Caro Diario,
nottata in bianco per rapimento; colpo di stato sventato in Borromeo; deludentissima partecipazione dei liceali alla giornata dell'orientamento al forum di Assago (e dire che noi rappresentanti del Borromeo ci eravamo anche incravattati....); inizio tensione per fagiolatio.
Devaaaaaaasto.....
Quantomeno a Milano ho finalmente trovato la prima parte di quel che cercavo di Max Weber " />
ho ricominciato " />
e non dico altro.
caro diario
domani ho una festa di 18anni....penso che ci manderò la mia controfigura
ho ricominciato " />
e non dico altro.
brava/o! " /> è bello!in ogni caso
se poi c'e un bel " /> con cui quietare l'arsura è sempre meglio!
cosi poi si torna a casa " /> !!!! ma è bello!
" /> edd " />
Caro diario,
mentre preparo la mia ascesa politica alla carica di Sindaco del Trentino e a Guadiano della Notte, spalleggiato dal buon Edd, preparo pure il minestrone vicentino per la mia donna. Che reclama zuppe. Che ben si addicono a questo ritorno d'inverno. A questo punto mi chiedo, ma avremo l'autunno in agosto?
Finalmente è finito il tirocinio in chirurgia!!! Non ne potevo più!!! " />" />" />
Finalmente un po' di tempo da passare a casa... a studiare... " />
caro diario
io e altri miei amici abbiamo deciso che domani rimaniamo a casa di uno e lì cuciniamo e rimaniamo a dormire...secondo te chi è che deve cucinare?..io!XD
Caro diario, ieri era il mio compleanno!! ^^
Volevo condividere i festeggiamenti con tutti i miei amichetti della barriera, ma non ho potuto perchè QuaLcUnO ha pensato bene di fare uno scherzaccio proprio ieri.. " />" />" />
Rimedio oggi, /me diciannovenne!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! " />" />" />
AUGURI!!
Caro D,
che bello, sono tornato un po' sulla barriera! Mi mancava la gelida aria che punzecchia la pelle...
Thank you! ^^
Caro Diario,
avrei voluto scriverti ancora ieri, ma ero veramente cotto: del resto, sei ore in auto da Zurigo a Bassano, in compagnia di 4 donne, almeno due delle quali capacissime di darti sui nervi tra consigli e battutine nel momento in cui sei già nervoso per la strada ed il traffico (sottolineiamo pure il fatto che sei tu quello che ha guidatodurante tutto il viaggio di andata e stai facendoti tutto quello di ritorno), una strapazzata di due giorni e tutti gli annessi e connessi sono qualcosa.
Andiamo con ordine....domenica mattina, ore 6 antimeridiane (ma perchè non abbiamo potuto partire la sera prima, accidenti a voi?), si carica il multivan gentilmente pretato dal padre, e si comincia il giro per caricare il resto del gruppo, con Lorella sostituita all'ultimo momento da Silene per problemi familiari. Partenza con destinazione Zurigo sotto un cielo grigio, pioggia intermittente fino al confine, poi semplicemente cielo coperto e plumbeo. Si arriva al traforo del Gottardo, 17 km di galleria illuminata da luci bianche che le danno un'atmosfera particolare...un percorso quasi ipnotico che ti spinge a chiedere una gomma da masticare per restare sveglio, mentre dietro qualcuno può anche riuscire a dormire (beate loro), poi si esce....SOLE! Un bellissimo cielo azzurro, le montagne bianche di neve che torreggiano davanti a te, la strada semisgombra con i cartelli che ti obbligano ad andare al massimo a 100 km ("rispettali: guarda che in Svizzera sono severissimi"), e via fino a Zurigo....si arriva alle 14 e per prima cosa ci si perde!
La cartina prelevata da internet vale poco, mancano tre quarti delle vie, e quando ci sono non dicono nulla di un sistema di sensi unici e svolte incredibili che si capiscono solo i nativi. Si riesce in qualche modo ad arrivre all'albergo dove si scopre in rapida successione che: 1 - non dispone di parcheggio proprio (occo perchè costava tanto di meno) 2- i può parcheggiare sulle linee bianche, libere la domenica, a pagamento dalle 8 del giorno dopo 3- si può parcheggiare nel garage dell'albergo accanto, previo affitto di 25 euro al giorno (!!!!) 4 - mancando la seconda persona che ha dato il nominativo per la stanza, le altre non possono essere registrate!!!!
Alle 14 di domenica pomeriggio inizia un frenetico giro di telefonate (il mio cell invia i messaggi, a le chiamate in uscita sono bloccate, chissà perchè) tra noi, Lorella per chiederle di inviare all'albergo la fotocopia della sua carta di identità in modo da aggirare l'ostacolo, ad Angelique, la sorella di raffa che è con noi, per dirle di mettere il suo fax a disposizione di Lorella...in qualche modo facciamo e risolviamo.
Corriamo a mangiare....dietro consiglio della cino-giapponese del ricevimento dell'albergo cerchiamo alla stazione: Raffa, Elena e Silene si accontentano di un pezzo di pizza dal solito italiano che vende "specialità", io e Rosa ci rivolgiamo ai panini vegetariani di un siriano che almeno sembrano più consistenti.
Dividiamo il restodel pomeriggio passeggiando per la città, ognuno per conto proprio: la via migliore è piena di ristorantini e locali dove si mangiava meglio che in stazione ("stufato di nipponica, stasera a cena?") di scorci interessanti, sosta "obbligatoria" da Starbucks, e avanti con calma...fino al momento di scendere al Kongresshaus per lo spettacolo di ballo. L'appuntamento è alle 18.30, noi siamo lì alle 18.10 per precauzione, le altre tre arrivano alle 18.45....e per fortuna che i biglietti sono prenotati da un pezzo! la sola cosa che mi piace poco da subito è la massiccia presenza di italiani...
