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libri trasposti in film: combinazione nata male...
E di Erin
creato il 18 agosto 2007

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Erin
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Erin
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Inviato il 18 agosto 2007 10:51 Autore

Dalla discussione con Lord Richard Reyne sul film "L'ultima legione" prossimamente in uscita ecco un nuovo topic.

 

Ormai sempre più spesso i film proposti al cinema sono trasposizioni di libri, famosi o meno.

La maggior parte di queste trasposizioni (almeno secondo la sottoscritta) risultano molto deludenti.

Per esigenze di tempo e di trama vengono tagliate parti più o meno lunghe, gli attori rovinano personaggi che invece nel libro si sono amati ecc..

 

Ora, senza negare che alcune volte la trasposizione libro-film ha successo (a mio parere il Signore degli anelli, per quanto fossi scettica essendo grande fan del libro, è stato un ottimo film :lol: ), secondo voi un libro rischierà sempre di essere rovinato in mano a registi e sceneggiatori? :lol:

 

In particolare, per i film che trattano vicende storiche (classici latini e greci o cmq storia antica), dobbiamo dunque andare al cinema preparandoci spiritualmente a vedere strafalcioni che fanno rabbrividire? (vedi Troy, che per quanto film ben fatto, in quanto attinenza ai fatti mi ha lasciato con le braccia a terra)

 

Si è parlato anche di una trasposizione delle Cronache......dovremmo riprendere la frase di Dante "lasciate ogni speranza o voi che entrate"?


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Lord Richard Reyne of Castamere
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Lord Richard Reyne of Castamere
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Inviato il 18 agosto 2007 12:05

Ringrazio Erin per aver introdotto questo topic ;) ;) :lol:

Per esperienza posso dire che la maggioranza dei film che derivano da una trasposizione di romanzi, biografie, drammi, testi antichi o poemi (vedi il caso dell'Iliade massacrata senza pietà in Troy) sono inferiori qualitativamente rispetto alle opere letterarie a cui si riferiscono.

Le ragioni sono tante, e le principali per me sono: volontà di piacere anche a un più vasto pubblico di non lettori, pretesa di originalità da parte di registi o sceneggiatori troppo pieni di sé (e forse anche troppo ignoranti) per rispettare i testi a cui si ispirano, ma anche, obiettivamente, esigenza di sintetizzare i testi e diversità comunicativa tra un libro e un film.

Concordo con Erin sull'eccezione positiva del Signore degli Anelli, dove il film è miracolosamente riuscito ad essere all'altezza del capolavoro di Tolkien. Aggiungo altri casi positivi: nel genere fantascienza citerei l'ormai classico "Blade runners" che ha addirittura superato il racconto del grande Philip Dick da cui è stato tratto. Nel genere horror il "Dracula di Bram Stocker" diretto da F.F. Coppola. Per il genere storico "Il nome della rosa" è venuto benino, anche se il romanzo di Eco è mille volte meglio. Passabile è il film "Il codice Da Vinci": lì era il libro che si concedeva voli di fantasia imbarazzanti. E così via...

 

Però, contro un esempio positivo, se ne possono fare una caterva di negativi, in particolare tra i cosiddetti film storici, che partono da biografie o cronache antiche e da lì poi incominciano a inventare di sana pianta assurdità e stravaganze spesso fini a se stesse. Per esempio il film "Alexander", pur con qualche tentativo di attenzione alle fonti, finisce per dare una visione troppo limitata e parziale di un personaggio così complesso come Alessandro Magno. Sconcertante l'interpretazione di Angelina Jolie nel ruolo della regina madre Olympias. :lol: :D

La miniserie "Roma", andata in onda su raidue l'anno scorso, con la pretesa di fondarsi sui testi storici, ha presentato in maniera del tutto infondata il personaggio di Azia, madre di Ottaviano Augusto, facendola passare per amante di Marco Antonio, il futuro marito di sua figlia Ottavia. Ma che è, Beautiful in versione latina?? :D

E che dire di tutti i film su Cleopatra, che viene bardata con un abbigliamento da faraone delle antiche dinastie egizie, quando invece la sua stirpe, i Tolomei di Macedonia, era fedelissima ai costumi greci e disprezzava quelli egizi. :huh:

Diciamo pure che i film basati su testi storici sono quasi sempre delle americanate stravaganti.

