007 16:48

Beh, credo che innanzitutto giustamente un film "ispirato a" debba essere frutto dell'intelligenza e delle capacità artistiche di sceneggiatore e regista. Il buon soggetto non basta, ci vuole gente capace e ci vuole anche coraggio a proporre prodotti un po' diversi: fare un film di impatto globale costa talmente tanti soldini che un fallimento manda facilmente sul lastrico la casa di produzione e nessuno ha più voglia di rischiare.

 

[...]

 

In ogni caso, la tendenza sarà sempre di più la seguente: o realizzare versioni pedissequamente fedeli all'originale senza tentare un'interpretazione della materia originale, rischiando così di fare qualcosa comprensibile solo agli "iniziati", oppure banalizzare qualsiasi cosa adattandola ad un malinteso standard hollywoodiano che in realtà non esiste ma è solo il rifugio di chi è privo di creatività e amore per l'arte, sia essa scritta o visiva.

 

Sono d'accordo con quanto dici, ma solo in parte. A mio parere, il problema della trasposizione cinematografica di un libro, fumetto, manga, videogioco, deriva dalle aspettative diverse del fruitore del film e dai confronti, sempre ingiusti secondo me, che, immediatamente, si vengono a creare tra l'opera originale e il suo rifacimento. Perciò il regista e lo sceneggiatore che si trovano a dover adattare un'opera letteraria, che nel suo genere è molte volte un capolavoro, sono bloccati nelle loro scelte creative proprio dai fan del libro, manga, ecc. perchè questi vogliono vedere un'opera quanto più possibile rassomigliante all'originale. Perciò molto spesso i prodotti hollywoodiani tratti da libri mancano di quella novità e di una certa rielaborazione personale del regista, anche se magari le idee per migliorare un'idea già buona ci sono. Deludere i maggiori fruitori di un film non è proprio quello che cercano di evitare le case di produzione?

Se facessero un film su ASoIaF, vorrei che fosse quanto più vicino possibile all'opera di Martin, come credo vorrebbero tutti i fan della saga.

Però bisogna pensare anche a chi il libro non lo ha letto e rendere la visione del film più accattivante possibile. Leggevo il topic su "La Bussola d'oro" . Chi aveva letto il libro era abbastanza deluso dal fatto che il finale fosse stato tagliato e ci fosse stata la decisione di far coincidere la fine del primo libro con l'inizio del secondo film. Chi, invece, il libro non lo aveva ancora letto era immune ad ogni confronto e si era goduto un bel film, con un finale aperto, come vuole la norma nelle più classiche delle trilogie.

Il lavoro di chi ripropone su schermo un libro non è, quindi, dei più facili e molte volte siamo noi stessi a rovinarci la visione di tali prodotti, leggendo il libro prima di andare a vedere il film e iniziando a fare confronti appena inizia la visione. Insomma, se le trasposizioni dei libri non sono molto riuscite è anche per colpa nostra che siamo incontentabili. Troppo uguale, il regista manca di personalità, troppo diverso, trasposizione scadente. >_>

 

Ps. A gennaio esce "Io sono leggenda" con Will Smith. Non vi rovinate la visione del film leggendo il libro :D


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lysmaya
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Inviato il 26 dicembre 2007 20:02

Be', ma si può fare anche il discorso inverso, no?

Insomma: se uno vede un film e questogli piace e alla fine scopre che è stato TRATTO DA (non ISPIRATO DA, chè lì son due cose diverse), magari va a cercare il libro e inevitabilmente fa confronti col film...

In quel caso ci sono due possibilità: 1- il film gli è piaciuto così tanto da restare insoddisfatto del libro perchè NON E' come il film; 2- si rende conto che nel libro le cose rendono di più e, per quanto magari il film continui a piacergli, inizia a ritenerlo un ottimo adattamento, una ben riuscita approssimazione, ma magari non più il capolavoro che gli sembrava all'inizio...

Se un regista decide di fare un film TRATTO DA, DEVE fare i conti con l'opera originale e dovrebbe mantenersi quanto più vicino la modello possibile (tenendo sempre in mente che, ovviamente, sono mezzi di comunicazione differenti, libro e film, e che per quanto puristi si possa essere, inevitabilmente ci saranno delle modifiche, ce però dovrebbero essere solo utili a render meglio la sotria con un altro supporto, non a snaturare la storia stessa...

 

Se invece un film è ISPIRATO A, il regista ha la strada spianata a fare più o meno ciò che vuole, perchè solo lui sa cos'è che l'ha ispirato e il lettore non dovrebbe sentirsi deluso più di tanto se si trova a guardare una storia completamente differente; in fondo era stato avvisato che non era una trasposizione, ma solo qualcosa che prendeva spunto...

