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Assault Rifle & Co.
V di Vainamoinen
creato il 22 luglio 2004

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Vainamoinen
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Inviato il 22 luglio 2004 10:30 Autore

Faccio una sommaria ricapitolazione sei post fatti sull'altro Topic.

Se vogliamo parlarne, direi di andare avanti qui.

 

 

 

 

 

 

Ghost:

Ma ripeto (l'ho già scritto altrove), un buon M16 con lanciagranate innestato risolve ogni problema , più preciso e potente di qualsiasi arma da gittata.

 

 

 

Vainamoinen:

Davvero apprezzi l'M16? A mio avviso è sempre stata una buona arma, ma il calibro piccolo nè ha sicuramente penalizzato l'impiego. Pensa che in Viet-Nam la fitta vegetazione bastava a deviare i colpi!

 

 

 

 

Ghost:

Certo che apprezzo l'M16, nelle sue varie versioni (Colt Commando,CAR 15 e soprattutto M4). Ma non credo di essere il solo

I SAS durante la guerra del golfo usavano l'M16 con il lancia granate (che diventa l'M203 credo).

I Navy Seal usano l'M4

E se lo apprezzano loro ci sarà un motivo. Ovviamente è un arma adatta in certi contesti, ad esempio non va bene in situazioni di guerriglia urbana, dove un MP5 è senz'altro preferibile.

Il problema del calibro è di un altro genere. Il passaggio dal 7,62 (.30) al 5,56 (.22) è stato determinato da due ragioni, come sicuramente saprai. Una la possibilità di dotare di caricatori più capienti (30 colpi contro i 20) a parità di ingombro. La seconda gli effetti del colpo sull'avversario. Un 5,56 ferisce con una percentuale molto più elevata di un 7,62 (che normalmente uccide). Un nemico ferito genera un intasamento delle linee logistiche avversarie (occorre riportarlo indietro, medicarlo, ecc.). Molto cinicamente è più vantaggioso

Il fatto che bastino delle foglie a deviuare il proietto è legato alla velocità dello stesso, ossia dalla carica che ha il bossolo, più che dal calibro stesso.

Semmai il vero problema dell'M16 in Viet-Nam è la necessità di manutenzione che lo stesso richiedeva (di tutt'altra pasta rispetto al famigerato AK-47).

Il fatto che l'M16 sia stato mantenuto dalle forze armate US significherà qualcosa (le stesse che hanno abbandonato la Colt a favore della Beretta).

 

 

 

MezzoUomo:

Sull'M16 non concordo con l'amico Ghost, una bella arma ma non credo la migliore nel suo genere, io sono un fan dello Steyr AUG, ma se mai lo avessero prodotto in serie il G-47 (o come diavolo fosse siglato il fucile della Heckler che sparava i proiettili senza bossolo) sarebbe volato in cima alla classifica. Comunque, ho avuto tra le mani un AK-47, (per la precisione, un AKM con calcio in materiale sintetico) e fa un certo effetto...

 

 

Ghost:

Sulla superiorità dello Steyr non concordo. E' un arma troppo pesante. Ripeto, che arma hanno adottato le truppe speciali della maggior parte dei paesi? M16 e derivati (ovvio che gli Spetnaz non contino ), perchè?

Una buona arma individuale è certamente il Galil isrealiano (guarda caso gli israeliani, tra i migliori soldati del mondo, usano l'M4, e non solo perchè li fornisce l'America).

Io ho sparato con il FAL (non l'FN-FAL) e con AR. Una bella differenza.

 

 

 

MezzoUomo:

Sui fucili non so, effettivamente l'M16 è una bella arma (è una Colt...), più che altro mi sembra molto tradizionale come disegno (d'altra parte il progetto veleggia verso i 35/40 anni, se non sbaglio...), al contrario dei vari Aug, Famas, Xl-70, etc...

Sicuramente funziona molto bene.....

 

 

Ghost:

Si il disegno dell'M16 è vecchiotto e molto tradizionale, ma a parte lo Steyr non sono stati creati fucili bulb-up (termine che indica la posizione del caricatore dietro il grilletto, invece che davanti, soluzione che permette di ottenere un arma più compatta) di successo. Il Famas, detto trombetta (in francese, ma non oso più scriverlo ), è usato solo perchè i francesi sono troppo sciovinisti per usare fucili stranieri, ma se sei mancino sono cavoli amari. LR86 (inglese) è usato per gli stessi motivi, ma i SAS non lo userebbero neppure per sparare alla fiera di paese.