Per passare al genere fantasy basti pensare allo scadentissimo film "Eragon" che fa a brandelli il romanzo, peraltro non eccelso esso stesso. Sui vari "Harry Potter" non mi esprimo, perché non ho letto i romanzi della Rowling.

Ma vogliamo parlare del "Renzo e Lucia" secondo l'interpretazione della Comencini? Con il romanzo di Manzoni aveva in comune solo il nome dei personaggi, per il resto la regista ha inventato in maniera consapevole e spudorata, tanto che il film pareva una parodia in stile comico, con Lucia che sbavava dietro a Don Rodrigo, presentato come un bello e impossibile... :D

Per oggi mi fermo qui, ma prometto tante altre stroncature nei prossimi giorni!

:( :D :D


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Erin
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Erin
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Inviato il 18 agosto 2007 12:14 Autore

Bene bene my lord......vedo di aver iniziato un topic che ti gusta parecchio! ne sn felice :lol:

 

Per quello che hai detto prima mi trovi d'accordo su tutto...eccetto il Nome della Rosa. Avendo letto il libro trovo che il film sia uscito bene anche perchè Sean Connery ha interpretato magistralmente il personaggio.

 

Sn felice che la pensi come me per in Signore degli Anelli :D . Onore a Peter Jakson (nota bene....neozelandese e non americano) :huh: :( :D :D ;)

 

Però nn hai esposto i tuoi presentimenti sull'eventuale uscita cinematogranfica (o televisiva chissà :D ) delle cronache.......

 

 

:lol:



Neshira
Pescatrice delle Carte Dimenticate
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Neshira
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Inviato il 18 agosto 2007 14:15

...

secondo voi un libro rischierà sempre di essere rovinato in mano a registi e sceneggiatori? :lol:

 

No, per niente. Solo se si ha la presunzione di seguire la storia passo passo e presentarlo come 'il libro X su grande schermo'; in sostanza, se i cosiddetti autori non ci mettono idee nuove: forse anzi l'estrema fedeltà all'opera può essere un malus ('Via col Vento' mi è sembrato quasi uguale, ma cosa ha detto di suo più del libro?)

 

per restare negli esempi citati, a me Troy è piaciuto, probabilmente proprio perchè non mi aspettavo in partenza i dialoghi e le azioni del poema. Se il titolo fosse stato 'L'Iliade' avrei avuto più da ridire; se fosse stato presentato come un documentario archeologico, gli autori sarebbero da denuncia. Ma parliamo di un 'film tratto da...' quindi va bene così. :D

 

Non sono i tagli e i cambiamenti che rovinano una trasposizione, quanto la recitazione penosa, i buchi di sceneggiatura, insomma l'assunzione che, dato che il film viene da un libro famoso, l'idea di base basti a reggere il tutto da sola.

(Sempre per commentare i vostri esempi: Blade Runner ha davvero poco del libro originale, ma anche io penso che il film sia addirittura superiore. I vari Harry Potter...beh, posso parlare per il primo quarto d'ora dei primi due e metà del terzo, poi ho smesso di guardarli; non per le differenze con la trama scritta ma perchè proprio come film non si reggevano...)

 

Sulle inesattezze storiche: - questo dovrebbe essere un discorso a parte, anche un film di sceneggiatura originale può esser pieno di cavolate, ma vabbè...-

qui magari dipende anche dalla cultura personale. A me danno molto più fastidio gli errori scientifici in 'Mission to Mars' che quelli storici in 'Alexander'; ma il modo di presentare il film stesso (come accurato e veritiero o meno) conta eccome: gli stessi errori scientifici (e anche molto, ma molto peggiori!) in 'Guerre Stellari' non mi danno nessun problema :lol:


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Ser Bronn
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Inviato il 18 agosto 2007 15:22

Bisogna partire dal presupposto che buona parte dei film sono tratti da un qualche libro o fumetto ma non avendolo letto non riconosci eventuali errori, il problema si pone quando il libro l'hai letto perchè per la durata maggiore e di conseguenza più spiegazione il libro vince quasi sempre, soprattutto se il regista non si limita a cambiare qualcosa ma quasi tutto, vedi "Eragon", al contrario invece quando il regista fa solo piccole modifiche che rispettano l'opera, aggiunge una buona recitazione e gli effetti speciali del grande cinema il film diventa un esperienza memorabile per coloro che conoscevano già la storia, vedi "Il Signore degli Anelli", io ero letteralmente in estasi mentre lo vedevo! icon_lol.gif


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Koorlick
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Inviato il 18 agosto 2007 16:09

Secondo me c'è un errore di partenza in tutto il ragionamento.

