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Le sette gemme, Andrea d'Angelo
D di Dany Snow R.
creato il 21 dicembre 2004

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Dany Snow R.
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Dany Snow R.
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Inviato il 21 dicembre 2004 17:30 Autore

Scrivo questo post qua sapendo che così arriverà anche all'autore :stralol:

Premetto che l'ho finito di leggere qualche giorno fa, e ho volutamente aspettato a scrivere cosa ne pensavo per non rischiare di mettere giù commenti troppo duri, fatti "a caldo", ma un minimo ragionati.

Premetto anche che personalmente vedo tutti gli scrittori italiani come rivali e li odio in massa hauhuahuahuahuahuah >_> tranne Eco, Benni e Camilleri...

Ed ora veniamo al romanzo :figo:

 

 

Già dalle prime pagine, quando si descrive la "compagnia", ci sono rimasto un po' male: a parte il rompiscatole (un Raistlin senza magia) e il forzuto (un neanderthaliano profondo, delicato, ponderato & saggio), tutti gli altri personaggi sono perfettamente anonimi. Leggere dei due hobbit (perché SONO hobbit, dai) flirnes e dlirnes è come leggere di fili e kili, o doin e gloin, o qualsiasi altra coppia di fratelli nello hobbit... sai che ci sono, ma non sapresti assolutamente distinguerli. Ancora oggi ricordare i nomi dei 13 nani è un notevole esercizio mnemonico... per fortuna qua erano solo 2.

Su Tarko e Balko si fa una bella confusione, il nome è simile e solo molto avanti nella storia si capisce la differenza tra i due. Uno è il buffone del gruppo, l'altro è Shinji Ikari.

 

A parte la confusione iniziale sui personaggi (ah già, c'è anche Maestro Aemon, ormai me lo scordavo), che comunque dopo le prime 200-250 pagine più o meno si dipana, la cosa più notevole che ho notato è che sono tutti dei novelli Gandhi. A parte l'assurdo (secondo me) di avere un ambasciatore così povero da dover viaggiare a piedi, senza la puzza sotto il naso, che s'incazza ogni due per tre per mle peggio cavolate, tutti gli altri personaggi sono perfettamente pacifici e accomodanti, pronto al dialogo e al confronto, anche quando hanno lame puntate alla gola o marciscono nei profondi antri di una prigione sottoterra. Ora ho capito perché Gesù l'han messo in croce: sai che palle se tutti fossero sempre così pacifici! o___O

 

No, davvero, ogni tanto ci si deprime.per quanto sono buoni e bravi... posso capire non ricorrere sempre alla violenza, ma cavolo, anche san francesco ogni tanto s'incazzava :smack:' Questi no... hanno pure le regoline... "pensiamo ognuno per conto proprio per non influenzarci"... azz son più democratici degli americani! ;P

 

Battute a parte, non posso DAVVERO credere che siano così pacifici in ogni circostanza... cavolo, persino a mio nonno a volte scappano i cavalli...

 

Una cosa (stilistica forse) che ho notato, e che mi ha infastidito abbastanza, è che ogni personaggio ha la sua giustificazione per ogni frase che dice o pensiero che fa.

Come posso spiegarmi?

 

Ad esempio, ricordo frasi del tipo "...TIZIO prese il comando della situazione. D'altronde, lui era un capo naturale, e tutti lo sapevano naturalmente, come se l'avessero sempre saputo, fin da quando erano bambini insieme e lui si ciucciava il pollicione per primo."

 

Cioè... possibile che ogni personaggio si deve riempire di seghe mentali quando parla o pensa degli altri? o_O "TIZIO prese il comando della situazione" bastava e avanzava... cioè... come mai tutti i personaggi tendono sempre a giustificare se stessi e gli amici ad ogni riga? Possibile che uno non può pensare "stavolta CAIO aveva davvero rotto..." senza poi dover anche farsi mille pare del tipo "...ma in fondo era ingiusto, la situazione era difficile e in fondo anche lui, come tutti, doveva essere abattuto per la morte di SANGIUSEPPE per non pensare poi a... e a... ecc. ecc."

