Qualche giorno fa hanno dato alla tele questo film.. non l'avevo mai visto prima e devo dire che sono rimasto favorevolmente impressionato!
OK, credo che si possa tranquillamente dire che ogni film nel quale compaiano attori del calibro di Richard Gere possa essere considerato un gran bel film..
Però sono anche rimasto colpito dall'idea.. l'uomo falena che annuncia agli esseri umani imminenti disastri..
Alla fine si dice che il tutto è ispirato ad una storia vera.. non mi è chiaro se si riferisse esclusivamente alla tragedia (non spoileriamo, va.. ) o anche ai richiami lanciati dall'uomo falena..
Qualcuno ne sa qualcosa in più?!? >_>
dopo Crop Circles e BOB LAZAR il paranormale e il mistero sta diventando di casa e oggetto di culto sulla barriera...
torniamo al film...
dopo il film come te sono rimasto piacevolmente incuriosito...e ho trovato un po di cose....sono stati scritti anche molti libri a riguardo...
a voi un paio di articoli....
Tra il 1966 e il 1967 la cittadina americana di Point Pleasant, nella Virginia dell’Ovest, al confine con l’Ohio, fu terrorizzata dai ripetuti avvistamenti di una misteriosa creatura chiamata “Mothman”, cioè “uomo falena”, un personaggio che ha ispirato l’ultimo blockbuster hollywoodiano: “The Mothman Prophecies”.
Tutto cominciò il 15 novembre 1966, nei pressi di un complesso industriale abbandonato alla periferia di Point Pleasant, noto come “Area TNT” e utilizzato durante la seconda guerra mondiale per l’immagazzinamento delle munizioni. Quattro amici che si trovavano a passare in auto da quelle parti notarono due “grandi occhi rossi” nell’ombra. Gli occhi appartenevano a una creatura “con grandi ali piegate sulla schiena”, come disse in seguito uno dei testimoni. Improvvisamente, la creatura si mosse levandosi in volo e gli amici, in preda al panico, fecero dietro front con l’auto e si diedero alla fuga, convinti che la “cosa” li seguisse.
Tornati in città, i giovani raccontarono terrorizzati alla polizia ciò che avevano visto, i giornali ne parlarono, battezzando la creatura “Uomo falena” dal nome di uno dei personaggi dell’allora popolare serie televisiva “Batman”, e gli avvistamenti si moltiplicarono. Alcuni dissero di avere visto, di notte, una “creatura umanoide che emetteva strani squittii, come quelli di un topo”; due pompieri, che visitarono l’area TNT tre giorni dopo il primo avvistamento, raccontarono di avere visto gli occhi rossi e dissero che la creatura era davvero molto grande, ma erano anche sicuri che si trattava di un uccello.
Profeta di sventura?
La vicenda, tuttavia, si sarebbe probabilmente conclusa subito se un giornalista appassionato di misteri, John A. Keel, non avesse scritto il libro in questione (oggi tradotto in Italia, a 27 anni dalla pubblicazione originale del 1975, per approfittare della pubblicità offerta dall’omonimo film con Richard Gere), in cui collegava questi avvistamenti ad altri fatti strani successi nella zona: avvistamenti di UFO, strane telefonate ai cittadini, minacciose visite di “uomini in nero” e, soprattutto, il tragico crollo di un ponte sul fiume Ohio in cui morirono 46 persone. L’ipotesi di Keel fu che Mothman, in qualche modo, volesse mettere in guardia la cittadina contro l’imminente disastro.
“ Ci sono diverse circostanze che fanno ritenere molto strano quel crollo” dice oggi il settantaduenne Keel. “I semafori erano sul rosso da entrambe le parti del ponte, così il traffico si accumulò nel mezzo provocando il crollo. Non ho mai scoperto chi potrebbe avere avuto interesse a generare un simile disastro”.
Loren Coleman, autore di un altro bestseller sulla vicenda Mothman (Mothman and Other Curious Encounters), è più dubbioso: “C’è gente che mi ha scritto dicendo che strane creature sono state avvistate anche dopo l’11 settembre. Si trattava forse anche qui di apparizioni mistiche che cercavano di avvisare il mondo degli attentati in arrivo? Non credo, si tratta solo di coincidenze. Fa parte della natura umana cercare di trovare dei collegamenti in qualcosa che scuote la nostra percezione della realtà e il nostro senso di sicurezza”.
