Le Iene avevano fatto un servizio in cui dimostravano che il 32% dei parlamentari (su un campione di cinquanta, selezionato non so con che criterio) farebbe uso di droghe; il servizio è stato bloccato dal Garante della Privacy in quanto il test è stato fatto senza avvertire i diretti interessati.
A parte la "percentuale d'infallibilità del 100%" del test, infallibilità di cui vorrei avere i dati effettivi, cosa ne pensate?
http://www.ansa.it/main/collezioni/maincol...10_1105674.html
http://www.ansa.it/main/collezioni/maincol...09_1094720.html
A me è stato detto che questi test fatti sulla base del sudore non sono precisi al 100% e che possono rilevare tracce di sostanze utilizzate fino a 5 anni prima. è vero?!?
Lady delle Gocciole Extra Dark
We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
Che non possano essere precisi al 100% è probabilissimo..
..che rivelino tracce di sostanze usate 5 anni prima è impossibile se rivelano qualcosa è di sicuro più recente...
Il tester in questione, credo si chiami drug wipe, permette di rilevare tracce di droghe varie utilizzate in un lasso di tempo medio di circa 36 ore (per l'appunto è solo un riscontro temporale medio, il che significa che la risposta individuale si può avere, in certi casi fino alle 48).
I metodi per risalire al consumo di droga nel lungo periodo sono diversi, tipo l'hair testing; i residui delle sostanze stupefacenti sono infatti rinvenibili nella cheratina dei capelli per un tempo indefinito, ma perchè siano rintracciabili occorrono almeno 48 ore dalla somministrazione.
Queste le osservazioni a livello "scientifico" (credo di non avere detto scemenze, ma eventualmente mi scuso per eventuali imprecisioni...questo esula decisamente dalle mie conoscenze...).
Per quanto riguarda invece il blocco del garante per la protezione dei dati personali....
qui potete leggere il testo del provvedimento:
Personalmente ritengo che le modalità di svolgimento dell'inchiesta abbiano del tutto rispettato la privacy dei parlamentari, svincolando le immagini (peraltro offuscate) dei singoli soggetti rispetto i campioni prelevati: in sintesi, neanche l'addetto che modifica le immagini, e che quindi ne conosce i volti, può avere accesso agli esiti degli esami, e viceversa.
Con un pizzico di furbizia in più, le Iene avrebbero potuto documentare le operazioni di "mescolamento" dei campioni, così da fugare ogni eventuale sospetto.
Circa il fatto che poi il garante si attivi perchè in oggetto ci siano dei parlamentari, mentre non lo ha mai fatto in servizi analoghi che coinvolgevano gente comune....lascio a voi il commento...
Servizio o no, non salva la loro faccia: sappiamo che alcuni si drogano, è inutile negare.
Vedendo poi certe cose che succedono in parlamento, stupisce che il 68% rimanente non si droghi.
Alcuni si fanno, altri ci fanno, altri ci sono.
Che non possano essere precisi al 100% è probabilissimo....che rivelino tracce di sostanze usate 5 anni prima è impossibile
Sul 100% concordo (l'affidabilità totale non è che esista), sull'impossibilità dei cinque anni... per questo specifico test non saprei, per altri (vedi il citato capello) a memoria mi sembra che la possibilità di riscontro vada molto avanti nel tempo, anche se non ricordo le cifre esatte.
Perchè tanto stupore per le droghe quando permettiamo che ci siano pregiudicati in parlamento (anche per mafia)? Vi ricordo che un pregiudicato non può fare il bidello, ma può fare il politico...
Perchè tanto stupore per le droghe quando permettiamo che ci siano pregiudicati in parlamento (anche per mafia)? Vi ricordo che un pregiudicato non può fare il bidello, ma può fare il politico...
Già, è la cosa è assurda.
Tornando al discorso dei parlamentari, ieri sera le iene hanno fatto vedere un intervista al distributore del tester. Il Tester copre le ore immediatamente dopo l'uso di sostanze stupefacenti, fino a un massimo di 48 ore. E' ufficialmente in uso in tutta la Germania e presso 200 polizia locali italiane (tra cui Milano e Brescia), che le usano per i controlli del sabato sera. Direi che se vale per i ragazzi fuori dai locali, è giusto che abbia la stessa attendibilità e validità per i parlamentari, che ormai si sono spu***nati.
Il garante per la privacy ha reso un pessimo servizio...
Il tutto mi fa un po' ridere.
Un test che dà il 100% d'affidabilità mi sembra strano.
L'intervento del garante? non so nulla della legislatura in proposito, ma è certamente un intervento goffo e un po' piaggesco (*). Per l'appunto, se si possono fare controlli ai ragazzi fuori dai locali o ai ciclisti, perché non si può fare ai politici? e poi la privacy mi sembra totalmente rispettata.. anzi più che un test mi sembra paragonabile a un sondaggio. Quindi credo che se avesse taciuto sarebbe stato meglio.
Niente da dire su quelli che si drogano. Sono cifre che mi sarei atteso. E non solo tra politici, in un qualsiasi campione di gente. Perfino qui, tra i barrieristi; sarebbe interessante un sondaggio anonimo e sincero tra di noi, per vedere quanta schifezza simile c'è - per me la droga è schifezza, punto.
Aprire gli occhi please.
_________
(*) ps: non sono sicuro che la parola esista, il Demauro non me lo dà ma mi dà piaggeria = adulazione, quindi mi sembra un "neologismo" corretto e comprensibile, no? se qualcuno ha da rispondere, via MP è meglio.
Perfino qui, tra i barrieristi; sarebbe interessante un sondaggio anonimo e sincero tra di noi, per vedere quanta schifezza simile c'è
Io personalemente non ho mai fumato nemmeno una sigaretta ^_^ Però a forza di donare sangue ho il braccio più bucato di un eroinomane ^_^ La gente pensa male quando lo vede ^_^
Lady delle Gocciole Extra Dark
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Un attimo.
Quando la polizia ferma un ragazzo e gli fa il test, il ragazzo lo sa e il poliziotto fa uso della sua autorità per fare il modo che il ragazzo non possa rifiutarsi. Non è questo il caso delle Iene.
Non confondiamo le cose.
Io personalemente non ho mai fumato nemmeno una sigaretta
Idem.
Per quanto alta possa essere l'affidabilità di quel test dubito che si tratti del 100%.
In ogni caso condivido questo commento sul fatto che il garante per la privacy abbia impedito la messa in onda del servizio durante il programma:
Servizio o no, non salva la loro faccia
OT
Non so quanti di voi lo abbiano visto ma le Iene hanno poi trasmesso uno sconcertante servizio sulla preparazione culturale di alcuni nostri parlamentari: c'era chi credeva che Nelson Mandela fosse il premier di un qualche paese sudamericano e chi alla domanda su cosa pensava sulla situazione del Darfur si metteva a sproloquiare sul fast food ...
Parecchie altre le ho rimosse ^_^ ...
/OT
ovviamente in quei casi facevano vedere solo le interviste che gli conveniva far vedere,
anche se pure in questo modo la situazione fa riflettere......
fa invece discutere questa cosa: proposta casini: test antidroga
Prodi l'ha già liquidato come "tormentone estivo" anche se non capisco il perchè, è giusto che
gli elettori sappiano chi votano...... cmq la proposta ha già creato molte polemiche e pochi fatti,
presumo che sia più una provocazione che altro, ma è meglio che niente ^_^ ^_^ ^_^ :wub: ;) :D :D
Lord Beric ha centrato il problema: le iene hanno violato la privacy dei parlamentari perchè li hanno sottoposti ad un test fornendo false informazioni e, quindi, hanno provocato un vizio (peraltro, grave) alla formazione del consenso degli interessati. Come nel caso delle intercettazioni è una questione di civiltà. Altro discorso sarebbe stato se le iene avessero detto esplicitamente il fine del test ed il destinatario avesse espresso in maniera inequivoca il proprio consenso.
Perchè tanto stupore per le droghe quando permettiamo che ci siano pregiudicati in parlamento (anche per mafia)? Vi ricordo che un pregiudicato non può fare il bidello, ma può fare il politico...
E dove l'hai letta una cosa del genere? a me francamente che ogni cittadino che perde l'elettorato attivo, perde inevitabilmente anche quello passivo >_>
La questione della violazione della privacy e del non avere espressamente indicato lo scopo del servizio sono diverse.
la prima riguarda la tutela dei dati, e cioè la riconducibilità delle percentuali oggetto del servizio a nomi specifici, nonchè alla riconoscibilità dei soggetti intervistati.
La seconda riguarda al massimo la correttezza e la buona fede dei giornalisti, ma questo dipende dal codice di condotta della categoria professionale (su cui io non sono informata....ma ve lo immaginate se durante lo scandalo Watergate i giornalisti avessero dovuto presentarsi e dire: salve siamo dei giornalisti???)