(Ovvero come sentirsi vecchi)
Noi che:
- finivamo in fretta i compiti per andare a giocare a pallone sotto casa
- "portieri volanti'" e "segnare da centrocampo vale?" "Vale...vale tutto"
- quando si facevano le squadre, se venivamo scelti per primi, ci sentivamo davvero i più bravi
- l'ultimo che veniva scelto era sicuramente destinato ad andare in porta
- chi arriva per primo a dieci ha vinto
- mentre fingevamo di non sentire il richiamo della mamma quando incombevano le tenebre, c'era sempre qualcuno che diceva "chi segna l'ultimo vince", incurante del punteggio che magari era di 9 a 1
- se avevamo ai piedi le Adidas o le Tampico ci sentivamo più forti di Pelè
- invece avevamo ai piedi le Tepa Sport
- ll pallone di cuoio sapevamo come era fatto perché lo vedevamo in tv esclusivamente a esagoni bianchi e neri
- capivamo il senso della seconda maglia quando in tv bianco e nero mandavano le immagini del derby Milan-Inter
- o il Super Tele (in mancanza d'altro) o l'Elite (lo standard) o il Tango Dirceu se andava di lusso nei giorni di festa
- abbiamo fatto la prima comunione solo perché lo zio ci regalava i pallone di cuoio
- il proprietario del pallone giocava sempre, anche se era una schiappa
- anche senza la traversa non avevamo bisogno della moviola per capire se era goal
- "goal o rigore" metteva sempre tutti d'accordo
- "siete dispari, posso giocare?"
- "eh, non lo so...il pallone non è mio" (se il richiedente era uno scarso)
- "ehi, mi fate entrare?"
- "trovarne un altro, sennò siamo dispari"
- riconoscevamo i calciatori anche se sulla maglietta non c'era scritto il nome
- "una vita da mediano" era già una filosofia di vita
- l'1 era il portiere, il 2 e il 3 i terzini, il 4 il mediano di spinta, il 5 lo stopper, il 6 il libero, il 7 l'ala destra, l'8 una mezzala, il 9 il centravanti, l'11 l'altra punta (possibilmente mancina) e il 10 la mezzala con la fascia di capitano perché era inevitabilmente il più bravo
- gli stranieri erano al massimo due per squadra, e li conoscevamo tutti
- dormivamo con le figurine panini sotto il cuscino
- quando aprivamo le bustine delle figurine pregavamo per non trovare il triplone o il quadriplone di Pilon, il 2° portiere della Juve che non aveva mai giocato una partita per colpa di Zoff
- avevamo in simpatia Van Der Korput per il nome e Bruscolotti perché sembrava più vecchio di nostro padre
- il calcio lo guardavamo solo la domenica ed il mercoledì (e non sempre)
- alla DS potevamo vedere i servizi della serie A, i goal delle serie B, il Gran Premio, il tennis, il basket e la pallavolo, senza doversi sorbire ore di chiacchere per vedere 4 goal
- Galeazzi l'abbiamo visto magro!!!
- "CAMPIONI DEL MONDO! CAMPIONI DEL MONDO! CAMPIONI DEL MONDO!" (Nando Martellini) e ci vengono ancora le lacrime
- Sandro Ciotti, Enrico Ameri, Nando Martellini, Giorgio Bubba, Tonino Carino, Paolo Valenti e tutti gli altri erano più epici di Omero, Virgilio e Dante
- se incontrassimo per strada Biscardi vorremmo investirlo
VOI CHE....questo bel giocattolo ce lo avete rotto...BRUTTI BA**ARDI!
- finivamo in fretta i compiti per andare a giocare a pallone sotto casa
o forse non li facevamo affatto
"portieri volanti'" e "segnare da centrocampo vale?" "Vale...vale tutto"
valeva anche fare la spondina contro un marciapiede un pò rialzato!
- anche senza la traversa non avevamo bisogno della moviola per capire se era goal
questo lo calcolavamo anche in base all'altezza del portiere o dei cancelli o dei box delle macchine contro cui si metteva la porta.
Aggiungo noi che:
- tenevano in un quadernino i pezzetti di giornale con i risultati dei 64 di finale di uefa, giocati ad agosto alla ricerca di nomi esotici e risultati mirabolanti (ricordo un 7-0 all'andata e un 0-5 al ritorno per la squadra che poi è uscita)
- facevamo la telecronaca inventata delle partite sotto il tavolino del salotto usando un gi-joe per tutti i ruoli e le scalanature delle mattonelle per delimitare porta e area
che ricordi!
- chi fa gol va in porta
- chi ce la butta ci va (magari a scavalcare il muretto della casa in cui finiva il pallone)
- fare tutta la via a piedi sotto il sole per suonare i campanelli per chiamare gente a giocare (niente celllulare)
Oooops...dimenticavo quella più importante:
- che accettavamo di andare a scuola il lunedì solo pensando che nell'intervallo si sarebbe fatto lo scambio delle figurine...
- siamo pochi, facciamo un'olandese?
- si però il gol sul rilancio del portiere non vale...invece si...invece no...invece si....
- siamo pochi, facciamo un'olandese?
:blink:
Da noi si chiama tedesco... credo sia la stessa cosa, per intendersi quello che si può far gol solo al volo con i punteggi (normale -1, testa -2... sedere -20), chi la butta fuori va in porta...
Da noi si chiama tedesco... credo sia la stessa cosa, per intendersi quello che si può far gol solo al volo con i punteggi (normale -1, testa -2... sedere -20), chi la butta fuori va in porta...
Si esatto, è quel gioco li.
per lo + lo chiamavo olandese, ma spesso anche tedescA, non tedescO...sarà che in romagna le tedesche non passano mai di moda...auauauau
da noi si chiama tedesca quello in cui tutto valeva meno 1, olandese quello che differenziava i vari tipi di gol
(ma di piede non vale da dentro l'area piccola (quando c'era...))
oppure.. .noi che la traversa la dipingevamo sulla ringhiera dietro il giardino, col muretto un metro davanti con i pali dipinti e tutte le volte si discuteva se la palla era entrata all'incrocio o uscita?
noi che facevamo i tornei tra i lotti del quartiere, noi del B sempre in maglia bianca come i gelatari? :blink:
noi che tornavamo a casa lerci come maiali perchè il campetto era pieno di terra (con relativi sassi)?
quante ne abbiamo viste, co sto pallone!
noi che segnavamo la porta con un paio di pietre
noi che giocavamo alla tedesca sotto casa
noi che facevamo il giro di mezza città per organizzare una partitella!
loro che nn mettono il naso fuori casa
loro sempre attaccati a un televisore
loro sempre attacati a una playstation
che nostalgia e che tristezza...
Noi che "è gol!" "no è palo" "eh si ma era palo interno" "ma questa regola non esiste" se la palla passava sopra la pietra che segnava la porta
Noi che "oppsaid!" "enz" e "penànti"
Noi che "è gol!" "no è palo" "eh si ma era palo interno" "ma questa regola non esiste" se la palla passava sopra la pietra che segnava la porta
noi usavamo le magliette (i giubbini se faceva freddo, tanto si correva)....
dieci minuti a giocare e altri dieci a discutere "si, ma l'altra volta avevamo detto che era valido se rimbalzava sul muretto e entrava in porta"......
Noi che
- ma il goal non è valido se anche il portiere è dietro la linea bianca della porta
- non si voleva mai essere l'ultimo a tirare i calci di rigore
- alle dieci di sera, buio tenebra, e si giocava ancora con un pallone blu e nero...chi lo vede e chi lo prende
- dieci minuti a litigare perchè tutti volevano essere Platini (o qualunque altro)
- abbiamo distrutto l'intelaiatura in legno del garage usandolo come porta
Noi che:
-un quarto d'ora per fare le squadre perchè dovevamo aspettare il ritardatario;
-un quarto d'ora per decidere da che lato si cominciava perchè nessuno voleva il sole negli occhi;
-il classico "è rigore", "no era fuori area", "allora punizione però senza barriera" eccetera...
-"ai cinque fine primo tempo" e tutti a bere;
-"se arriviamo 9-9 facciamo i rigori";
Da me si chiama TedescA dove uno sta in porta e il valore del gol è diverso a seconda di come lo fai, però "il palo salva" e "chi comincia in porta ha 3 punti in più".