Lo Steyr invece è un'ottima arma, e grazie al cinema si sta diffondendo anche nefli States (la pubblicità è l'anima del commercio ).

In ogni caso le forze armate americane hanno allo studio l'arma individuale per il soldato del futuro e sicuramente sarà bulb-up (almeno per uno dei due calibri).

 

 

MezzoUomo:

bulb-up, esatto, non ero sicuro della parola e non volevo incorrere nelle ire funeste di qualche anglicista.....

Sì, anch'io so che Famas e Xl sono dei cessarielli, usati solo per motivi "patriottici", l'AUG però è caruccio.

Sulla nuova arma individuale USA avevo letto varie cose, a occhio e croce la fanteria americana, IMHO, girerà con gli M-16 ancora per 30 anni.....

 

 

 

Ghost:

Non preoccuparti, ha dichiarato di essere bilingue non trilingue

Beh, calcolando che gli italiani ci hanno messo quasi sessant'anni per sostituire il garand, e 30 per sostituire il BM59.

Trent'anni sono troppi però. Sai che gli americani sono dei bambinoni e vanno matti per la tecnologia

In ogni caso vista la diffusione riterrei l'M16 l'arma individuale migliore (occorre anche tenere in considerazione i fattori economici di produzione - oddio mi sovviene un'altra discussione sugli aerei della IIWW ).

Il nostro AR, SC non è male (praticamente un plagio dell'M16), ma visto che è fatto dalla Beretta non ci si poteva aspettare di meno (soprattutto dopo l'esperienza della Somalia, che ha permesso di mettere in luce e correggere alcuni stupidi difettucci, quali l'espulsione non desiderata del caricatore quando l'arma si appoggiava al corpo ).

 

 

 

Vainamoinen:

Sul piccolo calibro. Ti sbagli Ghost, la scelta del piccolo calibro fu dovuta all'idea di usare i fucili come assault rifle: prova a correre incontro al nemico sparando (prendendo la mira) con un 7,62mm... poi mi racconti cosa hai colpito e se la spalla ce l'hai ancora. C'era un articolo su RID di qualche mese fa sulla storia dei piccoli calibri.

L'M16 cmq è in via di sostituzione nell'US Army.

 

 

 

MezzoUomo:

Per quel che mi risulta (e siamo alla III versione) si è passati dallo 0,30 allo 0,22 soprattutto per motivi tattici e di addestramento:

1) si spara da vicino, basta lo 0,22;

2) più facile tirare con lo 0,22 che con lo 0,30, calibro fin troppo potente per un fucile...

3) L'ak-47, con il suo piccolo proiettile, il caricatore da 30 colpi, le dimensioni ridotte ed in grado di funzionare decentemente nelle mani pressochè di chiunque, sembrava un'ottima idea....

 

 

 

Ghost:

Prova a correre e sparare con qualsiasi calibro e vedrai che non colpisci assolutamente nulla.

Ti assicuro che grazie al softair ho una certa idea di cosa sia la manegevolezza di un fucile di assalto (anche se si usano quelli un po' più leggeri). Correre e sparare è un ottimo modo per non prendere nulla.

Ha ragione Mezzuomo sul fatto che la distanza media di sparo è di circa 300 m, per i quali bastano e avanzano i piccoli calibri (prova a prenderti un full metal jacket in corpo e poi mi dici se è tanto piccolo ).

In ogni caso ti assicuro che anche la questione dell'intasamento logistico e dalla capacità del caricatore non sono indifferenti.

Quanto all'AK avrà anche un caricatore capiente (la famosa banana), ma se hai intenzione di strisciare con l'AK te lo dico subito, quel caricatore si incastrerà ovunque e comunque, troppo ingombrante.

A dimenticavo un ottimo fucile è il SIG 550, svizzero. Ha un piccolo problema, l'ho visto imbracciato da un soldato svizzero in fotografia e mi ha fatto un'ottima impressione, l'ho visto dal vivo (una replic) e ho capito che quel soldato era almeno 2 m.

 

 

 

Vainamoinen:Io riporto quello che ho letto su RID sulle armi leggere: penso sia degno di massima fede. La teoria delle armi che feriscono per intasare le linee logistiche nemiche mi sembra un pò bizzarra, senza offesa, dove l'hai sentita?

