Pensiamo un attimo di tornare all'età della pietra e di vivere in un'economia di baratto, perché è questo il genere di sistema economico in cui ci si trova nel momento in cui il denaro non c'è o non può essere utilizzato.
Posto che nessuno può produrre tutto ciò che gli serve, ciascuno produrrà ciò che gli riesce meglio e lo metterà a disposizione di tutti, ovvero sul mercato.
Come regolare lo scambio? Ovviamente tramite tassi di cambio fissati rispetto ad ogni altra mercanzia: un chopper te lo valuto quattro mele cotogne, un sacco di carrube, sei pezzi di legno, una collana di conchiglie... e questo per ogni bene! Risultato? Un disastro. Molti beni non possono essere scambiati facilmente, altri deperiscono, inoltre un sistema del genere avrebbe un tale numero di possibili combinazioni da risultare ingestibile.
Il baratto è da escludere.
Ma in che misura può soddifarsi? Secondo quali criteri? Quand'è che si deve fermare per non lasciare gli altri a becco asciutto?
1^)
Si decide di misurare il valore del suo contributo al benessere collettivo: più alto sarà, più beni potrà accaparrarsi.
Ma come valutare la sua attività produttiva? Coi prezzi. E quindi coi soldi.
Elendil é questo che cercavo di dirti quando ne abbiamo parlato, solo che lui ha saputo dirlo molto meglio >_>
non un sogno... un incubo...
un mondo senza soldi... tipo la preistoria insomma...
è il commercio che fa progredire la civiltà.
e per commerciare i soldi sono necessari, temo
Non c'è bisogno di risalire all'età della pietra, società senza denaro esistono anche oggi, non vivono nè meglio nè peggio di noi se non a seconda dei punti di vista, e poi dipende da tipo a tipo :wacko:
No beh ma io non ho detto che l'unica volta in cui nella storia si è presentata una società senza denaro è la preistoria. Questo è però l'esempio più lampante.
Poi io non vado a disquisire sul fatto che stessero meglio o peggio di noi. C'è chi esalta il progresso, e ci sono quelli del "si stava meglio quando si stava peggio".
Io baso la mia analisi dal punto di vista dello "sviluppo economico" di una società. Ed è innegabile che il denaro sia fondamentale a tale fine. Non so se i Nuer, dei quali mi sembrava di aver letto qualcosa in Manifesto contro la Democrazia di Massimo Fini, stiano meglio o peggio di noi. Ciò che so è che il loro sistema economico è infinitamente più sottosviluppato, anelastico e debole del nostro.
Non c'è mica intento polemico eh >_>
Beh, un metodo per migliorare il mondo e mettere da parte il denaro è iscriversi a una banca del tempo; cioè un'organizzazione dove gli iscritti mettono a disposizione degli altri iscritti il loro tempo e le loro abilità ricevendo in cambio il tempo e la disponibilità di altri.
Per esempio, il signor tal dei tali è un elettricista ed è iscritto ad una banca del tempo, un giorno gli si intasa il lavandino e lui non riesce a sistemarlo; attraverso la banca contatta il signor Pinco Pallino, idraulico che vorrebbe istallare un condizionatore a casa... si mettono d'accordo e tadan... senza sborsare un centesimo (per la mano d'opera ovviusly) i loro problemi sono risolti.
Secondo me se questo tipo di organizzazioni si diffondessero il mondo a poco a poco cambierebbe veramente in meglio.
Si, lo so, sono un'inguaribile utopista...
Non c'è mica intento polemico eh
tranquillo, non mi riferivo al tuo post, dicevo per dire... mi sono accorto tardi che in effetti ho usato lo stesso "età della pietra" che avevi usato tu quando nn volevo rifermi a quello >_> dal punto di vista economico concordavo sulla tua analisi (anche perchè sono ignorante in materia :wacko:)