Comunque, non li considererei Heroic Fantasy... quello sono Druss e Conan. Penso che "Low Fantasy" sia più adatto.dipende cosa si intende per Low fantasy!
Eggià, ma cos'è low fantasy?
Già cosa si intende???
Beh, High Fantasy = trame epiche che coinvolgono perlomeno un continente o la salvezza del mondo... con battaglie, assedi, e il protagonista che è quasi sempre un "predestinato"...
Es. Jordan, Tolkien...
Heroic Fantasy = L'eroe duro e puro tutto d'un pezzo, venuto dalla gavetta ma destinato a raggiungere i più alti scranni del potere...
Es. Howard, Gemmel...
Low Fantasy = gruppo di avventurieri da taverna che vivono una serie di avventure più o meno collegate tra loro, senza grandi pretese letterarie.
Es. Weis & Hickman, Salvatore...
Poi, col proliferare dei testi e degli autori, ovviamente sono nati incroci di generi, o storie che è difficile classificare... Martin come lo consideri? Probabilmente High...
E Brooks? A me sembra così banalotto che lo considererei Low senza ombra di dubbio, ma è un parere...
Moorcock nei suoi libri fa capitoli da Heroic e subito dopo magari capitoli da High... è altalenante in maniera pazzesca...
Tutte le "nuove leve" del genere, come Paolini, la Troisi o Trugenberger (per quel poco che ho letto, direi anche il nostro D'Angelo) partono con ambientazioni adatte all'High, ma le trame precipitano in breve alla solita "quest" trova-oggetto-per-sconfiggere-il-cattivone... quindi sa molto di Low...
Uno di questi esempi è sicuramente anche Eddings... ambientazione dettagliata, popoli segreti, Dei sopiti... ma ben presto tutto diventa una Quest... e allora cos'è che lo rende così qualitativamente alto? Forse lo stesso che rende d'alta qualità il Fantasy del Ciclo delle Guardie di Pratchett... l'ironia. Spesso e volentieri si prendono in giro da soli, il che li rende estremamente divertente e, seppure più leggeri come lettura sul lungo periodo, permette anche di vivere più intensamente i momenti *davvero* topici ed emozionali.
Goodkind, con la Spada della Verità, è proprio il contrario: trama "low" (trova le 3 scatole del comecavolosichiama), ma la storia ha certe impennate di qualità - soprattutto nella precisione e immedesimazione dei Punti di Vista... brrr! che non possono non renderlo High...
E la Hobb? Molto Martiniana nel primo libro, diventa quasi un Heroic fantasy nei sucessivi, per risalire all'High alla fine del terzo...
Insomma, i generi di Fantasy si mescolano in maniera pazzesca.
Secondo alcuni esiste anche lo Steam Fantasy: macchine a vapore e magia. Personalmente, considero tali solo due opere - che NON sono libri... ovvero i videogiochi Final Fantasy VI e VII. Ma io sono un blasfemo del videogioco, non l'ho mai usato tanto. Però penso di aver letto un bel po'.
non per stroncarti, ma generalmente le definizioni che ho sentito dare io ai termini da te usati erano riferiti all'importanza della magia nell'ambientazione quindi
Forgotten Realms dove ogni albero è magico è un High fantasy
Le Cronanche del Ghiaccio e compagnia bella per il momento è low fantasy perchè la magia è proprio pochina
Divero è l'Heroic Fantasy che si distingue diciamo dal genere epico
Nel primo la narrazione riguarda un eroe e le sue avventure che possono essere di qualsiasi genere
Nell'epico invece si affrontano diciamo temi più impegnati con una certa tendenza al tragico
(Heroic ed epico non li ho definiti molto bene...)
Ma io stupefaccio! O____o
mai prima avevo sentito queste distinzioni...
Gli altri che ne dicono?
eccomi!!
concordo al 90% con dany snow l'unica cosa su cui forse sono in disaccordo è il fatto che mi pare ma non ne sono sicuro che metta il low fantasy un pò più in basso degli altri generi,è vero che le storie di questi libri non sono nulla di così eccezionale ma hanno dato vita a personaggi degni di rilievo con un grande spessore psicologico o carismatici come Raistlin e tasslehoff per Dragonlance poi posso dire il primo Dritzz ma non avendo letto gli altri non saprei se continua su quella strada e il Barone Von strahad di barovia del ciclo Raventloff in definitiva questi libri imho partono con una storia semplice ma con personaggi di enorme rilievo!
io sono in totale disaccordo alla fine arriveremo a definire un "genere" per ogni opera
Mah secondo me non ci può essere una definizione universale per ogni sottotipo di genere letterario, semplicemente xkè imho ognuno considera diversamente i vari aspetti di ogni autore. Quindi io nn me la sento di "appioppare etichette", di classificare ogni autore. Esistono gli auto, cioè esiste lo stile di Martin, lo stile di Tolkien, lo stile di Salvatore, lo stile di Gemmel e così via, ma sec me è sbagliato dire che Martin, Tolkien e compagnia bella fanno riferimento a uno stile generalizzato. Non mi piace la "stereotipizzazione"
Per carità, sul "non generalizzare" son d'accordo anche io... infatti ho fatto notare quante "eccezioni alla regola" ci siano!
Poi sarà deformazione professionale (sono un patito della catalogazione...), ma tendezialmente mi piace che "ogni cosa stia nel suo posto giusto" =)
Ad esempio, se voglio disporre libri su uno scaffale (a casa o in una libreria), non vi sembrerebbe un po' "blasfemo" mettere DRL di fianco a Tolkien? A me sì...
D'altronde, se esistono generi letterari tra la letteratura considerata "alta" (romanticismo, neorealismo ecc.), perché non possono esserci nel Fantasy? ^^
E' anche un aiuto quando devi comprare qualcosa... magari ti piace, appunto, DRL e non Tolkien... di sicuro comprerai Salvatore piuttosto che Jordan! O preferisci le storie epiche ma non sopporti gli archetipi alla Conan... allora per te è meglio evitare Gemmel. No?
Per rispondere a Morgil... è vero, considero la "low" inferiore agli altri... probabilmente sbaglio, sarà pregiudizio, di sicuro. Forse il fatto è che i personaggi di grosso rilievo sono, in ultima analisi, pochi, quasi sempre protagonisti, e i nemici sono quasi sempre molto stereotipati. Senza scomodare Martin e le sue decine di PdV ultra-dettagliati, anche solo Gemmel riesce a farti affezionare tantissimo a tutti coloro di cui parla nell'arco di magari 300-400 pagine di libro... mentre per, ad esempio, farlo con Tassle o Raist devi berti almeno tutta la prima trilogia...
C'è anche questo che mi piace poco, se vogliamo... millemila pg tutti insieme.
DRL ad esempio parte con Tanis, Sturm, Tassle, Raist, Caramon e Flint. Dopo un po' si aggiungono Goldmoon e il suo uomo, Tika e Fizban, Laurana, suo fratello con la morosa... insomma, un'accozzaglia di gente pazzesca in 3 libri!
A quel punto mi viene anche un po' il dubbio che le autrici non sappiano bene cosa scrivere e quindi inseriscano personaggi nuovi un po' a ca**o... :/
Non concordo, tendenzialmente... già le classificazioni "standard" solitamente mi paiono decisamente limitative, quest'ulteriore sotto-catalogazione mi pare mettere assieme troppe opere diverse
E' anche un aiuto quando devi comprare qualcosa... magari ti piace, appunto, DRL e non Tolkien... di sicuro comprerai Salvatore piuttosto che Jordan! O preferisci le storie epiche ma non sopporti gli archetipi alla Conan... allora per te è meglio evitare Gemmel. No?
Quando devo scegliere un libro, se non conosco l'autore, provo comunque a leggere
Io ho sempre diviso la fantasy in due filoni : mitico-fiabesco, con Tolkien, e "storicista" quindi Gemmel, Turtledove e lo zio.
Nell'High vedrei bene anche Weis e Hickman , se la trilogia dei Draghi be214f038c8469dfacf9a6b82a10a223'be214f038c8469dfacf9a6b82a10a223
non è salvezza del mondo ! ! !
Per Dany : l'accozzaglia di personaggi non è altro che il team da gdr
E allo stesso tempo Brooks per lo stesso motivo visto che se i buoni perdono e7928212454e4f29831f2f2b09de026a'e7928212454e4f29831f2f2b09de026a
un cataclisma si abbatterà sulle quattro terre
Io ho sempre diviso la fantasy in due filoni : mitico-fiabesco, con Tolkien, e "storicista" quindi Gemmel, Turtledove e lo zio.
beh più o meno ho fatto sempre anche io questa differenza.....
troppi generi si incomincerebbe sul serio a coniarne 1 nuovo ad ogni libro.....
