Fantastico,disturbante,grande Viggo e grandissima regia a partire dalle falso inizio alla crudele fine passando per le rivelatorie scene di sesso e le accelerazioni delle sparatorie ,assolutamente da vedere.
ciao,
ma quand'è uscito sto film in italia?
comunque è bello, viggo mortensen ha dato una bella prova riavendosi dal, secondo me, stradeludente e insensato hidalgo.
attori tutti bravissimi e bella regia,
l'unica pecca la troverei nell'ultima parte della storia ...
SPOILER
sinceramente non lo avrei fatto tornare dal fratello, è stato un rilancio che secondo me non serviva un graché, infondo è come se lui fosse tornato indietro e che non fosse cambiato per niente...
e poi il personaggio del fratello è stato l'unico a deludermi...
stupenda perché straespressiva l'ultima scena, intorno alla tavola, ma forse un po' banalotta, ma insomma meglio non pensarci.... e
SPOILER
andate a vederlo
vado a vederlo stasera....vi faro sapere cosa ne penso.....
è come se lui fosse tornato indietro e che non fosse cambiato per niente...
Appunto,non potrà mai cancellare veramente quello che è stato.
Ohh finalmente sono andato a vederlo anche io... =)
Cronenberg è uno dei miei registi preferiti: ho adorato ogni sua pellicola passata tranne la penultima, il deludente Spider. Mi sono accostato al film con un po' di scetticimo devo dire... non sapevo cosa aspettarmi stavolta, se una ripresa dei temi cari al regista o qualcosa nello stile di Spider. Beh alla fine non è stato ne uno ne l'altro.
AHoV in qualche modo mi ricorda un po' The Straight Story di Lynch, così diverso dalla produzione precedente ma nello stesso tempo così Lynchano nel lento incedere... anche History infatti apparentemente non ha nulla di un Brood o di un eXistenZ, ma scavando bene sotto le inquadrature e riflettendo sulla vicenda in un ottica cronemberghiana si scoprono molte comunanze.
E la fondamentale è ancora una volta il tema della mutazione, rapresentato stavolta non dalla carne o dalla malattia, bensì da un morbo che si sviluppa all'interno della famiglia, nelle relazioni e nei rapporti interpersonali e che va a consumare l'equilibrio e la sanità passata per trovare (forse?) un nuovo diverso equilibrio o una nuova consapevolezza.
Straordinaria poi l'asciuttezza nelle riprese, che da al film un carattere piuttosto neutro e freddo contrapposto alla crudezza di alcune scene o all'esposione emozionale dei personaggi.
Bravissimo Cronemberg, e bravo anche Mortensen, perfetto nel personaggio.
Dan