...Sono venuto a sapere che il nuovo film di M.Moore trae ispirazione da questo libro, che senza fare apposta ho quasi finito di leggere... Per sapere se oltre al titolo c'e un altro collegamente (beh, ci deve essere) dovro guardarmi il film...
Tralaltro, qualcuno ha visto il film (Fahrenheit 451) del 1966 (mi pare)?
Comunque l'ho trovato estremamente interessante, e lo consiglio con 1984 (Orwell) e Nuovo Mondo (Huxley) a tutti gli amanti della fantascienza dickiana.
Ma veniamo al dunque, volevo proporvi un estratto di questo libro ed aprire una discussione... che ne pensate?
... ecco a voi l'estratto:
“Un tempo, i libri si rivolgevano a un numero limitato di persone,sparse su estensioni immense. Ed esse potevano permettersi di essere differenti. Nel mondo c’era molto spazio disponibile, allora. Ma in seguito il mondo si e’ fatto sempre piu’ gremito di occhi, di gomiti, di bocche. La popolazione si e’ raddoppiata, triplicata, quadruplicata. Film, radio, riviste, libri si son tutti livellati su un piano minimo, comune, una specie di norma dietetica universale, se mi intendi. Mi intendi?”
“Immagina tu stesso: l’uomo del diciannovesimo secolo con i suoi cavalli, i suoi cani, carri, carrozze, dal moto generale lento. Poi, nel ventesimo secolo, il moto si accelera notevolmente. I libri si fanno piu’ brevi e sbrigativi. Riassunti. Scelte. Digesti. Giornali tutti titoli e notizie, le notizie praticamente riassunte nei titoli. Tutto viene ridotto a pastone, a trovata sensazionale, a finale esplosivo.”
“Le opere dei classici ridotte cosi’ da poter essere contenute in quindici minuti di programma radiofonico, poi riassunte ancora in modo da stare in una colonna a stampa, con un tempo di lettura non superiore ai due minuti; per ridursi alla fine a un riassuntino di non piu’ di dieci, dodici righe di dizionario. Ma eran molti coloro presso i quali la conoscenza di Amleto si riduceva al “condensato” d’una pagina in un volume che proclamava: Ora finalmente tutti i classici. Non siate inferiori al vostro collega d’ufficio! Capisci? Dalla nursery all’Universita’ e da questa di nuovo alla nursery. Questo l’andamento intellettuale degli ultimi secoli.”
“Basta seguire l’evoluzione della stampa popolare: Clic! Pic! Occhio, Bang! Ora, Bing! La’! Qua! Su! Giu’! Guarda! Fuori! Sali! Scendi! Uff! Clac! Cic! Eh? Pardon! Etci’! Uh! Grazie! Pim, Pum, Pam! Questo il tenore dei titoli. Sunti dei sunti. Selezioni dei sunti della somma delle somme.”
“Fatti e problemi sociali? Una colonna, due frasi, un titolo. Poi a mezz’aria, tutto svanisce. Il cervello umano rotea in ogni senso cosi’ rapidamente, sotto la spinta di editori, sfruttatori, radiospeculatori, che la forza centrifuga scaglia lontano e disperde tutto l’inutile pensiero, buono solo a farti perdere tempo.”
“La durata degli studi si fa sempre piu’ breve, la disciplina si allenta, filosofia, storia, filologia abbandonate, lingua e ortografia sempre piu’ neglette, fino ad essere quasi del tutto ignorate. La vita diviene una cosa immediata, diretta, il posto e’ quello che conta, in ufficio o in fabbrica, il piacere si annida ovunque, dopo le ore lavorative. Perche’ imparare altra cosa che non si a premere bottoni, girar manopole, abbassar leve, applicar dadi e viti?”
“La chiusura lampo ha spodestato i bottoni e un uomo ha perduto quel po’ di tempo che aveva per pensare, al mattino, vestendosi per andare al lavoro, ha perso un ora meditativa, filosofica, percio’ malinconica.”
“Consideriamo ora le minoranze in seno alla nostra civilta’. Piu’ numerosa la popolazione, maggiori le minoranze. Non pestate i piedi ai cinofili, ai maniaci dei gatti, ai medici, agli avvocati, ai mercanti, ai pezzi grossi, ai mormoni, battisti, unitarii, cinesi della seconda generazione, oriundi svedesi, italiani, tedeschi, nativi del Texas, brooklyniani, irlandesi, oriundi dell’Oregon o del Messico. I personaggi di questo libro, di questa commedia di questo programma della TV non rappresentano il benche’ minimo riferimento o allusione a reali pittori, cartografi, meccanici di qualsiasi citta’ o paese. Piu’ vasto il mercato, meno le controversie che ti conviene comporre, ricordalo! Tutte le minoranze, fino alle infime, vanno tenute bene, col loro bagnetto ogni mattina. Scrittori, la mente pullulante di pensieri malvagi, chiudono a chiave le loro macchine per scrivere. Tutto questo e’ avvenuto! Le riviste periodiche divennero un gradevole miscuglio di tapioca alla vaniglia. I libri, cosi’ critici, quei maledetti snob, avevano proclamato, erano acqua sporca da sguatteri. Nessuna meraviglia se i libri non si vendessero piu’, dicevano i critici; ma il pubblico, che sapeva cio’ che voleva, con una felice diversione, lascio sopravvivere libri e periodici a fumetti. Oltre alle riviste erotiche a tre dimensioni, naturalmente.”
“Non e’ stato il governo a decidere; non ci sono stati in origine editti, manifesti, censure, no! Ma la tecnologia, lo sfruttamento delle masse e la pressione delle minoranze hanno raggiunto lo scopo, grazie a Dio! Oggi, grazie a loro, tu puoi vivere sereno e contento per ventiquattr’ore al giorno, hai il permesso di leggere i fumetti, tutte le nostre care e vecchie confessioni con i bollettini e i periodici commerciali.”
“A misura che le scuole mettevano in circolazione un numero crescente di corridori, saltatori, calderai, malversatori, truffatori, aviatori e nuotatori, invece di professori, critici, dotti, e artisti, naturalmente il termine “intellettuale” diviene la parolaccia che meritava di diventare. Si teme sempre cio’ che non ci e’ familiare.”
“Chi di noi non ha avuto in classe, da ragazzini il solito primo della classe, il ragazzo dalla intelligenza superiore, che sapeva sempre rispondere alle domande piu’ astruse mentre gli altri restavano seduti come tanti idoli di legno, odiandolo con tutta l’anima? Non era sempre questo ragazzino superiore che sceglievi per le cazzottature e i tormenti del doposcuola? Per forza! Noi dobbiamo essere tutti uguali. Non e’ che ognuno nasca libero e uguale, come dice la Costituzione, ma ognuno vien fatto uguale. Oggi essere umano a immagine e somiglianza di ogni altro; dopo di che tutti sono felici, perche’ non ci sono montagne che ci scoraggino con la loro altezza da superare, non montagne sullo sfondo delle quali si debba misurare la nostra statura! Ecco perche’ un libro e’ un fucile carico, nella casa del tuo vicino. Diamolo alle fiamme! Rendiamo inutile l’arma. Castriamo la mente dell’uomo. Chi sa chi potrebbe essere il bersaglio dell’uomo istruito?”
“Devo ricordarti che la nostra civilta’ e’ cosi’ vasta che non possiamo permettere alle nostre minoranze di essere in uno stato di turbamento e agitazione. Domandatelo anche tu: che cosa ci preme, in questo paese, avanti e soprattutto? Gli esseri umani vogliono la felicita’, non e’ vero? Non e’ quello che sentiamo dire da quando siamo al mondo? Vogliono un po’ di felicita’, dice la gente. Ebbene non l’hanno forse? Non li teniamo in continuo movimento, non diamo loro ininterrottamente svago? Non e’ per questo che in fondo viviamo? Per il piacere e i piu’ svariati titillamenti? E tu non potrai negare che la nostra forma di civilta’ non ne abbia in abbondanza, di titillamenti...”
“La gente di colore non ama Little Black Sambo. Diamolo alle fiamme. Qualcuno ha scritto un libro sul tabacco e il cancro dei polmoni? I fabbricanti e i fumatori di sigarette piangono? Alle fiamme il libro! Serenita’, pace.”
“Le tue battaglie combattile in sordina. Meglio ancora, buttale nel forno crematorio. I funerali sono dolorosi e pagani? Annulliamo anche i riti funebri. Cinque minuti dopo la sua morte, un individuo e’ gia’ a bordo d’uno degli elicotteri per il servizio rapido di trasporto delle salme ai crematori di tutta la nazione. Dieci minuti dopo la sua morte, lo stesso individuo non e’ che un granello di polvere nera, un frammento di fuliggine. E non stiamo a perderci in chiacchere sugli uomini la cui fama va eternata nei servizi funebri. Non ci pensiamo nemmeno! Bruciamo tutto, bruciamo ogni cosa! Il fuoco e’ luce e soprattutto e’ purificazione!”