 

Per quanto concerne il tuo consiglio:

Ps. A gennaio esce "Io sono leggenda" con Will Smith. Non vi rovinate la visione del film leggendo il libro ^_^

A vedere il trailer pare decisamente diverso dal libro (non fosse altro che il protagonista nulla ha a che vedere con Will Smith)... Ciò nonostante, la Dama invita invece a leggere il libro e poi, se piace, andare a vedere il film, questo perchè il libro è molto particolare e difficilmente potrebbe essere fedelmente trasposto su pellicola... Andando prima a vedere il film (che almeno dal trailer pare essere un incrocio tra il libro di Matheson e il film "L'Esercito delle 12 scimmie") si corre il rischio (forse, la Dama in effetti non sa come sarà davvero questa pellicola) di farsi un'idea sbagliata del romanzo...

Be', non sempre al si può pensare nello stesso modo, no? ^_^ >_> :D


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Inviato il 26 dicembre 2007 20:34 Autore

Da quello che mi ricordo mi è capitato due volte di vedere prima il film e poi di leggere il libro (anche se mi sto sempre ripromettendo di leggere "Memorie di una Gheisha" >_> ) si trattava di Eragon e delle Cronache di Narnia.

Certo...come esempio il primo non è certo dei migliori data che sia libro che film non mi sono piaciuti molto.

Tuttavia non ci trovo paragone. La trama aveva subito cambiamenti che trovai inconcepibili una volta letto il libro. :D

 

Per quanto riguarda il secondo caso, forse trovai il film allo stesso livello del libro (anche se a leggere tutti e 5 i volumi, il libro prende un suo innegabile fascino che dubito che eventuali seguiti possano reggere). A volte penso che sia dovuto alla classica perizia della Disney di saper rendere bene una storia per bambini (perchè Le cronache di Narnia, da qualsiasi punto di vista le si voglia vedere, nascono come libro per bambini. Il libro di Lewis era quindi "adatto" ad essere trasposto in una film: cosa che la Disney ha saputo fare benissimo.

 

E allora sorge il pensiero: certi libri hanno le carte in regola per essere trasposti in film (una trama scorrevole, semplice e uniforme ecc ecc.), ovviamente ci deve essere anche la bravura dei registi e degli sceneggiatori.

Ma in vicende LUNGHE e INTRECCIATE, quali sono certamente quelle delle Cronache del Ghiaccio e Del Fuoco, i tagli sono inevitabili e le semplificazioni certamente drastiche...il film quindi deve essere ISPIRATO non TRATTO DA.


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Maynard
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Inviato il 26 dicembre 2007 22:48

 

Per quanto concerne il tuo consiglio:

Ps. A gennaio esce "Io sono leggenda" con Will Smith. Non vi rovinate la visione del film leggendo il libro ^_^

A vedere il trailer pare decisamente diverso dal libro (non fosse altro che il protagonista nulla ha a che vedere con Will Smith)... Ciò nonostante, la Dama invita invece a leggere il libro e poi, se piace, andare a vedere il film, questo perchè il libro è molto particolare e difficilmente potrebbe essere fedelmente trasposto su pellicola... Andando prima a vedere il film (che almeno dal trailer pare essere un incrocio tra il libro di Matheson e il film "L'Esercito delle 12 scimmie") si corre il rischio (forse, la Dama in effetti non sa come sarà davvero questa pellicola) di farsi un'idea sbagliata del romanzo...

Be', non sempre al si può pensare nello stesso modo, no? ^_^ >_> :D

 

Le prime impressioni lette in rete non sono affatto lusinghiere per il film...penso che gli amanti del romanzo di Matheson dovrebbero girare alla larga dai cinema...si parla di un finale completamente stravolto rispetto al libro...e questa è una cosa che non potrei perdonare...e senza il finale anche il titolo non avrebbe senso :wub:


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zack86sq
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Inviato il 27 dicembre 2007 15:11

 

Per quanto concerne il tuo consiglio:

Ps. A gennaio esce "Io sono leggenda" con Will Smith. Non vi rovinate la visione del film leggendo il libro ;)

A vedere il trailer pare decisamente diverso dal libro (non fosse altro che il protagonista nulla ha a che vedere con Will Smith)... Ciò nonostante, la Dama invita invece a leggere il libro e poi, se piace, andare a vedere il film, questo perchè il libro è molto particolare e difficilmente potrebbe essere fedelmente trasposto su pellicola... Andando prima a vedere il film (che almeno dal trailer pare essere un incrocio tra il libro di Matheson e il film "L'Esercito delle 12 scimmie") si corre il rischio (forse, la Dama in effetti non sa come sarà davvero questa pellicola) di farsi un'idea sbagliata del romanzo...

