^_^ ^_^ Ciao a tutti...Mi accingo a scrivervi su di una questione ahimè che mi prende molto da vicino e su cui chiedo il vostro consiglio ringraziandovi sin da ora...Allora il mio problema è questo...
Il mio ragazzo fa l'elettricista ed è andato a lavorare circa un anno fa in un negozio che si occupa di vendita al dettaglio di cellulari e quant'altro...ora gli è pervenuta a casa una richiesta da parte dei carabinieri di presentarsi al commissariato quanto prima, cosa che ha fatto questa mattina...I carabinieri gli hanno comunicato che il proprietario del negozio ha fatto denuncia per lo smarrimento di alcuni cellulari tra i quali risulta un cellulare in possesso del padre del mio ragazzo. Regalato a quest'ultimo da un suo collega che ha lavorato con lui in questo punto vendita. Inutile dirvi che il mio ragazzo è stato accusato di ricettazione e che rischia dai 5 mesi ai 5 anni di carcere...ora lui pensa che il suo collega abbia rubato questo cellulare (e probabilmente anche altri) ma per bontà d'animo il mio ragazzo non vuole testimoniare ciò.
Io sono molto preoccupata, sinceramente non so cosa fare, non so quale consiglio dargli, oltretutto è davvero un bravissimo ragazzo, nonostante le nostre vite non siano mai state sotto una buona sorte, anzi abbiamo sempre molto sofferto... :D :D Insomma la sfiga ci perseguita, ci siamo ammazzati di lavoro fino a oggi, in questo periodo abbiamo oltretutto fatto due lavori per riuscire a realizzare i nostri sogni, volevamo andare a vivere insieme a ottobre e questa situazione rischia di compromettere tutto per colpa di un'altra persona...Che posso fare? Ciao a tutti... ^_^ :D
Davvero non so cosa dirti.
E' una situazione massacrante.
L'unico consiglio che mi sento di darti è che il tuo ragazzo dovrebbe esternare i suoi sospetti e darsi da fare il più possibile per tirarsi fuori dalla situazione
Non arrendetevi
^_^ Grazie, davvero...
Speriamo bene, perchè giuro mi sento crollare il mondo addosso...Giuro che lo uccido se non si tira fuori da questo casino...anche perchè a fare i buoni ci si rimette sempre ed io non penso che il suo collega non si sarebbe fatto così tanti scrupoli, anzi penso proprio che se la denuncia è arrivata fino a lui farà di tutto per discolparsi e dare la colpa a qulcuno... ^_^ ^_^
si non ha senso sporcarsi la fedina penale, con tutto ciò che comporta, per coprire un'altra pèrsona, capirei se non rischiasse lui in prima persona, ma dato che è così... beh peggio per quel suo collega, chi ha sbagliato si prenda le sue responsabilità, e se non se le prende che gli vengano date
Se il suo collega fosse un amico non metterebbe a rischio il tuo ragazzo e riconoscerebbe la sua colpevolezza (sempre che i fatti stiano così), se non lo fa, non merita la sua amicizia.
^_^ per quanto possa servire vorrei accordarmi agli altri concordando sul fatto che il tuo ragazzo deve dire che il cellulare e' stato regalato a suo padre dal collega sui ospetti si va nel penale ed incontro ad una eentuale querela.... ^_^
^_^ :D Cmq il mio ragazzo già si sta informando tramite un legale....Speriamo che l'altra persona sia onesta quanto lui...perchè è sempre la sua parola contro quella dell'altra persona...
Da quanto ho capito però sto tizio ha rubato più di un cellulare quindi come sono risaliti a quello del padre del mio ragazzo, saranno risaliti anche agl'altri e loro avranno sicuramente detto da chi lo hanno preso!!!
Speriamo bene ragazzi...Grazie cmq di tutti i consigli che mi state dando...So che è un argomento particolare e che è difficile avere consigli a livello giuridico a meno che qualcuno di voi non sia un avvocato o sia incappato in una situazione simile...
Grazie davvero di cuore ^_^ ^_^
Non lo so, sarò un po' tanto paranoica, ma non è che sto collega ha regalato il cellulare al padre del tuo ragazzo appunto per far ricadere i sospetti di più sul tuo ragazzo che non su di lui nel caso fosse stato scoperto il suo truschino? (cosa che è successa) In parole povere sto collega aveva pensato di "paracularsi" in qualche modo... Poi non so, "di solito a pensar male si commette peccato, ma ci si azzecca" (cit.)