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[REC] Eco del Grande Canto
J di Jeyne Westerling
creato il 20 giugno 2005

Questa discussione è stata archiviata, non è più possibile rispondere.
il mio voto: 19 votanti
il mio voto:
7 capolavoro
31.6% (6 voti)
6 molto bello
26.3% (5 voti)
5 piacevole
21.1% (4 voti)
4 senza infamia ne lode
5.3% (1 voti)
3 fastidioso
0% (0 voti)
2 brutto
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1 orribile
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J
Jeyne Westerling
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1409 messaggi
Jeyne Westerling
Confratello

J

Utente
1409 messaggi
Inviato il 20 giugno 2005 19:12 Autore

In questo libro, che non è inserito in alcuna saga, Gemmell tratta un tema a lui caro: il conflitto tra le razze, lo scontro tra società dominanti ed emergenti.

 

Riassunto sintetico ma molto spoileroso

 

 

 

 

Gli Avatar erano un popolo di eletti capaci di dominare poteri arcani e creare opere meravigliose.

Un terribile cataclisma li decima diminuendo la loro potenza, ma non il loro orgoglio e il loro desiderio di predominio sulle razze barbare, considerate inferiori.

I gloriosi Immortali sono ormai ridotti a parassiti e i più illuminati di loro comprendono che la storia è pronta a scrivere la loro inevitabile, ignominiosa fine. Tuttavia sarà proprio la mancanza di risorse e la presenza di una terribile minaccia esterna a ridare ai superstiti la grandezza e la dignità, rendendoli veramente “immortali” nel momento in cui sceglieranno di immolarsi per consegnare la vittoria ai loro disprezzati inferiori.

 

 

 

 

Ambientazione: a me Gemmell pare un pittore che con pochi colpi di pennello, sa creare un paesaggio; anche questo mondo è molto credibile, mi ha ricordato il declino dell’impero Romano, coi barbari alle porte. Nondimeno, quando la vicenda entra nel vivo ed entrano in scena i veri antagonisti, secondo me, l’ambientazione perde un poco di valore.

Due i motivi: l’entrata è piuttosto artificiosa e semplicistica inoltre si manifestano delle commistioni di fantascienza che a me, da sempre, fanno venire l’orticaria. Fortunatamente la scrittura di Gemmell è tanto efficace da permettergli di mantenere il romanzo su un buon livello nonostante ciò.

 

Trama: coinvolgente e imprevedibile, la fine pare scontata, ma nulla avviene come io avevo previsto, eppure avevo previsto tutto. Ho apprezzato in particolare l'idea della musica come mezzo per modificare lo spazio temporale.

Inoltre sono belli i miti, alternati alla narrazione, nati dalle vicende stesse; un ulteriore tributo agli eroi.

 

Personaggi: anche in quest’opera l’autore si dimostra un fine conoscitore dell’animo umano: i suoi personaggi sono sempre credibili, umani, la loro psicologia è ben caratterizzata, descritta in modo encomiabile, con poche frasi.

A dire il vero in questo romanzo alcuni personaggi mi sono piaciuti meno di quelli della saga dei Drenai, per l’esattezza la psicologia di Sofarita mi pare leggermente superficiale.

Ma in tutti i romanzi di Gemmell vi è almeno un personaggio indimenticabile: un Eroe, mai privo di debolezze, ma grande, perché ha una grande passione nel cuore; in questo caso il mio preferito è quel pazzo furioso di Viruk.

I dialoghi sono sempre molto credibili, spontanei, coinvolgenti.

 

Stile di scrittura: splendida!! Sono di parte da paura, secondo me Gemmell è il migliore: mi piace perché è sintetico ma nello stesso tempo efficace; mi piace perché mi riempie, non solo la mente, ma persino gli occhi dei suoi eroi; nessun altro autore mi fa sentire tanto vivi i personaggi.

 

Giudizio: voto 6, è un bellissimo libro ma ha alcune piccole pecche che ho già esposto e quindi non merita il massimo, Tuttavia lo consiglio: è meno crudo di molti altri libri di Gemmell, è poetico e nostalgico e in questo sta la sua bellezza.

 

 

:stralol::lol:

 

Indice delle recensioni

 

Ps: qs è un 3d recensione chi non è daccordo con me scriva la sua recensione e dica la sua senza discutere... eventuali discussioni verranno fatte in altri 3d... anche chi non scrive la recensione può dare il voto


D
Damien Amfar
Confratello
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2812 messaggi
Damien Amfar
Confratello

D

Utente
2812 messaggi
Inviato il 21 giugno 2005 20:07

Ennesimo grande lavoro singolo di Gemmel, che dopo l'eccellente "Pietra nera" bissa con un romanzo dai tratti epici ma anche umani e quotidiani, come suo solito. Ennesima conferma per l'autore, che forse però dovrebbe concentrarsi maggiormente su racconti più brevi, evitando così saghe e cicli, che in mano sembrano tendere a ricalcare se stessi.

 

 

Riassunto (spoilers ovviamente, anche più pesanti di Jeyne)

 

 

 

 

Gli Avatar erano gli immortali padroni del mondo, governando col pugno di ferro di chi è superiore e sa di esserlo. Gli uomini sono dei subalterni, visti come inferiori, schiavi nella mente quando non anche nel corpo. Nulla sembra poter cambiare l'equilibrio.

Ma.

Un cataclisma sconvolge il pianeta, strappando agli Avatar le ricche fonti di quel potere di cui erano gli unici a conoscere il segreto. Segreto che legittimava il loro dominio e la loro divinità.

L'Architetto, anziano e saggio rappresentante degli avatar, custode dei segreti della magia, aveva previsto tutto, avvertendo la propria razza dei pericoli a cui andava incontro. Nessuno, mai, gli aveva dato ascolto.

Ora gli Avatar, in declino e sempre meno divini agli occhi degli uomini, devono trovare le rimanenti, poche, fonti di potere, in una disperata rincorsa del loro glorioso passato.

Tentando, verranno a contatto con un popolo alieno, proveniente da un'altra dimensione, da un'altra realtà. Verranno a contatto con un'altra possibile realizzazione di se stessi.

E la lotta infurierà tremenda, per la sopravvivenza ed il potere. Per il mondo del presente e del futuro, incerto quadro in cui neanche gli immortali Avatar hanno la certezza di esser dipinti.

 

 

 

 

Ambientazione: non si hanno conoscenze sulla geografia del mondo degli Avatar e l'azione si svolge spesso all'interno di città o centri abitati. Socialmente emerge continuamente la divisione tra Avatar e mortali, rimarcata ad ogni angolo, ad ogni svolta. La magia compare, ma non ne conosciamo il funzionamento, e varia, piacevolmente, durante il corso del libro, conservando intatto un potente alone di mistero.

E' uno dei punti più interessanti.

In alcuni momenti sembra quasi che la magia abbia interagito profondamente col pianeta, che lo permi in ogni suo anfratto. E che sia ferita dall'abuso che gli avatar hanno compiuto nel corso della loro esistenza. Il richiamo è, non poi così lontano, all'azione dell'uomo moderno sulla Terra.

 

 

Trama: buon intreccio. La vicenda si sviluppa alternando diversi personaggi e complicandosi all'entrata in scena di ognuno di loro. Rimane sempre piuttosto lineare e trattata più lungo i binari delle scelte degli individui che su quelli del colpo di scena ad ogni costo. Emerge, nei capitoli dedicati alle leggende anajo, l'intenzione di far risaltare come il simbolismo sia parte integrante di ogni leggenda e di ogni religione.

 

 

Personaggi:sono indubbiamente il pezzo forte del libro. A differenza di altre opere di Gemmel ognuno di loro è caratterizzato molto bene psicologicamente, eccezion fatta, forse per Sofarita (che paga però l'immancabile scotto di essere una donna descritta da un uomo). Viruk è certamente quello che più è in grado di impressionare il lettore: in lui coabitano le forti passioni che rendono gli uomini quello che sono ma anche la superbia e l'incapacità di accettare la sconfitta degli Avatar. In lui si riconosce qualcosa di molto vicino ai geni, ai grandi personaggi del nostro tempo. Ironico che forse, nel suo caso, la distorsione delle leggende anajo non sia poi così evidente.