Nemmeno Rick Moran, un giornalista che ha recentemente condotto per la rivista Fortean Times (n. 156, marzo 2002) un’indagine sul caso, vede particolari misteri in quell’episodio. “Non credo che il crollo del ponte sia veramente collegato alla vicenda di Mothman”. L’indagine che ci fu all’epoca, infatti, poté determinare che il crollo fu dovuto a una sfortunata combinazione di eventi: il deterioramento del metallo, un cedimento strutturale, il cattivo tempo e l’accumularsi del traffico sul ponte, tutto ciò contribuì a creare il disastro. Nessuna influenza di tipo paranormale, quindi. “Tuttavia”, continua Moran, “penso che il resoconto di Keel si basi su avvistamenti realmente accaduti”.
Moran ha intervistato tutti coloro che ancora vivevano a Point Pleasant e che avevano assistito a qualcosa di strano tra il 1966 e il 1967. “Le versioni dei testimoni corrispondevano a quelle date tanti anni prima” dice Moran. “Più le domande si facevano specifiche e più mi convincevo che i testimoni avevano effettivamente visto qualcosa”.
Già, ma cosa?
Una reale creatura alata
“C’è un fatto che mi ha colpito in tutti i resoconti che ho letto sul caso di Mothman” dice l’investigatore americano del CSICOP (Comitato americano per l’indagine scientifica delle affermazioni sul paranormale) Joe Nickell, esperto nella soluzione di misteri ed enigmi paranormali. “Si legge che la creatura aveva occhi luminosi come i fari di un automobile; un uomo notò la stessa cosa quando illuminò con una torcia un angolo del suo giardino verso cui il cane aveva preso ad abbaiare. Ora, chi come me si interessa di ornitologia saprà che di notte gli occhi di alcuni uccelli risplendono di colore rosso se illuminati da una torcia o dai fari di un auto. Il rosso che si vede non è il colore dell’iride, ma quello della membrana vascolare sottostante”.
Nickell rivela che nella Virginia dell’Ovest e in altre zone esiste realmente una creatura alata, che ha abitudini notturne e grandi occhi rotondi, che sembrano rossi se illuminati. Sembra avere il collo incassato tra le spalle, ha ali molto grandi, lunghe zampe e ricorda da vicino gli schizzi realizzati dai testimoni che dissero di avere visto Mothman.
“ Stiamo parlando di un barbagianni” spiega Nickell. “E’ un uccello che si muove solo di notte e che per questo si vede raramente e può indubbiamente spaventare chi se lo dovesse trovare davanti. Certo non ha le dimensioni di un uomo, ma grazie all’estesa apertura alare e alle lunghe zampe può apparire più grande di quello che è. Il problema delle testimonianze di questo tipo è che il buio, la sorpresa, la paura e altri fattori emotivi possono aver alterato il ricordo di quanto è stato probabilmente visto, e cioè un innocuo barbagianni”.
“Personalmente” concorda Coleman, “propenderei per un qualche tipo di grosso barbagianni non ancora identificato. L’isteria ha poi fatto il resto”.
Sono tanti gli studi di psicologia che dimostrano come il ricordo di un evento può essere alterato dalle condizioni emotive in cui si trovano i testimoni in un dato momento. Lo stress, per esempio, può alterare i ricordi anche degli osservatori più esperti: il che aiuta a capire perché testimonianze come quelle relative all’avvistamento dell’Uomo falena debbano essere vagliate attentamente, si tratta infatti di esperienze molto ansiogene e stressanti.
“Un altro caso di cui mi sono occupato che ebbe una conclusione simile” continua Nickell, “è quello del Mostro di Flatwoods, avvistato anche questo nella Virginia dell’Ovest, ma nel 1952. Anche allora la creatura aveva grandi occhi rotondi e sembrava avere la testa incassata tra le spalle e, anche in quel caso, la creatura era con ogni probabilità un barbagianni, che in quella regione ha il suo habitat naturale”.
Un esperimento sociologico?
Nel mondo dell’ufologia, però, non tutti condividono questa opinione. C’è chi parla di complotti e di invasioni di alieni. Moran propende per un’ipotesi non meno bizzarra, quella di un complesso esperimento sociologico: “E’ possibile che Mothman sia stato un esperimento del governo per valutare la reazione della gente comune di fronte a eventi ultraterreni? Chissà; certo, se fosse così, negli anni seguenti i risultati di un tale esperimento sarebbero dovuti diventare noti. Se non se ne seppe nulla, probabilmente, fu proprio a causa del crollo del ponte: l’imprevedibile disastro forse convinse gli studiosi ad abbandonare l’esperimento in quella zona per evitare che il loro lavoro fosse in qualche modo collegato alla tragedia”.