Assaltare sparando è la norma. Le persone che corrono senza sparare di solito fanno atletica sulkle piste degli stadi, non la guerra. Per assaltare sparando serve un'arma leggera. Quindi, serve un piccolo calibro.

Non è vero che il piccolo calbro va bene per ingaggi a breve distanza. Già durante l'invasione di Grenada l'US Army si lamentava della mancanza di potenza dell'M16. Le due guerre in Iraq hanno evidenziato ancor di più questo problema. Oggiorno peraltro tutti combattenti di eserciti di paesi medio-benestanti hanno giubbotti antiproiettili in dotazione: nulla può il 5.56 NATO contro di essi. Varrebbe quindi la pena di avere un calibro intermedio fra il troppo pesante 7.62 e 5.56 (un 6.5, come certe armi russe?). Peraltro il nuovo fucile amerciano è di calibro 6 e qualcosa (appena trovo RID vi dò maggiori informazioni...)

 

 

Ghost:

RID è rispettabilissima, ma se da buon ingegnere fai due calcoli, ti accorgi che l'intasamento delle linee logistiche ha un senso. In ogni caso ti faccio una piccola domanda: hai fatto il servizio militare? Hai parlato con marescialli degli alpini paracadutisti con esperienza in Afghanistan?

Nel qual caso sapresti due cose. Se corri e spari fai un sacco di rumore, ma non centri assolutamente nulla. I soldati tendono a comportarsi in questo modo: uno copre sparando, l'altro corre al nascondiglio più prossimo al bersaglio, e così via finchè non si è sul nemico. In questo modo si ottiene un qualche risultato, quello che proponi tu tende ad essere piuttosto inutile.

Secondo: fucilieri assaltatori. Di solito servono a dare il tempo ai mortaisti per polverizzare il nemico.

Terzo: in battaglia si tende a non usare i giubbotti antiproiettili. Inutili contro i grossi calibri, i piccoli calibri da guerra (non i .22 da pistola) a distanza ravvicinata e l'artiglieria stessa, e soprattutto sono diabolicamente pesanti. I giubbotti vanno bene per pattugliare zone riappacificate, o presunte tali, per fare la guardia ai magistrati, ecc.

Quarto: il 7,62 è efficace a 300-400 metri, ma ti assicuro che colpire un bersagli a quella distanza che si muove, è molto molto difficile. A cento metri è comunque difficile, ma a quel punto 7,62 e 5,56 vanno bene tutti e due.

 

 

 

Vainamoinen:

Ma non sarebbe meglio aprire una discussione appoosita?

Una per tutte: se si avanza, l'intasamento logistico a curare i feriti presi prigionieri ce l'ho io!!!! Salvo ovviamente fucilarli una volta catturati..

Non ho fatto il militare, sono solo stato in Accademia a Livorno nel corso propedeutico (ma mi hanno scartato... sic!), dove ovviamente non si spara.

In realtà, con le armi automatiche, non centri quasi nulla neanche quando stai fermo: la dispersione di colpi è altissima, specie coi piccoli calibri. Durante la IGM si sparavano 17'000 colpi per ogni soldato ucciso, 34'000 nella IIGM, 90'000 in Corea, 400'000 (!) in Viet-Nam. Ciononostante avanzare sparando rimane fondamentale. Oppure i parà e i marines sbagliano tattica...

Se guardi i soldati, vedrai che hanno elmetti balistici e giubboti anti-proiettili. Saranno poi dotazione standart dei soldati in un prox futuro, coi vari progetti LAND WARRIOR 2000, COMBATTENTE 2000, etc. Il 5.56 già provoca pochi danni al corpo umano senza proiettili, e in Viet-Nam bastavo le foglie a deviarne i colpi.

Quello che dici sui bersagli oltre i 300-400m è assai grave. Purtroppo ciò rientra in un disinteresamento generale verso lo Sniper accaduto dopo le guerre in Indocina, a favore della guerra meccanizzata. In generale si riteneva che la Guerra Fredda, se diventata calda, non avrebbe lasciato spazio ai cecchini. Quindi perchè addestrarli? il nostro esecito poi ha fatto di questo pensiero un assioma, e così siamo l'esercito con minori tiratori scelti del mondo... Se hai fatto il militare, avrai anche tu fatto i soliti 20 colpi e via. Non centreresti (senza offesa) un elefante a 200m.

