l'avevo studiato,ma ormai è ritornato al livello del mio latino e greco.....
La domanda che mi pongo è...perchè?
prima di tutto, è uno studio glottologico interessante. chiunque senta avvicinarsi la necessità di una lingua artificiale per un progetto letterario, dovrebbe almeno documentarsi con i progetti più longevi e meglio riusciti--Qenya e Klingon come lingue letterarie, Esperanto come lingua funzionale.
in secondo luogo, perché no? conoscere un linguaggio in più, anche artificiale, moltiplica le capacità individuali di rapportare le parole ai concetti che si desiderano esprimere.
inoltre, esistono contesti in cui l'uso di un linguaggio elfico è assolutamente appropriato. ad esempio, una sessione di gioco di ruolo. nel caso di un clan di elfi, come privarsi della sensazione di usare un linguaggio di derivazione elfica? non in modo passivo limitandosi a orecchiare i dialoghi Sindarin di LOTR, ma in modo attivo esprimendo i concetti che si devono comunicare al momento.
esistono anche fan di star trek che comunicano fra loro scrivendosi in Klingon perché lo conoscono meglio dell'Inglese (il Klingon però è una lingua completa, l'autore Marc Okrand ha pubblicato tutto e non c'è lo stesso problema del Qenya).
insomma, perché no?
Bellissime le lingue Tolkeniane!
Nel mio pc ho il dizionario Sindarin e Quenya e un po' di grammatica...mi diverto a tradurre un pochetto
Nota Pignola: si scrive qUenya, il qEnya è la versione primordiale del uenya.. :smack: