Riporto qui un articolo tratto da unilibro.it per ricordare e piangere insieme un grandissimo e sfortunato personaggio del Cinema: Christopher Reeve!!!
Solo la kryptonite poteva ucciderlo, ma Christopher Reeve alla fine si è dovuto arrendere ad una crisi cardiaca all'età di 52 anni. Reeve nove anni fa, a causa di una brutta caduta da cavallo, era rimasto completamente paralizzato. Grazie alla sua immensa voglia di vivere, Reeve non si era arreso, sottoponendosi a cure durissime, nel tentativo di recuperare almeno parzialmente la capacità di respirare autonomamente e la sensibilità degli arti.
Un po' di storia...
Fin da piccolo dimostra le sue qualità artistiche debuttando a soli 9 anni al teatro di Princetown, nel New Jerse. Studia recitazione al Juilliard insieme al suo grande amico di sempre Robin Williams, con il quale colleziona i primi successi. Il primo ruolo televisivo arriva nel 1976 in Love of Life, ruolo che gli apre le porte di Broadway dove debutta con A matter of Gravity. Due anni dopo veste per la prima volta i panni di Superman. Non recita in tante pellicole, ma si dedica ad altre attività di svago: dall'aviazione alla vela, all'arte. Tanto che fonda la "Creative Coalition", un gruppo di artisti che include volti celebri come quelli di Glenn Close e Susan Sarandon, per proteggere il patrimonio artistico nazionale. Iniziativa che verrà portata in Senato.
Nel 1995 l'incidente, con conseguente paralisi dalla testa ai piedi, che stronca la sua carriera. Volontà e voglia di vivere, sembrano dar lui delle chance. Fonda la Christopher Reeve Foundation per aiutare la ricerca e supportare psicologicamente i malati. Inizia la sua lotta al Congresso americano per migliorare la protezione assicurativa nel caso di ferite che comportano paralisi. Va anche a Hollywood per sollecitare più film su temi sociali e nel 1998 Reeve torna anche a recitare nel rifacimento in chiave moderna del capolavoro di Hitchcock "La finestra sul cortile", che ha come protagonista un uomo paralizzato. Nonostante la sua condizione, Reeve dirige sul set Whoopi Goldberg, Glenn Close e Bridget Fonda in "In the Gloaming". Nel 1998 esce la sua biografia, "Still Me", nella quale incoraggia la sua famiglia ed i suoi fans ad avere fiducia. Perché intende camminare ancora...
A noi piace ricordarlo com'era ai tempi di Superman: bello, affascinante, lo sguardo magnetico, fisico scultoreo, un metro e novantaquattro in calzamaglia azzurra e dall'aspetto gentile. Un timido e goffo Clark Kent che all'occorrenza si trasforma in un supereroe forte ma allo stesso tempo dolce e rassicurante: Superman.
Un omaggio a Cristopher Reeve.....
Un grande,ero molto piccolo quando ha avuto l'incidente ma lo ricordo ancora molto bene,era il mio mito e devo ammettere che ho sempre sperato che vincesse la sua battaglia.Credo che comunque in qualche modo l'abbia vinta,grazie per aver regalato una speranza a molte persone
Già, anke io ke sono + giovane l'ho sempre considerato una persona particolare, e quando l'ho rivisto in una puntata della serie scorsa di SMALLVILLE lo trovai bene. Chi se lo sarebbe mai immaginato che...?
Ciao Cristopher.
Chi di noi non è cresciuto col mito di Superman? Anch'io, quando seppi del suo incidente, rimasi a bocca aperta, non mi sembrava possibile che un supereroe potesse restare immobilizzato in un modo tanto banale...
Che riposi in pace.
Addio Superman!Le persone passano,ma se riescono a rendere la loro opera un messaggio di speranza,vivono per sempre nei cuori e nelle menti di chi viene dopo.Riposa in pace