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Personaggi che vanno e altri che vengono
R di Re Arbor
creato il 29 dicembre 2006

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Re Arbor
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Re Arbor
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Inviato il 29 dicembre 2006 13:54 Autore

Siamo partiti da una situazione politica di Westeros piuttosto definita che, poi, è andata radicalmente cambiando.

 

Tanti personaggi (anche importanti) sono spariti: alcuni morti e altri solamente accantonati!

 

Quasi tutti sono stati rimpiazzati nei loro ruoli da personaggi altrettanto carismatici!

 

... Arrivo alla domanda: ma di questo passo, quando finisce la saga?

 

Prima di leggere il "Dominio ..." avevo idea che dovessero uscire altri 20 libri circa.

Di questo passo ne occorreranno 50!!!

 

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Se mi uccidi Tw Lannister e me lo sostituisci con Cersei, Joffrey con Tommen, Balon con Euron e così via, arricchisci la storia con colpi di scena, ma non cambi la trama poichè quei personaggi vanno semplicemente in sostituzione dei vecchi!


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eddard
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Inviato il 29 dicembre 2006 14:43

non direi proprio

 

i due esempi che citi sono proprio il segno di una radicale mutazione

 

nel primo caso (tywin) si passa dalla possibilità di un regno solido, alla sicurezza del disordine...e così infatti accade

 

il secondo caso (balon) segna la rinascita degli uomini di ferro


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Inviato il 29 dicembre 2006 15:01

non direi proprio

 

i due esempi che citi sono proprio il segno di una radicale mutazione

 

nel primo caso (tywin) si passa dalla possibilità di un regno solido, alla sicurezza del disordine...e così infatti accade

 

il secondo caso (balon) segna la rinascita degli uomini di ferro

sono abbastanza d'accordo....

nel caso del lord di grande inverno siamo rimasti addirittura in una situzione in cui non c'è un vero lord

e anzi, non c'è nemmeno uno stark a grande inverno.....

cmq credo che con altri 13,14 libri la saga potrebbe finire


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eddard
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Inviato il 29 dicembre 2006 15:19

non direi proprio

 

i due esempi che citi sono proprio il segno di una radicale mutazione

 

nel primo caso (tywin) si passa dalla possibilità di un regno solido, alla sicurezza del disordine...e così infatti accade

 

il secondo caso (balon) segna la rinascita degli uomini di ferro

sono abbastanza d'accordo....

nel caso del lord di grande inverno siamo rimasti addirittura in una situzione in cui non c'è un vero lord

e anzi, non c'è nemmeno uno stark a grande inverno.....

cmq credo che con altri 13,14 libri la saga potrebbe finire

 

 

io dico che sarà impossibile superare i 13, contando la parte mancante di AFFC e l'ipotesi di un ottavo libro inglese


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Eddard Seaworth
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Inviato il 29 dicembre 2006 17:26

Beh, anche con soli 13 libri, ci siamo garantiti qualche anno di letture e riletture....ma non credo che Martin voglia battere il record di Tolstoj (400 personaggi in un solo romanzo)


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Re Arbor
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Re Arbor
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Inviato il 29 dicembre 2006 19:17 Autore

Io, invece, continuo a temere che Martin stia eseguendo uno spostamento di personaggi in ruoli ben determinati!

 

Tra l'altro sta anche spostando la storia da alcune casate ad altre (vedi i Martell, i Tarly e i Grevjioi - non ricordo se si scrive così) col risultato di riscaldare la stessa minestra!

Condivido il fatto di dare una panoramica completa di ciò che succede in Westeros, ma non vorrei che si eccedesse.

Ormai, mi sembra, sono ben definiti i personaggi chiave su cui è stata improntata la saga... continuasse con quelli e facesse, una buona volta, avvicinare questi Estranei!!

 

Ovviamente è l'impressione che sta facendo a me. Tra l'altro non ho ancora ultimato "Il dominio..." sono ancora ai 2/3 del cammino, per cui faccio sempre in tempo a dare altre impressioni, ma al momento è quanto percepisco da queste prime pagine!

 

Faccio un esempio:

- In Nathan Never (giornaletto della Bonelli Editore), c'era una storia durata circa 5 albi, in cui avvengono vari colpi di scena tra cui uno che, teoricamente, dovrebbe dare una svolta al fumetto: la morte del direttore dell'Agenzia Alfa in cui lavora il nostro eroe! Ed ecco, invece, venire alla ribalta un nuovo personaggio che subentra nell'amministrazione di quella società. Morale della favola: tutto riprende come prima ed è cambiato solo il nome del capo!

 

Dopo tale storia ho smesso di leggere quel fumetto ed è per questo che temo tale strategia di Martin (se attuata veramente)!


