Ho piacevoli e affettuosi ricordi di questa saga, che fino a "Le pianure del passaggio" mi ha saputo far emozionare. :stralol:
Ricordo con affetto in particolare "Gli eletti di Mut" :stralol:
Ciao.Bry
A me la saga "I figli della Terra" è piaciuta moltissimo ma ho trovato un paio d'incongrenze: nella "Valle dei Cavalli" Ayla spiega a Giondalar che il Clan ha due linguaggi: uno familiare per il proprio villaggio e l'altro formale per rivolgersi agli spiriti e agli altri Clan che non conoscono il linguaggio familiare, Giondalar ne rimane stupito e giustamente visto che lo apprendeva solo in quel momento. Ne "Le Pianure del Passaggio" Ayla ripete lo stesso concetto e Giondalar ne rimane ancora stupito ma perché? Non avevano ancora inventato la memoria? Altra cosa strana: ne "I Focolari di Pietra"
Ayla si rammarica che una bambina abbia usato le sue mani sporche per nutrire la sorellina neonata, penso che questo concetto dell'igiene fosse sconosciuto all'età della pietra (lavarsi le mani prima di mangiare)
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Comunque ho scoperto che Giondalar è l'antenato degli Stark, giuro! Ne "La valle dei cavalli" spiega a Tonolan perché si sia lasciato crescere la barba e dice, più o meno,: "In estate la barba fa sudare e pizzica ma in inverno tiene calda la faccia e l'inverno sta arrivando."