E' doveroso ricordarlo soprattutto perchè è stato l'ultimo dei tanti nella storia.
Chissà se anche per altre tragedie simili si disse poi "ricordiamo perchè non accada più" ... agli esperti la parola!
l'ultimo in occidente, forse, a me purtroppo non sembra che il genere umano abbia imparato tanto dalla memoria dell'olocausto
Quoto
....temo ke non impareremo mai! Troppa gente non ha voglia di imparare!!
Ciao
Bry
i campi di concentramento,la negazione della natura umana,ricordiamoli sempre per non dimenticare gli ebrei sterminati barbaramente
"Forse, quanto è avvenuto non si può comprendere, anzi, non si deve comprendere, perché comprendere è quasi giustificare. Mi spiego: «comprendere» un proponimento o un comportamento umano significa (anche etimologicamente) contenerlo, contenerne l’autore, mettersi al suo posto, identificarsi con lui. Ora, nessun uomo normale potrà mai identificarsi con Hitler, Himmler, Goebbles, Eichmann e infiniti altri. Questo ci sgomenta, ed insieme ci porta sollievo: perché forse è desiderabile che le loro parole(ed anche, purtroppo, le loro opere) non ci riescano più comprensibili. Sono parole ed opere non umane, anzi, contro-umane, senza precedenti storici, a stento paragonabili alle vicende più crudeli della lotta biologica per l’esistenza. A questa lotta può essere ricondotta la guerra: ma Auschwitz non ha nulla a che vedere con la guerra, non ne è un episodio, non ne è una forma estrema. La guerra è un terribile fatto di sempre: è deprecabile ma è in noi, ha una sua razionalità, la «comprendiamo».
Ma nell’odio nazista non c’è razionalità: è un odio che non è in noi, è fuori dell’uomo, è un frutto velenoso nato dal tronco funesto del fascismo, ma è fuori ed oltre il fascismo stesso. Non possiamo capirlo; ma possiamo e dobbiamo capire di dove nasce, e stare in guardia. Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre.
Per questo, meditare su quanto è avvenuto è un dovere di tutti."
Ho trascritto questo brano dalla postfazione di Primo Levi a “Se questo è un uomo”. Si tratta di un testo di una ventina di pagine nel quale Levi analizzare lucidamente e con estrema chiarezza ciò che è avvenuto. Da leggere.
Doveroso e giusto oggi ricordare ogni singola persona che ha incontrato umiliazione e morte nei campi di concentramento.
E' doveroso ricordare ciò che è accaduto per evitare che ciò che è accaduto si ripeta e per rammentare a tutti gli orrori di cui è capace solo l'uomo !! E qualora ciò si dovesse ripetere, in qualunque parte del mondo, si deve intervenire tempestivamente per evitare che un nuovo Olocausto si ripeta !!
questo è un giorno di lutto rituale, per chi è morto durante lo sterminio e per chi se ne è fatto artefice.
un monito a non dimenticare, certo, ma anche un'esortazione a vigilare perchè cose di questo genere non capitino più. (a volte sento cose che mi fanno rizzare i capelli in testa, nella mia città un tale esponente politico, ma sì chiamiamolo per nome, Grammatica durante un raduno isalmico ha affermato: " se vogliono un luogo per pregare perchè non il nastro dell'inceneritore? così sarebbero già nella posizione giusta e potrebbero contribuire alla cittadinanza con il teleriscaldamento")
temo che l'uomo sia sempre la stessa bestia e se ben innescato possa diventare peggio di un mostro.
per favore poi, possimo non chiamare lo sterminio ebraico "olocausto"? il termine designa il sacrificio di qualcosa ad un dio e a me viene da piangere a pensare che questa parola sia associata ad un episodio di dolore così grande. meglio shoah.
concordo,chiamarlo olocausto aggiunge la beffa al danno!
infatti loro la definiscono Shoa che se non sbaglio significa annientamento o qualcosa del genere!
Scusate non sapevo che il termine "olocausto" fosse considerato offensivo, a dire il ver non ne sapevo il significato, mi suonava meglio cercherò di evitare d'ora in poi