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Malkex
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Inviato il 31 dicembre 2006 23:19
Faccio un esempio:

- In Nathan Never (giornaletto della Bonelli Editore), c'era una storia durata circa 5 albi, in cui avvengono vari colpi di scena tra cui uno che, teoricamente, dovrebbe dare una svolta al fumetto: la morte del direttore dell'Agenzia Alfa in cui lavora il nostro eroe! Ed ecco, invece, venire alla ribalta un nuovo personaggio che subentra nell'amministrazione di quella società. Morale della favola: tutto riprende come prima ed è cambiato solo il nome del capo!

 

Dopo tale storia ho smesso di leggere quel fumetto ed è per questo che temo tale strategia di Martin (se attuata veramente)!

 

 

^_^ ^_^


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Metamorfo
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Metamorfo
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Inviato il 01 gennaio 2007 11:45

Sul suo sito Martin scrive (riporto la traduzione che si trova su questo sito nella sezione NEWS:

"...Oh, ed ho anche trovato un nuovo titolo per il settimo (e ultimo, io spero, spero, spero) volume della serie – A DREAM OF SPRING. Mi piace il suono di questo molto più di A TIME FOR WOLVES, che è stato il mio titolo provvisorio per il settimo libro fino ad ora, e penso anche che dia meglio il senso del libro che voglio scrivere. Così – A DANCE WITH DRAGONS, poi THE WINDS OF WINTER, poi A DREAM OF SPRING. Non dovrebbe prendermi molto tempo (hah)."

 

Bisognerebbe dargli un pò di credito, anche perchè quando avrà finito ADWD e gli altri due libri, suppongo si sarà stufato della saga... ^_^

Quindi: calcolando per l'edizione italiana un altro libro per AFFC, e un paio ciascuno per gli altri tre, direi che con 7, massimo 8 libri "italiani" la saga vada a finire. Ovvio che negli ultimi due, dovrebbe esserci un'"accellerazione" della vicenda.. ^_^

 

PS: quello che fa veramente paura è calcolare gli anni che gli ci vorranno a finire. Un calcolo approssimativo mi fa pensare che l'ultimo libro della Mondadori sulle Cronache lo leggeremo tipo nell'autunnno del 2011 ^_^


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The Nameless One
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Inviato il 01 gennaio 2007 11:56

Io, invece, continuo a temere che Martin stia eseguendo uno spostamento di personaggi in ruoli ben determinati!

 

Tra l'altro sta anche spostando la storia da alcune casate ad altre (vedi i Martell, i Tarly e i Grevjioi - non ricordo se si scrive così) col risultato di riscaldare la stessa minestra!

Condivido il fatto di dare una panoramica completa di ciò che succede in Westeros, ma non vorrei che si eccedesse.

Ormai, mi sembra, sono ben definiti i personaggi chiave su cui è stata improntata la saga... continuasse con quelli e facesse, una buona volta, avvicinare questi Estranei!!

 

Ovviamente è l'impressione che sta facendo a me. Tra l'altro non ho ancora ultimato "Il dominio..." sono ancora ai 2/3 del cammino, per cui faccio sempre in tempo a dare altre impressioni, ma al momento è quanto percepisco da queste prime pagine!

 

Faccio un esempio:

- In Nathan Never (giornaletto della Bonelli Editore), c'era una storia durata circa 5 albi, in cui avvengono vari colpi di scena tra cui uno che, teoricamente, dovrebbe dare una svolta al fumetto: la morte del direttore dell'Agenzia Alfa in cui lavora il nostro eroe! Ed ecco, invece, venire alla ribalta un nuovo personaggio che subentra nell'amministrazione di quella società. Morale della favola: tutto riprende come prima ed è cambiato solo il nome del capo!

 

Dopo tale storia ho smesso di leggere quel fumetto ed è per questo che temo tale strategia di Martin (se attuata veramente)!

 

Credo di avere capito quello che vuoi dire ma sono lo stesso d'accordo con Eddard (fra l'altro essendo io un po'rimbabito ed avendo voi un avatar molto simile all'inizio non capivo perchè facevi un'affermazione e poi la controbattevi).

Twyn e Cersei non sono paragonabili, anzi direi che il cambio prepari la strada all'arrivo dell'inverno, tutto secondo me sta evolvendo verso uno stato di disordine assoluto.

Sono però d'accordo sul fatto che la storia sia teoricamente senza fine. Provo a spiegarmi meglio:

La differenza rispetto a Nathan Never o molti altri romanzi Fantasy è che qui non ci sono alcuni personaggi principali, dei cattivi da sconfiggere (o almeno non solo), o un oggetto potente da ritrovare. Secondo me i protagonisti di questa storia sono i sette regni, non Eddard o Tyrion o qualcun altro.

