Mi sono decisa: Jaime.
Decisive le argomentazioni esposte da Lord Beric.
P.S.: SER KEVAN SANTO SUBITO!!!!
Tyrion :lol: Sarebbe l'unico decente dei quattro! Cersei non sa governare! C'è solo una cosa che gli riesce bene :figo: Jaime mi piace ma non c'è lo vedo come re e Kevan sarebbe troppo intento nella ricerca del potere mentre Tyrion sarebbe un re giusto e saprebbe usare il suo potere con intelligenza! ;)
jaime ovviamente
Voto Tyrion perchè ha l'intelletto del padre,mentre i due gemellini non mi pare abbiano lo stesso acume.Diciamo pure,d'altro canto,che Tywin univa alle doti mentali anche le doti dell'uomo d'azione riscontrabili in Kevan o in Jaime.
cersei proprio no, è troppo impulsiva e non ha un briciolo di lungimiranza
tyrion è molto intelligente e sa fare bene i suoi conti, però anche lui tende a buttarla sul personale..
kevan lo vedo troppo pacato...voterei il jaimie "seconda edizione", che ragiona molto di più con la testa rispetto al passato, sperando che migliori ancora..nell'indecisione aspetto prossimi sviluppi resto indecisa tra i due fratelli tyrion e jaimie
ser kevan è l'unico che merita quel titolo SPOILER da IL DOMINIO DELLA REGINA 13b6b1498eac324051c74a9847be94f4'13b6b1498eac324051c74a9847be94f4
si vede tutto dal discorso che fa a cersei quando gli chiede se vuol diventare primo cavaliere e poi molti pensano certamente io che spesso aiutava twin in alcune scelte
Noto che dopo "Il dominio della regina" le quotazioni su Ser Kevan si sono impennate, e quelle su Cersei sono calate a picco :stralol:
Jaime era il leone, prima della menomazione!!!
Tyrion era degno di suo padre, ma un leone storpio non ha senso.
Kevan non poi così leone come si potrebbe pensare.
Cersei si crede una leonessa, ma in realtà è un gatto da cortile che miagola forte che va con tutti i gatti che le capitano a tiro.
Il più adatto a regnare sarebbe Tyrion, però anche Jaime credo non se la caverebbe male.
Tyrion a mani basse...
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »