Speriamo che il buon momento del fantasy duri (...almeno finché non ho scritto un libro io, così magari riesco a trovar qualcuno che lo legge! XDDDD)[/color]
Quoto e straquoto.
Paolo.
Il pregiudizio di genere nasce proprio da quell'editoria che etichetta la fantasy come tale e a monte come fenomeno di nicchia (anche letterariamente, attenzione non è solo una questione di marketing)
Ancora vero, purtroppo la questione dei generi è commercialmente utile per ovvi motivi...
Non lo è e di conseguenza non è granchè interessante visto che di epica ci si può abbeverare alla fonte
Questo però non implica che un genere possa "chiudersi", rendendo inutili nuove opere ed escludendo che qualcuno possa scrivere un capolavoro in un genere "antico"? Se sono opere nuove, può sempre essere interesse anche a fronte dell'esistenza di quelle vecchie... a questo punto perché scrivere nuovi gialli, con tutti quelli che ci sono?
Infatti letterariamente non ce n'è nemmeno uno di motivo buono per scriverne di nuovi. A meno che non si introduca qualche elemento nuovo di una certa importanza (e non parlo di espedienti narrativi). Stessa cosa per la fantasy.
La differenza sta nel fatto che la fantasy è un genere vitale, almeno imho, da un punto di vista letterario, in evoluzione e crescita, come la fantascienza, mentre il giallo no, è stato intrappolato pressochè totalmente dai Tom Clancy, i Ken Follet e i Jhon Grisham.
Non è questione di "chiudere" un genere, è questione che non c'è niente di nuovo finchè non c'è qualcosa di nuovo e non c'è niente di interessante finchè non c'è qualcosa di interessante.
Ciauz
è un dato di fatto ke questi lettori ibridi ke conoscono la fantasy letteraria solo dopo il primo approccio cinematografico se ne innamorano e non smettono +di leggere fantasy
"Ibridi" perché partono dalla cinematografia?
... beh ibridi l'ho usato solo x dare l'idea!! ....insomma quel gruppo di gente ke ha incominciato a leggere fantasy trasportato dai fenomeni HP e SdA!!!
Ciao
Bry
Riprendo un paio di punti:
1) Darklady, analisi perfetta. Secondo me però lo snobbismo letterario verso la fantasy si genera proprio dal voler identificare questo genere come erede dell'epica e delle sue figure. La fantasy moderna dovrebbe essere di più, dovrebbe superare quei clichè e quelle strutture ma ancora non l'ha fatto. Forse più che essere migliore dovrebbe essere un movimento letterario significativamente DIVERSO dall'epica.
Non lo è e di conseguenza non è granchè interessante visto che di epica ci si può abbeverare alla fonte.
2) La letteratura per bambini è un'altra invenzione commerciale, utile per vendere un prodotto di nessun valore letterario e progettato per essere di intrattenimento. Il citato Peter Pan è non ha come pubblico appetibile solo i bambini, nonostante sia a loro dedicato. Guarda un po', è fantasy ma viene apprezzato
Ciauz
Cosa intendi per "movimento significativamente diverso dall'epica"?
Forse che gli autori fantasy debbano in un certo qual modo "evolversi" in termini di contenuto? forma? trame?
1) Lo snobismo di cui parli, tuttavia, non lo reputo del tutto negativo, nel senso che, essendo il fantasy un genere "relativamente recente", è abbastanza normale che sia così. Facendo un paragone assurdo, storicamente parlando, la nascita dei vari movimenti lettererari non sempre è stata salutata in termini entusiastici, o quanto meno positivi, no?
2) Anche qui il discorso è analogo, a prescindere dal mercato e da oggi, la "letteratura per bambini" è sempre esistita. Nel corso dei secoli sono sempre esistite "delle storielle" (non in senso dispregiativo) da raccontare ai bambini.
E comunque non credo che sia totalmente priva di valore letterario, però, concordo sul fatto che sia di intrattenimento...attraverso figure allegoriche vengono convogliati, in tali storie, dei messaggi a vari livelli. Lo scopo ultimo di queste tipologie di racconti è, nella maggior parte dei casi, quella di impartire una sorta di insegnamento. Lewis Carrol scrisse "Alice nel Paese delle Meraviglie" per sua nipote (?..se ben ricordo), ma solo in un secondo tempo il libro venne pubblicato.
