Entra Registrati
Testo o stile?
T di The Nameless One
creato il 05 aprile 2007

Questa discussione è stata archiviata, non è più possibile rispondere.
T
The Nameless One
Confratello
Utente
1091 messaggi
The Nameless One
Confratello

T

Utente
1091 messaggi
Inviato il 05 aprile 2007 23:27 Autore

Brulicando il forum di menti brillanti e culturalmente elevate (il che spesso mi spinge a chiedermi cosa io ci stia a fare) vi pongo un quesito sul quale l'altra sera si discuteva con la dolce consorte.

 

Vi è mai capitato di leggere un libro del quale vi entusiasma la trama o l'idea di fondo, ma del quale non riuscite a sopportare lo stile di scrittura (per me ad esempio Il Signore delle mosche)?

 

Oppure vi è successo di adorare il modo di scrivere di qualcuno, ma di leggere alcuni libri che vi danno l'impressione che la trama sia un pò tirata per la lunga anche se la qualità dello scrittore riesce quasi a non farsene accorgersene (sempre come opinione personale Non buttiamoci giù di Hornby o Il gioco di Gerald di King).

 

Fra i due quale vi sembra il male minore?


L
Lupo Solitario
Confratello
Utente
1216 messaggi
Lupo Solitario
Confratello

L

Utente
1216 messaggi
Inviato il 05 aprile 2007 23:56

A primo impatto mi vengono in mente dune e la saga della torre nera, per storia bella, ma pessimo (a mio giudizio) modo di scrittura.

L'altro campo invece i libri di shannara dal primo re in poi, non mi hanno entusiasmato. Cosa scegliere? dipende, la prima mi darebbe qualcosa dal punto di vista della storia, ma farei un enorme fatica a finire il (i) libro(i), la seconda invece mi farebbe finire in fretta la lettura, ma non mi lascerebbe nulla. Forse meglio la prima..........


A
Aggo
Confratello
Utente
1471 messaggi
Aggo
Confratello

A

Utente
1471 messaggi
Inviato il 06 aprile 2007 0:27

la saga della torre nera, per storia bella, ma pessimo (a mio giudizio) modo di scrittura.

Per me è l'esatto contrario :stralol: :stralol: :stralol:

E questo vale un po' per tutto King, se lo vai a raccontare fa ridere, leggerlo è un'altra cosa, il che dimostra l'immensa abilità.

In modo diverso mi affascinano i libri di Banana Yoshimoto, sempre per il loro stile, non tanto per la trama.

Il caso opposto per me praticamente è la letteratura russa. Storie bellissime, contenuti esorbitanti e profondi, grandi introspezioni (vere, non romanzesche), scorrevolezza di un quintale di melma in salita.

 

Ciascuno ha i suoi pro. Al mare leggo King, se ho la testa un po' più disponibile un bel Dostoevskij...


E
Edd Tollett
Confratello
Utente
333 messaggi
Edd Tollett
Confratello

E

Utente
333 messaggi
Inviato il 06 aprile 2007 2:49

 

del quale non riuscite a sopportare lo stile di scrittura ( ad esempio Il Signore delle mosche)?

 

 

*il signore delle mosche*

madonna che odio!!!!!!!! ho dovuro abbandonarlo,non ce la facevo.


T
theodentk
Confratello
Utente
1322 messaggi
theodentk
Confratello

T

Utente
1322 messaggi
Inviato il 06 aprile 2007 8:43

A primo impatto mi vengono in mente dune e la saga della torre nera, per storia bella, ma pessimo (a mio giudizio) modo di scrittura.

 

Con Dune concordo, lo stile di scrittura non l'ho gradito molto... sara' che ero troppo giovane quando l'ho letto u_u Ma per la torre nera direi assolutamente il contrario XD non che la trama sia banale, ma concordo con Aggo...

ovviamente tutto imho :stralol:


L
Lyra
Confratello
Utente
891 messaggi
Lyra
Confratello

L

Utente
891 messaggi
Inviato il 06 aprile 2007 10:04

Devo dire che mi è successo più spesso di trovare libri scritti bene, ma carenti nello svolgimento. (E tra questi ci metto senza dubbio Cent'anni di solitudine).

Mentre se trovo un libro scritto male, anche se la trama poteva avere un minimo di fascino, lo perde subito.

Quindi per me il male minore è il primo. Anche perchè un bravo narratore magari potrà essere sottotono in un'opera, mentre un cattivo narratore è illeggibile sempre.

E soprattutto imho "Il signore delle mosche" è un capolavoro che riesce ad unire stile e trama affrontando tematiche di prim'ordine. Più emerge la vera natura malvagia dei bambini, più lo stile si fa ricercato, ripendendo la tematica della maschera, che invece di nascondere svela. Sicuramente Golding non avrebbe ottenuto lo stesso risultato con uno stile crudo e asciutto.

Provate a rileggerlo! (io l'ho letto tre volte credo)

:stralol:


G
Gone
Confratello
Utente
310 messaggi
Gone
Confratello

G

Utente
310 messaggi
Inviato il 06 aprile 2007 10:08

La torre nera... la versione revised del primo libro non era male.

Il secondo era carino.

Da lì in poi è demenziale. "Io uccido col cuore", ma scrivo col c***.

 

Per quanto riguarda i russi... beh, dipende. Il giocatore era scritto bene, ad esempio, mentre Delitto e Castigo era una tagliola chiusa di scatto sui vostri gioielli di famiglia.

 

Tornando IT, si tratta di due malanni ugualmente dannosi.

 

Volete vedere entrambi combinati? Il nome della Rosa.

Volete vedere stile scorrevole e contenuti zero o quasi? David Eddings, per quanto io lo trovi molto divertente e piacevole.

Contenuti senza stile? Alcuni romanzi russi. Anna Karenina ad esempio.

 

Dovendo proprio scegliere, sceglierò lo stile rispetto alla sostanza, visto che un libro NON deve essere una sofferenza.


L
Lyra
Confratello
Utente
891 messaggi
Lyra
Confratello

L

Utente
891 messaggi
Inviato il 06 aprile 2007 10:15

Contenuti senza stile? Alcuni romanzi russi. Anna Karenina ad esempio.

:stralol: Lev senza stile? :stralol:


G
Gone
Confratello
Utente
310 messaggi
Gone
Confratello

G

Utente
310 messaggi
Inviato il 06 aprile 2007 10:17

In effetti è male espresso.

 

Diciamo "con una mattonata nei paesi bassi di stile".


I
Iskall Ytterligare
Confratello
Utente
3997 messaggi
Iskall Ytterligare
Confratello

I

Utente
3997 messaggi
Inviato il 06 aprile 2007 11:16

Il ritratto di Dorian Gray... bellissime tutte le citazioni (tantissime) ma una volta preso in mano scopri che sono inserite in uno stile assertivo e teorizzante che starebbe meglio a un manifesto esplicito che a un'opera narrativa... e così mi tengo le citazioni.

 

Se la trama va per le lunghe, ma l'atmosfera è resa a meraviglia... beh nessun problema!


B
Brynden "PesceNero"
Confratello
Utente
3611 messaggi
Brynden "PesceNero"
Confratello

B

Utente
3611 messaggi
Inviato il 06 aprile 2007 11:34

Tornando IT, si tratta di due malanni ugualmente dannosi.

 

Volete vedere entrambi combinati? Il nome della Rosa.

 

:stralol: Il Nome della Rosa?? Mal scritto e senza contenuti? Spero che tu stia scherzando (o che io abbia interpretato male quel che hai scritto) :stralol:

 

Tornando all'argomento, sono d'accordo, entrambe le cose sono ugualmente dannose. Non saprei dire quale di più. Di certo rovinano molto il piacere della lettura.

 

Bry :stralol:


G
Gone
Confratello
Utente
310 messaggi
Gone
Confratello

G

Utente
310 messaggi
Inviato il 06 aprile 2007 13:11

Tornando IT, si tratta di due malanni ugualmente dannosi.

 

Volete vedere entrambi combinati? Il nome della Rosa.

 

:stralol: Il Nome della Rosa?? Mal scritto e senza contenuti? Spero che tu stia scherzando (o che io abbia interpretato male quel che hai scritto) :stralol:

 

Tornando all'argomento, sono d'accordo, entrambe le cose sono ugualmente dannose. Non saprei dire quale di più. Di certo rovinano molto il piacere della lettura.

 

Bry :stralol:

 

Scritto malissimo :stralol:

 

E' una forma di masturbazione di Eco, in cui parte per la tangente mille volte, prende il lettore per imb****le e si prodiga a mostrargli quanto è acculturato l'autore con la spiegazione delle eresie medievali e ardite supposizioni degne di sherlock holmes su cavalli di nome brunello.

 

Duro da leggere, pesante, lento, pretenzioso, arrogante, in generale un libro "sciocco", che perde mezz'ora a descrivere un arco di una chiesa mandando al wc il decorso della storia. Peggio di Tolkien.

 

Un romanzo è un romanzo, non una "sparata di calia" dell'autore. Sparata di calia è un concetto delle mie parti, si traduce con "flatulenza", e viene usato a indicare le sparate arroganti e autocelebrative, mancanti di umiltà - e che puzzano.


S
Seetharaman Toral
Confratello
Utente
1717 messaggi
Seetharaman Toral
Confratello

S

Utente
1717 messaggi
Inviato il 06 aprile 2007 13:41

Devo dire che mi è successo più spesso di trovare libri scritti bene, ma carenti nello svolgimento. (E tra questi ci metto senza dubbio Cent'anni di solitudine).

in cent'anni di solitudine non ho trovato nulla di male...mi son piaciute sia la storia sia lo stile :stralol:

 

e mi aggiungo alla lista di coloro che ritengono che stephen king scriva bene, ma troppo spesso abbia "cadute di stile" a livello di trama...io ho letto molti suoi libri, comunque per esempio shining lo trovo veramente scritto bene, ma il modo in cui si conclude la storia :stralol: ..non poteva sforzarsi poco poco di più? SPOILER 583ad01d1e5c7de6232cf6b1a265aebd'583ad01d1e5c7de6232cf6b1a265aebd

ma che diamine, tutto quel casino e la cosa si iduce all'albergo che salta in aria e a un'ombra scura non chiaramente identificata che se ne va?

 


O
Oberyn Martell
Confratello
Utente
566 messaggi
Oberyn Martell
Confratello

O

Utente
566 messaggi
Inviato il 06 aprile 2007 22:04

Tornando IT, si tratta di due malanni ugualmente dannosi.

 

Volete vedere entrambi combinati? Il nome della Rosa.

 

:stralol: Il Nome della Rosa?? Mal scritto e senza contenuti? Spero che tu stia scherzando (o che io abbia interpretato male quel che hai scritto) :stralol:

 

Tornando all'argomento, sono d'accordo, entrambe le cose sono ugualmente dannose. Non saprei dire quale di più. Di certo rovinano molto il piacere della lettura.

 

Bry :stralol:

 

Scritto malissimo :stralol:

 

E' una forma di masturbazione di Eco, in cui parte per la tangente mille volte, prende il lettore per imb****le e si prodiga a mostrargli quanto è acculturato l'autore con la spiegazione delle eresie medievali e ardite supposizioni degne di sherlock holmes su cavalli di nome brunello.

 

Duro da leggere, pesante, lento, pretenzioso, arrogante, in generale un libro "sciocco", che perde mezz'ora a descrivere un arco di una chiesa mandando al wc il decorso della storia. Peggio di Tolkien.

 

Un romanzo è un romanzo, non una "sparata di calia" dell'autore. Sparata di calia è un concetto delle mie parti, si traduce con "flatulenza", e viene usato a indicare le sparate arroganti e autocelebrative, mancanti di umiltà - e che puzzano.

 

 

 

In linea di massima sono abbastanza d'accordo, anche se più pacatamente.

Io il libro l'ho trovato interessante (anche perchè spesso mi capita che quando le descrizioni si fanno troppo pesanti spengo il cervello e quindi non mi pesano! :stralol: ).

 

Però non sopporto gli autori che vgliono far vedere al lettore quante ne sanno, e in fondo in fondo con "Il nome della rosa" Eco ha abbastanza questo obbiettivo, imho.


K
khal Rakharo
Confratello
Utente
3943 messaggi
khal Rakharo
Confratello

K

Utente
3943 messaggi
Inviato il 06 aprile 2007 23:45

Devo dire che mi è successo più spesso di trovare libri scritti bene, ma carenti nello svolgimento. (E tra questi ci metto senza dubbio Cent'anni di solitudine).

Mentre se trovo un libro scritto male, anche se la trama poteva avere un minimo di fascino, lo perde subito.

Beh, a mio parere la spiegazione potrebbe essere la seguente: per scrivere con buono stile basta il mestiere, l'esperienza, mentre per avere buoni contenuti serve un certo che di genialità, di ispirazione che faccia la differenza. Per questo lo stile è facile da trovare ma sembra anche necessario in un libro, mentre una buona storia è qualcosa di più raro. Naturalmente tutto IMHO.

 

 

due malanni ugualmente dannosi.

 

Volete vedere entrambi combinati? Il nome della Rosa.

Lo sto rileggendo giusto adesso. Un libro unico nel suo genere, che può far soggettivamente schifo, ma oggettivamente è grandioso. Il successo che ha avuto lo dimostra, perché se un libro ha successo o è bello o è facile. Lascio a te decidere quale delle due sia.


Messaggi
22
Creato
17 anni fa
Ultima Risposta
17 anni fa

MIGLIOR CONTRIBUTO IN QUESTA DISCUSSIONE