SPOILERS DA
Raymoind Feist
L'ARTIGLIO DEL FALCO D'ARGENTO
IL RE DELLE VOLPI
A. Dumas
IL CONTE DI MONTECRISTO
Leggendo i due libri tradotti in italiano della Saga del Conclave delle Ombre ho trovato numerose analogie con la vicenda del Conte di Montecristo e, ancora di più, tra i protagonisti delle due vicende.
Sia Edmondo che Artiglio vengono strappati alle loro vite e alle loro famiglie in un momento importante della loro crescita di esseri umani. Il primo, tradito da amici e da un collega viene strappato al padre ed alla promessa sposa il giorno del suo rientro a casa e della sua promozione a Capitano; il secondo quasi ucciso mentre assiste semi-impotente allo sterminio della sua gente nel giorno in cui passa dall'essere un bambino a essere un uomo adulto.
Edmondo viene lungamente rinchiuso nel terribile carcere del Castello d'If, spuntone di roccia a largo della costa che ospita unicamente la prigione. Lo stesso succede ad Artiglio ne Il Re delle Volpi, quando viene rinchiuso nella Fortezza della Disperazione.
Entrambi vivono di vendetta verso coloro che hanno strappato loro quel che avevano di più caro.
Entrambi sono, nel momento della sciagura, ignoranti e deboli finchè una guida emerge dall'oscurità per salvarli dalla loro stessa disperazione. La figura di Farìa, nel Conte, viene sostituita dai diversi maestri di Artiglio (Robert, Caleb, Magnus, Nakor e lo stesso Pug) ne L'Artiglio del Falco d'Argento. Questi comprimari hanno la funzione di trasformare i nostri protagonisti da sempliciotti ignoranti in persone colte, di classe e capaci di molto. Così, per mezzo dei loro insegnanti, Edmondo fa i primi passi per divenire l'enigmatica figura del Conte e Artiglio comincia a trasformarsi in Talwin, Campione della Corte dei Maestri, abile Baro, Assassino, Manipolatore... insomma, i nostri beniamini si somigliano sempre di più.
Entrambi, man mano che fanno piazza pulita dei lori nemici, si dimostrano senza scrupoli e determinati anche a sacrificare vite, la loro come quella altrui, pur di ottenere la vendetta da cui sono ossessionati.
Sono, durante la loro evoluzione, massima rappresentazione del concetto machiavellico del Fine che giustifica i Mezzi. Purchè la giusta vendetta venga concessa tutto può essere compiuto. Nefandezze, menzogne, avvelenamenti, chi ha nel cuore la certezza di compiere la Giustizia non è colpevole di nessuno dei crimini che commette.
La catarsi accomuna i due protagonisti che, al momento del raggiungimento del loro scopo tentennano. Il dolore per la consapevolezza di aver compiuto indicibi orrori, di aver "perduto la propria anima" sacrificando la loro umanità al Dio della Vendetta, li spinge attraverso la sofferenza ad un gesto di purificazione. Chi graziando gli ultimi due dei suoi nemici, chi rinunciando a compiere la parte conclusiva del suo piano diabolico, entrambi si fanno garanti della ricostruzione delle vite di chi ancora li circonda...
... e se penso che Riftwar Legacy e Serpentwar Saga non ce le traducono in italiano mi viene una rabbia...
^_^ ^_^
FINE SPOILERS DA
Raymoind Feist
L'ARTIGLIO DEL FALCO D'ARGENTO
IL RE DELLE VOLPI
A. Dumas
IL CONTE DI MONTECRISTO