Kisses
Forse che gli autori fantasy debbano in un certo qual modo "evolversi" in termini di contenuto?
Soprattutto in termini di contenuto. Le trame sono già più che varie e le forme dipendono in toto dalla penna da cui escono. Ma i contenuti? Comuni a tutti gli autori fantasy io non ne vedo, da qui l'inesistenza di quello che tu chiami "movimento letterario" e quindi anche di ogni interesse che vada oltre il "vil danaro".
Facendo un paragone assurdo, storicamente parlando, la nascita dei vari movimenti lettererari non sempre è stata salutata in termini entusiastici, o quanto meno positivi, no?
Alcuni neanche alla loro maturità vennero osannati, ma la loro importanza rimane. La differenza sta nel fatto che erano dei movimenti organici, fondati su una specifica ideologia, su dei valori, a volte sulla critica alla società. Per la fantasy si può parlare di movimento?! a me pare, di nuovo, di no.
Sul secondo punto credo si stia dicendo la stessa cosa. Ho puntualizzato solo per chiarire che secondo me il genere non è una caratteristica in grado di delimitare i temi trattati in un'opera, che sono, soprattutto oggi, trasversali rispetto ai generi che stanno divenendo solo un nuovo tipo di "forma".
Ciauz
Soprattutto in termini di contenuto. Le trame sono già più che varie e le forme dipendono in toto dalla penna da cui escono. Ma i contenuti? Comuni a tutti gli autori fantasy io non ne vedo, da qui l'inesistenza di quello che tu chiami "movimento letterario" e quindi anche di ogni interesse che vada oltre il "vil danaro".
Su questo siamo daccordo , anche se non farei di tutta un'erba un fascio, (mi rendo conto, tuttavia, che parlando in termini generali è sempre difficile non includere "tutto e tutti" ), soprattutto guardando indietro nel tempo, a quelli che possono definirsi i "primi" autori fantasy, no?
Kisses
No no, anche riguardo al passato
Ciauz
Infatti letterariamente non ce n'è nemmeno uno di motivo buono per scriverne di nuovi. A meno che non si introduca qualche elemento nuovo di una certa importanza (e non parlo di espedienti narrativi). Stessa cosa per la fantasy.[...]
Non è questione di "chiudere" un genere, è questione che non c'è niente di nuovo finchè non c'è qualcosa di nuovo e non c'è niente di interessante finchè non c'è qualcosa di interessante
Profondo
Seriamente, ma se un autore trovasse una trama, un personaggio, ecc., che potesse trasmettere in modo diverso (meglio o peggio, ma il modo diverso può raggiungere persone che l'altro non riusciva a raggiungere) uno stesso messaggio? Di nuovo non è che ci sia molto, ma non so quanto sia "inutile" scriverlo... è sempre un modo per trasmettere qualcosa, ed è sempre il modo dell'autore di trasmetterlo, un modo diverso dagli altri.
Lewis Carrol scrisse "Alice nel Paese delle Meraviglie" per sua nipote (?..se ben ricordo), ma solo in un secondo tempo il libro venne pubblicato
A quanto mi dissero, quel libro non dovrebbe essere esattamente per bambini, nel senso che è scritto secondo le regole dell'algebra booleana
Soprattutto in termini di contenuto. Le trame sono già più che varie e le forme dipendono in toto dalla penna da cui escono. Ma i contenuti? Comuni a tutti gli autori fantasy io non ne vedo, da qui l'inesistenza di quello che tu chiami "movimento letterario" e quindi anche di ogni interesse che vada oltre il "vil danaro"
Se all'interno del fantasy si sviluppassero tre diverse tematiche nuove (tali da far nascere un movimento letterario), allora avremmo tre movimenti letterali?
Per il "vil danaro", penso possa dipendere anche da autore ad autore
Ho puntualizzato solo per chiarire che secondo me il genere non è una caratteristica in grado di delimitare i temi trattati in un'opera, che sono, soprattutto oggi, trasversali rispetto ai generi che stanno divenendo solo un nuovo tipo di "forma"
In che senso "trasversali"?
