Palermo: imbrattata lapide nomi vittime strage via d'Amelio
Rita Borsellino, lontani da vittoria e maturita' (ANSAweb) - PALERMO, 4 LUG - La lapide con i nomi delle vittime della strage di via Mariano D' Amelio, il 19 luglio 1992, in cui fu ucciso il magistrato Paolo Borsellino e 5 agenti di scorta, e' stata imbrattata con un pennarello. Sul cippo, ai piedi di un ulivo, vi sono scritti i nomi delle vittime: Paolo, Agostino, Claudio, Emanuela, Vincenzo e Walter. La sorella del magistrato, Rita Borsellino, dice che 'il gesto e' piu' grave della profanazione di una tomba'. 'Siamo ancora lontani - aggiunge - dall' aver sconfitto la mafia e la mentalita' che la supporta. Se la lapide e' stata sporcata da un ragazzino la cosa e' ancora piu' grave. In quale contesto si fanno crescere i nostri ragazzi? Con quale educazione? La maturita' e' lontana'. La lapide, in marmo verde, e' stata completamente sporcata da una scritta con vernice nera e un disegno osceno.
Sono troppo disgustato,chi non lo sarebbe.
Certe cose però mi demoralizzano pesantemente...ho sottolineato la frase della sorella di Borsellino più ke altro perkè,personalissima idea, sono convinto del fatto ke la lapide sia stata sporcata proprio da un giovane.(mi sembra l'ipotesi + plausibile)
Il mio timore però è ke non sia stato proprio un mafioso praticante (perdonatemi questa definizione un pò grezza)....a questo punto mi chiedo,questa gente per cosa si è fatta ammazzare?Possibile che non si riesca a capire cosa abbiano fatto e cercato di compiere?
Mi sa ke è proprio vero,"'Siamo ancora lontani dall' aver sconfitto la mafia e la mentalita' che la supporta"
Saluti
Ho paura che sia veramente una questione di mentalità... e questo mi spaventa ancora di più perchè secondo me le idee radicate sono più difficili da cambiare......è come quello che è successo qualche settimana fa quando le persone hanno attaccato la polizia andata a prendere dei pregiudicati....tutto questo + che farmi arrabbiare mi rattrista......
Sinceramente non ho parole
L'atto in se credo sia vergognoso oltre ogni limite, visto che Borsellino ha dato la vita per far vivere nella libertà e non nel terrore anche quel giovane scemo che ha imbrattato il monumento.
Quello che mi fa rabbia è invece la forma mentis. Saremo lontani dallo sconfiggere la mafia finchè i givani verranno cresciuti nell'idea che gente come Borsellino e Falcone non siano stati eroi, finchè non verrà insegnato il rispetto per personaggi del genere. Per l'idea che incarnavano. Mi fa rabbia che quelle stesse bocche che non parlano per elogiare i Giudici antimafia lo facciano per lamentarsi, per lagnarsi che "c'è la mafia, c'è paura, cosa possiamo fare".
Quello che non fate, tanto per cominciare.
Cose come questa, che non sono manifestazioni pubbliche, che non c'è rischio di beccarsi una pallottola in testa.
Povera Italia
Ciauz
Nessuna pietà per gente del genere.Spero che il fot***o ba*****o vada a bullarsene in giro e venga pestato a sangue da uno dei branchi che tanto la gente come lui ama.Sono duro?Sbaglio?Me ne f***o!
Sti ba*****i infestano la mia terra e sputano su ciò in cui io credo,spero che un giorno qualcuno peggiore(o migliore che dir si voglia)di loro possa imbrattare la loro di tomba.....
Sono morte troppe brave persone per difendere questa feccia.è ora di far capire alla gente che la mafia è il cancro della società e che Borsellino,Falcone,la loro scorta e tutti gli innumerevoli morti nella lotta sono i veri eroi di questa situazione.Se dovessi vedere un figlio di p*****a imbrattare la tomba di uno di questi eroi è facile che perderei il controllo.Quella è la tomba di Borsellino,di Falcone,di mio nonno,di tutti quelli che hanno passato la vita a combattere questa malattia,di tutti quelli che avrebbero e che hanno mollato tutto,che hanno preferito rinunciare ad una vita normale in cambio di un biglietto di sola andata nel regno del terrore e della violenza.