Libro e film sono prodotti di mezzi differenti, utilizzano sistemi differenti e sono, in sostanza, inconfrontabili.

Il che singifica, innanzitutto, che hanno punti di forza e di debolezza differenti. Come mezzo, intendo, non necessariamente come prodotto. Per esempio, è facile che scene epiche e grandi descrizioni riescano bene in un film, spesso meglio che in in un libro; ma l'introspezione ed i sottili dettagli di trama li vedo spesso difficili, se non altro per una questione di tempo.

 

Da qui, potremmo immaginarci che esista una storia già bella e finita di suo, e che libro e film siano due diversi modi di renderla. Già faremmo un passo avanti, perché non confronteremmo direttamente libro e film. Dimenticheremmo però, in generale, che la storia già bella e finita non esiste: non esiste prima del romanzo, non esiste prima del film.

 

In sostanza, pretendere di vedere un film tratto da un libro confrontandolo con il libro, che magari si è molto amato, è soltanto un modo per torturarsi e rovinarsi la visione. Sarebbe più saggio lasciar peredere, e cercare di gustare il film e il libro per quello che sono.


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Inviato il 18 agosto 2007 16:42 Autore

Ragionamento saggio Koorlick....tuttavia è inevitabile vedere le differenze tra film e libro.

Per esempio in Troy io ero andata con la consapevolezza di vedere una americanata, e anche se così è stato il confronto con il libro è stato inevitabile

Poi è giusto come dici tu...dipende dal tipo di culture che ciascuno si porta dietro

 

Ps: ancora grazie x la correzione :lol: :lol: :D ....per il monumento promesso cosa vuoi? Una statua? ma ti posso anche fare un foro, una piazza, un castello.....e anche una nuova Barriera! :huh:


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Lord Richard Reyne of Castamere
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Inviato il 18 agosto 2007 17:09

Allora: una prima risposta ai vari interventi.

 

La trasposizione delle Cronache in film o miniserie tv mi incuriosisce, ovviamente, però nel contempo temo che sia qualcosa di troppo difficile da realizzare: si pensi solo alla moltitudine dei personaggi e all'importanza dei dettagli nei romanzi dello zione. Mi viene in mente il film che David Linch fece sul romanzo "Dune", anch'esso molto complesso e con numerosi protagonisti: Linch fu abbastanza fedele al libro, fece un film di buona qualità, spendette un sacco di soldi per realizzarlo e fece un flop clamoroso al botteghino, tanto da far fallire il produttore Dino De Laurentiis. Un vero peccato, perché tra i cinefili il film "Dune" è diventato poi un cult-movie.

 

Immagino che gli errori scientifici in un film di fantascienza che ha la pretesa di esattezza posso dare fastidio anche più di quelli storici in un film che la pretesa di storicità. Fin qui sono d'accordo con Neshira.

L'originalità dei film può convivere benissimo con la fedeltà alla trama dei libri da cui sono tratti: si pensi all'abilità di Visconti ne "Il Gattopardo" e "Morte a Venezia", due capolavori che hanno reso magnificamente i romanzi di Tomasi di Lampedusa e di Thomas Mann, rispettandone però l'impianto.

Certo, il rispetto della trama non è garanzia di bellezza di un film, ed è ovvio che la recitazione e le sceneggiature devono essere fatte bene, ma questo vale per tutti i film, mentre qui stiamo parlando di come una trasposizione errata può o non può danneggiare un film.

 

A Koorlick rispondo che è vero che i punti di forza e quelli di debolezza di un film sono molto diversi da quelli di un'opera letteraria, però non credo che i due generi non siano confrontabili. Un film può avere le sue specificità tecniche ed essere comunque rispettoso della trama del libro. Rispettare la trama non vuol dire fare le scene o i dialoghi uguali: la trama è qualcosa di più generale. Per fare un esempio: prendiamo il solito "Troy". Mi chiedo, che bisogno c'era di far morire Menelao, che nei poemi di Omero è tra i pochi che sopravvivono, tanto da comparire anche nell'Odissea al banchetto di nozze di sua figlia, con Elena al suo fianco, a ricordare "i bei vecchi tempi" dell'Iliade! Sono queste modifiche gratuite e senza senso della trama che io fatico ad accettare. E non si può dire a un lettore di far finta di niente se il film stravolge la trama: ha ragione Erin, il confronto è inevitabile. Al limite si può sorvolare sulle modifiche giustificate dal fatto di dare più ritmo e brillantezza al film, ma non si può passare sopra a modifiche grossolane che non hanno alcuna giustificazione se non quella di trasformare il film nella classica americanata fatta di scazzottate e luoghi comuni.


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Lord Richard Reyne of Castamere
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Inviato il 18 agosto 2007 17:37

buona parte dei film sono tratti da un qualche libro o fumetto ma non avendolo letto non riconosci eventuali errori, il problema si pone quando il libro l'hai letto perchè per la durata maggiore e di conseguenza più spiegazione il libro vince quasi sempre, soprattutto se il regista non si limita a cambiare qualcosa ma quasi tutto, vedi "Eragon", al contrario invece quando il regista fa solo piccole modifiche che rispettano l'opera, aggiunge una buona recitazione e gli effetti speciali del grande cinema il film diventa un esperienza memorabile per coloro che conoscevano già la storia, vedi "Il Signore degli Anelli", io ero letteralmente in estasi mentre lo vedevo! icon_lol.gif

Sono pienamente d'accordo


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Inviato il 20 agosto 2007 10:57

Io ho trovato molto azzeccata la trasposizione su pellicola de "Il Profumo" di Patrick Süßkind. :D

 

Domanda OT a Lord Richard Reyne of Castamere:

che dire di tutti i film su Cleopatra, che viene bardata con un abbigliamento da faraone delle antiche dinastie egizie, quando invece la sua stirpe, i Tolomei di Macedonia, era fedelissima ai costumi greci e disprezzava quelli egizi.

Vuoi dire che Cleopatra non usava il frustino e lo scettro incrociato, oppure (Lysmaya mi ucciderá per questo :lol:) "quello strano copricapo" (che simboleggiava l'unione dell'Egitto settentrionale e meridionale) e la barbetta, gli antichi simboli di potere egiziani? Come facevano allora a identificarsi come sovrani dell'Egitto?

 

No, perché nella serie ROME sia Tolomeo XXII (?), che Cleopatra si adornano di questi simboli. È un errore della serie??? :lol:


 

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Team Greyjoy

 

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#SaveSerBalzo!

Fondatore del comitato di quelli che venerano Nina Gold :ninja:

Co-ideatore del comitato pro-mozzarelloni headbangers (in cerca di nuovo mozzarellone headbanger) :huh: 

Appartente al comitato di protesta: Merret Frey stava solo bevendo!! >_>

 

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Inviato il 05 ottobre 2007 17:58

Tranzillo, Timett, la Dama non ti ucciderà certo perchè lo definisci uno strano copricapo... In fondo è quello che è... :D

 

E per quanto riguarda la bardatura di Cleopatra, a quel che ne sa la Dama, in alcune occasioni particolari Cleopatra si agghindava esattamente come un antico faraone... Certo, non nella vita di tutti i giorni (in fondo era figlia del suo tempo), ma in occasioni speciali (particolari ricorrenze, celebrazioni e simili), certi abbigliamenti erano quasi d'obbligo...

Per carità, la Dama può anche sbagliare (non conosce benissimo gli usi e costumi di Cleopatra...), però a quanto ne sa la ritualità, e con essa gli addobbi e i paramenti tradizionali, erano una cosa molto radicata... E dal momento che i Tolomei, cmq, si richiamavano agli antichi sovrani d quella terra, dovevano attenersi anche ad alcuni degli aspetti esteriori... Si ribadisce, non nella vita quotidiana, in ogni caso...

 

E tornando all'argomento in discussione...

Non è semplice conciliare un libro e la sua trasposizione cinematografica... Non è semplice, per i motivi già citati da altri (complessità della storia o dei personaggi, tempo e soldi limitati, diverso pubblico cui ci si rivolge, interpretazioni particolari del regista o dello sceneggiatore, quando non degli stessi attori...)... Però non è nemmeno impossibile: mai visto "Intervista col Vampiro?"... Confrontato col libro, specie per quanto riguarda la prima metà, la trasposizione è perfetta... I tagli sono pochi e solo per le cose non effettivamente rilevanti nella storia... E, a modesto parere della Dama, sono due splendide opere sia il film che il libro, proprio perchè narrano la STESSA storia, senza stravolgersi o contraddirsi...

