anch'io mi sto impelagando in collezione urania...speriamo mettano qualche libro di dick, son mesi che mi son fermato solo ai suoi racconti per non avere dei doppioni!
Non-A di A. E. Van Vogt (questo è veramente sconvolgente e...non convenzionale)
per quanto Van Vogt non sia tra i miei preferiti, quella "saga" è veramente eccezionale
Credo sia difficile che pubblichino Dick, se non qualche titolo già presente nello sterminato catalogo Mondadori (e non sono i migliori ). Ti conviene sottoscrivere l'abbonamento aperto con Fanucci e prenderli così con il 20% di sconto (adesso cominciano a pubblicarli anche in economica )
Se accetti un consiglio (e non l'hai gia letto, ovviamente!) procurati Amaranto di Vance (Ed. Nord). E' stato definito un romanzo di fantascienza-sociologica: sono sicuro che lo troverai interessante considerando i tuoi studi
Precisazione su il ciclo de la Terra Morente di Vance: da molti è considerato un romanzo fantasy in realtà. Imho, è un must: tutti i barrieristi dovrebbero leggerlo...
Ciao, ciao
grazie dei consigli
certo che è triste che non pubblichino il meglio di Dick solo perchè non è mondadori...dal titolo "collezione urania" ci si aspetterebbero tutti i classici
grazie dei consiglicerto che è triste che non pubblichino il meglio di Dick solo perchè non è mondadori...dal titolo "collezione urania" ci si aspetterebbero tutti i classici
figurati
sia chiaro è una _mia_ sensazione benchè generata dalla totale mancanza di rispetto che la M. mostra verso i propri lettori. Magari puoi inviargli una mail e vedere cosa ti rispondono
grazie dei consiglicerto che è triste che non pubblichino il meglio di Dick solo perchè non è mondadori...dal titolo "collezione urania" ci si aspetterebbero tutti i classici
figurati
sia chiaro è una _mia_ sensazione benchè generata dalla totale mancanza di rispetto che la M. mostra verso i propri lettori. Magari puoi inviargli una mail e vedere cosa ti rispondono
meglio di no, rischio di dare loro quello che si meritano per il lavoro svolto: gli insulti ah, quanto adoro la newton e compton XD
(mò arriva il direttore della mondadori che posta perchè lo sto diffamando, mentre quello della newton mi fa un bel versamento bancario per la pubblicità XD)
cmq a questo punto aspetto che concludano le uscite, tanto sono abbonato...se mi avranno deluso mi comprerò i libri di dick altrove per adesso non sono deluso, mi manca il libro di simak (un giorno mi deciderò a chiedere l'arretrato), e l'unico che non sono riuscito a finire per noia mortale è stato le armi di isher del nostro amico van vogt...anche se, dai commenti, non erano malvagie le idee del libro; semplicemente non mi attirava lo stile, e mi stava annoiando XD
meglio di no, rischio di dare loro quello che si meritano per il lavoro svolto: gli insulti
E' troppo bello però... ah quanti insulti si beccarono per Jordan e Death Gate...
certo che è triste che non pubblichino il meglio di Dick solo perchè non è mondadori...dal titolo "collezione urania" ci si aspetterebbero tutti i classici
Qualche anno fa Fanucci ha comprato in esclusiva per l'Italia i diritti di pubblicazione delle opere di Dick. Non so se questo valga anche per le pubblicazioni da edicola, come è il caso di Urania, però i vari libri pubblicati in passato da Nord, Mondadori, Feltrinelli, Einaudi e Sellerio non sono più in commercio.
mi piace che alcuni di voi ritengano che la fantasy possa veicolare valori al pari della fantascienza (che io per primo reputo altissima letteratura alta).... mi chiedo però se sarà mai possibile.
La fantascienza nasce come modello di denuncia sociale e come espressione delle utopie filosofiche.... la fantasy nasce come evasione, e, ahimè, continua a esserlo.
Prima che mi riempiate di insulti per questo, intendo dire che, sì, si possono inserire tematiche elevate anche nella fantasy (voglio crederci), ma il target della fantasy è comuqnue e rimane adolescenziale. Inoltre, quello che vale per la SF non vale per la fantasy: la fantascienza mette spesso in mostra i rishci della nostra società perchè li rappresenta come plausibili esiti di determinate scelte politico/etiche... rappresenta insomma il nostro mondo, e i suoi sbocchi futuri, spesso negativi, talora positivi in chiave di sprone utopistico. La fantasy come può rendere i grandi temi politici/sociali/etici/religiosi se non in chiavre di metafora?
E una metafora rivolta ad adolescenti è utile?