 

Cioè... un po' d'introspezione ok... ma che su 7 personaggi 6 siano così... è allucinante O__O

Altra cosa... i popoli / razze sono tutti uguali. Possibile? Cioè... non si riesce a capire bene la differenza tra un meek, un growl o un korbit. Si capisce bene il baile perché è quello vecchio. Il growl me l'immaginavo grande e grosso, ma anche qui, a volte vien detto che non è poi così forte o così grosso... cioè, alla fine è normale o_O Non si capisce poi se i Corvini siano meek o che altra razza... cioè, a questo punto meglio scrivere di elfi, nani e barbari: almeno sai come son fatti e stop. Cioè... anche nelle cronache abbiamo Andali, Primi Uomini, Rhyonar, Targaryen, abitanti delle città libere, figli della foresta e via dicendo... ma almeno è spiegato nella storia, da un personaggio o dall'altro. Qui è tutto molto confuso.

 

La mancanza di una mappa è terribile, si fa una fatica notevole a seguire il percorso dei "nostri eroi": e una delle parti più belle del libro, quella dell'ex-generale di Lork che s'innamora della korbit cacciatrice d'anime, è stata tagliata a metà, senza sapere che fine hanno fatto quei due, come anche la creatura mstruosa di Lork... :figo:

 

Lork stesso, come personaggio, m'è piaciuto parecchio, e così anche il tirannosauro. Molto belle le descrizioni sensoriali di Lork cieco, ma certi termini troppo moderni come "teletrasporto" stonano un po' in un mondo fantasy, imho. Anche il fatto di usare la magia per parlare coi suoi capitani di guerra lo "smitizza" un po'... sembra più un cattivo alla DnD che alla Sauron.

 

 

Nel complesso, che dire? Non mi sento di consigliare questo libro: troppo lento e noioso. Poi magari sono io, eh... ma l'azione è minima, ed ogni volta che si preannuncia un bello scontro, anche solo verbale, viene troncato sul nascere dal buonismo esasperato dei personaggi (che, come dicevo, sono troppo poco incisivi e vari).

 

Mi è rimasta molto la curiosità di vedere come va avanti, visto come finisce, ma dato il prezzo penso che me lo farò raccontare da qualcun'altro... magari ne trovo uno che riesce a ricordare, o anche solo pronunciare, il nome di quelle cavolo di gemme...


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Polgara
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Inviato il 21 dicembre 2004 17:49

:smack: Dany già esiste un topic dedicato ad Andrea (sta pure in evidenza :figo: )

 

>_> Andrea D'Angelo (la Fortezza)

 

 

Polgara


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Dany Snow R.
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Inviato il 22 dicembre 2004 1:39 Autore

ma La fortezza è il terzo libro, no? io qua parlavo solo del primo ^^

se quel post è per tutti e tre i libri potresti unire questo mio? se no al limite lo copio & incollo di là ^^


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Negróre
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Inviato il 22 dicembre 2004 11:11
Scrivo questo post qua sapendo che così arriverà anche all'autore :smack:

Premetto che l'ho finito di leggere qualche giorno fa, e ho volutamente aspettato a scrivere cosa ne pensavo per non rischiare di mettere giù commenti troppo duri, fatti "a caldo", ma un minimo ragionati.

Premetto anche che personalmente vedo tutti gli scrittori italiani come rivali e li odio in massa hauhuahuahuahuahuah  >_> tranne Eco, Benni e Camilleri...

Ciao Dany, grazie per il commento.

Mi dispiace non ti sia piaciuto, ma non è possibile soddisfare tutti. Mi sono fatto una ragione di questo da tempo. Peccato.

 

Non riesco a risponderti come vorrei in questi giorni, perché devo consegnare il mio prossimo romanzo il 10 gennaio e veramente non ho più tempo da perdere.

 

In ogni caso, i tuoi rivali non sono gli autori già pubblicati, ma tutti quelli che sono ancora inediti... e sono davvero davvero tanti. Lo dico senza tono polemico e per farti capire che non devi pensare ai rivali, ma soltanto a produrre qualcosa di buono. E, soprattutto, che sarebbe il caso di vedere negli autori italiani pubblicati, pur distinguendo, un'opportunità maggiore, non qualcuno che porta via spazio.

La situazione è già difficile senza vedere nei segnali positivi qualcosa di negativo.