Invece già duranye la guerra di Secessione, i tiratori scelti colpivano bersagli oltre gli 800m, fino addirittura in qualche caso a 1200, con banali ottiche 4x. Ancora, durante la guerra di Corea, si sapeva colpire bersagli a 1500m, e il centro record mondiale, registrato, è avvenuto proprio in questa guerra, con un tiro a 1900m! Con fucili normali bisognava saper sparare cmq almeno a 500m, senza ottiche.

Purtroppo oggigiorno è difficile già sparare oltre i 500m con ottiche...

Rimane la scarsa capacità d'arresto del 5.56 NATO, vero problema dell'M16 (e di molti altri...). Appunto l'ideale sarebbe un calibro intermedio.

RID mi è sempre sembrata un'ottima rivista, con molti agganci nelle Forze Armate, letta molto anche all'estero (Spagna Svizzera e Israele soprattutto). Ha una tiratura di ben 30'000 copie (se conosci il giornalismo, capirai cosa significa...). Molti che scrivono sono ex-ufficiali o combattenti. Altri, come il direttore A.Nativi, fanno almeno due periodi all'anno al "fronte". Non credo che RID prenda abbagli facilmente: se scrive una cosa, credo possa essere molto più attendibile di quattro-cinque soldati tornati dall'Afghanista che hanno solo la loro esperienza (per quanto cmq preziosissima!).

Ma è una mia opinione personale, maturata in 12 anni di lettura più o meno fedele.

 

 

 

Ghost:

Allora, premessa che ieri ho scritto un paio di inesattezze, stanotte mi sono documentato, riprendendo in mano alcune riviste del settore.

In effetti ho rivisto i pesi dei fucili di assalto. Lo Steyr pesa solo due etti più del M16 (prodotto inizialmente dalla Armalite, progetto di Stoner), ossia 3,6 kg. L'AR 70/90 (fucile in dotazione all'EI) pesa 3,99 Kg.

Occorre però precisare che come si può vedere nei TG attualmente si usa molto (Israele, US e anche Italiani) l'M4, derivato dall'M16, ma con calcio telescopico, molto più leggero.

Dell'AR 70/90, o SC 70/90, esistono tre versioni. Quella che pesa 4 kg è lo standard dei baschi neri (la fanteria ), calcio fisso (quindi pieno), canna lunga e bipiede (che da solo pesa 2-3 etti), poi c'è la versione per le truppe alpine, che ha il calcio ribaltabile, più leggero. Infine la versione per i paracadutisti con la canna corta, senza il bipiede e con il calcio ribaltabile. Il peso dei due modelli è inferiore (l'ho provato ).

L'AKM pesa sui 3,2 Kg, ma considerate che esistono decine e decine di versioni dell'AK-47 (praticamente ogni paese del patto di Varsavia e non ne produceva diverse versioni).

Non so quindi perchè dello scarso successo dello Steyr. Occorre però tenere conto che i corpi speciali si armano sulla base di scelte proprie, non sulla base di appalti (quelli sono seri professionisti). Se la loro scelta cade su M16 e soci ci sarà un motivo.

Non metto in dubbio la serietà di RID, anche perchè conosco Nativi (visto in televisione, ascoltato alla radio, letto i suoi articoli, ecc) e lo stimo moltissimo come tecnico.

La fonte relativa all'intasamento delle linee logistiche deriva dallo speciale "Fuoco", supplemento di Panorama Difesa del 1996 (se vuoi ti scriverò il nome degli autori).

Non avendo tu fatto il militare (io ho sparato un po' più dei 20 colpi, mica ero in fanteria ) e non avendo discusso a lungo delle attuali tecniche di addestramento, fidati dalle mie parole.

Nessun professionista spara mentre corre. O si corre o si spara. Provare per credere. I fucilieri assaltatori corrono, si gettano per terra e poi sparano. O si inginocchiano.

Io l'elefante a 200 m lo prendo (nessuna offesa). In ogni caso il discorso sniper esula da quello sui fucili d'assalto (OT nell'OT ).

Il fatto è che in situazioni reali non si spara a più di 200 m (o se si spara non si colpisce granchè).

E a 200 m un 5,56 vale come un 7,62 a 500 m. Da buon ingegnere dovresti sapere che il potere di penetrazione è dato anche dall'energia del proiettile, e questa è data da velocità (maggiore in un 5,56) e dalla massa (maggiore nel 7,62).

Ti elenco per 4 calibri l'energia a 0 m, 100 m, 300 m e 500 m. Fai le tue considerazioni in relazione alla distanza effettiva.

7,62 NATO: 3500, 2900, 2000, 1300

7,62 VARSAVIA: 2000, 1600, 900, 500

5,56 NATO: 1700, 1400, 850, 500

5,45 VARSAVIA: 1400, 100, 700, 400

Il fatto è che in una battaglia non succede come nel Salvate il soldato Ryan. La maggior parte dei caduti sono vittime di artiglieria.

Se devi espugnare una collina non corri sparando all'impazzata. O chiami il supporto aereo, o quello dell'artiglieria pesante, o al i mortai di supporto. Al limite avanzi con i tank.

Infine se guardo i soldati vedo che hanno giubbotti antischegge e elmetti in kevlar, che non fermano i proiettili a breve distanza, ma le schegge di bomba.

Ripeto, nessun professionista (forze speciali, esploratori, ecc) andrebbe in battaglia con un giubbotto antiproiettile (pesa troppo e non protegge abbastanza). Il discorso varia se si tratta di pattugliare le strade di Baghdad o di Gaza.

 

 

 

 

 

 

Fatto, che faticaccia! :unsure::lol:

Mi riuprendo e poi ti rispondo.


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Inviato il 22 luglio 2004 10:34

Vainamoinen:

 

/mode homer simpson on

 

MITICO!!!

 

/mode homer simpson off

 

Aggiungo una cosa, i fucili d'assalto in 7,62 NATO, possono essere usate con buoni risultati in funzione sniper a brevi distanze (500 m).

Per colpire a 1.900 m devi come minimo usare un 12,7 (BARRET o McMillian).

Comunque 500 m non sono uno scherzo.


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Inviato il 22 luglio 2004 10:40 Autore

Dunque, rileggendo, ho notato alcune imprecisioni. I Seals, come tutti i corpi speciali, usano il ben più prestante M14 al posto dell'M4, in versione SOPMOD.

 

Attualmente gli USA hanno abbandonato il 5.56, e altri stati si apprestano a fare altrettanto. Per noi non sarà immediato, a causa del fatto che l'AC/SC 70/90 è un 'arma troppo recente per poter essere sostituita. Ma il fatto che si pensi a calibri superiori vuol dire che il 5.56NATO è insufficiente.

Si era pensato al famoso OICW da 20mm, ma poi è stato abbandonato (ma dove cavolo ho messo RID di maggio? Appena lo trovo...)

 

Per energia cosa intendei? Forza (in Newton?)? Certo, un piccolo calibro è avvantaggiato, in teoria, dal ridotto peso, e quindi da una maggiore velocità (= a maggior forza), ma non dimnticare che la letalità (non vuol dire capacità di uccidere, ma di procurar danni) è data anche dal peso e dalle dimensioni. A 100m un proietto con 2900J è più pericoo di uno con 1400J (credo si parli di lavoro, quindi Joule e non Newton). Tutto qui. Poi è ovvio, il 7.62 significa meno colpi, maggior peso, etc. E da qui la scelta, per me non del tutto cpndivisibile, del 5.56.

 

In realta gli USA son passati da un eccesso all'altro. Visto che in Vietr-Nam il 7.62 era eccessivi, invece di scegliere un calibro intermedio, sono passati subito a quello leggero 5.56. E ringraziamo che non hanno scelto il 4.5...


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Inviato il 22 luglio 2004 10:54

I SAS nel 90 usavano l'M16 (cfr il libro d ANdy Mc Nabb sulla guerra del golfo).

 

Scusa, i valori che ho riportato sono in Joule.

 

Quello che intendevo dire è che se il bersaglio si trova a 100 m un 5,56 va benissimo. Dipende anche dalla carica del bossolo.

 

In ogni caso è ovvio che anche il 5,56 abbia degli svantaggi. Ma dovresti sapere che ogni soluzione in questi casi è un compromesso. Calibro maggiore, maggior peso, meno proiettili, maggior costo di produzione, necessità di maggiore potenza logistica (a parità di proiettili sparati i 7,62 occupano più spazio). Il 5,56 ha un'efficacia minore a lunghe distanze, ferisce e non uccide, ecc.

