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il giorno della memoria...
M di Morgil
creato il 23 gennaio 2006

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Brynden "PesceNero"
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Brynden "PesceNero"
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Inviato il 25 gennaio 2006 14:04
E' doveroso ricordarlo soprattutto perchè è stato l'ultimo dei tanti nella storia.

 

Chissà se anche per altre tragedie simili si disse poi "ricordiamo perchè non accada più" ... agli esperti la parola!

l'ultimo in occidente, forse, a me purtroppo non sembra che il genere umano abbia imparato tanto dalla memoria dell'olocausto

 

 

Quoto

 

 

....temo ke non impareremo mai! Troppa gente non ha voglia di imparare!! :D

 

Ciao

 

Bry


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Darrosquall
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Darrosquall
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Inviato il 25 gennaio 2006 17:20

i campi di concentramento,la negazione della natura umana,ricordiamoli sempre per non dimenticare gli ebrei sterminati barbaramente


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kindra
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Inviato il 26 gennaio 2006 11:57

"Forse, quanto è avvenuto non si può comprendere, anzi, non si deve comprendere, perché comprendere è quasi giustificare. Mi spiego: «comprendere» un proponimento o un comportamento umano significa (anche etimologicamente) contenerlo, contenerne l’autore, mettersi al suo posto, identificarsi con lui. Ora, nessun uomo normale potrà mai identificarsi con Hitler, Himmler, Goebbles, Eichmann e infiniti altri. Questo ci sgomenta, ed insieme ci porta sollievo: perché forse è desiderabile che le loro parole(ed anche, purtroppo, le loro opere) non ci riescano più comprensibili. Sono parole ed opere non umane, anzi, contro-umane, senza precedenti storici, a stento paragonabili alle vicende più crudeli della lotta biologica per l’esistenza. A questa lotta può essere ricondotta la guerra: ma Auschwitz non ha nulla a che vedere con la guerra, non ne è un episodio, non ne è una forma estrema. La guerra è un terribile fatto di sempre: è deprecabile ma è in noi, ha una sua razionalità, la «comprendiamo».

Ma nell’odio nazista non c’è razionalità: è un odio che non è in noi, è fuori dell’uomo, è un frutto velenoso nato dal tronco funesto del fascismo, ma è fuori ed oltre il fascismo stesso. Non possiamo capirlo; ma possiamo e dobbiamo capire di dove nasce, e stare in guardia. Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre.

Per questo, meditare su quanto è avvenuto è un dovere di tutti."

 

 

 

Ho trascritto questo brano dalla postfazione di Primo Levi a “Se questo è un uomo”. Si tratta di un testo di una ventina di pagine nel quale Levi analizzare lucidamente e con estrema chiarezza ciò che è avvenuto. Da leggere.


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Yaenrhys
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Inviato il 26 gennaio 2006 15:12

Doveroso e giusto oggi ricordare ogni singola persona che ha incontrato umiliazione e morte nei campi di concentramento.


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Arvin Sloane
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Inviato il 26 gennaio 2006 17:08

E' doveroso ricordare ciò che è accaduto per evitare che ciò che è accaduto si ripeta e per rammentare a tutti gli orrori di cui è capace solo l'uomo !! E qualora ciò si dovesse ripetere, in qualunque parte del mondo, si deve intervenire tempestivamente per evitare che un nuovo Olocausto si ripeta !! >_>


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Ninaeve
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Ninaeve
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Inviato il 27 gennaio 2006 17:16

questo è un giorno di lutto rituale, per chi è morto durante lo sterminio e per chi se ne è fatto artefice.

un monito a non dimenticare, certo, ma anche un'esortazione a vigilare perchè cose di questo genere non capitino più. (a volte sento cose che mi fanno rizzare i capelli in testa, nella mia città un tale esponente politico, ma sì chiamiamolo per nome, Grammatica durante un raduno isalmico ha affermato: " se vogliono un luogo per pregare perchè non il nastro dell'inceneritore? così sarebbero già nella posizione giusta e potrebbero contribuire alla cittadinanza con il teleriscaldamento")

temo che l'uomo sia sempre la stessa bestia e se ben innescato possa diventare peggio di un mostro.

 

 

per favore poi, possimo non chiamare lo sterminio ebraico "olocausto"? il termine designa il sacrificio di qualcosa ad un dio e a me viene da piangere a pensare che questa parola sia associata ad un episodio di dolore così grande. meglio shoah.


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Morgil
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Morgil
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Inviato il 28 gennaio 2006 19:30 Autore

concordo,chiamarlo olocausto aggiunge la beffa al danno!

 

infatti loro la definiscono Shoa che se non sbaglio significa annientamento o qualcosa del genere!


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Ser Arthur Dayne
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Ser Arthur Dayne
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Inviato il 29 gennaio 2006 1:50

Scusate non sapevo che il termine "olocausto" fosse considerato offensivo, a dire il ver non ne sapevo il significato, mi suonava meglio :lol: cercherò di evitare d'ora in poi


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