Qui c'è il link all'articolo di Repubblica, non ho trovato per ora analoghi su Corriere e Stampa.
DISCLAIMER: l'articolo è sotto spoiler perché contiene riferimenti alla fiction Un medico in famiglia e alla nuova serie non ancora trasmessa.
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E' protesta contro il telefilm in onda il 20 novembre su Rai UnoL'attore fa il padre di una lesbica sposata, in Spagna, con la compagna
I cattolici della Rete contro Banfi "Oscurate la fiction omosessuale"
Lino Banfi, nei panni del padre di una ragazza lesbica che si sposa con la sua compagna, non è tollerabile. Perché la fiction verrà trasmessa sulla Rai in prima serata, perché la vedranno i bambini che, dio solo sa, cosa potranno pensare. "Noi questo non lo possiamo permettere...Per questo propongo di tempestare la Rai con emails di protesta, chiedendo lo spostamento in seconda serata (quantomeno!) della fiction...". E' questo, in sostanza, il senso della protesta che sta motando nei siti internet di area cattolica. La polemica riguarda, appunto, il telefilm prodotto dalla tv pubblica, protagonista il "nonno Libero" nazionale, alias Lino Banfi, la cui messa in onda è prevista per lunedì 20 novembre su RaiUno.
La trama è semplice: Riccardo (Banfi) è un agricoltore del sud di sani principi che va a trovare la figlia in Spagna e scopre che la ragazza è lesbica. Non solo: è sposata con la sua compagna. Dopo varie peripezie e diffidenze l'uomo accoglierà di buon grado l'omosessualità della ragazza, facendo prevalere l'affetto sul pregiudizio. Ce n'è abbastanza per far scattare la censura da parte dei cattolici che non apprezzano l'apertura della Rai al mondo gay.
Soprattutto se il programma coinvolge un attore popolare e familiare come Banfi. Soprattutto se in prima serata, quindi in fascia protetta. La campagna contro la fiction si combatte a suon di email e di blog. Le prime chiedono ai destinatari di unirsi alla crociata per far slittare la programmazione o, addirittura, per annullarla.
Perché già nonno Libero aveva esagerato inneggiando - nella fiction "Un medico in famiglia" - "alle famiglie 'aperte e allegre', dove regna l'allegria, la mancanza della mamma è surrogata da nonni e tate premurose, dove il padre si sposa la zia e insieme spariscono per lunghi mesi, lasciando la famiglia nelle mani di questo instancabile nonno, che denigra la scuola libera, inneggia al sindacato come risolutore di tutti i mali e si sposa la consuocera borghese per redimerla".
Il limite, secondo il sito Culturacattolica.it, sarebbe già stato abbondantemente superato, se non fosse che Banfi adesso obbliga i pubblico ad accogliere con simpatia il matrimonio tra due lesbiche. Prosegue il sito: "Nonno Libero, si lancia in un'altra operazione di 'marketing culturale', con la prossima fiction in onda su Rai Uno, il 20 novembre, in prima serata, dal titolo "Il padre delle spose".
Perché, si legge ancora: "Una cosa è accogliere la figlia lesbica e un'altra è dire che il matrimonio tra due omosessuali e due eterosessuali è la medesima cosa. Io voglio protestare, perché questo continuo far passare in televisione l'idea, che tutte le unioni possono essere equiparate, è una forzatura innaturale. Non sospenderanno certo la fiction per le nostre proteste, ma far sentire la nostra voce, chiedere lo spostamento in seconda serata e magari disdire il canone Rai potrebbe essere utile".
L'anatema è assicurato. Ma restare a guardare passivamente non basta. Bisogna scrivere alla Rai, protestare, farsi sentire. Ecco quindi che i difensori della morale cattolica chiedono di inviare messaggi alla Rai in cui si invita a far slittare il programma o a depennarlo.
La crociata ovviamente ha immediatamente scatenato le contromosse dei laici della Rete innescando una vera e propria rincorsa al messaggio alla Rai. Il sito Pennarossa ha promosso una campagna per sostenere Banfi e la sua fiction politically correct. Lo stesso ha fatto Ivan Scalfarotto, già candidato della società civile alle primarie dell'Unione, oggi autore di un blog.
Vorrei che questo topic non diventasse la solita solfa sulle coppie omosessuali... Piuttosto... Che ne pensate dell'iniziativa della Rai e delle manifestazioni pro e contro che si stanno verificando?
premetto che odio le fiction in generale (già sviscerato in altra sede..)
premetto che non sono cattolica...
premetto che il mio migliore amico è gay... (e ho già detto tutto)
Che ne pensate dell'iniziativa della Rai e delle manifestazioni pro e contro che si stanno verificando?
sono d'accordo a qualsiasi manifestazione che faccia discutere questo problema che la nostra società a maggioranza cattolica non accetta nonostante il nuovo millennio... confrontarsi continuamente secondo me è sempre positivo anche se il più delle volte non risolve nell'immediato...
il potere delle parole però è rimanere nell'aria finchè non maturano e colpiscono dove devono...
non vedo cosa c'entri avere amici gay...... nè ho anch'io ma sono cmq abbastanza contrario a questa cosa...
cmq non ci sono i presupposti per bloccarlo. se fanno vedere certi film molto peggiori non ci si
può lamentare se poi fanno vedere due lesbiche che si sposano (ma si sposano o vanno a convivere??? perchè nel primo caso non mi piacerebbe molto....).
ciao <_<
Non capisco una cosa.
Se io ritengo che un programma non mi piaccia, o che sia inadatto per i miei figli verso i quali ho un ruolo di educatore, non strepito contro l'emittente. Semplicemente non guardo (o non faccio guardare loro) quel programma. Credo sia la migliore forma di protesta, protesta che se è abbastanza diffusa spingerà la rete a cambiare programmazione.
Se invece al resto d'Italia quel programma piace e lo apprezza, amen. Io guarderò altro, o non guarderò la televisione, quella sera.
Perché invece qui si dice che il programma non s'ha da fare?
Se la Chiesa si propone come educatore della morale dei fedeli, imho dovrebbe limitarsi a dire "non guardate quel programma", o al massimo parlare alla coscienza di un produttore cattolico dicendogli che il programma che sta realizzando non è conforme alla morale in cui crede.
Se un programma non è degno di essere guardato lo deve decidere la sensibilità delle persone, e fa bene la Chiesa a rivolgersi a tale sensibilità.
Se un programma non è degno di essere messo in onda, lo decidono le leggi dello Stato e le regole economiche del mercato.
O vogliamo una censura morale sulle cose che passano in tv? <_<
non vedo cosa c'entri avere amici gay......
c'entra, perchè ci tengo alla sua felicità e al fatto che se si vuole sposare io non ci vedo niente di male... tutto qui (altrimenti vado OT e lord beric mi picchia!!)
cmq sono d'accordo quando dici che non ci sono presupposti per bloccare la serie... l'omosessualità e tutto ciò che si porta dietro (matrimoni, coppie di fatto, adozioni..ecc) fa ormai parte della nostra cultura e della nostra società...
proibire di trasmettere serie che facciano venire a galla certe problematiche non risolve niente...
e poi il pubblico non l'ha nemmeno visto!!!!!! e non ha potuto dire ancora la sua!!!
Non capisco una cosa.
Se io ritengo che un programma non mi piaccia, o che sia inadatto per i miei figli verso i quali ho un ruolo di educatore, non strepito contro l'emittente. Semplicemente non guardo (o non faccio guardare loro) quel programma. Credo sia la migliore forma di protesta, protesta che se è abbastanza diffusa spingerà la rete a cambiare programmazione.
Se invece al resto d'Italia quel programma piace e lo apprezza, amen. Io guarderò altro, o non guarderò la televisione, quella sera.
Perché invece qui si dice che il programma non s'ha da fare?
Se la Chiesa si propone come educatore della morale dei fedeli, imho dovrebbe limitarsi a dire "non guardate quel programma", o al massimo parlare alla coscienza di un produttore cattolico dicendogli che il programma che sta realizzando non è conforme alla morale in cui crede.
Se un programma non è degno di essere guardato lo deve decidere la sensibilità delle persone, e fa bene la Chiesa a rivolgersi a tale sensibilità.
Se un programma non è degno di essere messo in onda, lo decidono le leggi dello Stato e le regole economiche del mercato.
O vogliamo una censura morale sulle cose che passano in tv? <_<
assolutamente d'accordo... (stavo scrivendo e non ho visto il tuo post!)
mi sembra assurdo polemizzare su un film che ancora devono mandare in onda e che il pubblico non ha ancora visto: magari sarà un grande successo e piacerà a tutti!! poi starà alla coscienza di ognuno di noi se guardarlo oppure no...
Non capisco come mai tutto questo scalpore! :D L'Italia è sempre indietro in tutto, troppo conservatrici soprattutto perchè c'è il vaticano! Premetto che sono eterosessuale e che sono cattolica ma non capisco questo accanimento eccessivo contro quello che è soprattutto una fiction, che tra l'altro mette in tavola un discorso molto delicato nel nostro paese. L'amore è amore in tutte le sue sfumature, e che sia tra un uomo e un uomo o una donna con una donna, non credo abbia molta importanza! ;) Si continua a lottare contro qualche cosa che è evidente, ci sono tante cose veramente brutte in televisione e sono quelle che dovrebbero essere contestate. I genitori sono abbastanza maturi da decidere cosa far vedere ai propri figli, e seriamente non credo che un bambino vada a guardare una cosa del genere! Vorrei solo che questo attaccamento morboso a delle idee antiquate cambiasse in meglio...