Qhorin
Vabbè, che discorsi, le classificazione in ambito più o meno "artistico" sono sempre suddivisioni "di comodo", utili per la catalogazione.
E di certo non solo in ambito artistico: un labrador è diverso da un cane lupo ed è diverso da un bassotto, eppure sono cani tutti quanti! Senza contare che a sua volta ogni razza di cani raccoglie esemplari diversi!
La classificazione non è una pastoia da cui on ci si può liberare, indica semplicemente all'incirca dove collocare un libro a seconda delle sue caratteristiche principali. Poi è ovvio che ogni libro ha le sue peculiarità.
Quante differenze esistono nel genere teatrale? Moltissime, eppure ogni opera teatrale è compresa in questo genere.
Quindi non mi smebra così assurda questa catalogazione!
Senza contare che anche il solo "signore degli anelli" può essere visto come "high fantasy" ma al contempo come "low fantasy" (da dove nasce il concetto di "compagnia"?). Eppure l'elemento dominante è quello High, e dunque è così che il libro viene "etichettato". Senza per questo appiattirne il contenuto e le sfumature!
D'altronde, se esistono generi letterari tra la letteratura considerata "alta" (romanticismo, neorealismo ecc.), perché non possono esserci nel Fantasy? ^^
Per il semplice fatto che la Letteratura "alta" da te citata è la conseguente catalogazione di opere derivanti da Movimenti Letterari ben definiti.
Il Fantasy, non può essere definito un "movimento Letterario", è semplicemente un genere, una sorta di grande "calderone letterario" (non nel senso spregiativo del termine, per carità!!! )nel quale vanno a confluire dei sotto insiemi, a mio avviso, di difficile definizione.
Kisses
oddio come odio la classificazione morbosa dei libri in generi e sottogeneri...dire fantasy per indicare un certo tipo di libri ok, ma poi la classificazione diventa troppo soggettiva, come il giudizio su un libro...anche perchè ci sono miliardi di eccezioni anche nelle grosse catalogazioni...
Ani
Non sono per niente d'accordo, come cercavo di spiegare: la classificazione è OGGETTIVA, a mio parere, proprio in quanto classificazione.
Ciò NON significa eliminare le peculiarità di un'opera, o ridurne lo spessore.
Non dico che la classificazione sia necessaria nè essenziale, dico che essa E' un qualcosa di oggettivo nato per comodità di consultazione e per motivi di studio/conoscenza/diffusione del sapere.
Imho non è questione di essere d'accordo o meno con l'esistenza di una classificazione: essa esiste indipendentemente dal fatto che piaccia, ma non è che se un libro fa parte di una certa categoria perde o guadagna qualcosa rispetto a un altro: ne fa semplicemente parte!
Che poi esistano libri (anche fantasy) fuori da ogni schema non è certo un problema! Non faranno parte di nessuna categoria!
Checchè si possa pensare, almeno secondo me, una classificazione non toglie nulla all'originalità, creatività, bellezza (ma anche bruttezza o ripetitvità) di un libro. E' solo un comodo metodo (ripeto, non necessario e neppure limitante) per creare un po' d'ordine (caratteristica imho specifica dell'uomo).
L'importante è che la classificazione non diventi poi una sorta di classifica.
Ma è proprio così importante trovare degli schemi in cui racchiudere la materia trattata nei libri? Non c'è un libro che parta higth e rimanga tale fino alla fine, o low o heroic, o sword and sorcery o.....la narrazione di un buon fantasy spesso si evolve da una tipologia all'altra, a seconda della storia narrata e dei personaggi che tratta: l'Alto Re Aragorn non potrà che essere presentato con gesta epiche e battaglie valorose, il mago Raistlin ovviamente parteciperà della sword and sorcery e così via.
Chi legge fantasy sa che non vi troverà la "storia", quella vera, quella narrata da Momsen o da CArdini o da Le Goff, sa che troverà magia e armi fatate, guerrieri e streghe, un pò più dell'uno o un pò più dell'altro ed è proprio per questo che legge il genere, sottogeneri compresi.