LA STAZIONE
Ora X, una qualsiasi stazione ferroviaria in una grande città chiamata mondo...un gran movimento di gente...
Solitamente uno transita, accompagnato da amici, familiari o il proprio partner quindi non si sofferma a guardare la bellezza della “stazione ferroviaria”...
Si, perché c'è qualcosa di bello in tutto questo...provate a trovarvici da soli, e iniziate a guardarvi tutto intorno...non è lo stesso posto che uno è abituato a vedere...
Tutto intorno facce stanche che non vedono l'ora di sedersi a riposare, gruppi amici che scherzano felici, persone tristi appoggiate ad una colonna che ti viene da chiederti come mai si trova in viaggio...
Abbassi gli occhi un attimo...pensi che ti senti quasi un fantasma in mezzo a tutto questo, poi ricominci a guardare...
...vedi fermi in un angolo un gruppo di ragazzi e ragazze seduti sulle valigie che scherzano e ogni tanto gettano un occhio al cartellone in continuo aggiornamento con gli orari dei treni...
Una coppia sulla mezza età ti passa vicino e senti la moglie che rimprovera il marito...
Una giovane si avvicina all'edicola, quel piccolo chiosco proprio al centro della stazione, per comprare delle riviste...
Un signore con il sole 24 ore quasi ti travolge mentre corre verso il binario dal quale sta per partire il suo treno ed una passante ti fa un sorriso...
Poi, dopo questa tempesta di facce, espressioni, sentimenti che puoi leggere sui volti, ti fermi...dai un'occhiata al cartellone e vedi che il tuo treno partirà tra un pò di tempo ancora, quindi torni a guardarti intorno...
Vedi di nuovo una ragazza che avevi visto passare poco tempo prima, stavolta è lì ferma, che sta mandando un messaggio con il telefono mentre sfoglia svogliatamente una rivista...
...all'improvviso due piccioni volano alti sopra un gruppo di persone, sotto le grandi arcate della costruzione, e vedi la gente spostarsi rapidamente, come per paura di essere colpita da un fastidioso scarico...
In un angolo scorgi una signora con delle valigie ed un bambino seduto sopra...la vedi affannata, al telefono col marito che cerca di spiegargli che la figlia, al momento di scendere, è tornata correndo al sedile che stava occupando per recuperare la sciarpa che aveva dimenticato, ma evidentemente non è stata abbastanza rapida, ed il treno è ripartito...
Caratteri e numeri adesso scorrono veloci su quello schermo ed ecco che viene chiamato il tuo treno...lentamente raccogli le tue cose e ti avvii verso il giusto binario e intorno a te vedi sconosciuti, ma con facce note...quelle che osservavi fino a poco prima...
Dietro la colonna del binario scorgi una faccia già vista...nella biglietteria era nella coda accanto alla tua a fare il biglietto e l'hai incontrata di nuovo all'edicola, mentre comprava 'Donna Moderna'...
Ecco che arriva il treno, le porte si aprono, i passeggeri scendono e pazientemente aspetti che venga il momento di salire...
Controlli i dati della prenotazione sul biglietto...si, sei proprio davanti alla carrozza giusta...sali e inizi a cercare il tuo posto...90, 86, 82, 78, 74, 70, 66, 62, 58, 54, 50, cambi lato, 48, 44, 40, 36, si, ecco il tuo posto, il 36...
Vedi sul tavolino centrale, in mezzo alle due file di posti che si guardano, una copia di 'Donna Moderna' e una figura che si toglie un giaccone...ti siedi, di fronte a lei, ti sorride e abbassa gli occhi sulla sua rivista...
Anche tu ti dedichi alla lettura, cosa c'è di meglio della lettura quando si viaggia?
Ma non ci riesci, quella faccia ti ricorda qualcuno....qualcuno che conosci, ogni tanto distogli gli occhi dal tuo libro per riguardarla e ricordare un nome, e casualmente i tuoi occhi si incrociano con i suoi...ti sorride, imbarazzato torni alla tua lettura...
Lei posa la rivista sul tavolino e si sistema meglio sul seggiolino, mentre continui a leggere e guardarti intorno con la coda dell'occhio...
Ogni tanto l'occhio si posa in direzione del finestrino, altre volte sugli altri passeggeri del treno, intenti a parlare tra loro fino a che tutto viene interrotto da una voce che avvisa che tra pochi minuti il treno giungerà alla stazione che era la tua destinazione...
Ti alzi e riprendi le tue cose dagli sportelli posti sopra i seggiolini, riponi il libro e la rivista nello zaino e ti siedi nuovamente...
Il treno inizia a rallentare, si sta avvicinando alla stazione...ti alzi di nuovo, indossi la tua giacca di pelle, ti metti lo zaino sulla spalla e lentamente, tra sguardi indifferenti ti avvii verso le porte del vagone...
Il treno è fermo, si aprono le porte...insieme ad altri sconosciuti scendi quegli scalini...sei di nuovo in una stazione, altra gente che và, altra gente viene...
Ti dirigi verso l'uscita e ti metti in attesa...c'è chi passa a chiedere qualche moneta, chi chiede una sigaretta...tu sei lì, sotto i loggiati a fumare la tua sigaretta, mentre attendi le persone con cui hai appuntamento...
Il tempo lì per te è quasi fermo, mentre vedi che tutto corre, intorno a te...
Poi, quando arrivano le persone con cui hai appuntamento, quella finestra nel cuore che ti permetteva di guardare intorno a te si chiude...diventi insensibile a tutta quella gente intorno, ma un pensiero balena nella tua mente...
Forse, nascosto dietro una colonna, c'è qualcun altro tutto da solo che si sta guardando intorno e magari adesso i suoi occhi guardano proprio verso di noi...un gruppo di amici, in mezzo alla gente che và e viene sotto i loggiati di una stazione, che scherzano e ridono tra loro per poi lentamente allontanarsi...
Sandro.
Grande Sandro, hai espresso in modo molto dettagliato la stessa sensazione ke ho io nella mia vita di pendolare...nn mi capita sempre ovvio, ma spesso invece di guardare il paesaggio ke scorre dietro il finestrino del treno, preferisco accingermi a veder vivere gli altri, magari mentre il treno è fermo alla stazione, e attraverso quel medesimo finestrino osservare, come se io fossi estranea alla vita stessa...per una volta osservatrice e nn protagonista, spettatrice di una partita ke giocano gli altri e nn piccola pedina...è molto divertente!
Bella Sandro, anch'io a volte mi concentro nel guardare gli altri... ma in stazione proprio non ce la faccio!!!! Adoro i treni, sono una delle mie passioni!!!
W I TRENI!!!!
Gran bel post harris Molto profondo rende bene l'idea che volevi esprimenre A me piace viaggiare,ma i rapporti brevi e spesso cordiali che si instaurano tra viaggiatori si perdono subito,è questa la parte che preferisoco meno ^^ Ble mezzo il treno cmq..anche s ei prezzi aumentano ehehe
Forse, nascosto dietro una colonna, c'è qualcun altro tutto da solo che si sta guardando intorno e magari adesso i suoi occhi guardano proprio verso di noi...un gruppo di amici, in mezzo alla gente che và e viene sotto i loggiati di una stazione, che scherzano e ridono tra loro per poi lentamente allontanarsi...
grandioso,
bella lì Sandro!
Bello, Harr!! Molto, molto profondo!!
Una volta ho avuto modo di studiare le stazioni durante un seminario gdr... le stazioni sono un non-luogo, anche per questo sono luogo di riposo privilegiato dai senzatetto...
ognuno si muove a velocità diverse, è un luogo in cui si passa facilmente insservati e varie velocità si incontrano.
Abbiamo fatto un gioco-esperimento: ognuno di noi ha scelto una velocità (in una scala da uno a dieci) e ha dovuto comprare un biglietto usando solo la sua velocità.
Fantastico vedere alcuni di noi muoversi a rallentatore, altri come in un film di Ridolini, e siamo passati tutti inosservati. Un'esperienza davvero interessante.