Caro Diario,
ti lascio le mie riflessioni sulla bellissima esperienza vissuta lunedì mattina, se qualcuno dovesse avere la pazienza di leggere tutto.
Spero che queste mie riflessioni non diano luogo a off topic, ma che se qualcuno ha qualcosa da rispondere, lo faccia in una discussione apposita...
20 febbraio 2006
Piedi nudi, veli colorati drappeggiati sulla testa. Seduti a gambe incrociate su tappeti che richiamano luoghi lontani. Ascoltando un uomo che parla con passione della propria religione, che ci mostra i suoi riti, i suoi gesti, le sue credenze. Con passione. Nella testa il pensiero e la consapevolezza di star facendo qualcosa di importante, qualcosa che dovrebbe fare il mondo intero: abbandonare i pregiudizi, entrare in un mondo diverso ma non per questo da distruggere e odiare, sedersi a gambe incrociate e vedere con i propri occhi, ascoltare con le proprie orecchie. Fare esperienza, dialogare, conoscere. Cancellare i pregiudizi, superarli, non dare ascolto a ciò che l'opinione pubblica pensa e dice e fa. In un'atmosfera di pace difficile da dimenticare. Quell'atmosfera di pace che solo i luoghi religiosi sanno possedere. Perchè ci si sente in dovere di fare quel qualcosa che in molti, in questo mondo, dimenticano di fare: portare rispetto.
Poi arriva la RAI, la televisione che rompe la magia. Risolini e commenti imbarazzati ed eccitati che sovrastano la pace. Telecamere che s'insinuano tra noi e la nostra "guida" nella scoperta di quel mondo nuovo e affascinante. Bello e affascinante perchè diverso.
(se qualcuno ha visto il TGR Campania delle 14:00 o quello della sera, lunedì, sappia che nella scolaresca inquadrata c'ero anch'io... eravamo noi, gli "Studenti in Moschea"... grazie alla mia scuola che mi permette di vivere esperienze come questa)
Domande. Domande difficili. Domande se sapessimo rispondere alle quali non saremmo lì. "Come pensi che si possa risolvere il conflitto tra il mondo occidentale e il mondo arabo?" Io non lo so. Ma di certo una buona mossa è fare quello che noi abbiamo fatto. Entrare in una moschea, rispettare quei pochi accorgimenti che vengono richiesti - rispettare, rispettare, è quella la parola chiave - e ascoltare, e cercare di capire, e cercare di conoscere. E non fermarsi alle apparenze, ai preconcetti. Ascoltare, riflettere, capire, conoscere. E poi una corsa sotto la pioggia fino alla Sinagoga. I veli ancora in testa, in assenza di cappuccio. Tanto poi ci si fa l'abitudine.
E alla Sinagoga il Rabbino che parla, anche lui, con passione. Del matrimonio e della gioia di vivere che pervade ogni rito ebraico. Del caos del sabato mattina, con la Sinagoga piena di gente... bambini che vanno e vengono, che giocano, che urlano, gente che chiacchiera del più e del meno... Ci ha parlato della donna e di quanto sia tenuta in considerazione, del suo essere un po' più vicina a Dio dell'uomo... ci ha parlato e descritto il dolore di un divorzio, il contratto tagliato in pezzi fin troppo piccoli, perchè non sia più ricomposto, perchè ci si renda conto di cosa si sta distruggendo. Non dimenticherò facilmente quell'uomo che ci parla, poggiato all'altare, con la sua bellissima bambina bionda tra le braccia, che ci spia dalla spalla del papà, timida e intimorita dall'invasione di quello che è il "suo regno". Una famiglia, una moglie, dei figli, un altro lavoro. Perchè il Rabbino non viva solo della religione, perchè non perda il contatto con la realtà del mondo, perchè resti saldo sui suoi piedi. Anche qui le telecamere, che ci hanno inseguito. Telecamere che ancora una volta s'insinuano, corrono da un viso all'altro, da un angolo all'altro. Anche qui domande, ma questa volta fuori, senza interrompere la magia.
Poi, tornata a casa, si riflette.
Su quanti punti in comune ci siano tra le tre "grandi" religioni del mondo. Su quanto siano al tempo stesso importanti e irrilevanti le differenze.
Ma soprattutto... un pizzico di delusione. Forse perchè non ho mai sentito parlare qualcuno con passione del Cristianesimo, forse perchè non ho mai chiesto a nessun parroco di parlarmi della sua religione, di spiegarmene i riti, i gesti, le credenze. Perchè si da per scontato che si sappia già. E invece io non so. So poco, poco, pochissimo. E dalla Messa esco amareggiata per l'assenza di serietà che vedo in molte persone. Perchè dove mi giro vedo gente distratta, che ripete le preghiere in modo automatico, e ancora più automaticamente ripete i gesti imparati da bambini. Quando si è ancora troppo piccoli per capire, per sapere. Alla fin rimane la sensazione che Islam e Ebraismo siano più "serie", e che coloro che si professano Cristiani stiano dimenticando i veri valori e i veri significati e ideali della propria religione. Che facciano tutto per abitudine. E tutto questo non fa altro che confermarmi la mia idea che battezzare i bambini alla nascita sia sbagliato. Lo fa anche l'ebraismo... circoncide i neonati dopo 8 giorni. E neanche questo mi piace. Bisogna dare al singolo la possibilità di conoscere, e solo poi scegliere. Educarlo in un determinato modo va bene, va benissimo, ma senza imporre nulla. Metterlo a contatto, metterlo a conoscenza. Niente imposizioni, niente scelte prese dagli altri. E confermo anche la mia idea che la parrocchia dovrebbe essere una comunità, che ogni parroco dovrebbe essere scelto dalla propria parrocchia. Per essere davvero un punto di riferimento, così come lo sono l'Imam e il Rabbino. E sono anche convinta che le chiese dovrebbero essere sempre aperte, non solo all'ora della messa. Sempre aperte, per chiunque voglia entrarvi e pregare in pace il suo Dio.
Qualcuno mi dica che anche il Cristianesimo è una religione "seria". Qualcuno mi parli del Cristianesimo con la stessa passione con cui ho ascoltato parlare di Islam ed Ebraismo. Io sono pronta ad ascoltare, pronta a capire. Pronta a fare confronti.
E soprattutto mostratemi un mondo laico, per favore. In cui non si strumentalizzi la religione, che è qualcosa di diverso, che non deve intrecciarsi con la politica. Che è qualcosa di intimo, di individuale, non dev'essere potere nelle mani di qualcuno.
Sara 
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...e pensare ke non c'era vento un'attimo prima....solo pioggia!! 
" /> ...porca *****.... 
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" /> .....mi hanno pagato come un magazziniere 