Lewis Carrol scrisse "Alice nel Paese delle Meraviglie" per sua nipote (?..se ben ricordo), ma solo in un secondo tempo il libro venne pubblicato
A quanto mi dissero, quel libro non dovrebbe essere esattamente per bambini, nel senso che è scritto secondo le regole dell'algebra booleana
Scusate se rispondo solo ora, ma tra i preparativi per i pranzi di Natale e cenone di Capodanno ed una agognatissima vacanzina, non ho avuto modo di connettermi per un po'.....
Anyway...per ciò che concerne Lewis Carroll, per quanto fosse amante della logica e della matematica, (scrisse alcuni trattati in merito, ed in effetti, insegnava matematica....), non so se scrisse Alice in Wonderland secondo le regole dell'algebra booleana (ma che cos'è, solo il nome mi fa venire il mal di testa!)... So per certo che era molto ambizioso e si dice che scrivesse per ottenere successo; ma da che mi risulta "Alice" è inizialmente nato come una "storia fantastica" da raccontare a tre bambine per farle divertire (Ina, Alice ed Edith Liddell, non sue nipoti, ma figlie del rettore della Christ Church di cui era molto amico)...
Per Damien,
forse mi sono espressa male, anzi mi sono proprio espressa male, non intendevo dire che esiste o sta nascendo un "movimento letterario" attorno al genere fantasy volevo solo fare un esempio, ma evidentemente ho sbagliato termine.....
In che senso "trasversali"?
Sì, questa non l'ho capita neanch'io...
Kisses
L'unico commento che posso fare su questo articolo riguarda il problema sul fatto che il fantasy si stia effettivamente un po' commercializzando: non è più considerato un genere di nicchia....Spero solamente che la gente non legga fantasy solo perchè è "di moda"......
Beh, la vera differenza dovrebbe essere tra lettura di qualità e lettura non di qualità, al di là dei generi.
Conosco poco il fantasy per giudicare, a occhio mi pare che affianco ad autori di qualità ce ne siano tanti di livello davvero andante, ma questo è comune in quasi tutti gli ambiti della letteratura di larga diffusione.
Questo forse anche perché il pubblico di massa, in quanto massa, è di bocca buona, quando trova qualcosa che gli piace si accontenta poi di leggere anche roba che ci assomigli solo vagamente (dello stesso autore o di suoi più o meno subdoli imitatori)
E'chiaro che per un "Grande caccia all'Ottobre Rosso" tocca sorbirci una decina di schifezze di Robinson (Classe Nimitz et similia).
E'chiaro che per 2 titoli di Wilbur Smith azzeccati ce ne sono decine illegibili, che per un Chandler ci tocchino 50 Cornwell, e via dicendo.
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
non so se scrisse Alice in Wonderland secondo le regole dell'algebra booleana (ma che cos'è, solo il nome mi fa venire il mal di testa!
In breve, usa variabili binarie (vero/falso, 0/1) ed è quello su cui si basa l'informatica: prodotto logico, se c'è anche una sola falsità il risultato è falso (V*V=V; F*V=F); somma logica, se c'è almeno una verità il risultato è vero (V+V=V; V+F=V); negazione logica, se è vero diventa falso, se è falso diventa vero (¬V=F; ¬F=V). Per maggiori informazioni, http://it.wikipedia.org/wiki/Algebra_di_Boole
da che mi risulta "Alice" è inizialmente nato come una "storia fantastica" da raccontare a tre bambine per farle divertire
Quello dell'algebra boolenana mi è stato detto da una mia insegnante, non assicuro sia poi vero
Sul fantasy, direi che il problema è che siamo di fronte a un genere che viene discriminato in quanto è quel genere, non per i contenuti (pochezza e/o banalità), per la qualità degli scrittori, o simili criteri, magari da persone che nemmeno hanno letto o approfondito l'opera, arrivando a criticare il genere (e l'autore) per cose come l'suo delle maiuscole a suo parere eccessivo, arrivando a vedere in queste maiuscole (ovviamente usate in tutto il fantasy perché un'opera le usa) cose come "l'esasperata emotività degli adolescenti, [la] freschezza di sguardo che ancora impedisce di relativizzare le esperienze vissute" (da FantasyMagazine).
La critica al genere (o, forse meglio, ai singoli libri) è logico che ci sia, ma discriminare un genere in quanto è quel genere, oltretutto su simili basi... mi pare decisamente superficiale...
Parlando in modo molto schietto, devo dire che sinceramente me ne sbatto di come l'opinione pubblica vede il genere fantasy. Io leggo quello che mi pare, se poi le case editrici reputano il mio genere preferito come un genere di "nicchia" tanti saluti. Il problema sono proprio le editorie, come la mondadori, xkè minano le vere intenzioni di uno scrittore costringendolo a scrivere xkè c'è un contratto e loro vogliono vendere, mentre magari loscrittore scrive solo x passione. Prendiam l'esempio dello zio Martin: finora ha scritto 5 libri, di cui 3 tradotti in italiano. Domanda: xkè la mondadori ha spezzato questi trre libri in sette più piccoli? Xkè sono più comodi da leggere? Non credo proprio. Avete visto i titoli completamente fuori luogo che si sono inventati pur di catturare l'attenzione di un lettore assatanato di scontri armati? Oppure le copertine che hanno messo? Credo che l'abbiate notato anke voi, e credo che anke a voi sia venuto spontaneo chiedervi: "Ma cosa ca**o c'entrano le croci dei cavalieri templari con Martin?" (vedere copertina de "I fiumi della guerra" e di "Tempesta di spade"). Purtroppo il fantasy è una moda, ormai, e finchè si continueranno a fare i film di Harry Potter (ma che è fantasy? Hp è paragonabile a Peter Pan) o di qualsiasi altro grande libro fantasy, così sarà. Dico purtroppo x una semplice ragione: i cosiddetti lettori "ibridi" fanno parte della marmaglia. Sono solo pecore che, affascinate dagli effetti speciali di riproposizioni cinematografiche di grandi o mediocri libri (rispettivamente, Isda e Hp), iniziano a leggere a manetta anche la versione originale cartacea. Io, lettori di questo genere, non li ammetto, xkè sono lettori commerciali: sono quei lettori che fanno in modo che tali spettacolini teatrali vadano avanti. I lettori veri sono quelli che hanno scoperto il fantasy da sè su consiglio di amici, coltivando una passione personale. Io leggo fantasy xkè è un modo, forse l'unico modo, di fuggire per un paio d'ore dallo schifo che vedo ogni giorno intorno a me, in un mondo affascinante e coinvolgente, in cui Dio è lo scrittore. Xò mi incazzo come una bestia quando l'opinione pubblica viene a "modizzare" (mi si perdoni il termine ) questo genere x colpa di masse di pupazzi che vi si appassionano grazie a una serie cinematografica COMMERCIALE x altro fatta molto male. Mi viene in mente un ulteriore tentativo di incrementare un altro genere letterario, quello filosofico, tramite un'imb****le pubblicità che ho visto in tv, in collaborazione con l'Espresso, che presentava una Storia della Filosofia a puntate, che si concludeva con un bel motto: "Xkè se non conosci la filosofia, sei OUT!". La situazione mi sembra analoga a quella del fantasy, anke se fortunatamente non ho ancora visto film su Socrate o su Cartesio. E cmq, scusate la digressione, ma il punto a cui volevo arrivare è questo: il fantasy si è trasformato in una macchina che genera soldi.
credo che anke a voi sia venuto spontaneo chiedervi: "Ma cosa ca**o c'entrano le croci dei cavalieri templari con Martin?" (vedere copertina de "I fiumi della guerra" e di "Tempesta di spade").
finchè si continueranno a fare i film di Harry Potter (ma che è fantasy? Hp è paragonabile a Peter Pan)
Io leggo fantasy xkè è un modo, forse l'unico modo, di fuggire per un paio d'ore dallo schifo che vedo ogni giorno intorno a me
Scelgo di quotare queste frasi dalla tua digressione xkè le condivido completamente!
Nonostante non trovo giusto "non ammettere" i lettori cosiddetti "ibridi" come dici tu (penso ognuno è libero di appassionarsi a ciò ke vuole come meglio crede) tuttavia condivido la tua opinione, ovvero ke la loro passione è mossa da fattori differenti da quella della gran parte di noi. Fattori ke però sono comprensibilissimi.
Le case editrici tirano acqua al loro mulino, è + ke normale. Piuttosto dovrebbero essere gli autori stessi a prestare attenzione a come viene pubblicata la loro opera nel mondo. (quantomeno a verificare ke i titoli e le copertine non siano completamente assurdi!).....
......quella dei Templari in copertina è stata veramente una trovata infelice!!!
Ciao
Bry