a priori mi pare ovvio che sia sempre meglio leggere un libro nella lingua madre dell'autore. magari l'italiano per certi aspetti è migliore dell'inglese, ma per quanto la traduzione possa essere perfetta la traduzione svilisce il contenuto.
Io non li ho letti in lingua originale, ma qualcosa ho saputo, il che mi ha fatto venire dei dubbi: a parte i congiuntivi (terrore di molti traduttori, non so perché); ci sono delle traduzioni che non capisco, come Grande Inverno, in originale Winterfell; ora, parlando con una laureata in Inglese mi è stato detto che -fell indica un terreno, (mi pare) un altopiano, quindi la traduzione sarebbe dovuta essere "Landa d'Inverno", "Landinverno", o simili... idee sul perché sia stato reso "Grande Inverno"
io credo che per quanto i traduttori a volte sbaglino in quanto umani non ci sia da demonizzarli troppo...
bisogna considerare il fatto che l'italiano come diceva qualcuno negli altri post è una lingua molto poetica e certamente molto "musicale" quindi mettere landinverno a mio parere sarebbe risultato come il nome di un parco giochi invece ( credo che tutti siano d'accordo con me) grande inverno risulti nettamente più maestoso e dia un'idea di grandezza ed è questo lo scopo finale...
che poi facciano degli errori beh quello è normale dovrebbe stare in quel caso alla casa editrice controllare il lavoro e semmai correggerlo...
certamente nella traduzione si perdono alcune sfumature ma dopotutto l'inglese e l'italiano sono due lingue diverse non possiamo pretendere di ottenere lo stesso risultato traducendo da una lingua ad un'altra...
io mi sento soddisfatta della traduzione quindi dico:
complimenti(anche se la prossima volta dovresti stare più attento)
ciao...
Fede
credo che per quanto i traduttori a volte sbaglino in quanto umani non ci sia da demonizzarli troppo
Verissimo, però dipende anche dagli errori, penso: saltare un congiuntivo è una dimenticanza, saltarli tutti no
Un errore (tra i tanti sparsi per i libri) che veramente cambiava il significato c'è in Harry Potter e l'Ordine della Fenice, con una fontana della Magic Brotherhood ("Fratellanza Magica") che è diventata dei "Magici Fratelli", al che non si capiva molto nemmeno il senso della fontana
mettere landinverno a mio parere sarebbe risultato come il nome di un parco giochi
Penso sia questione di abitudine, onestamente: lo avessimo trovato sin dal primo libro come "Landinverno" (o "Landa d'Inverno/Invernale") non so quanti lo avrebbero pensato stile parco giochi. Anche se cose simili si sono già trovate, come "Hobbitopoli", che per molti fa tanto "Paperopoli"
certamente nella traduzione si perdono alcune sfumature
Sicuramente, in ogni traduzione; penso che questo concetto sia stato espresso molto bene da Pennac in un suo libro: "àˆ vero ancora che" molti "dei miei amici traduttori dubitano che 'la finestra', 'la janela', 'das Fenster', 'the window' o 'la fenàªtre' indichino esattamente la stessa cosa, poiché nessuna si affaccia sugli stessi rumori né si chiude sulle stesse musiche" (Ecco la Storia, Daniel Pennac, tradotto da Yasmina Melaouah, Feltrinelli)