Hai ragione ogni tanto scrivendo mi perdo per strada.
Quello che intendevo era che è il singolo che deve decidere cosa è gisuto secondo lui, conoscendo però ciò che eticamente sarebbe corretto fare.
Nessun pamphlet pseudo-anarchico.
Sono solo uno strenuo difensore della libertà di scelta dell'individuo.
Ninaeve come al solito ultimamente mi anticipa
Il problema del carcere oggi in italia,è che spesso più che svolgere una funzione riabilitativa finisce per occuparsi meramente dell'aspetto punitivo della pena.
Hai ragione ogni tanto scrivendo mi perdo per strada.
Quello che intendevo era che è il singolo che deve decidere cosa è gisuto secondo lui, conoscendo però ciò che eticamente sarebbe corretto fare.
Nessun pamphlet pseudo-anarchico.
Sono solo uno strenuo difensore della libertà di scelta dell'individuo.
Ci sono 2 punti nel tuo discorso che trovo poco chiari, e su cui mi piacerebbe spendere qualche parola:
Sono assolutamente d'accordo, sempre facendo un discorso generale, che sia prerogativa di ognuno scegliere cosa sia giusto o sbagliato, nei limiti dell'etica. Il problema con il discorso che stiamo facendo è che le regole cui ci uniformiamo per vivere in società non sono regole dettate da un'etica comune, ma sono regole che, anche se eticamente discutibili, rendono possibile la convivenza civile. Per ridurla in poche parole: sono d'accordo con te in termini assoluti, ma in questo specifico caso, che definizione daresti di giustizia?
Io, con termini ed espressioni forse degne di uno zingarelli, direi che è giusto un sistema che preveda, per ogni azione lesiva del diritto altrui, una sanzione, con funzione di deterrente.
L'altro punto che mi permetto di sottolineare è quello della libertà di scelta, dal momento che in materia di diritto e legge le uniche scelte possibili sono 2:se commettere o meno un'azione con la consapevolezza che si incapperà in una sanzione, e se sottoporsi o meno ai limiti imposti dalla società in cui si vive.
Non ho la volontà di esprimere verità universali, ma mi pare che in quest'ambito purtroppo la libertà di scelta si riduca a questo, portando quindi il tuo intervento su un piano diverso (e superiore se vogliamo) a quello in discussione.
L'altro punto che mi permetto di sottolineare è quello della libertà di scelta, dal momento che in materia di diritto e legge le uniche scelte possibili sono 2:se commettere o meno un'azione con la consapevolezza che si incapperà in una sanzione, e se sottoporsi o meno ai limiti imposti dalla società in cui si vive.
Su questo sono d'accordo.
Probabilmente, senza volere, mi sono spostato da un piano più preciso ad un piano più universale.
Ritengo che la giustizia sia comportarsi in modo eticamente corretto nei limiti concessi dalla legge vigente. Nel momento on cui passo oltre questa elgge, devo essere consapevole che sto facendo qualcosa contro la legge e oggettivamente sbagliato in merito a ciò che è previsto dallo stato, anche se soggettivamente posso ritenere di star facendo qualcosa di giusto.
C'è una giustizia oggettiva che è quella dello Stato. E una giustizia soggettiva che è quella dettata dal singolo essere umano.
La giustizia oggettiva è quella che deve essere seguita, se si vuol vivere civilmente in uno stato.
(Vanno però riconosciuti dei principi universali che dovrebbero essere presenti nell'etica di ognuno, per esempio uccidere è sbaglaito, rubare è sbagliato..e così via...ma questo è vero è un discorso altro che esula dal topic, da questo topic)
Perfetto...assolutamente nulla da eccepire, ora la tua posizione mi è limpidissima
eh eh
Bene bene!
Sono contento di aver trovato l'uscita del contorto tunnel che le mie parole avevano prteso!
capita
Alla tua Bael
Ora me ne vado a letto!
Alcuni aspetti del mio pensiero son già stati scritti da alcuni di voi, soprattutto da Mornon...inutile ripetermi
Allacciandomi a Ninaeve e Fra aggiungo cosa intendo per carceri riabilitativi...io non tralascerei la parte punitiva...ovvero, collegandomi anche agli ultimi avvenimenti a quell'uomo che ha ucciso il carabiniere appena sposatosi con una bambina di poci mesi, appena beccato lo faccio lavorare a vita con la palla al piede e quel che guadagna lo passa come assegno di mantenimento a quella bambina a cui è stato tolto il padre, a quella donna che ha perso il marito!...così impara cosa significa lavoare "onestamente" spaccarsi la schiena, e sacrificarsi per altre persone...e impara pure un mestiere.
So che da queste mie parole traspare più rabbia che buon senso, ma son stanca di sentire che una ragazza (permettetemi di sentirmi coinvolta in quanto appartenente al genere femminile e di avere di conseguenza paura a muovermi) è stata violentata da un uomo appena uscito di galera con precedenti stupri, che un anziano è stato derubato dal tossicomane che era appena andato a prendersi il metadone in ospedale, che un ragazzo appartenente alle forze dell'ordine è stato ucciso da una persona a cui era stato dato un premio....!!!!