L'amore è sempre amore... :D
Il problema sta nel ruolo ambiguo che ricopre la RAI a mio avviso:se l'avesse trasmesso un'altra emittente,tutte ste polemiche sarebbero state fuori posto.La Rai dovrebbe essere la tv di stato...
Dovrei sentire le motivazioni di tutto questo scandalo per i cattolici.Il titolo?Cambiatelo,sai che problema.Trasmetterlo in prima serata?In fascia protetta pomeridiana su altre emittenti girano Paso Adelante e Maria de Filippi:e vi assicuro che van ben oltre due lesbiche sposate nella spagna zapaterista.Inoltre i figli vivono nella società:parargli gli occhi come ai cavalli servirà a poco.Rimboccatevi le maniche e trasmettetegli i vostri valori piuttosto,al posto di prostituire in conto televisione la sfera educativa dei VOSTRI figli.Cattivo gusto?Non posso giudicare,non l'ho visto e difficilmente lo guarderò:l'ultimo Banfi che mi piace ricordare è quello dei filmetti dementi anni 70-80 e inizi 90.La nuova veste non mi attira.Inoltre tutto ciò che mi fa riflettere difficilmente lo tasso di "cattivo gusto".Paura che un'emittente pubblica che dovrebbe svolgere servizio pubblico segua un dato corso politico-morale nel suo palinsesto?Benvenuti in Italia.Alzi la mano chi ritiene che la Rai non sia da sempre uno strumento gestito dai partiti al governo.In italia abbiam privatizzato l'inverosimile:attività molto redditizie,che altri stati han ben pensato di tenersi strette,come poste e autostrade e telecomunicazioni ad esempio,regalate agli amici di turno,ma MAI la Rai.Servono 3 canali pagati dal contribuente?Io venderei tutto,ne terrei uno solo e su quello trasmetterei programmi educativi e culturali che difficilmente troveranno mai spazio in palinsesti di tv commerciali,poichè fuori mercato.Perchè non avviene?Detto prima.3 canali servon ai partiti e ai poteri che li muovono.Benvenuti in Italia,dove ci si scandalizza per due lesbiche e si manda da anni al governo gente collusa,incompetente e tremendamente ipocrita.
Se mi permettete l'ardito paragone direi che l'articolo di Repubblica sia sullo stesso livello giornalistico di quello di Panorama sui videogiochi violenti.
Sinceramente non so chi sia Culturacattolica.it, ma non vedo perchè si dia per scontato che rappresenti il punto di vista di tutti i cattolici!
O forse lo capisco, perchè permette di fare il solito articoletto sui cattolici arretrati ed oscurantisti...
Come cattolico e padre di due figli credo che ci siano problemi più seri di Lino Banfi in televisione però mi permetto di fare qualche osservazione:
- Ho qualche perplessità sulla profondità con la quale una fiction italiana con Banfi (e qui ammetto ho molti pregiudizi) possa affrontare un argomento complesso e delicato come questo. Sinceramente mi aspetto qualcosa a livello del tipo genitore che tifa Roma con figlio laziale.
- Ognuno è libero di avere le proprie opinioni e fare le proprie scelte, ma non può pretendere che tutti siano d'accordo con esse.
- Personalmente ho qualche riserva sulle coppie omossuali (che non sto qui a spiegare perchè se no vado decisamente OT) ma non posso pretendere (almeno fino a quando non sarò Dominatore del mondo) che la televisione trasmetta solo trasmissioni che sono conformi al mio punto di vista.
- Non approvo la scelta di Culturacattolica.it, ma trovo ridicolo che qualcuno perda tempo a protestare nei confronti di chi protesta. A questo punto credo che aprirò un sito contro Pennarossa.
- Trovo diseducativo far vedere ai bambini Lino Banfi e punto.
Ciao
Mamma mia! Lino Banfi sconvolge le persone?
Sarà mai forse peggiore di:
- Grande Fratello
- Isola dei famosi
- Pupa e secchione
- La talpa
- La fattoria
- Amici (Saranno famosi)
- C'è posta per te
- Buona domenica
- Domenica in
- Uomini e donne
- Al posto tuo
- Verissimo
- Studio Aperto
- Tg2 cultura e società
- Non solo moda
Va bè, penso di aver reso l'idea.
Come sempre rifugga da me il parlare dell'omosessualità in modo superficiale e totalitario come siamo abituati a fare. Visto che questa non è la sede mi limito a dire soltanto che c'è modo e modo di porre l'omosessualità come c'è modo e modo di porre l'eterosessualità (si veda la pornografia, anche quella televisiva stile veline).
A far discorsi in generale, scusate l'espressione scurril-dialettale, si caca sempre fuori dal vaso.
