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Addio a Bruno Lauzi, poeta della porta accanto
L di Lord Tywin Lannister
creato il 26 ottobre 2006

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Benny
Confratello
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977 messaggi
Benny
Confratello

B

Utente
977 messaggi
Inviato il 26 ottobre 2006 17:35 Autore

Ammetto di non conoscere molto di Bruno Lauzi, a parte la canzone "la gatta", che adoro per via della mia insana passione per gatti, leoni e qualsiasi altro felino ^_^ .

Tuttavia, mi sembra doveroso rendere omaggio a uno dei più storici cantautori italiani.

Arrivederci dunque, Bruno

 

"Ora non abito più là

tutto è cambiato non abito più là

ho una casa bellissima

bellissima come vuoi tu.

 

Ma io ripenso a una gatta

che aveva una macchia nera sul muso

a una vecchia soffitta vicino al mare

con una stellina che ora non vedo più..."

 

OOopps, che cagata quella era di Gino Paoli, MODERATORI, potreste cancellare il messaggio lasciando "addio a Bruno Lauzi"???


A
Aggo
Confratello
Utente
1471 messaggi
Aggo
Confratello

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Utente
1471 messaggi
Inviato il 26 ottobre 2006 20:34

Un ometto troppo simpatico, cantante mediocre, ma grande autore.

Non sapevo fosse morto e mi dispiace. Ciao Bruno.



Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri
Guardiani della Notte
25171 messaggi
Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri



Guardiani della Notte

25171 messaggi
Inviato il 29 ottobre 2006 10:51

Dopo Fabrizio, se n'è andata un'altra luce di Genova.

 

Il mondo è un po' più buio.

 

:unsure:


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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