Be', non sempre al si può pensare nello stesso modo, no? ;) :) :wub:

 

Le prime impressioni lette in rete non sono affatto lusinghiere per il film...penso che gli amanti del romanzo di Matheson dovrebbero girare alla larga dai cinema...si parla di un finale completamente stravolto rispetto al libro...e questa è una cosa che non potrei perdonare...e senza il finale anche il titolo non avrebbe senso ;)

 

Lo dicevo per questo. Il finale completamente stravolto non deluderà lo spettatore se non si è letto il libro, ma i fan di Matheson si mangeranno le mani. Io, che il libro non l'ho letto, lo guarderò come se fosse un normale action-thriller inventato dal nulla. Se poi il film è brutto si fa in fretta a dimenticarlo. In fondo prende solo un paio d'ore della tua vita. Per un libro è diverso. L'impegno di una lettura è diverso.

 

Be', ma si può fare anche il discorso inverso, no?

Insomma: se uno vede un film e questogli piace e alla fine scopre che è stato TRATTO DA (non ISPIRATO DA, chè lì son due cose diverse), magari va a cercare il libro e inevitabilmente fa confronti col film...

In quel caso ci sono due possibilità: 1- il film gli è piaciuto così tanto da restare insoddisfatto del libro perchè NON E' come il film; 2- si rende conto che nel libro le cose rendono di più e, per quanto magari il film continui a piacergli, inizia a ritenerlo un ottimo adattamento, una ben riuscita approssimazione, ma magari non più il capolavoro che gli sembrava all'inizio...

Dalla mia esperienza mi è sempre capitato di trovarmi nella seconda ipotesi, però il mio giudizio sui film non è cambiato. Se le differenze sono limitate nell'intreccio ("Tratto da") mi sono trovato anche a visualizzare meglio gli scenari descritti dall'autore basandomi sulle immagini del film, il che mi sembra un bel vantaggio. Se le differenze sono marcate tendo a eliminare ogni parallelismo, distinguendo l'opera cinematografica da quella letteraria come non collegate. Forse sono solo io a vederla così, forse sono stato fortunato.. :)


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Marzio Seaworth
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Inviato il 29 dicembre 2007 12:08

Ciò che intendevo dire io è che nel cinema (e in particolar modo nelle produzioni hollywoodiane, dove le cifre investite crescono in maniera esponenziale) si finisce spesso per forzare la complessità che l'opera originaria può avere in modo da farla rientrare in categorie più semplici. L'esempio che mi viene in mente è quello di Watchmen. Metto lo spoiler perché non tutti avranno letto questo fumetto e sarebbe un vero peccato rovinare la sorpresa. 29da715cedd3e454407efe88867ce594'29da715cedd3e454407efe88867ce594

Watchmen è un famoso fumetto di Alan Moore che immagina un mondo in cui per un certo periodo sono esistiti dei vigilantes mascherati (sullo stile di Batman, per intenderci) poi messi fuorilegge dal governo americano, più l'eccezione costituita da un essere realmente dotato di poteri straordinari la cui esistenza ha modificato la geopolitica. Senza perdere tempo a raccontare tutto, uno di questi ex "supereroi", allo scopo di scongiurare una terza guerra mondiale causata dall'invasione sovietica dell'Afghanistan (il fumetto è dell'85 credo), crea in gran segreto una mostruosa creatura dall'aspetto alieno e la fa apparire in centro a Manatthan. La creatura causa la morte di migliaia di persone con una sorta di "grido telepatico", ma le potenze mondiali dimenticano le proprie rivalità per compattarsi contro questa (finta) minaccia aliena. Il fumetto si basa, oltre che sul passato dei protagonisti, sull'indagine di tre di questi vigilanti che scoprono alla fine questo piano. Posti di fronte al fatto compiuto, due di essi accettano di mantenere il segreto per non sprecare quanto di buono può derivare da un atto che pur ripugna alla loro morale (l'eccidio di migliaia di persone); il terzo (lo psicopatico sciovinista e ultranazionalista Rorschach) non lo accetta e viene ucciso. Il lettore del fumetto ovviamente si pone la fatidica domanda: cosa avrei fatto io? Sarei sceso a compromessi con il mio senso della morale nel nome di un "bene superiore"? O avrei continuato a ritenere inaccettabile che si commetta un simile delitto per salvaguardare il mondo da una guerra atomica? Bel dilemma, vero? Bene, film in preparazione, trapelano le prime indiscrezioni sulla sceneggiatura, ma il finale è completamente cambiato: la cospirazione c'è, ma nessun compromesso, buoni contro cattivi e via così come in altri mille filmetti. Spero cambino idea in corso d'opera ma non ci credo troppo.


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