 

Non esiste una soluzione ideale a tutte le necessità (un po' come l'arco e la balestra :unsure: ). Esistono diverse soluzioni per diversi contesti.


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Inviato il 22 luglio 2004 11:11 Autore

E se il bersaglio è a 200m? A quella distanza un soldato decentemente addestrato potrebbe sparare... ma il 5.56 farà ancora danni significativi?

Non dimentichiamo che il 7.62 può bucare la blindatura (:unsure:) di un M113, mentre il 5.56 NATO no. E oggiogiorno di veicoli sul campo di battaglia ce ne sono eccome! Non si pretende di perforare MICV o MBT, ma almeno gli AFV...

 

Certo, ilcalibro ideale non esiste, però c'è quello internedio che potrebbe essere un buon compromesso...


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Inviato il 22 luglio 2004 11:28
E se il bersaglio è a 200m? A quella distanza un soldato decentemente addestrato potrebbe sparare... ma il 5.56 farà ancora danni significativi?

Non dimentichiamo che il 7.62 può bucare la blindatura (:unsure:) di un M113, mentre il 5.56 NATO no. E oggiogiorno di veicoli sul campo di battaglia ce ne sono eccome! Non si pretende di perforare MICV o MBT, ma almeno gli AFV...

Dipende anche in questo caso. In una guerra nel deserto i bersagli li vedi a grandi distanze. Ma in un contesto del tipo Bosnia, o uno ancora più montagnoso, dove i carri non possono accedere?

Oppure in un contesto urbano? Quando entri in una stanza è meglio sparare 30 proiettili o venti? tanto il bersaglio si trova tra i 5 e i 10 m.

Addirittura in quel contesto i corpi speciali usano il 9 mm (MP5), che ha meno potere di perforazione (ma in un ambiente chiuso non conta molto), ma una maggiore cadenza.

 

Sempre sul calibro, io credo che uno possa leggere quanto più possibile, ma l'esperienza sul campo è insostituibile. Io non ce l'ho (mica faccio il soldato di professione), ma osservo i professionisti. I SAS come arma di appoggio usano la MINIMI, calibro 5,56. Non l'MG o l'M60, calibro 7,62.

 

In una guerra moderna non si spara da grosse distanze. In quel caso si usa l'artiglieria (aerea, pesante, leggera, quello che vuoi). E' più efficacie e meno rischioso. L'evoluzione delle armi leggere americane sta andando verso i sistemi di puntamento elettronici. In questo caso ha senso aumentare il calibro. Se io sono certo di colpire a 1000 m (con puntatori laser, infrarossi, ecc.) allora vale la pena che io spari un calibro che a 1000 m faccia danni. Ma se io difficilmente colpisco a 200 m (non solo per questioni di addestramento, ma anche di terreno, ecc.) allora vale la pena avere calibri grossi, che pesano di più, riducono il numero di colpi a disposizione, costano, ecc.?


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Inviato il 23 luglio 2004 11:55

Vorrei aggiungere un paio di considerazioni sulla capacità di penetrazione dei calibri e sulla possibilità che le foglie deviino i proiettili.

 

Per esperienza personale posso affermare che un proiettile di plastica dura, cal. 6 mm, dal peso di 0,25 gr (un 5,56 vero pesa sui 4, un 7,65 quasi il doppio), sparato con energia inferiore ad 1 Joule (limite sopra il qual per la legge italiana quello che spara è considerato arma) entro i 5 - 7 m ha la capacità di produrre un livido se colpisce una parte coperta (da pantaloni o da maglietta e giacca) o una piccola lesione se colpisce la pelle nuda <_<

Lo stesso proiettile entro un raggio di 10 m ha la capacità di perforare una foglia o rompere un rametto (sto parlando di flora del nord Italia).

E' ovvio che tale capacità è funzionale all'angolo di impatto. Tuttavia stiamo parlando di un proiettile di forma sferica (e non a punta) che all'uscita dalla canna ha energia inferiore ad 1 Joule.

 

Come ho postato in precedenza un 5,56 NATO a 200 m possiede ancora energia pari a , sufficienti a fare dei danni considerevoli ad un corpo umano. A distanze maggiori entrano in gioco fattori spiegati in precedenza.


