Apro un nuovo 3D sul Teatro.
Non voglio fare l'apologia del significato storico-politico-sociale-religioso-cultuarale che il dramma ha rappresentato atttrabverso la storia dell'uomo. Ma un riassuntino ve lo beccate comunwue.
Il teatro in una forma simile alla nostra nasce in Grecia, forse ad Atene. Il significato era culturale e religioso. Attraverso il dramma la gente apprendeva la storia e la religione greca. Ad Atene si passava l'intera giornata a teatro, in occasioni delle grandi feste, con una successione di tre tragedie (incentrate solitamente su un argomento simile) e una commedia a conclusione del tutto. Si svolgevano veri e propri agoni fra i vari drammaturgi, e ogni anno la migliore opera veniva premiata. eschilo Sofocle ed Euripide sono nomi più o meno noti a tutti.
A Roma il teatro diventa più forma di intrattenimento, così che la commedia prende il sopravvento sulla tragedia. Rimane cmq un sottofondo moralista anche nel teatro romano, ma non destinato a formare un'appartenenza culturale (come in Grecia), bensì l'uomo stesso mettendone alla berlina i vizi.
Nell'Alto Medio Evo il dramma scompare. D'altra parte era un periodo dove guerre carestie e pestilenza lasciavano poco spazio a divertimenti cmq un pò sofisticati. Meglio le danze sui sgrati delle chiese la domenica.
Con l'avvento delle Signorie e dell'Umanesimo (eventi fra loro correlati), si riscopri la passione per il teatro, peraltro anche manifestazione di potenza del signore cittadino. Macchiavelli stesso si cimento in commedeie (La Mandragola). Da quel periodo in avanti il Teatro non scomparirà più dalla scena dell'Europa. Una sua variante, che poi però prenderà altre forme, è l'Opera Lirica, e la sua sorella minore, l'Operetta. Dal settecento in avanti a dire il vero sarà proprio l'Opera a prendere il sopravvento sulla tragedia e sulla commedia come "nobilità". Tanto che i teatri saranno progettati più per la musica che per la rappresentazione scenica.
Oggigiorno la passione per il teatro si sta lentamente affievolendo. Parzialmente colpevole la televisione, di più a mio avviso una certa ignoranza culturale.
Volevo in questo 3D parlare un pò delle vostre esperienze teatrali. Magari il giorno dopo che siete andati a vedere un dramma teatrale, postate qui i vostri giudizi, consigli, idee. Sovente le compagnie che hanno reciatto in una città, si trasferisco in quella di un altro "forumista", dando a quest'ultimo la possibilità di andare a vedere la commedia consigliata da un altro barrierista...
Per il sottoscritto il teatro è sempre stata una passione. Coltivata grazie al Liceo, che favoriva a noi giovani abbonamenti ai teatri milanesi con tanto di passaggio in pullmann (che serate che furono!!! Fra le più belle in assoluto della mia vita!), ho potuto vedere quattordicennee il mitico Gaber, Paolo Rossi, Tabucchi, drammi Shakespeariani, commedie molieriane, etc.
Quest'anno l'abbonamento alla Prosa l'ho fatto nella mia città (vigevano), al nostro teatro, il "Cagnoni" (88° in Italia per numero di presenze!!!) .
Così ieri sera sono andato alla prima che apriva la stagione 2004/5, ovvero "A piedi nudi nel parco[/i]", del noto commediografo Neil Simon, con Gianluca Guidi (il figlio di Dorelli, e a lui somigliante come una goccia d'acqua), Anna Falchi , Gianni Fenzi ed Erika Blanc.
La commedia è stata gradevolissima, come sempre tutte le opere del cpommediografo, brava la Falchi (che vedevo da molto vicino, avendo il secondo palco nel secondo odine...), e bravissimi tutti gli altri. Guidi è particamente uguale al padre anche nello stile di recitazione.
Risate non sono mancate, mentre Guidi a fine rappresentazione ha saluatato la platea (Guidi: "Ringrazio il pubblico del Cagnoni" Falchi "Bau bauuu!"), invitando la gente a frequentare il più spesso possibile i teatri.
Che altro. Voi andate a teatro? Che tipo di dramma preferite? Insomma, parliamone!
Ciao
Vaina
sono estremamente ignorante in materia , anche se per tre anni ho fatto l'abbonamento a teatro e sono sempre andato....
....vi spiego : si poteva fare l'abbonamento completo e quello ridotto "riso e pop corn", i miei aveva quello completo e io avevo il "riso e pop corn" cioè ho assistito a agli spettacoli di bergonzoni, lella costa, bisio, aldo giovanni e giacomo, etc..insomma cabaret...
quindi non oso dare opinioni o giudizi su nessuna opera e confesso di non esserne mai stato attirato, forse perchè non sono mai andato a vedere una vera rappresentazione teatrale, invece i miei sono dei "semi-appassionati"
Il teatro mi piace...
ma...
costa!!!
Beh, anche il cabaret è importante, Fede. Certo un titolo un pò più nobilitante potevano sforzarsi di trovarlo...
Ashan, tu che sei milanese, dovresti poter faciolmente usufruire dei vari abbonamenti dscontati per studenti. Due anni fà io avevo sfruttato "Invito a Teatro": 8 spettacoli a scelta (nei teatri convenzionati) per 60€. Non mi sembra assolutamente eccessivo come costo. Ma le offerte sono tante, bisogna cercare un pò. Ma ne vale sempre la pena, a mio avviso.
