Sono trascorsi quasi 5 secoli.
480 anni per l'esattezza, dall'alba di quel sanguinoso 24 febbraio 1525, quando gli Imperiali di Carlo V si scontrarono con i soldati di Francesco I di Valois, per la conquista del Ducato di Milano.
In questi giorni sono riemerse, tra le campagne pavesi, più di 10000 tombe appartenenti ai soldati che persero la vita nella Battaglia di Pavia.
Ieri sera, tornando a casa dall'ufficio, non le avevo notate.....
il sole era ancora alto; ma poi, verso il crepuscolo....
Eccole emergere dalla superficie dei campi, coperte solo da un velo di umida terra.
Decine, centinaia, migliaia di macchie chiare di forma quadrata, perfettamente allineate le une accanto alle altre, giaciono come candidi spettri nella luce irreale ed azzurrognola che si crea un istante prima che le tenebre abbiano il sopravvento sulla terra...
Un'immagine spettacolare, triste, emozionante, cruda testimonianza del sangue versato da tutti quei soldati di cui si erano perse le tracce nei meandri della storia e che ora tornano a rivendicare un'oblio lungo quasi 500 anni.
Kisses
Davvero??non l'avevo mica sentita questa cosa!!Interessante!
In loro onore
Bry
Già che son libero, ne faccio una breve riecocazione storica.
L'Assedio di Pavia
La guerra fra Francia e Spagna era cominciata nel 1521. Dopo che la Francia ebbe subito vari rovesci e la perdita del Ducato di Milano, Francesco I di Valois, re di Francia, decise di guidare personalmente una nuova spedizione in Italia, e nell'ottobre del 1524 pose d'assedio Pavia con circa 30'000 uomini.
Gli imperiali, viceversa, abbandonata Milano, si attestarono a Lodi, in attesa di riorganizzarsi e aspettare i rinforzi.
Pavia era tenuta da circa 5000 Lanzichenecchi più un migliaio di fanti e cavalieri spagnoli, comandati da Antonio di Leiva. Ottenuto il rifiuto della consegna della città, Francesco I pose il suo quartier generale a San Lanfranco e pose il blocco a Pavia; la cavalleria pesante e i regolari francesi si accamparono a settentrione, nel Parco Visconteo, gli svizzeri, al comando di La Palice (il vincitore di Melegnano) nelle Cinque Abbazie, a Est di Pavia - verso Lodi. Due ponti di barche infine permettevano di comunicare con le truppe franco-italiane attestate a Sud di Pavia, per chiudere Borgo Ticino.
Nonostante furiosi bombardamenti e i tentativi di deviare il fiume da parte francese, Pavia resistette per tutto l'inverno, in attesa dei rinforzi.
Difatti nel gennaio del 1525 le truppe imperiali giunte dalla Garmani si unirono a quelle nel lodigiano, e da lì diressero prontamente su Pavia, con l'intenzione di sollevare l'assedio.
Gli eserciti in campo
L'esercito di soccorso pose il campo alla Vernavola, circa a NE di Pavia, di fronte ai trinceramenti svizzeri. Era comandato da Carlo di Lannoy, Vicerè di Napoli, coauduivato da Carlo di Borbone e Francesco Ferdinando d'Avalos, marchese di Pescara.
Al loro servizio avevano circa 22000 fanti, spagnoli italiani e tedeschi, circa 800 cavalieri pesanti e 1500 cavalleggeri, nonchè 16 cannoni. A ciò sono da aggiungere i circa 6000 uomini di guarnigione chiusi a Pavia. Un esercito tutto sommato non eccezionale, specie nella cavalleria, non all'altezza della Gendarmerie francese. In compenso molti lanzichenecchi erano dotati di archibugi.
Francesco I, forte di 22000 fanti, svizzeri tedeschi (la "Legione Nera", lanzi al soldo dei francesi) francesi ed italiani, insieme a 1200 cavalieri pesanti, vera unità d'elitè, più svariati cavalleggeri, si spostò da S. Lanfranco all'interno del Parco Visconteo (N di Pavia), per sbarrare il passo agli Spagnoli, senza tuttavia accewttare battaglia. Difatti sia Pavia che l'esrcito imperiale di soccorso, senza paga e con poiche vettovaglie, erano prossimi a cedere, o sfaldarsi.