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Inviato il 23 luglio 2004 17:42 Autore

Innanzitutto ho trovato il famoso RID con l'articolo sulle "Munizioni per fucili d'assalto: storia e sviluppi" di Claudio Bigatti. Per chi ce l'avesse è quello di febbraio 2004. L'aricolo (che devo ancora rileggermi cmq) sottolinea come basta diminuire la lunghezza della cartuccia per diminuire la foza d'impatto: così fecero i Russi negli anni '50. Quindi anche il 7.62, con cartuccia appoosita può fungere da calibro intermedio.

 

E' vero dando un occhiata al succitato articolo, sembra cmq che l'M16 abbia cmq delle buone capacità balistiche (Mi fustigo). Al contrario, viene sottolineato come l'M4, avenso canna corta, non trasmetta abbastanza potenza al proietto, dando una scarsa capacità di penetrazione. Questo forse spiega perchè il SAS usa la canna lunga dell'M16...

 

In RID 06/04 viene invece presentato l'XM-8, sostituto dell'M16. Costruito dalla Hechker & Koch (U.S.A.), l'arma è stretta parente del celeberrimo G36. Le caratteristiche sono:

funzionamento: a sottrazione di gas, otturatore rotante

calibro: 5.56x45 NATO

peso:2,9 kg (prototipo)

lunghezza 838mm (calcio estratto), 760mm (calcio retratto)

Canna:317mm assault

508mm sniper

228mm compact

Velocità: 863m/s cana da 2"

775m/s canna da 12.5"

682m/s canna da 9"

Capacità: 10 colpi (sniper), 30, 100 (tamburo)

 

L'aericolo sottolinea cma come le truppe, non solo le Special Force, desiderino un calibro superiore. Non a caso in Afghanistan molti soldati erano armati con l'M14.


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Matteo Snow
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Matteo Snow
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Inviato il 23 luglio 2004 17:47
<_< ...ma com'è che sapete tutte queste cose ??

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Inviato il 23 luglio 2004 18:26 Autore

Io leggendo moltissimi libri, ed ogni mese RID!

 

 

Tanto per ricapitolare un'attimo.

 

L' M14 è il predecessore dell'M16, calibro 7.62, usato anche in Viet-Nam all'inizio del conflitto. Proprio lì mostrò tutti i suoi limiti nei confronti dei più leggeri fucili/carabine della serie AK/AKM di provenienza sovietica. Da lì la sostituzione con il leggro M16 calibro %.56x45, poi standart NATO. L'M4 è la versione "carabine" a canna corta dell'M16, col quale ha in comune l'80% dei pezzi. Per sostituire l'M16 venne lanciato il programma OICW, che prevedeva un'arma bicanna, una 5.56 NATO (Componente XM-8), l'altra lanciagranate da 20mm. Il programma, chiamato XM29, venne poi abbandonato, ma l'XM8 verrà, slavo ricorsi industriali da parte dei rivali della H&K, prodotto come sostituto dell'M16.

Per far fronte alle insufficenza dell'M16, più volte l'M14 è stato ritirato fuori dagli "armadi" e reimpiegato operativamente, come recrentemente in Afghanistan (ma non in Iraq, sembra). Per l'USSCOM (United States Special Operation Command) è stata creata un aversione apposita del'M14, il SOPMOD, data prima ai Seals, poi anche ad altri corpi (Recondo, etc.). Forse l'M14 SOPMOD è in uso anche dalla CIA... dovrei controllare.

 

Ciao!

Vainamoinen


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Inviato il 26 luglio 2004 11:37
:wub: ...ma com'è che sapete tutte queste cose ??

Tanto interesse. Quindi lettura di libri, riviste e lunghe chiaccherate con amici appassionati. Infine, cosa che non guasta mai, un po' di sana pratica. Perchè come si dice in gergo "nulla sostituisce l'esperienza sul campo".

 

E' vero dando un occhiata al succitato articolo, sembra cmq che l'M16 abbia cmq delle buone capacità balistiche (Mi fustigo).

Non serve. Ed in ogni caso vista la tua scarsa circonferenza dei bicipiti o trovi qualcun'altro che ti fustiga oppure lasci perdere :wub:

 

Potrei dire che la discussione si è esaurita, lascio a te l'onore di riassumere le conclusioni :wub:

 

Ossia il 5,56 è un calibro validissimo per un fucile d'assalto, e l'M16 funziona ragionevolmente bene per l'uso per cui è nato.