 

E tutto questo, ovviamente, non c'entra con il commento del libro, ma con la tua premessa. Circa il commento a "Le sette gemme", invece, avrei un sacco di cose da dire su quanto scrivi (in parte sono d'accordo con te, in parte assolutamente no). Se troverò il tempo prima del 10 gennaio, risponderò, se no lo farò comunque dopo.


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Dany Snow R.
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Dany Snow R.
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Inviato il 22 dicembre 2004 16:52 Autore

mi farebbe piacere leggere la tua risposta, ci speravo =) in effetti so che ho un atteggiamento abbastanza infantile verso gli scrittori "di professione2, ma è più forte di me ^^ spero che non te ne prenderai a male per le critiche al libro!


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Negróre
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Inviato il 27 dicembre 2004 16:11

Dunque, tento di rispondere alle molte questioni sollevate.

 

Allora, sarò schietto come sempre. E non prendertela se certe critiche le ritengo assurde. In fondo, è soltanto questione di punti di vista.

 

Una piccola premessa.

Ho già scritto altrove e in più posti che, ahimè, “Le sette gemme” è un romanzo che ha alcuni peccati di gioventù di troppo (un paio strutturalmente, un bel po’ di più tecnicamente). Io stesso non gli do la sufficienza.

E per questi motivi (oggettivi) spesso non si è fatto amare, anzi. Ciò premesso, vedo nella tua critica una reazione comprensibile, ma esagerata e un pelino superficiale.

 

Ah, sì, non ce la faccio proprio a rispondere in modo così esteso una seconda volta, il mio tempo è limitatissimo. Parliamone ancora, se vuoi, ma non perdiamoci in “è così...”, “no, è come dico io...”, “no, ho ragione io...”.

Hai detto la tua, ho detto la mia.

Cominciamo.

 

> a parte il rompiscatole (un Raistlin senza magia)

 

Non so dove tu veda un “Raistlin senza magia”. Tua sensazione, per carità, ma a mio avviso assurda. Già il fatto di pensare a un Raistlin senza la magia ne fai qualcosa di completamente diverso, se permetti...

 

> Leggere dei due hobbit (perché SONO hobbit, dai) flirnes e dlirnes è come leggere di fili e kili, o doin e gloin

 

Seconda assurdità: Hobbit?! Al di là del fatto che gli Hobbit sono una cosa e Fili e Kili un'altra...

In ogni caso, in parte hai ragione, ma c'è una spiegazione a questo e ciò che tu ritieni un difetto, personalmente io lo ritegno un pregio (ponderato, non casuale): i due personaggi sono caratterizzati volutamente in sordina (e questo aspetto è proprio una risposta a Dragonlance, anziché una sua imitazione). Tu sei per protagonisti a tutti i costi, forse, io invece sono dell'idea che sia davvero inverosimile che di una compagnia di amici tutti finiscano per emergere e fare qualcosa d'importante.

 

Inoltre, detesto gli eroi. E quando dichiaro di scrivere di “persone” normali, queste sono proprio normali. Non normali che diventano eroiche, cosa che detesto, ma normali che, al limite, riescono a sopravvivere a una piccola impresa pagando un prezzo molto alto, tornando normali subito dopo.

Flirnes e Dlirnes, mi cito, “sono come la luce dell’alba, distante, fioca, ma regolarmente presente”. Volente o nolente, è così che li ho voluti.

 

> Su Tarko e Balko si fa una bella confusione, il nome è simile e solo molto avanti nella storia si capisce la differenza tra i due.

 

Questa questione del nome simile, invece, è un difetto oggettivo. C’è una ragione anche per questa scelta (affettiva), ma il difetto d’impostazione resta. Lo sapevo, ma mi sono incaponito.

 

> Uno è il buffone del gruppo, l'altro è Shinji Ikari.

 

Mah? Il buffone del gruppo? Direi assolutamente di no. Ma non hai letto avanti.

E quel nome strano che metti lì, sinceramente, non so proprio “chi” sia.

 

> ah già, c'è anche Maestro Aemon, ormai me lo scordavo

 

E ti sei perso il resto della trilogia: ci sono tutti! Luke Skywalker, Walker Texas Ranger, Zorro, alcuni personaggi di Zelig, Paperoga, Gandalf (ovviamente) e perfino una versione del Capitano Kirk (senza l’Enterprise, però).

 

> la cosa più notevole che ho notato è che sono tutti dei novelli Gandhi.

 

Gandhi, dimenticavo!

 

Ti faccio una sola domanda: se tu e sei tuoi amici finiste in una situazione in cui rischiate la vita e uno dei tuoi amici comincia a dare in escandescenze, rischiando di accelerare la vostra collettiva dipartita (e siete circondati da un popolo intero e ostile)... cosa fai? Perdi la pazienza o tenti di mediare.

La differenza di scelta può valere la vita o la morte. Non ti ci vedo così spavaldo (stupido) di fronte alla morte.

Sei su sette dimostrano di tenere più alla propria vita, che alla propria dignità (e in questo sono proprio il contrario dell’eroe! Sono, mi spiace ma le nostre concezioni sono esattamente opposte, molto reali. La tua idea di “persona” è romantica, a mio avviso). Io rivendico il diritto dei miei personaggi protagonisti di avere vistosi difetti, tra cui l’umanità (che non è, come dici tu, perdere le staffe, come le perdeva ogni tanto pure tuo nonno, ma umiliarsi pur di tenersi stretto quell’unico straccio che possiedono, cui diamo il nome di “vita”).

 

> A parte l'assurdo (secondo me) di avere un ambasciatore così povero da dover viaggiare a piedi

 

Dici? Non mi sembra un gran difetto; hai una visione diversa. Ma nel mio mondo vanno molto spesso a piedi, perché un cavallo costa caro e devi mantenerlo tutti i restanti giorni in cui non viaggi. E un ambasciatore del mio mondo non viaggia di continuo e non è mai ricco.

 

> No, davvero, ogni tanto ci si deprime.per quanto sono buoni e bravi...

 

Tanto buoni e bravi che, sempre nel romanzo che hai letto tu, a un certo punto vengono quasi alle mani tra loro (ma ormai avevi già deciso). E, guarda caso, proprio nel momento in cui possono permetterselo, perché non rischiano la vita.

E, te lo ricordo una volta sola, tu hai letto un terzo della storia. Libero di non continuare a leggere, diritto sacrosanto del lettore, ma sappi che tu stai giudicando il primo terzo di una storia, non una storia intera. Alcune delle cose che dici, sebbene comprensibili, non fanno però i conti con quanto l’autore ha ideato pensando alla storia intera e che nei libri successivi emerge con chiarezza.

 

> Una cosa (stilistica forse) che ho notato, e che mi ha infastidito abbastanza, è che ogni personaggio ha la sua giustificazione per ogni frase che dice o pensiero che fa.

 

Ti sei spiegato benissimo. E su questo hai ragione. Come ti dicevo, tecnicamente il romanzo è insufficiente (molti mi hanno scritto di no, a molti è piaciuto, ma io l’ho detto anche a loro, l’ho sempre detto... non sono qui per mediare: a differenza dei miei personaggi, Dany, io non sto rischiando la vita).

 

Circa l’aspetto tecnico, se ne avrai il fegato e la voglia, dal momento che di questa trilogia non se ne parla proprio di continuare (e ti capisco!), mi piacerebbe valutassi l’Andrea D’Angelo d’oggi (La Rocca dei Silenzi, uscirà a fine marzo, quasi certamente, sennò aprile) e non quello di oltre dieci anni fa (Le sette gemme).

 

> Cioè... un po' d'introspezione ok... ma che su 7 personaggi 6 siano così... è allucinante O__O

 

Questo è sbagliato.

Non c’entrano i personaggi, perché tutti pensano. Sette personaggi su sette sono così. Il problema è tecnico, dell’autore, che non ha scritto il romanzo in modo equilibrato, calcando la mano (per evidente inesperienza).

 

> Altra cosa... i popoli / razze sono tutti uguali. Possibile?

 

Sono tutti diversi.

Ma in questa trilogia non potevo appesantire la vicenda con troppi particolari fuori tema (che riguardano la cultura e la tradizione e altri aspetti non spiccatamente fisici), anche perché il momento per capire tali differenze è la trilogia successiva.

In ogni caso, cosa c’è di strano? Di che differenza parli? E che differenze così marcate possono avere sette persone che vivono da anni nella stessa città?

Se parli di differenze fisiche sei fuori strada, le ho eliminate quasi tutte (a parte l’incarnato e alcune - rare - particolarità). Non mi piace dirmi da solo queste cose, ma è evidente che gli elementi originali di una storia passano per difetti oggi giorno... se sulla costa del libro il nome è italiano.

 

> Il growl me l'immaginavo grande e grosso, ma anche qui, a volte vien detto che non è poi così forte o così grosso...

 

???

Non mi risulta. Netomirk è grande e ben piantato; da nessuna parte lo dico debole (a meno che non sia stanco e provato per qualcosa), né piccolo.

Ma certo non ha tre metri, se è questo che ti eri immaginato. Per la precisione, è alto all’incirca un metro e novanta.

 

> Non si capisce poi se i Corvini siano meek o che altra razza...

 

E’ voluto.

I Corvini sono Meek deviati, ma non diranno mai che sono Meek, come i Meek non li considereranno mai più Meek a tutti gli effetti. Semplicemente, non avendo contatti gli uni con gli altri, la loro statura media è leggermente più bassa di quella dei Meek di Meekkârja e, mediamente, hanno l’incarnato leggermente più pallido.

Ragioni storiche. E anche queste emergeranno nella seconda trilogia, com’era previsto fin dall’inizio per un motivo ben preciso (che sarà lampante e, bada bene, giustificato dalla trilogia precedente) che però non anticipo.

 

> Qui è tutto molto confuso.

 

Come lo è il mondo, Dany, come lo è il nostro mondo...

 

> La mancanza di una mappa è terribile

 

Ho tentato di farla inserire in tutti e tre i romanzi, in periodi diversi. Per motivi tecnici indipendenti da me, non è stata inserita.

E’ presente sul mio sito, più di così non ho potuto fare.

 

> e una delle parti più belle del libro, quella dell'ex-generale di Lork che s'innamora della korbit cacciatrice d'anime, è stata tagliata a metà, senza sapere che fine hanno fatto quei due, come anche la creatura mstruosa di Lork... :figo:

 

E’ una trilogia soltanto di nome, perché è una storia unica divisa in tre volumi. Questo non può essere un difetto.

 

> sembra più un cattivo alla DnD che alla Sauron.

 

Pure D&D!

Ma allora Raistlin è Lork! Ah, no... hai detto senza magia... :figo:

 

> magari ne trovo uno che riesce a ricordare, o anche solo pronunciare, il nome di quelle cavolo di gemme...

 

Dany, franchezza per franchezza: le critiche sono tutte sacrosante e ne ho ricevute di molto più dure delle tue (anche perché meglio argomentate). Ciò che mi lascia perplesso è il tono sarcastico che di tanto in tanto sembra sfociare nel “poco rispetto” per il lavoro altrui (e parlo di rispetto, non del fatto che un libro debba piacere per forza, sottolineo).

Non è carino. E, sebbene ti auguri di avermi infine come “rivale”, diventando edito in un prossimo futuro, forse quel giorno capirai che è tutto fuorché costruttivo.

 

Ecco, sono riuscito a risponderti dall’ufficio in una giornata particolarmente tranquilla (e perdona se qualcosa è poco chiaro o se vi sono refusi da qualche parte, non ho avuto tempo di rileggere).

Ora, davvero, fino al 10 considerami morto! Ciao e a presto.


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Inviato il 28 dicembre 2004 0:28

Ciao Andrea, ciao Dany,

premetto che intervengo nella discussione senza averne alcun diritto.

 

Ora ho letto attentamente il confronto tra scrittore e lettore che a mio avviso è la più grande fortuna possa avere chiunque ami leggere; e parlo di qualsiasi genere.

 

E' qualche anno che adocchio i tuoi libri sugli scaffali della libreria Andrea, ma non mi sono mai deciso a comprarli, vuoi per mancanza di fiducia negli scrittori italiani (peraltro ingiustificata) vuoi per il continuo espandersi del mondo fantasy che sforna nuovi libri al ritmo dei conigli.

 

Inoltre, come gran parte della massa, mi faccio guidare dall'assonanza del nome dell'autore: David Gemmell, Terry Brooks, Reymond Feist, ecc. e tutto ovviamente si ripercuote sul più nostrano e probabilmente "banale" (non per cattiveria ma credo che porti un nome piuttosto comune a meno che sia uno pseudonimo simile ad un nome comune) Andrea D'Angelo.

 

Non ti paragono ovviamente ai grandi del fantasy!

 

Non perchè tu non lo sia, ma perchè non ti ho mai letto!

 

Penso che se hai pubblicato, e se continui a pubblicare, ci sia un perchè, ed è quello che mi piacerebbe scoprire!

 

E vista la discussione, che giudico nonostante il tono sarcastico di Dany estremamente positiva, leggerò sicuramente "Le Sette Gemme" e lo farò con molta attenzione visto che conosco in parte il pensiero dell'autore.

 

Ovviamente non ho detto che mi piacerà, potrebbe finire in mezzo alle ortiche (scherzo! ho troppo rispetto per i libri, anche per le schifezze) ma lo leggerò forse con lo spirito giusto, senza nessun preconcetto.

 

Ora, in merito ad un punto della discussione, non sono molto d'accordo sulle contine analogie che tutti troviamo quando leggiamo un autore; soprattutto sulla caratterizzazione dei personaggi (La spada di shannara a parte ovviamente).

 

Non credo che esista ormai una sola tipologia di persona che non sia stata trattata dagli autori fantasy e non.

Il buono assoluto, l'eroe codardo, il cattivo che più cattivo non si può, l'imbranato che diventa l'eroe, il cattivo che tanto cattivo non è, e potremmo citarne quanti ne vogliamo.

 

Credo che ormai si debba puntare sulla qualità della storia e sullo stile dell'autore anche perchè di originale c'è ben poco (ovviamente è un opinione personale)

 

Mi scuso per l'intromissione e vi ringrazio per aver aperto questa discussione.

 

 

Ciao :unsure::wub:

 

P.S.: Anche a me piacerebbe scrivere, ma nonostante ogni tanto mi venga qualche idea non credo di avere ne la capacità ne le qualità di uno scrittore decente.


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Inviato il 28 dicembre 2004 8:32

Non vedo perché pensi di essere intervenuto a sproposito. Qui chiunque può dire la sua, giusto? Si può avere un'opinione su un argomento anche senza aver letto il romanzo che lo tratta per l'ennesima volta. :unsure:

 

In ogni caso, Khellendros, ti consiglio quello che in questo periodo consiglio a tutti coloro i quali non mi hanno ancora letto: attendi fino a marzo e leggi "La Rocca dei Silenzi". Non sai come scrivo, potrei piacerti come no, ed è un peccato tentare con una storia che non finisce, come "Le sette gemme".

Leggi "La Rocca dei Silenzi", che è un romanzo singolo e che, oltre tutto, ti darebbe l'idea di ciò che Andrea D'Angelo è oggi, non di com'era molti anni fa (nonostante la data di edizione sia 2002).

 

Personalmente, non amo paragoni e parallelismi spinti e considero le critiche basate su di essi effimere. Ciò nonostante, i paragoni e i parallelismi sono naturali e, di più, doverosi quando si ripensa a un romanzo letto, che viene dopo molti altri (soprattutto quando si pensa a un "genere"). L'importante è non fermarsi alla superficie delle cose e non approcciarsi con preconcetti. Se paragone dev'essere, che sia ponderato.


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Khellendros
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Inviato il 28 dicembre 2004 21:41

Ok seguirò il tuo consiglio! Appena esce lo leggerò!

Comunque se mi piacerà leggerò anche i tre libri delle sette gemme (scusa ma mi sfugge il titolo della trilogia), mi interessa l'evoluzione letteraria che hai avuto!

 

Ciao e grazie!

 

:unsure::wub:


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Jeyne Westerling
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Jeyne Westerling
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Inviato il 28 dicembre 2004 23:34

ora che Andrea a risposto direi che si può chiudere la discussione.... in genere non è corretto aprire due discussioni sul medesimo autore... nel medesimo periodo...

 

e nel caso di Andrea la discussion c'è sempre

 

^__^


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