Non ho risposte... e questo non è il topic giusto... ma mi piacerebbe sentire idee in merito.
hm doran, io penso sia possibile perlomeno io ci provo in fin dei conti fantascienza e fantasy sono la stessa cosa, a livello ampio...a meno che non generalizziamo: SF con le astronavi e Fantasy coi draghi...
penso che sia solamente più giovane...in fin dei conti wells e verne erano degli intrattenitori dai...e cmq sia, penso che, tanto per fare un esempio, il valore di Starship Troopers di Heinlein di livello letterario, l'espressione di sue idee e il suo valore, eccetera, poteva farlo anche in fantasy...
l'espediente per la SF è il possibile futuro per criticare, parlare, discutere dell'oggi. l'espediente per il fantasy è un possibile passato, o un possibile mondo parallelo...magari c'è un livello di metafora un pò più alto, ma non penso sia nulla di esagerato, magari è questo che giustifica il "ritardo" nei confronti della SF
questo è quello che penso io, che considero anche la divina commedia un fantasy
mi piace che alcuni di voi ritengano che la fantasy possa veicolare valori al pari della fantascienza (che io per primo reputo altissima letteratura alta).... mi chiedo però se sarà mai possibile.La fantascienza nasce come modello di denuncia sociale e come espressione delle utopie filosofiche.... la fantasy nasce come evasione, e, ahimè, continua a esserlo.
Prima che mi riempiate di insulti per questo, intendo dire che, sì, si possono inserire tematiche elevate anche nella fantasy (voglio crederci), ma il target della fantasy è comuqnue e rimane adolescenziale. Inoltre, quello che vale per la SF non vale per la fantasy: la fantascienza mette spesso in mostra i rishci della nostra società perchè li rappresenta come plausibili esiti di determinate scelte politico/etiche... rappresenta insomma il nostro mondo, e i suoi sbocchi futuri, spesso negativi, talora positivi in chiave di sprone utopistico. La fantasy come può rendere i grandi temi politici/sociali/etici/religiosi se non in chiavre di metafora?
E una metafora rivolta ad adolescenti è utile?
Non ho risposte... e questo non è il topic giusto... ma mi piacerebbe sentire idee in merito.
E' un fatto che Tolkien scrisse Il Signore degli Anelli ispirandosi alle sue esperienze (vissute) durante la I guerra mondiale.
Come del resto e' innegabile che Sauron, con la sua brama di conquistare la Terra di Mezzo, possa essere accostato ad Hitler.
Quindi penso che anche con il fantasy e' possibile rendere grandi temi e grandi valori.
La capacita' di coglierli comunque sta sempre nel lettore, a prescindere dal libro che si sta leggendo (sia esso fantasy, di fantascienza o altro)
questo è quello che penso io, che considero anche la divina commedia un fantasy
Anche "il ritratto di Dorian Gray" è un fantasy.
primo fra tutti, lo stesso tolkien ha smentito con forza la strumentalizzazione politica del suo lavoro.
i neofascisti neglianni '70 facevno i campi hobbit e questo dimostra solo una certa ottusità
vero...mi ricordano un pò le accuse ad Heinlein, o quelle a Nietzsche-nazismo...
anch'io mi sto impelagando in collezione urania...speriamo mettano qualche libro di dick, son mesi che mi son fermato solo ai suoi racconti per non avere dei doppioni!
Non-A di A. E. Van Vogt (questo è veramente sconvolgente e...non convenzionale)
per quanto Van Vogt non sia tra i miei preferiti, quella "saga" è veramente eccezionale
di cosa parla?
Proverò a risponderti senza spoilerare e cercando di essere chiaro...un pò di indulgenza però sto attingendo dai ricordi...
L'intero ciclo (è composto da più libri ma è venduto in un unico volume con prefazione dello stesso autore dalla Nord) è sostanzialmente un'avventura spaziale, pretesto narrativo per introdurre i principi (utopici, in verità) di un pensatore polacco, Alfred Korzybsky, che teorizzò la "semantica generale". Questa consiste in un 'diverso modo di ragionare per arrivare a dare dei giudizi (infatti l'autore parla di "filosofia non aristotelica", Non-A (con Aristotele, secondo lui, il mondo viene ricondotto a una serie di definizioni fisse; siamo abituati a ragionare mediante queste definizioni fisse e cadiamo in errore quando la realtà è diversa da quella che abbiamo incontrato in passato). Van Vogt ci presenta una società del futuro in cui l'Istituto di Semantica generale sottopone a test la maggior parte della popolazione umana e ha in corso sul pianeta Venere la creazione di una società perfetta. La selezione viene effettuata da una "macchina". All'inizio del romanzo, il protagonista Gosseyn scopre di trovarsi in una situazione che la semantica generale non riesce a risolvere: tutti i suoi ricordi sono falsi. Decide di agire a modo suo e...non ti dico più niente per non rovinarti la sorpresa.
Credo sia un romanzo unico nel suo genere e soltanto per questo meriterebbe di essere letto.
ciao, ciao
...mi sa che lo leggerò a breve, la tematica è ottima. Adoro la SF utopica.
Lo avete mai letto Haldeman? Notevolissimo, anche se à vetusto.