Siamo OT. Comunque, il successo de Il nome sarà anche dovuto alle simpatiche recensioni, al film, e al fatto che Eco ha contatti fortissimi sulla scena universitaria, letteraria e politica?
Chiamalo scemo eh.
Di oggettivo c'è poco in letteratura. E di sicuro non la qualità di un libro.
per me lo stile è fondamentale.
se non mi piace non esito a smettere... a volte ai miei occhi riesce anche a banalizzare la storia raccontata...
a mio avviso però lo stile dipende molto anche dalla traduzione: se tradotto "male" molto del carattare dell'autore viene perso... purtoppo però a volte è inevitabile...
Siamo OT. Comunque, il successo de Il nome sarà anche dovuto alle simpatiche recensioni, al film, e al fatto che Eco ha contatti fortissimi sulla scena universitaria, letteraria e politica?
Chiamalo scemo eh.
Di oggettivo c'è poco in letteratura. E di sicuro non la qualità di un libro.
Mi trovi molto poco d'accordo con te. Il nome della Rosa Imho è un libro meraviglioso. Che poi il prof Eco abbia ecceduto nel fare esercizi di scrittura può essere in parte condiviso....ma inserirlo in una discussione come questa è a mio parere assurdo ed errato.
In ogni caso non ci è stato chiesto di fare esempi (quindi chiudiamo l'OT), ma di dire quale dei due è il male minore. Ed io sono d'accordo con te. Entrambi, stile e testo, hanno peso simile.
Ciao
bry :D
A primo impatto mi vengono in mente dune e la saga della torre nera, per storia bella, ma pessimo (a mio giudizio) modo di scrittura.
:D :D :D :D :wacko: :wacko: :wacko: :wacko:
oddio, per me la storia è bella, ma quello che rende stupenda la saga è proprio come è scritta....
dovendo per forza scegliere preferisco lo stile, anche perchè se un libro non mi piace come è scritto
non lo leggo nemmeno, per cui se anche la storia è stupenda il libro va a farsi benedire...
certo, se poi la storia è bella e il libro è scritto bene :D :( :D
per me lo stile è fondamentale.
se non mi piace non esito a smettere... a volte ai miei occhi riesce anche a banalizzare la storia raccontata...
a mio avviso però lo stile dipende molto anche dalla traduzione: se tradotto "male" molto del carattare dell'autore viene perso... purtoppo però a volte è inevitabile...
assolutamente d'accordo con te ker........
esempio: welsh.stile pauroso,ho trovato pochi autori psicopatici come lui (oltre ad avermi fatto definitivamente perdere la testa per la scozia).però.c'è sempre un però.
libri tradotti col c*lo.espressioni gergali assurde o vecchie di 30anni fanno perdere fascino al tutto.
il traduttore (che son diversi...) avrebbe almeno potuto chiedere una mano a suo nipote....
e non essendo io madrelingua trovo moltomolto difficile leggere un inglese(anche se 5 anni di linguistico aiutano...) colloquiale......diciamo pure becero et volgare..
saluti!
ps:john! tha proime minister kyar!!!
Mah. Spezzerei una lancia in favore dei traduttori - quelli bravi: ci sono autori piattissimi in inglese che dal passaggio in italiano ci guadagnano e come; in genere autori che puntano appunto sul 'testo' invece che sullo 'stile'.
Esempio: tutto Crichton.
Per la domanda del topic...difficile Nameless :D .
Ti risponderei che preferisco lo stile, infatti ho letto tutto Marquez e ho mollato Manfredi al secondo libro...però non è così facile, lo stile deve anche adattarsi al testo;
C'è chi scrive in modo corretto, vario, coinvolgente, incisivo per anni...poi passa ad un genere diverso (che ne so, dalla fantascienza ai libri per bambini, dal saggio storico al fantasy...) e anche se lo stile rimane lo stesso, e le idee magari migliorano anche, per qualche motivo nel nuovo libro non 'prende'.
Su, un minimo di entrambi ci vuole, oppure il libro non si finisce. E' un diritto che ci riconoscono anche gli scrittori stessi :(
mh, non saprei.... non credo che mi sia mai capitato un libro mal scritto con una storia buona...(chi cita dune dovrebbe rileggerlo, è un ciclo di rara intelligenza ^_^ ). forse mi è capitato il contrario... per esempio con l'ultimo libro del ciclo di death gate. forse è colpa della traduzione un po' piatta, non so. sta di fatto che di 7 libri quello finale perde parecchio. e dire che io adoro margaret weis! l'ho anche incontrata a lucca, insieme a george!!! :figo: