Ma wow siamo a 25! ;)
Il quadretto è rimandato ai 30 voti :dart:
/me annota che geisha a quanto pare è un termine invariante al plurale...
Per il resto non mi esprimo, l'impatto del Giappone sulla mia vita e sul mio immaginario è decisamente basso.
stesso dicasi x me...infatti i miei voti son identici a quelli del matte beric !!!
sotto cè solo pura curiosità, niente di piu, niente di meno.
avevo già votato ma mi ero dimenticato di postare :D :D
cmq quoto, lo stesso vale per me
Preferisco la lurida romana. Le geishe non mi attirano, troppo passive... non c'è gusto. E poi tutto quel ballare e cantare e suonare e conversare educatamente... ma una pornostar che mi sbatta sul letto no T_T?
;) :dart: :wub: :sbav: :huh: ;)
il lavoro consiste nel compiacere gli uomini. punto.
intrattenimento, ballo, musica, ridere alle battute del cliente...
per il giapponese credo rappresenti cosa la donna dovrebbe essere... sottomessa, compiacente, delicata, bella, eccitante in alcuni casi...
non a caso esistono ancora...
dal punto di vista della donna che intraprende tale carriera, credo sia un'arte vera e propria e come tale rispettata...
deduco tutto ciò dai racconti di giapponesi conosciuti... non sono un'esperta...
cmq, un altro mondo!!!!!!!!
Amo le geishe!*______*
Ma innanzitutto, le geishe NON sono prostitute!!
o meglio, quelle nella cultura cinese sì, ma non quelle della cultura giapponese, anche se vengono erroneamente considerate tali poichè si sono vendute per soddisfare i piaceri sessuali dei soldati americani sotto,appunto, l'invasione americana.
Le geiko si concedono solo al proprio danna o okiya che poi è anche il loro sponsor(purtroppo essere una geisha è anche molto costoso...un kimono di quelli belli ma belli va intorno ai 15-20mila eurI) oppure si possono concedere a loro discrezione o solo per rapporti duraturi( e se questi significa prostituirsi allora il...95% come minimo delle donne sono prostitute),anzi agli arbori degli studi da geishe le arti amatorie non erano insegnate e dovevano arrivare al mizuage vergini
Il cammino di una geisha è lungo e difficile..inizialmente le maiko(le giovani ragazze che vogliono diventare geishe)devono lavorare come domestiche, solo successivamente potranno diventare le assistenti delle geishe anziane le geiko da cui impareranno anche le tradizioni più complesse dall'arte del kimono all'intrattenimento dei clienti.
Come mi sembra abbiano già detto, devono studiare lo shamisen, l'arte delle percussioni, il canto, la danza giapponese classica.. ma anche la modulazione del respiro, la silohuette (si scrive così...?)l'incedere...
Ma per quanto ami la figura della Geisha, il loro trucco che rende le guance del colore di fiori di ciliegio, ammetto di non aver mai visto "Memorie di una Geisha"...
Finalmente qualcuno ke ne sa qualcosa e si interessa come moi!! :stralol: :stralol: :stralol:
Finalmente qualcuno ke ne sa qualcosa e si interessa come moi!! :stralol: :stralol: :stralol:
magnifico!*_______*
dobbiamo portare la cultura delle geishe dovunque!!!(e magari anche quelle delle gothic lolita!ù_ù)
OOOK!
Superati i trenta voti, tnx e continuate a votare! :stralol:
Intanto facciamo un po' il punto della situazione... :stralol:
- Sul fatto che siano prostitute, abbiamo i voti distribuiti piuttosto omogeneamente: sono pochi i sì convinti, la maggior parte si divide tra la convinzione che non lo siano, che lo siano in parte, che lo siano in alcune circostanze.
Per essere esatti, una geisha non si prostituisce. La figura del danna oggi non esiste quasi più, ma anche quando esisteva non c'era nessuna ricompensa economica per le prestazioni sessuali. Essendo a metà strada tra un mecenate e un marito, diventa impossibile definirle prostitute. Al massimo mantenute, come diceva Neshira.
In ogni caso è notevole che lo stereotipo per cui le geisha sono prostitute non esista quasi più, e qui vorrei chiedervi: che cosa ha contribuito a sfatare questo mito, nella vostra esperienza?
- Sul trucco una decisa maggioranza lo trova folkloristico, che penso si intenda come parte della loro tradizione e dell'immagine tradizionale di geisha. Mi ha piacevolmente sorpreso la quantità di persone che lo trovano addirittura attraente, perchè richiede un po' di lavoro di elaborazione di un messaggio trasmesso secondo canoni estetici molto diversi dai nostri. A pari merito bello e sgradevole.
Qui devo ammettere di avervi un po' servito un sottinteso, cioè che stessimo parlando del cerone bianco sul volto. Quello è solo il trucco delle maiko. Le geisha non portano il cerone, se non in rare occasioni di estrema ufficialità. Mi piaceva però l'idea che pensando al trucco delle geisha aveste in mente in automatico l'immagine di una maiko, e quindi ho rispettato questo imprinting.
- Sulle arti abbiamo la maggior parte dei votanti interessati a qualcosa che non conoscono, un pareggio fra i conoscitori estimatori e i non interessati, e un voto di critica che non vale perchè so chi è stato...
Parziale sorpresa. Da un lato mi aspettavo che in molti non le conoscessero ma volessero saperne di più, e a questi chiedo: che cosa vi immaginate che siano, queste arti? Se ve le facessero conoscere, cosa vi aspettate di trovare? Mi ha sorpreso invece la parte di conoscitori che le apprezzano, e a questi vorrei chiedere dove si sono documentati e come hanno avuto modo di apprezzare queste forme d'arte.
Menzione d'onore a Lord Beric che ha rilevato subito il fatto che "geisha" non abbia plurale.
Non è solo una questione di non fare il plurale delle parole straniere, è anche perchè in giapponese non esiste nessun plurale di geisha, visto che è un generico "persona delle arti".
Un'altro motivo di questa scelta è che pur sapendo queste regole, altrove ho avuto l'impudenza di scrivere "geishe" in un topic dedicato e prendermi una solenne rampogna. :stralol:
Tre brevi risposte a tre post molto interessanti:
@lerya
Lascia perdere quel film, fin'ora hai detto cose giuste... non inquinare la mente con quel pasticcio. ^^;
Geisha in cina non ne esistono, l'equivalente delle cortigiane cinesi sono le tayu o le oiran...
@fiore del male
A Tokyo esistono molti quartieri, così come a Kyoto, ma non hanno nessuna luce sfavillante, sono anzi il più anonimi e discreti possibili. Inoltre le geisha sono estremamente rispettate, non studiano gli origami, il nido non è per proteggerle ma perchè devono vivere in un mondo di lusso raffinato lontano dai comuni mortali.
Per il resto, a parte qualche cosa da aggiustare è un post molto corretto.
@ker198
E' tutto il contrario ^^ La geisha è l'esatto opposto della donna ideale giapponese.
@lerya
Lascia perdere quel film, fin'ora hai detto cose giuste... non inquinare la mente con quel pasticcio. ^^;
Geisha in cina non ne esistono, l'equivalente delle cortigiane cinesi sono le tayu o le oiran...
Nuoooo, io che stavo facendo il diavolo a quattro per cercare quel film..T_T delusione profonda delusione...T_T
comunque grazie per la precisazione!^-^
mi ricordavo che in cina la parola geisha tradotta con yi jì significava prostituta..o qualcosa del genere..ma non ha importanza!^-^
Thank you e grazie x la precision! ^^