E' dai personaggi poi che ascoltiamo le riflessioni di Gemmel, sulla storia ed il concetto di vita. Per ognuno di loro è evidente il tentativo di differenziarle, tagliarle sul personaggio a misura; tentativo che però fallisce, trascinato a fondo dalla forma mentis dell'autore che, inesorabilmente, prende alla fine il sopravvento su ognuno di loro.

 

 

Stile:differente dal classico Gemmel. Chi si aspetta la sua proverbiale scorrevolezza rimarrà deluso. L'autore utilizza una forma più complessa e macchinosa del solito, non solo nei capitoli delle leggende, rendendo la narrazione a volte più lenta di proposito, quasi come se stesse cercando di regalare al lettore la lentezza con cui il tempo scorre per i pluricentenari protagonisti Avatar.

 

 

Giudizio: 5. Senza dubbio un'ottima opera, piena di significato oltre che di bella forma. Un'evoluzione interessante, da un punto di vista letterario, del Gemmel "storico", stavolta più impegnato del solito nell'abbinare alle sue epiche storie qualcosa che trascenda l'azione e sconfini nella riflessione. Lo svolgersi degli eventi forse ne risente, ma l'opera nel suo insieme ne guadagna senza dubbio.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciauz :victory:

 

 

 

 

 

P.S: ho letto l'eco diverso tempo fa (in effetti la recensione è stata non poco faticosa) e potrei aver fatto confusione su alcuni punti. Vi prego di segnalarmeli così che io possa correggere :figo:


B
Blindevil
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3578 messaggi
Blindevil
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B

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3578 messaggi
Inviato il 23 giugno 2005 12:21

C'era già un topic dedicato ma senza sondaggino annesso...cmq per me 7, questo libro è un capolavoro assoluto, forse il migliore mai letto. Da avere :dart::D:D


J
Jeyne Westerling
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1409 messaggi
Jeyne Westerling
Confratello

J

Utente
1409 messaggi
Inviato il 23 giugno 2005 12:40 Autore

Questo non è un topico con sondaggio ma uno recensioni...

e si puo intervenire SOLO a colpo di recensioni.

:dart:

 

Vogliamo provare a fare delle discussioni dove si discute a colpi di recensioni, contrassegnate da [rec]

 

Se vuoi quindi puoi aggiungere la tua recensione, dove spiegi perchè è un capolavoro, ma va bene anche solo votare come hai fatto ora

 

Se vuoi altre spiegazioni leggi il 3d in rilievo e intervieni lì, liberamente, oppure mandami un mp.

 

Perdona, so bene che non lo sapevi, ma stiamo sperimentando qs tipo di discussioni

 

:D


R
Rozzo
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Rozzo
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R

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Inviato il 23 giugno 2005 16:31

molto bello come quasi tutti i suoi Romanzi

 

i miei preferiti restano quelli su Waylander


J
Jeyne Westerling
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Jeyne Westerling
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J

Utente
1409 messaggi
Inviato il 23 giugno 2005 16:49 Autore

Lo ridico anche se mi stupisco a dover dire la stessa cosa due volte nello stesso 3d

 

Nessuna discussione nei 3d REC

 

Se volete potete:

- mettere il voto,

- oppure aprire un altro 3d sull'argomento,

- riprendere una vecchia discussione sull'argomento

- fare osservazioni nel 3d in rilievo

- aggiungere una recensione

 

 

Sarò stata chiara?

lo spero

 

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S
Ser Lostdream
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Ser Lostdream
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S

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Inviato il 26 giugno 2005 16:39

L'unico libro di Gemmel che ho letto e l'ho trovata una lettura piacevole ma non proprio esaltante...

 

le prime pagine le ho trovate addirittura un po' noiose.. ma più si va avanti e più la storia si fa interessante..


K
kingkilium
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kingkilium
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K

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58 messaggi
Inviato il 27 giugno 2005 8:49

Ho votato 6.

Non è il libro di Gemmell che preferisco in assoluto, ma certamente è uno dei miei preferiti.

Come sempre personaggi autentici, battaglie avvincenti ed una bella trama ^_^


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