Rischiando appunto di perdere l'esercito, gli imperilai non ebbero altra scelta, come già Enrico V ad Azincourt, di scendere in battaglia. il Marchese di Pescara, sugerrì di aggirare nottetempo le postazioni francesi, praticare delle brecce nel muro del Parco Viscinteo e calare da Nord sui nemici, puntando sul castello del Mirabello. La notte del 24 febbraio 1525, lasciati i fuochi del campo accesi, in silenzio gli imperilai si avviarono verso i muri e praticarono le brecce nei pressi della località di Due Porte. Si pensava così di sorprendere i francesi, e soprattutto di evitare i mercenari svizzeri, accampatia lal Cinque Abbazie.
La battaglia
Le prime avanguardie imperiali, al comando di Alfonso d'Avalos (marc di Vasto e cugino del m. di Pescara) diressero prontamente verso il Mirabello: pochi cavalleggeri più treemila archibugieri tedeschi e spagnoli. Seguiva la cavvaleria pesante (Vicerè di Napoli), quindi la fanteria raggruppata in quadrato (marc. di Pescara), e due battaglie di Lanzichenecchi, comandati da Georg von Frundsberg (fondatore del corpo) e Marck Sittich von Ems. Infine, cannoni e ritardatari italiani e spagnoli.
Le avanguardie imperiali del Vasto piombarono quindi inaspettatamente sul Mirabello, dove una folla di non cambattenti al seguito dei francesi fu scoperta e messa in fuga - o massacrata. Quindi si attestò in questra posizione, mentre nel campo francese suonava fianlmente l'allarme dell'avvenuta penetrazione.
Francesco I reagì rapidamente. Posizionò i cannoni in direzione del Mirabello e mandò i cavalleggeri in ricognizione lungo il muro del Parco, per fermare - o rallerntare - l'afflusso di truppe imperiali alle brecce. Ifine fece armare la Gendarmerie e richiamò gli svizzeri.
Nella foschia mattutina, gli imperiali, dal Miarbello, iniziarono ad avanzare verso l'accampamento francese, posto fra le loro posizioni e Pavia, ma le batterie francesi aprirono varchi paurosi nelle loro fila, costringendoli a fermarsi e trovar riparo . Nel frattempo i cavalleggri franncesi avevano raggiunto la retroguardia imperiale e messo in fuga gli italo-spagnoli, catturando l'artiglieria nemica. Infine, la cavalleria pesante spagnola, nel tenativo di aggirare i francesi sul loro fianco sinistro, incappò nella Gendarmerìe: quest'ultima, composta dal fior fiore della nobiltà spagnola, nonchè più pesantemente corazzata e numerosa, mise rapidamente in fuga i nemici, caricandoli verso la Vernavola e disperdendoli. Oramai Francesco I si sentiva Signore di Milano! Come goà a Melegnano dieci anni prima, sembrava che la cavalleria fosse stata l'arma vincente dei francesi sui quadrati nemici. Ma esaurita la carica frontale, la Gendarmerìe si fermò, per far riposare i cavalli spossati. Il marchese di Pescara li vide, e contro di essa spostò 1500 archibugeri, i quali protetti dal fogliame del bosco, aprirono il fuoco: a decine i nobili francesi caddero colpiti.
E, mentre i tiratori tedeschi eliminavano i serventi dell'artiglieia francese, la fanteria imperiale riprese l'avanzata. I Lanzichenecchi avevano ora la supetiorità del numerica: 12000 contro appena i 4000 della Legione Nera, i lanzichenecchi al soldo dei francesi. Contro costori i tedeschi non ebbero pietà: considerati traditori dell'Impero, furono passati per le armi dal primo all'ultimo. Nel frattempo gli svizzeri cercavano di raggiungere la zona del combattimento, mentre la gendarmerìe cercava mnella fuga la salvezza dalla pioggia di piombo che gli archibugeri le versavano contro. Nella fuga i cavalieri francesi scomigliarono il quadrato degli svizzeri, i quali, vedendo anche la riserva di cavalieri francesi al comandon del duca d'Alencon scappare senza aver combattuto, e presi alle spalle dalla guarnigione di Pavia, si sbandarono a loro volta e si diedero alla fuga. L'Alencon, ritenendo inutile sacrificare in un inutile attacco la propria riserva di cavalieri pesanti, passò il ponte di barche sul Ticino, e preso con se le ordinanze francesi ancora integre poste a Sud di Pavia, si ritirò. Gli svizzeri, abbandonati dall'Alencon, e incalzati da Lanzi, a centinaia annegarono nel Ticino gelato. A chi si arrese tuttavia i Lanzi concessero loro di rientrare in patria, dopo però averli spogliati di ogni bene: concessione cmq notevole, visto l'odio che c'era fra le truppe mercenarie Svizzere e quelle Lanzichenecche.
Francesco I frattanto cercava di guadagnare la volta di Milano, dirigendo a NO, ma dopo una valorosa resistenza fu catturato e condotto al convento di S. Paolo. Insieme a lui furono fatti prigionieri anche decine di gentiluomini, fra cui Enrico d'Albret, re di Navarra. Caduti invece erano il LA Palice, l'ammiraglio di francia Bonnivet, Renato di Savoia, Galeazzo Sanseverino, Luois de la Tremoille.
Carlo V, a Madrid, seppe della vittoria circa 15 giorni dopo: da cattolici convinto proibì ogni forma di festeggiamento e fece dire messe speciali per i defunti.
Dopo la battaglia lo scenario d'Europa cambiò radicalmente. La Lombardia divenne saldo possesso spagnolo, ma i francesi non rinunciarono a nuove invasioni in Italia. L'influenza spagnola in Italia aumentò a dismisura. Due anni dopo imLanzichenechhi posero al sacco Roma, in una spedizione punitiva nei confronti di Papa Clemente VII, "reo" di aver appoggiato le aspirazioni di libertà dei comuni italiani. Per circa tre anni l'Italia fu insanguinata da varie battaglie, che si conclusero solo quando la Spagna ebbe piegato al suo volere la penisola.
Da: "LA BATTAGLIA NEL PARCO", di Marco Galandra
Da leggere
Per gli appssionati di armi e armati, consiglierei i soliti Osprey:
CAM 044 Pavia 1525
MAA 058 The Landsknechts
MAA 098 The Swiss at War
WAR 094 The landsknecths Soldier 1486-1560
MAA 136 Italian Medieval Armies 1300-1500
Inoltre, consiglierei il bellissimo libro di M. Troso: "ITALIA! ITALIA! 1526-1530", che narra delle vicende dopo la battaglia di Pavia.
Ciao!
Vainamoinen
io lo reputo l'ennesimo esercito invasore d'italia ma ciò non toglie che è una parte davvero interessante!!!!considerando che in questo momento stò studiando il feudalesimo.....
Bravo Vainamoinen!
Vedo che abbiamo le medesime fonti!
Comunque si sta aprendo una polemica....l'ho letto proprio pochi istanti fa su un giornale locale. A quanto pare, il padrone dei campi smentisce seccamente l'ipotesi delle tombe...(ma va?)...mentre ci sono altri studiosi che sospettano si tratti di una necropoli ancora più antica....di epoca romana, addirittura!
E' pur vero che la località che noi (della zona) oggi chiamiamo Porta d'Agosto era in origine un'accampamento romano, però.......
Spero che avviino al più presto i lavori per ispezionare i campi...
Anche se sono quasi certa che si tratti dei soldati morti nella Battaglia di Pavia!
Sono troppe le coincidenze!
Anyway...
I'll let you know as soon as i will have tidings!
Kisses
Due anni dopo ci fu il quarto sacco della storia di Roma....uno dei momenti più bassi nella storia della penisola intera.
Comunque si sta aprendo una polemica....l'ho letto proprio pochi istanti fa su un giornale locale. A quanto pare, il padrone dei campi smentisce seccamente l'ipotesi delle tombe...(ma va?)
C'è da dire che con la legislatura italiana se viene scoperto qualcosa nel tuo terreno, te lo espropriano e non te lo pagano una cippa....
Negli States, ogni cosa trovata in un tuo terreno rimane di tua proprietà e puoi rivenderla al miglior offerente...
Conosco bene questa vicenda, a comandare l'avanguardia imperiale (fa molto Guerre Stellari....) era infatti Alfonso D'Avalos, Marchese di Vasto, mia città d'origine, sul cui belvedere ancora troneggia l'omonimo palazzo.........
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Brutto periodo per l'Italia
Bella e interessante la rievocazione
Complimenti
che tra l'altro segna la fine definitiva del cavaliere baldo e ciula di fronte all'archibugio e alla picca svizzera.
beh.. se è veramente il cimitero della battagila di pavia.. bellissima notizia..
ma purtroppo sono un pochino scettica perchè nn è proprio una zona tranquilla in cui tutti quei corpi possano essere stati nascosti epr tutto questo e apparsi così all' "improvviso"
peace rhox
In effetti, Rhox, sono riemerse solo ora per un motivo preciso.....a cui il tempo atmosferico degli scorsi giorni ha solo contribuito....
Pare infatti che i campi siano stati livellati con una lama e, conseguentemente, abbassati (perché raggiungevano il livello della strada, suppongo; abito in campagna, ma non possiedo nel modo più assoluto quello che si definisce "pollice verde". ....).
Le abbondanti piogge dei giorni successivi hanno ulteriormente appiattito la superficie, per questo sono ora visibili.
Non bisogna immaginarsi delle lapidi vere e proprie, ma, come ho detto nel mio primo post, sono delle "macchie bianche" che affiorano sotto un velo di terra....
Tengo a precisare che queste non sono considerazioni a cui sono giunta da sola, anzi, altro non sono che affermazioni fatte da persone "più o meno esperte" e che mi sono limitata a riportare così come le ho lette.
Kisses
In effetti, Rhox, sono riemerse solo ora per un motivo preciso.....a cui il tempo atmosferico degli scorsi giorni ha solo contribuito....Pare infatti che i campi siano stati livellati con una lama e, conseguentemente, abbassati (perché raggiungevano il livello della strada, suppongo; abito in campagna, ma non possiedo nel modo più assoluto quello che si definisce "pollice verde". ....).
Le abbondanti piogge dei giorni successivi hanno ulteriormente appiattito la superficie, per questo sono ora visibili.
Non bisogna immaginarsi delle lapidi vere e proprie, ma, come ho detto nel mio primo post, sono delle "macchie bianche" che affiorano sotto un velo di terra....
Tengo a precisare che queste non sono considerazioni a cui sono giunta da sola, anzi, altro non sono che affermazioni fatte da persone "più o meno esperte" e che mi sono limitata a riportare così come le ho lette.
Kisses
tranquilla. n volevo intedere che t fossi inventata qualcosa..
ma avendo studiato agraria t posso dire con certezza che è praticamente impossibile che emergano tombe all'improvviso così.. che nn siano mai emerse durante l'aratura(che è un processoc he va ad una profondità d circa 40-50 cm che quindi è notevolmente + profonda d una lamatura che resta molto superficiale..).. vorrebbe dire che se sono apparse così all'improvviso erano profonde metri.. ogni anno un campo coltivato s abbassa d almeno un cm... 500 anni.. 500 cm..tantini..
e soprattutto dopo 500 anni il terreno nn ha + influenze cromatiche perchè ha completamente assorbito i minerali e anche già dilavato..
poi.. tutto è possibile.. dalla mia.. con l'esperienza in campo agricolo t dico che è alquanto difficile..
peace rhox
Mmmmmm.....illuminante!
Grazie Rhox!
Sai cosa? Se non fossi così "politically correct" andrei a farmi una scavatina in quei campi.....chissà che qualcosa salti fuori davvero!
Anyway...
Per ora beviamoci su !
Alla tua !
Kisses
prego!!!!
alla tua!!!
peace rhox