Ciao!
Vainamoinen
Una volta ho visto La Locandiera Bello bello mi era piaciuto solo che non ci son più andato Peccato mi piacerebbe riavvicinarmi al mondo del teatro,anche se
costa!!!
Una volta ho visto La Locandiera Bello bello mi era piaciuto solo che non ci son più andato Peccato mi piacerebbe riavvicinarmi al mondo del teatro,anche secosta!!!
Ma non è vero che il teatro costa!!!!
Certo, sarà anche un pò più del cinema, ma non di più. E il plus valore rispetto al grande schermo è immenso!!!
Vi ho fatto l'esempio di Milano, ma come studentoi in qualsiasi città avrete sconti e abbonamenti a prezzi cmq abbordabili!
ANDATE A TEATRO!!!!
Ma non è vero che il teatro costa!!!!
Chiedono 50 pile per vedere uno spettacolo,35 quando va bene Al cinema 7 euro e via...per me è caruccio Forse perchè son un po' tirchio con i passatempi,però...
E il plus valore rispetto al grande schermo è immenso!!!
Siuramente questo verissimo
Altra serata, altra recensione. Continuo imperterrito, nella speranza che qualcuno di voi si infili a teatro...
Beh, ieri sera, orario ante-terremoto, sono andato ancora al teatro di Vigevano, il Cagnoni, a vedere Gioele Dix in Edipo.com. E' stupendo! Con Sergio Fantoni, già primo direttore artistico proprio del nostro teatro, Gioele ha messo su uno spettacole veramnte coinvolgente, mischiando sapientemente la tragedia greca (che mi son portato all'esame di stato...) con la commedia moderna. Anselmo, protagonista, in una clinivca psichiatrica, intrattiene l'infermiera Giada (Luisa Massidda) racconando la tragedia del re tebano. Ovviamente, senza perdere nè il significato della tragedia, nè la drammaticità, il tutto è mostrato sotto il lato comico. Complice l'infermiera che fà da spalla, Gioele Dix fà una seie continua di gag, da far sbellicare letteralmente il pubblico dalle risate. Bellissima l'interpretazione gioeliana di Tiresia, coma testimone di mafia, inquisito, che non vuo parlare. Ma tutto è fatto bene. anche i soffusi parallelismi Tebe come Italia e Atene come Stati Uniti non sono da perdere.
E poi, nel finale, la rivalutazione dell'operato di Edipo. E il mandar a mietere il grano Freud.
Ma merita tutto.
Se vi capita l'occasione, andate a vederlo. Edipo.com dovrebbe girare i teatri lombardi nei prossimi mesi. A Milano c'è già stato, come saprete se leggete le pagine culturali dei quotidiani italiani.
Ciao!
Vainamoinen
Intervengo solo per dire che pur non avendo visto(nè avendo la possibilità di farlo in seguito)questa rivisitazione dell' Edipo Re mi trovo fortemente contrario al lavoro svolto.Per quanto mi riguarda la tragedia di Edipo è un capolavoro assoluto,intoccabile.Secondo me la rivisitazione in chiave comica è un grave errore,ci sono dei significati che stanno dietro al significato della tragedia(scontro tra civiltà ginecocratica e androcratica in primis),che di certo non possono esser dimenticati.Se Edipo viene punito per quello che ha fatto,seppur inconsapevolmente,non è perchè l'incesto in sè è cosa deprecabile e il parricidio altrettanto;il significato è da ricercare nei miti antichissimi della cultura ginecocratica,la "potnia" e non è cosa da prendere alla leggera,questo è certo....
Quanto a Tiresia testimonie di mafia....bah,credo che i commenti siano superflui....
Ad ogni modo questo è il mio umile punto di vista,non tolgo che a te,classicista con più esperienza di me,sia potuto piacere ma personalmente vedo questa reinterpretazione uno schiaffo alla cultura classica...
No no, mi hai frainteso! La tragedia non è stata toccata nei suoi contenuti, anzi nè riesce arricchita. fra l'altro in più di un'occasione vengono letti i brani di Sofocle stesso! Ma il bello è che tutto viene intervallato da battute. Insomma, è un pò difficile spiegarlo, ma è comico e al tempo stesso molto profondo come testo.
La critica è stata favorevolissima sui quotidiani nazionali. magari puoi trivare qualche spiegazione in più su internet.
Giusto una domanda, Derfel. Perchè i tebani non riuscivano a rispondere al banale enigma della Sfinge? Giele Dix da una sua stupenda interpretazione.
Ciao!
Vainamoinen
Anch'io vado pochissimo a teatro, è molto più facile trovarmi in un museo o sul sellino di una bicicletta, ma giusto la scorsa settimana sono andata a vedere l'ultimo spettacolo di un autore che adoro: Marco Paolini. è un teatro un po' diverso da quello di cui hai parlato tu, però, se è vero che...
Il significato era culturale e religioso. Attraverso il dramma la gente apprendeva la storia e la religione
allora questo può essere detto anche per Paolini. Lo spettacolo prende spunto dal libro di Mario Rigoni Stern "Il sergente nella neve", e rievoca quello che i nostri connazionali hanno dovuto affrontare durante la ritirata dalla Russia. Stupendo!