Martin avrebbe potuto anche iniziare a raccontare dalla ribellione di Eddard e Robert, o addirittura da Aegon il conquistatore, che la storia non avrebbe perso in continuità.

Per questo motivo non credo che le cronache si concludano ad esempio con Dany e Jon e la frase e vissero sempre felici e contenti. O meglio può anche verificarsi, ma ci saranno poi comunque degli eredi, delle lotte per l'indipendenza.

In conclusione credo che in teoria sia davvero una storia infinita, ma non per forzature o per allungare il brodo ma per come è stata costruita la trama.

Buon anno a tutti.


M
Miles Gloriosus
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Miles Gloriosus
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Inviato il 01 gennaio 2007 15:38

Leggendo il primo libro della saga è evidente che Eddard Stark è l'eroe, il personaggio principale, quello che nelle storie "normali" dopo tante sofferenze trionfa. Tutti sappiamo come è andata a finire.....

Da quel momento in poi ho abbandonato l'idea dei personaggi principali ed ho visto la saga di Martin come un grande affresco storico. Simile al ciclo della fondazione di Asimov e quindi concordo che tutto poteva partire da tempi ancora più lontani.

Quindi se Martin vuole scrivere la storia di Westeros nei secoli a venire per me va bene.

Vorrei solo vedere qualche situazione arrivare ad una conclusione, e questo potrebbe accadere proprio con l'arrivo dell'inverno che inevitabilmente porterà ad un rallentamento della vicenda e magari riportarci personaggi come Arya e Bran ormai adulti.


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khal Rakharo
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khal Rakharo
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Inviato il 01 gennaio 2007 15:55

Secondo me i protagonisti di questa storia sono i sette regni, non Eddard o Tyrion o qualcun altro.

Martin avrebbe potuto anche iniziare a raccontare dalla ribellione di Eddard e Robert, o addirittura da Aegon il conquistatore, che la storia non avrebbe perso in continuità.

Per questo motivo non credo che le cronache si concludano ad esempio con Dany e Jon e la frase e vissero sempre felici e contenti. O meglio può anche verificarsi, ma ci saranno poi comunque degli eredi, delle lotte per l'indipendenza.

In conclusione credo che in teoria sia davvero una storia infinita, ma non per forzature o per allungare il brodo ma per come è stata costruita la trama.

 

Da quel momento in poi ho abbandonato l'idea dei personaggi principali ed ho visto la saga di Martin come un grande affresco storico.

[...]

Quindi se Martin vuole scrivere la storia di Westeros nei secoli a venire per me va bene.

Assolutamente vero. Non ci sono personaggi principali o meno, c'è solo un racconto unico composto di tanti episodi concatenati.

 

Trovo che il mondo sia un protagonista molto più interessante di qualsiasi eroe singolo.


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Koorlick
Bibliotecario della Torre del Re
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Koorlick
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Inviato il 01 gennaio 2007 18:43
Secondo me i protagonisti di questa storia sono i sette regni, non Eddard o Tyrion o qualcun altro.

Martin avrebbe potuto anche iniziare a raccontare dalla ribellione di Eddard e Robert, o addirittura da Aegon il conquistatore, che la storia non avrebbe perso in continuità.

Per questo motivo non credo che le cronache si concludano ad esempio con Dany e Jon e la frase e vissero sempre felici e contenti. O meglio può anche verificarsi, ma ci saranno poi comunque degli eredi, delle lotte per l'indipendenza.

In conclusione credo che in teoria sia davvero una storia infinita, ma non per forzature o per allungare il brodo ma per come è stata costruita la trama.

 

Anch'io sono d'accordo sul fatto che la saga sia teoricamente infinita, però credo anche che il fatto che sia iniziata con la morte di Jon Arryn anziché con il rapimento di Lyanna o lo sbarco di Aegon il Conquistatore le dia un taglio preciso, ed in un certo senso tronchi la sua infinità.

Detto con un esempio: la storia dell'uomo è (relativamente) infinita, ma questo non ci impedisce di scrivere libri sulla Guerra dei Cent'anni o sulla Seconda Guerra Mondiale etc. Con la consapevolezza, naturalmente, che la fine del libro non è la fine del mondo.


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Inviato il 02 gennaio 2007 2:34

Per me i protagonisti ci sono, vengono evidenziati sin dal primo libro e ci saranno anche nell'ultimo: Jon, Daenerys, Bran, Arya e Sansa. Soprattutto i primi due rappresentano il filone narrativo principale, attorno al quale prima o poi tutti dovranno convergere. Jordan li chiamerebbe catalizzatori :-)

Finora chi ne ha fatto le spese sono stati tutti i maestri di vita (positivi o meno) di quei ragazzini, più qualche altra vittima eccellente, ed è quindi tra gli attuali maestri/compagni che secondo me andrebbero ricercate le prossime vittime. Eddard era uno di loro.