Entriamo e prendiamo posto: è una sala congressi prestata ad uno spettacolo di ballo, non un teatro, quindi le sedie della platea sono tutte allo stesso livello: cinque file più avanti ci sono presone più alte di noi, significa che non vedremo i piedi dei ballerini, e va bene...ma davanti a noi siedono sette italian, tra dei quali bassi, che subito piazzano sotto il sedere i giubbotti, si sistemano bene avanti sul sedile, preparano i telefoni per fare le foto, e per tutto lo spettacolo si muoveranno avanti e indietro con la testa e con le spalle!!!!
Lord of the Dance è uno spettacolo meraviglioso: se poi ti capita senza volerlo di trovare la compagnia condotta dalla prima ballerina originaria e da suo marito ancora di più, anche se lui mi impressiona meno del primo ballerino visto ad Edinburgh. L'intervallosi consuma nel dibattito per capire se l'altra prima ballerina sia anche lei quella originale o meno, tra il vano tentativo di recuperare una lista dei nomi del cast e le mie frecciatine a "certa gente che se stesse ferma sulle sedie ti lascerebbe godere maggiormente lo spettacolo" (Rosa mi fa notare che mi sentono...io rispondo che VOGLIO farmi sentire).
Finisce lo spettacolo, ed i vari gruppi di italiani riprendono a far casino. capisco quelle venute dalla Val d'Aosta per festeggiare le LusMor, le due violiniste ventenni che sono le prime non-irlandesi della compagnia dal 1996, ma molto meno fessi che si avviano all'uscita vantandosi che "ora mi compro le scarpette e poi ti faccio vedere come si balla" o la ragazza che cerca di imitare i jump-two-three delle ballerine...mentre scende le scale! Nel primo caso sogghisno con disprezzo, sapendo che quelli che si vantano così tanto di solito reggono a malapena la prima lezione e poi non si fanno più vedere; nel secondo i spiace non avere una cinepresa per filmare la tipa quando metterà il piede in fallo e rovinerà giù per la scalinata....
Si va a mangiare, locale poco tipico la i piatti sono belli corposi e riempiono. Si torna in albergo, si crolla addormentati ed il giorno dopo si riparte, dopo aver chiesto adeguate informazioni per uscire da Zurigo e tornare in Italia. "Seguite per Chur, poi per Luzern"...solo che nn ti dicono quando mollare un'indicazione per l'altra, quindi naturalmente si sbaglia e ci si ritrova sulla via del San Bernardino....in ptraica stiamo tagliando la Svizzera all'interno. Esci dall'autostrada, torna indietro, rientra nel casino di Zurigo, escine e scendi...sbaglia di nuovo prenderno la via torica che attraversa l'Uri ("Ciao, Wilhelm Tell!") e ti fa fare il giro turistico del lago e sotto il Gottardo (odio guidare avando a destra un lago bello profondo ed a sinistra la parete di montagna...mi dà un senso di periolo e di inquietudine), riprendi la strada giusta e via di nuovo....torna in Italia sigh!
Beh....bello il viaggio, ma troppo veloce - navigatrici permettendo. Bellissimo lo spettacolo, ma la prossima volta non voglio tutti questi italiani intorno, e non per razzismo ma perché davvero vedo che gli altri si comportano diversamente; bella la svizzera...solo una considerazione: da Dueville alla frontiera e ritorno abbiamo pagato 27,40 euro; in Svizzera, indipendentemente dai km, abbiamo pagato subito 30 euro...però mi dura un anno, così ora devo trovare la scusa per tornarci... " />
caro diario
sono in vacanza!!!!!
WHAHAHHHAHA " /> Epico, Eddard... se mi dicevi prima che venivi a Zurigo chissà che avrei potuto darti qualche dritta...
Ti tengo buono e valido per la prossima volta, Kahl...contaci! " />
Caro Diario,
se già ero preoccupata prima, adesso ho proprio paura.
Ma ce la faccio ad affrontare la vita da sola, posto che sono fatta anche peggio di come temevo?
So di non essere astuta, calma, fredda, paziente, resistente... ma bastava già questo a trasformare le mie prospettive future in una sorta di selezione naturale: è troppo tardi per essere ciò che non sono, posso solo imparare sul campo con la formula del chi sbaglia muore.
Scoprire di essere una boccalona a livelli di ingenuità immensi, questo mi mancava.
Un pelo ingenua, colpa della mia cronica incapacità di pensare che gli altri facciano qualcosa che io non farei, questo lo sapevo. Ma non pensavo di poter essere credula al punto da procurarmi un dolore. Sono io pericolosa per me stessa, prima ancora del resto del mondo.
Perchè la vita non è un'associazione di beneficienza in mio aiuto, ma io mi sono accorta troppo tardi di non avere armature nell'unico posto dove servono.
Com'è possibile pensare di mettere me, boccalona oltre che piena di difetti, a vivere da sola come un'adulta al 100%?
Mi sento un soldato che scopre in battaglia di essere nudo. E nessuno smetterà di attaccarmi per questo.
Dove cavolo le trovo le risorse per sopravvivere alla battaglia? Ce le ho? Ne siamo sicuri? Glie ne frega qualcosa a qualcuno? Io penso di no, ma non so nemmeno cosa fare.
Non sono sicura che diffidare a livelli paranoici come faccio ora sia sensato. Non riesco a provare sentimenti. Non provo niente per non essere ferita, ho solo paura. Mancano tre mesi, e sono ancora più idiota di quanto pensavo.