 

In fondo, se si vuole fare una trasposizione cinematografica di un libro, bisognerebbe attenersi quanto più possibile all'originale... Diverso è il discorso per i film "liberamente tratti da" (primo esempio che le viene in mente "Extreme Measures"... Film con Hugh Grant e Gene Hackmann, molto, molto bello... Che però in comune col libro di Michael Palmer ha giusto il titolo ed una parziale ambientazione ospedaliera... Nemmeno il protagonista è lo stesso... Eppure sono due bei lavori entrambi...)...

 

Il problema forse davvero sta in questa apparentemente lieve differenza di definizione...

 

Per quanto riguarda le Cronache, fermo restando che bisogna vedere se sarà una trasposizione o un "liberamente tratto da", la Dama spera in bene...


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Inviato il 05 ottobre 2007 19:35

Erin lo stravolgimento della trama secondo me è una mossa di registi e sceneggiatori per rendere il film più "palatabile".

 

Anche nel Signore degli Anelli accanto a trovate geniali coesistono delle vere e proprie porcate. spoiler Le due torri 3cf00a9c33be91ba313670f1d271bc7a'3cf00a9c33be91ba313670f1d271bc7a

Aragorn che riscostruisce la fuga di Merry e Pipino è perfetto, ma condanno la morte apparente dello stesso e Faramir che porta Frodo a Osgiliath. E la storia d'amore così tormentata mi sembra la classica commercialata...

 


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whitevale
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Inviato il 23 dicembre 2007 19:50

Finalmente trovo qualcuno che scrive con cognizione.....(sono pienamente d'accordo sul cult dei cult ovvero Blade runner, che ha spalancato nuovi orizzonti cinematografici anche dal punto di vista tecnico)

 

Non sopportavo proprio sondaggi del tipo: A chi mettereste gli occhioni di Brad Pitt, a Ser Loras o a Jamie Lannister OHHHHHHHH >_>

Scusate ma mi è proprio scappata.

 

Certo che lughissimi libroni non sono facilmente trasmutabili in film,così come le emozioni in essi contenute. Quelle appartengono solo al lettore sono personali e cosa assai cara....


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Morgil
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Inviato il 23 dicembre 2007 21:39

secondo me ultimamente si stà avendo un inversione di tendenza,sempre più trasposizioni(sia da libri che da videogiochi)sono sempre più intrigantie ben congeniate,due su tutte il film di silent hill e di Hit man che restano fedeli all idea che ognuno si è fatto dell'ambientazione anche se nn restano fedeli alla storia del gioco,mentre nel campo letterario se escludiamo porcate grandiose come l'ultima legione(il peggiore film che mi sia capitato di vedere quest'anno)non ho trovato filmacci ecclatanti!


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Maynard
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Inviato il 23 dicembre 2007 21:47

Discorso complesso senza dubbio...ma ormai le sceneggiature originali sembrano sempre più rare, e sempre più spesso si fa ricorso ad adattamenti di opere letterarie o di remake di film precedenti, quindi direi che la via è segnata. E in ogni caso fare un discorso generale mi sembra impossibile: alcuni film sono ben fatti e altri no (alcuni di voi citano Troy: anche se non è dichiaratamente tratto dall'Iliade, a me il film ha fatto veramente schifo lo stesso :P). Tutto sta nella bravura di chi scrive la sceneggiatura: secondo me quello di Jackson, pur con scelte opinabili, è un buon adattamento del Signore degli Anelli, Arancia Meccanica in versione film (ma qui parliamo di un vero Maestro) è decisamente migliore del romanzo di Burgess, di Io Robot preferisco decisamente il libro (ma io adoro Asimov), del Dune di Lynch ho idee contrastanti anche dentro la mia testa, ma il libro è irraggiungibile. E ce ne sono tanti e tanti altri.

Il succo del mio discorso è appunto che si può giudicare film per film, mentre non si può dire in termini assoluti che i film tratti da libri sono necessariamente peggiori dei libri dai quali sono tratti.


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