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L' Italia tra le fiamme
S di Spettro
creato il 25 luglio 2007

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Lord Lupo
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Lord Lupo
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Inviato il 26 luglio 2007 19:15

Posto un bellissimo articolo scritto da un amico sull'unità di oggi...

 

"Su quelle strade-fumetto dove correva Pazienza"

 

di EnzoVerrengia*

 

Brucia il Gargano,e insieme va in fiamme un patrimonio che non è fatto soltanto,di pini, di ulivi e di verde contrapposto al turchese abbacinante del mare. il paesaggio carbonizzato si estende anche nella memoria, cioè nel tempo,oltre che nello spazio. Per le generazioni del presente,il Gargano possiede un'accoppiata ineludibile, quella con Andrea Pazienza,che lo percorse, lo visse e lo assimilò prima ancora di disegnarlo. Da San Severo, ai piedi del promontorio,inerpicarsi lungo le pinete quando ancora non esisteva il tracciato della superstrada, significava scavalcare la salita di lngarano, le strade ricoperte di basole che segnavano Sannicandro e ridiscendere sulla litoranea verso Torre MiIeto, superare il ponte mobile di Caporale e correre sull'istmo di Foce Varano,tra il lago omonimo e il mare, fino a Rodi e San Menaio. Qui,la base operativa delle invenzioni che riempivano le vacanze. Tutte rigorosamente confinate nelle distanze raggiungibili con il Dingo Cross, un ciclomotore che meriterebbe una leggenda su misura come la Harley Davidson. Da San Menaio, su due ruote da piste accidentate, i tornanti per Calenella, Peschici e Vieste sono una striscia di asfalto che si snoda sotto un cunicolo ininterrotto di alberi. Quegli alberi che già da almeno un quindicennio vanno rarefacendosi per il fuoco un'estate dopo l'altra, prima che si cominciasse a farfugliare di effetto serra e bizzarrie climatiche. Perché i tronchi sbarrano la via a chi sogna,o meglio architetta, di sostituire la vegetazione con il cemento, più di preciso,di lasciare il minimo di verzura indispensabile a profumare di resina i giardini di ville pseudomoresche, pseudomediterranee, pseudoumane.

In sella al Dingo Gross di Pazienza, nel 1973 e dintorni, perfino l'insegna indaco della ormai scomparsa discoteca Harmony ingioiella il presepe di case bianche abbarbicato sul crinale di Peschici. Apazlo disegnerà in una delle sue storie uscite cinque anni dopo su Alter Alter. Il panorama nella realtà stava già mutando,ma la forza visionaria di quelle tavole sembrava imporsi alla deriva incendiaria del Gargano.

La costa meno ripida, quella settentrionale, che va da Rodi a Vieste, costituisce il versante italiano, mediterraneo, ideale per farvi germogliare un'epopea iniziatica che non avrebbe nulla da invidiare a quella di Tom Sawyer e Huckleberry Finn. Il resto del promontorio, che scende fino a Mattinata e Manfredonia, andrebbe tutelato perfino dagli sguardi, per la sua interminabile successione di baie e punte. Sembra l'applicazione alla geografia delle figure frattali individuate dal matematico ebreo polacco Benoit B. Mandelbrot. Per questo uno scompositore congenito dello spazio visivo come Pazienza vi trovava i soggetti predeterminati delle proprie ambientazioni. Era una mitologia che andava a inquadrarsi in un'altra mitologia. Da Monte Pucci precipita Ettore Fieramosca nei panni del suo doppio leggendario. E ancora, più trasecolata verso il reame del fantastico, il mito del faraglione di Vieste, Pizzomunno. Intorno alla sua origine potrebbe esercitarsi la vena di un Tolkien.

A Vieste, sulla spiaggia del Castello si erge dal mare un monolite di 25 metri che rimanda a quello di Hanging Rock,in Australia. È Pizzomunno, come si chiamava il pescatore dalla bellezza apollinea innamorato di Cristalda, o Viesta. Ma le sirene, gelose, lo volevano per loro e gli offrirono /'immortalità. Lui la rifiutò e loro, per vendetta, trascinarono Cristalda in fondo al mare. il dolore della perdita pietrificò per sempre Pizzomunno.

Un repertorio folklorico che inietta suggestione paesaggistica ai luoghi. Ora si afferma che il rogo del Gargano poteva essere prevedibile, che arriva al culmine di un abbandono colpevole. Purtroppo, nessuna legislazione può tutelare i danni che subisce l'immaginario legato ai territori. Lo psicanalista James Hillman l'ha chiamata «anima dei luoghi». E quella che pervade questo Gargano che brucia ne esce devastata, irrecuperabile. Nessun rimboschimento, pure auspicabile, restituirà la geografia della memoria."

 

* scrittore e sceneggiatore


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Angelo
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Angelo
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Inviato il 11 agosto 2007 9:36

http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/c...rilasciato.html

:unsure: ecco cosa succede ad avere leggi farsa ;)


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17 anni fa

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