“Non puoi costruire una casa senza chiodi e legname. Se vuoi che la casa non si costruisca fa’ sparire chiodi e legname. Se non vuoi un uomo infelice per motivi politici, non presentargli mai i due aspetti di un problema, o lo tormenterai; dagliene uno solo; meglio ancora, non proporgliene nessuno. Fa’ che dimentichi che esiste una cosa come la guerra. Se il governo e’ inefficiente, appesantito dalla burocrazia e in preda al delirio fiscale, meglio tutto questo che non il fatto che il popolo abbia a lamentarsi. Pace.”
“Offri al popolo gare che si possono vincere ricordando le parole di canzoni molto popolari, o il nome delle capitali dei vari Stati dell’Unione o la quantita’ di grano che lo Iowa ha prodotto l’anno passato. Riempi i loro crani di dati non combustibili, imbottiscili di “fatti” al punto che non si possano piu’ muovere tanto son pieni, ma sicuri d’essere “veramente bene informati”. Dopo che avranno la certezza di pensare, la sensazione del movimento, quando in realta’ sono fermi come un macigno. E saranno felici, perche’ fatti di questo genere sono sempre gli stessi. Non dar loro niente di scivoloso e ambiguo come la filosofia o la sociologia affinche’ possano pescare con questi ami fatti ch’e’ meglio restino dove si trovano. Con ami simili, pescheranno la malinconia e la tristezza.”
RAY BRADBURY “FAHRENHEIT 451” - 1953
l'ho letto e mi è piaciuto parecchio. viene descritta una società "iper"-tecnologica supportata da una non-cultura di fondo, singolare l'evoluzione dei pompieri.
la prima volta che lo lessi ero alle medie....non ci capii niente...
un'annetto fa l'ho riletto ed effettivamente è un "cult"
L'ho letto uno o due anni fa OBBLIGATO dalla prof di Italiano, questo mi ha fatto pregiudicare il libro che l'avevo allora considerato pessimo, qualche tempo dopo lo riesaminai con calma e maggior attenzione e capii che effettivamente toccava delle tematiche importantissime x l'uomo contemporaneo.
A proposito sarei molto curioso di vedere il film!!
ciaos
perchè hanno fatto il film?
Sì, ed è anche parecchio vecchiotto mi pare...
comunque mi associo al giudizio di tutti, Farenheit 451 è un must della letteratura, mi auguro tanto che non sia profetico, anche se ho sempre di + l'impressione che la nostra società stia dimenticando cosa significhi il valore della cultura.
Gia, hanno fatto il film ed e pure vecchiotto: del '66.perchè hanno fatto il film?
E di Truffaut... se ti dice qualcosa...
Pero non so dirti se e bello, lo sto cercando, questo week-end vedo se riesco a scaricarlo...
Comunque se ti interessa la scheda del film... guarda qui!
una pietra miliare,da leggere insieme a "cronache marziane"
...non e POSSIBBILE!!!!!!!!
Esce tra poco il nuovo videoclips di Piero Pelü... e fin qui non ci sono problemi!
Ecco un annuncio...
si dice che il nuovo video (mi sembra la canzone sia Dea Musica) e ispirato a fahreheit 451, dove al posto dei libri bruciano i CD musicali... mi sembra carina l'idea...
MA
MA
MA
..scrive un certo Antonio Ranalli... e cito:
Il regista del video, Giangi Magnoni, si è ispirato direttamente al famoso film di François Truffaut “Fahrenheit 451” in cui si ipotizza una società in cui la lettura è bandita e controllata da un esercito preposto alla distruzione dei libri e all’arresto di chi ne è in possesso
... sono sicuro che Bradbury si e inspirato al film di Truffault del '66 per scrivere il libro nel 50 e qualcosa... Bradbury deve aver inventato anche la macchina del tempo!
Piccola domanda....
secondo voi ci sara un rilancio nelle librerie del libro di Bradbury?
si riscoprira questo autore come e successo con Tolkien? (su scala ridotta chiaramente!)
Mi associo... Buon viaggio Mr Fahrenheit.
Un grande. Se n'è andato un altro cantore del nostro futuro. RIP