Sono praticamente d'accordo con la prima metà della risposta di The Nameless One (Planescape Torment? :D )
Per il resto aggiungo solamente: ma che castronerie dicono? Ma che c'entra l'essere o no d'accordo con il matrimonio di una coppia omosessuale?
Io sono contrario all'omicidio, ma mica per questo mi lamento se in tv danno un film in cui un tizio ne uccide un altro. Ma che assurdità è mai questa? ;) Poi senza contare che è pure ambientato in un posto in cui tale cosa è considerata in maniera diversa da noi... e poi chi se ne frega di un medico in famiglia? :D
Francamente, non penso che tale situazione a mio personalissimo parere stupida e ipocrita debba essere (da me) commentata ulteriormente, non ne ho voglia nè tempo: fermo restando ovviamente che la citazione "I cattolici" nel titolo dell'articolo è ovviamente generalizzante. Dubito che lo stesso Banfi sia meno cattolico della maggioranza degli italiani :figo:
Se io ritengo che un programma non mi piaccia, o che sia inadatto per i miei figli verso i quali ho un ruolo di educatore, non strepito contro l'emittente. Semplicemente non guardo (o non faccio guardare loro) quel programma. Credo sia la migliore forma di protesta, protesta che se è abbastanza diffusa spingerà la rete a cambiare programmazione.
Che è una cosa sensata. Il problema dell'Italia (non parlo del caso specifico ma in generale) è che in pubblico chiunque diventa moralista, bacchettone e ipocrita, se saltano fuori due lesbiche, due gay o storie per cui si potrebbe parlare di "moralità dubbia" si scatena il putiferio mentre se la valletta di turno tira fuori sedere e seno allora va bene...
Per quanto mi riguarda potrebbero anche trasmettere dei porno in prima serata...
Se io ritengo che un programma non mi piaccia, o che sia inadatto per i miei figli verso i quali ho un ruolo di educatore, non strepito contro l'emittente. Semplicemente non guardo (o non faccio guardare loro) quel programma. Credo sia la migliore forma di protesta, protesta che se è abbastanza diffusa spingerà la rete a cambiare programmazione.
Se invece al resto d'Italia quel programma piace e lo apprezza, amen. Io guarderò altro, o non guarderò la televisione, quella sera.
Hai colto pienamente il punto della situazione!
Sotto questo punto di vista la mia opinione l'ho già sviscerata nel topic sull'articolo di Panorama e non starò qui a ripetermi. Qui però le cose sono più complesse, sotto un dato punto di vista, perchè mi sorge il seguente dubbio: Lino Banfi ha girato una fiction nella quale l'unica pretesa è quella di raccontare una storia (che può piacere o meno, gusti personali...) oppure ha girato uno spot pubblicitario a favore dell'essere omosessuale nel quale invita tutti gli Italiani a recarsi in Spagna a sposare persone dello stesso sesso? Nel primo caso la polemica non dovrebbe nemmeno esserci, ma si sa, il Vaticano è notoriamente omofobo.
Un altro dubbio che mi viene è questo: i cattolici che strepitano tanto contro Banfi hanno visto la fiction per intero o parlano per sentito dire? Mi viene in mente un avvenimento di stretta attualità, cioè gli strali di padre Georg contro le imitazioni di Fiorello (che imita lo stesso padre Georg) e Crozza (che imita Ratzinger); alla domanda "ma lei ha mai visto le suddette imitazioni?" lo stesso padre Georg ha risposto, molto candidamente "no, non le ho mai viste"; però le commenta.
Non credo serva altro commento a ciò...
son d'accordo su tutta la linea su quello che hanno detto Matteo e Alessio...A prescindere che uno E' attualità, e NON possiamo fare finta che non lo sia...parla di qualcosa che succede davvero in una paese a noi vicino, e che piaccia o no è qualcosa di REALE..non come il grande fratello, la fattoria e le altre castronerie che la gente guarda tanto ^_^ (io no)
Sapete cosa vi dico? L'Italia è e resterà sempre un paese arretrato finchè i giornali, i politici ecc.. si metteranno a litigare e a discutere per sapere se una fiction così possa andare in onda o meno..o se Vladimir Luxuria deve fare pipì nel bagno delle donne o in quello degli uomini..anzichè affrontare cose VERAMENTE importanti di cui discutere.
Quando si verrà a capire che una persona non va giudicata in base a ciò che fa a letto e con chi lo fa, avremo fatto un GROSSO passo avanti..ma sembra una cosa così complicata da capire..
aggiungo anche che è stata criticata la parodia di padre george fatta
da fiorello a viva radio 2 ^_^ ^_^ ^_^ ^_^ ^_^ ^_^
oggi sul progarmma TV TALK di rai tre (consiglio a tutti gli amanti della tv)
hanno parlato della fiction in questione...