In c**o la comprensione,questo animale lo vedrei bene solo pestato a sangue dai familiari delle vittime dell'attentato....
Inutile dire che la cosa rattrista anche me.
Penso che il problema alla base di questi episodi sia la totale mancanza di educazione (intesa come insegnamento) di una parte (quanto grande non posso dirlo con certezza) della popolazione, che cresce nella più totale ignoranza rispetto a principi fondamentali del vivere umano e fatti della storia moderna che purtroppo non vengono insegnati a scuola, o non vengono insegnati abbastanza.
Se un ragazzo (se di ragazzo si tratta) può arrivare a compiere un gesto del genere, è perchè probabilmente non ha la più pallida idea di chi siano le persone nominate su quella lapide. Non sa cosa sia successo in Via d'Amelio, o non ne sa abbastanza.
Forse ha già sentito quei nomi, sa che sono conosciuti e magari con quel gesto voleva ricavare un pò di notorietà, qualcosa di cui vantarsi con gli amici magari....e non ho parole.
Finchè le persone cresceranno e vivranno in questo modo, non vedo che un futuro nero e triste per il mondo.
Spero solo che quando racconterà il suo gesto a qualcuno, possa trovare chi gli aprirà gli occhi e gli farà capire cosa ha fatto. Anche se ne dubito...
Che dire?
La madre dei co***oni è sempre incinta, e di parti plurigemellari
Che dire?
senza parole
sicuramente bisognerebbe educare i figli un pò meglio,la mentalità locale è sicuramente un problema,malgrado tutto ci sono anke persone oneste...piano piano come per tutte le cose...
ignoranza,disagi economici,noia criminalità....poca voglia di lavorare...e tante altre cose un pò come le persone arrestate a napoli per aver agredito le forze dell'ordine mentre facevano arresti.....
Confesso che se episodi come quello di Napoli mi fanno soprattutto una grande rabbia fatti come questo più che altro suscitano in me un'infinita tristezza per l'assoluta nullità intellettiva e culturale di chi li commette.
Voglio sperare che per la stragrande maggioranza dei siciliani e degli italiani il ricordo, l'ammirazione e l'affetto per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, due veri Eroi del nostro tempo, siano più vivi che mai.
:smack:
Sono daccordo con chi ha scritto che alla base del gesto ci sia profonda ignoranza. Ulteriori analisi si potrebbero fare se si conoscesse l'autore materiale. Ne sono convinto, dopo aver visto anche altri episodi simili (ragazzi che pisciavano o graffitavano sul monumento in onore dei caduti; ma anche genitori adulti che ci facevano giocare i bambini:mellow: ). Moltissimi hanno sentito il nome di Falcone e Borsellino, ma sono ancora troppo pochi coloro che sanno cosa realmente hanno fatto.
Per la mafia l'ignoranza è nutrimento di prima qualità...Un altro è il disinteresse, la convinzione che sia stata sconfitta...ma questo è OT :smack:
Confesso che se episodi come quello di Napoli mi fanno soprattutto una grande rabbia fatti come questo più che altro suscitano in me un'infinita tristezza per l'assoluta nullità intellettiva e culturale di chi li commette.Voglio sperare che per la stragrande maggioranza dei siciliani e degli italiani il ricordo, l'ammirazione e l'affetto per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, due veri Eroi del nostro tempo, siano più vivi che mai.
:smack:
Posso solo risponderti che il mio punto di vista è riassumibile in una sola frase:non c'è dono più grande per la società della morte di un mafioso.
La mafia è una cancro,una malattia ancora incurabile,ma se la volontà comune fosse di estirparla sono fiducioso che morirebbe in tempi brevi(utopia).D'altronde cosa resterebbe alla mafia una volta privatala della presa sulle masse?
Sono favorevole al reinserimento dei pentiti nella società ma se devo essere sicnero non mi dispiacerebbe nemmeno vederli morti uno per uno se non vogliono collaborare.Datemi pure dell'esaltato ma io queste cose le vivo sulla mia pelle e soprattutto se c'è qualcuno che stimo nella mia famiglia quelli sono senza dubbio i miei due nonni(morti entrambi),la cui memoria non tollero che venga infangata,ed essendo uno di loro stato magistrato e parte attiva nella lotta contro la mafia negli anni caldi(era solo stato trovato il suo nome in una sorta di lista proscrizione mafiosa,niente di che.......),trovo questi episodi offensivi nei suoi confronti e nei confronti di tutti quelli che hanno creduto ed hanno lottato perchè questi pirla potessero sparare le loro str*****e ora.....
No alla mafia,cancro della società!
Peccato che tra le pene non rientri più l'esposizione al pubblico vilipendio...
PERCHÉ ALLA BASE DI QUESTO GESTO NON C'È L'IGNORANZA:
Purtroppo è solo l'ultimo di una lunga serie di gesti dissacratori nei confronti di lapidi o monumenti che onoravano i caduti della lotta alla mafia. Qualche anno fa la lapide che commemorava Falcone è stata rubata dal figlio di Totò Riina. È una lunga tradizione: già nel 1925 il busto di Bernardino Verro (eroe della lotta alla mafia di Corleone) fu trafugato e mai più ritrovato.
Questo non è un gesto di un povero ignorante, è un gesto premeditato e simbolico. Chi lo ha fatto, sapeva bene quello che stava facendo e sicuramente ha le sue motivazioni.
Come spiega Falcone nel suo libro "Io Falcone vi spiego cos`è la mafia", la mafia comunica soprattutto attraverso i simboli (la lupara e il tritolo vengono utilizzati solamemte quando non c'è altra scelta). Quando c'è di mezzo la mafia, tutto ha un significato.
Provenzano (latitante da più di 40 anni, l'uomo più ricercato d'Italia) va tranquillamente il Francia ad operarsi e si fa pure rimborsare le spese mediche dal comune di Palermo: è un messaggio chiaro. "IO FACCIO QUELLO CHE VOGLIO, SONO INTOCCABILE"
Anche la lapide di Borsellino dissacrata è un messaggio: "LA LOTTA ALLA MAFIA È FINITA, ABBIAMO VINTO".
Dire che questo gesto è dovuto all'ignoranza, "alla nullità intellettiva di chi lo commette", ad una ragazzata, equivale a sottovalutare il fenomeno mafioso. Negli anni del Processo di Bari (1969) tutti gli imputati furono assolti perché si diceva che la mafia non esisteva. Negli anni 80 c'era chi diceva che la mafia non si occupa di politica ("sono solo gangsters che si ammazzano tra di loro").
Più il fenomeno mafioso viene sottovalutato, più si rinvigorisce e cresce.
Chi a Napoli lancia le pietre contro i carabinieri, non è un ignorante, è uno che vive grazie alla camorra. (Una sentinella della camorra, il grado più basso, guadagna 3000 euro al mese, più di un maestro...). Cosimo di Lauro è quindi visto come un eroe, mentre il carabieniere che lo arresta è un infame, uno che ruba il pane alla povera gente. Quando il ministro degli interni lo ha detto alla tv, il sindaco di Napoli ha risposto con la sua vocina che il ministro stava insultando tutti napoletani, che stava politicizzando gli eventi di cronaca, ecc...
Ha ragione Carlo Lucarelli quando dice che si è passati dal "Silenzio sulla mafia al silenzio della mafia."
In tutte e due le situazioni c'è silenzio, omertà, sottovalutazione del fenomeno, che sono il terreno fertile nel quale cresce la mentalità mafiosa.
Sono andato OT, ma sul gesto in sé avevate già detto tutto...
Un'altra dimostrazione che era un gesto simbolico e premeditato è la data: 4 luglio, festa di indipendenza americana.
Leoluca Bagarella (vice di Totò Riina) era uno dei fondatori di un movimento di indipendenza siciliana. Non è un segreto che Cosa Nostra punta utopicamente all' indipendenza dell'isola.
In linea generale condivido la tua analisi del fenomeno 'mafia'. Imho, però, non possiamo dare per scontato che sia il gesto di un mafioso perchè un'altra delle regole mafiose è proprio quella di non attirare mai l'attenzione su di sè, cosa che invece sta accadendo puntualmente con questo episodio...