Lo dimostra anche AFfC, che a molti sembra un libro marginale proprio perché mancano i veri eroi (veri secondo il mio ragionamento). Tutti i nuovi arrivati comunque non mi preoccupano, io li vedo come elementi aggiunti in funzione di chi c'è già. Di certo non come nuovi protagonisti.


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Raya
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Inviato il 02 gennaio 2007 13:07

Twyn e Cersei non sono paragonabili, anzi direi che il cambio prepari la strada all'arrivo dell'inverno, tutto secondo me sta evolvendo verso uno stato di disordine assoluto.

 

Condivido totalmente. Non credo affatto che Martin stia "allungando il brodo", né che stia realmente perdendo il bandolo della matassa, anzi, gli eventi e le evoluzioni dei personaggi ritrovati in AFFC sono assolutamente sequenziali alla situazione che avevamo lasciato in ASOS.

Se, come sosteneva una nostra celebre cariatide politica "il potere logora chi non ce l'ha", è anche vero che, una volta ottenutolo, bisogna essere in grado di gestirlo, mentre, dalla ribellione di Robert in poi, l'impressione è quella di un susseguirsi di scalate al potere più o meno sotterranee e devastanti.

AFFC è l'apice di questa degenerazione e il potenziale attacco estraneo da nord è molto più interessante ora di quanto lo sarebbe stato all'inizio di AGOT.

 

P.S. Buon 2007 a tutta la Barriera! :D


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Olorin
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Inviato il 02 gennaio 2007 14:05

Buon Anno a tutta la Barriera!!!!!!!!!!!!!

Chissà come lo festeggiano a Westeros? :D :wacko: :huh:

 

Ma lasciamo perdere.Secondo me, la storia dei Sette Regni è, come molti han già detto, la storia dei Sette Regni, appunto.Martin ha voluto focalizzarsi sugli eventi particolari che si verificano al momento del crollo della Ribelluione di Robert, a seguito della morte dell'uomo forte del nuovo enstablishment, cioè Jon arryn.Detto questo, la storia non finisce li, ne comincia li.Ma non comincia neanke con Aegon il COnquistatore!Volendo, Martin avrebbe potuto cominciare dall'Epoca degli eroi, o anke da prima.Invece, ha voluto riportarci un arazzo di un periodo molto "circoscritto".Un po' come, se l'avete letto, avviene con Tolkien ne "Il Signore degli Anelli": il viaggio di Frodo non è nè l'inizio della storia, nè il suo culmine, ma solo il racconto di evento di particolare rilevanza per la storia di Arda, con scatena ripercussioni molto lunghe nei secoli a venire.

Ed è stranamente interessante come sia Tolkien che Martin siano fortemente influenzati dagli avvenimenti "reali" nello scrivere e sviluppare il background che circonda i personaggi.

 

L'entrata in scena di nuovi attori e il ruolo preponderante che assumono casate finora rimaste in ombra non è un tentativo di Martin d'allungare la minestra per ritardare l'inesorabile fine della saga, ma piuttosto una ammirabile ricostruzione degli eventi "naturali" che seguono la decadenza di un potere centrale forte e sicuro.Basta dare un sguardo all'Europa dei secoli passati, anche solo fermandosi alla caduta dell'URSS, per riconoscere le dinamiche descritte nei libri di ASOIAF.

 

Secondo me, se proprio si vuol andare a cercare il pelo nell'uovo, cioè dei "protagonisti" o eroi nel vero senso della parola, basta leggere il primo libro.E' lampante che i "protagonisti" sono i ragazzi Stark, indipendentemente dal tempo dedicatogli dall'autore.E' anche vero che esiste una massiccia presenza di personaggi coprimari, ma penso sia proprio questo il bello del libro,oltre che un elemnto importante nel creare la suspence del racconto...

 

Inoltre(e qui faccio contenta la mia prof d'italiano del liceo), bisogna ricordare che il tempo della storia differisce di molto dal tempo del racconto: i capitoli che noi leggiamo non avvengono tutti di seguito, ma sono flash che avvengono anche a molti mesi di distanza l'uno dall'altro, che sottintendono uno scorrimento temporale più ampio di quanto non appaia leggendo i libri.

 

Spero di non avervi annoiato, e vi rifaccio i miei migliori auguri di Buon 2007!

 

Namarrie,

L'Esiliato. ^_^


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