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Inviato il 26 luglio 2004 23:25 Autore
Ed in ogni caso vista la tua scarsa circonferenza dei bicipiti...

Cosa ne sai della circonferenza dei miei muscoli? :wub:

 

 

Ossia il 5,56 è un calibro validissimo per un fucile d'assalto, e l'M16 funziona ragionevolmente bene per l'uso per cui è nato.

E che nel contesto attuale servono armi con un calibro maggiore, inferiore al 7.62 full power, ma cmq più potenti del 5,56x45.


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Inviato il 16 settembre 2004 13:09

Dunque riesumo questa discussione per indirizzarvi sul forum di ferrea mole (www.ferreamole.it) dove ci sono molti esperti di armi (tra cui un ex incursore di COMSUBIN) e l'argomento armi leggere è stato discusso approfonditamente. Innanzitutto l'ex-incursore ha elogiato l'M4 SOPMOD considerandolo la prima scelta tra le armi che certamente si porterebbe in missione (preferendogli solo la speciale versione in 7.62 Kalasnikov x certi teatri), quindi nn credo che l'M4 si possa considerare un arma poco efficace. Per quanto riguarda i calibri era opinione comune che le lamentele degli americani derivassero dal fatto che, a causa del loro estremo conservatorismo, nn hanno mai capito (o accettato) il concetto di assault rifle: cioè un fucile specializzato nel combattimento a corto raggio (fino a 300 m), e desiderano dall' M16/M4 anche caratteristiche di precisione e letalità sulle lunghe distanze tipiche dei battlerifle quali il garand. Ovviamente ciò è impossibile. Ed infatti nei rapporti provenienti dall'Afghanistan si trovano molte critiche alla precisione e potere d'arresto del 5,56 sulla lunga distanza (tipica di quel territorio montuoso e con altipiani), mentre nei rapporti provenienti dall'Iraq l'M4 ed il suo proiettile sono molto aprezzati perchè grazie delle brevi distanze tipiche del combattimento urbano il binomio arma/proiettile e impiegato nelle condizioni ideali per esprimere al meglio la sua efficacia.

Cmq ho letto anche io l'articolo di Bigatti su RID e devo dire che se quei testoni di yankee avessero ascoltato gli inglesi 50 anni fa oggi nn si sarebbe in procinto di cambiare il calibro NATO per la terza volta!

Ah, sull'ultimo RID c'è un articolo sul progetto italiano Soldato Futuro e si parla della nuova versione del fucile d'assalto italiano: un AR 70/90 con calcio telescopico e costruito in buona parte in polimeri per abbassarne il peso (pur conservando le parti in acciaio per mantenere uguale la precisione dell'arma) e, soprattutto, cun un sistema integrato di mira veramente all'avanguardia. Il calibro xò rimane il solito.

Per quel che riguarda l'AUG esso è stato per lungo tempo in dotazione al Col Moschin, che però recentemente gli ha preferito l'M4 perchè gli è superiore in alcuni aspetti. ( tra l'altro hanno anche sostituito la beretta con la glock).

PS: i SAS utilizzano l'SA80, ma solo nelle esercitazioni internazionali dove vige la regola dell' home made (es: Assegai Eyes 98 - RID 12/98)

 

nel contesto attuale servono armi con un calibro maggiore, inferiore al 7.62 full power, ma cmq più potenti del 5,56x45.

Hai perfettamente ragione, e quando gli USA adotteranno il 6.8 mm molto probabilmente gli inglesi gli rideranno in faccia dicendogli "ve l'avevamo detto nel 1950!" >_>


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Inviato il 16 settembre 2004 16:52 Autore

Grazie Daeron! Grazie anche per la segnalazione e per le precisazioni!

Fa poi sempre piacere scprire un altro lettoe di RID!

>_>

Il numero di questo mese devo ancora comprarlo... oggi o domani provvedo!

 

Ciao

Vainamoinen


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Inviato il 16 settembre 2004 17:00

Sbrigati che fra poco esce il numero di ottobre e quello di settembre nn lo trovi più!

Vai a dare un occhiata sulla discussione originaria sulle armi medievali, ho postato due link interessanti.


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