Le ipotesi e le congetture non mancano, insomma, ciò che manca sono le prove. “Ci troviamo a dover fare una scelta” conclude Nickell. “Da una parte abbiamo una spiegazione naturale e plausibile, dall’altra una serie di ipotesi incredibili e fantasiose, fatte di “forse” e di “probabilmente” e che si basano unicamente sul tipo più inaffidabile di prove: la testimonianza oculare. Dal mio punto di vista, è certamente la prima la spiegazione giusta mentre non ho dubbi che la seconda sarà quella preferita dai produttori di Hollywood e dai cultori del mistero”.
e ancora...
L’Uomo-Falena: una leggenda americana
Di Roberto Malini e Federico Dezi
L’Uomo Falena (Mothman) viene classificato da Brad Steiger tra gli alieni di tipo “Delta” e da Roberto Malini (coautore di questo breve articolo) nella razza extraterrestre degli “Inumani”, in compagnia di creature non umanoidi, ma simili piuttosto agli insetti, ai rettili, agli anfibi, ai pipistrelli o prive di analogie con esseri viventi conosciuti sulla Terra.
Il giornalista e ufologo americano John Keel riteneva che questi esseri provenissero da una dimensione parallela. A Keel dobbiamo i più importanti studi riguardo al fenomeno, che ebbe il suo apice nel 1966 in West Virginia. Il ricercatore raccolse, comparò ed analizzò 26 testimonianze diverse. Il mostro è descritto come un essere di corporatura affusolata, più larga di quella umana, alto circa due metri, pelle grigiastra, gambe simili a quelle umane ed enormi ali in luogo delle braccia. Numerosi testimoni lo videro spiccare il volo, allontanandosi dai luoghi degli avvistamenti. L’Uomo Falena fu osservato da due piloti nel cielo sopra la città di Gallipolis, Ohio, che lo avevano scambiato in un primo momento per un velivolo, considerato che viaggiava a una velocità di circa 110 km/h. Gli occhi del Mothman erano, secondo alcune testimonianze, rossi e luminosi; questa peculiarità lo avvicina al mitico Chupacabras.
Studiosi scettici scrissero che l’Uomo Falena altro non era che la gru delle dune, un trampoliere americano oggi estinto, alto quasi due metri. Per smentire quella tesi sarebbe necessario conoscere lo stato psicoemozionale dei testimoni durante i loro avvistamenti, se fossero sobri, se assumessero sostanze psicotrope, se si trattasse di individui particolarmente suggestionabili. Non possiamo infatti escludere la possibilità che l’apparizione di un esemplare adulto di gru delle dune, con la sua straordinaria apertura alare, il lungo collo, gli occhi risplendenti come gemme, la lenta andatura a terra inducesse nei testimoni forti suggestioni, tanto più dopo le prime segnalazioni del cosiddetto Mothman, un’autentica leggenda dalle parti di Point Pleasant, Virginia, negli anni 1966-1969.
Le testimonianze, tuttavia, parlano di una creatura inquietante : "Non ho mai provato un’emozione simile prima di quel momento, una forma di paura che non saprei descrivere,” disse a Keel un cittadino di Point Pleasant, “un terrore che mi possedeva e paralizzava. Le parole più adatte sarebbero queste: era un fatto impossibile. So che può sembrare pazzesco, ma è l'unico modo in cui mi sento di esprimere quello che provai dentro di me”.
La vicenda dell’Uomo Falena è bizzarra. Dopo le prime apparizioni, amplificate dalla stampa e dai molti appassionati di ufologia e paranormale, alcuni testimoni credettero di vedere oggetti volanti non identificati nei cieli del West Virginia. Qualcuno ebbe la ventura non solo di osservare, ma anche di udire la voce dell’Uomo Falena: una serie di ronzii e squittii. Anche questo particolare richiama una tipologia di versi emessi dai trampolieri e dunque farebbe pendere ulteriormente la bilancia verso l’ipotesi gru delle dune. Il film “The Mothman profecies”, ispirato a un saggio di John Keel, ha riportato quest’anno in auge il mito dell’Uomo Falena.
Biografia sintetica di John Keel
John A Keel., giornalista americano interessato fin da giovanissimo alle scienze occulte e al paranormale. Negli anni 1965-67 incontra i più noti contattisti viventi negli Stati Uniti e i testimoni dei casi di avvistamenti UFO più singolari. Dopo averli ascoltati, si allontana decisamente dall’ipotesi extraterrestre. Secondo Keel gli UFO apparterrebbero alla stessa dimensione dell’Olandese volante e delle altre navi e aerei fantasma. Sarebbero creature maligne provenienti da mondi situati oltre il limite delle leggi fisiche, enigmatiche intelligenze della stessa natura degli ectoplasmi e degli spettri, capaci di nascondersi o adattarsi ai cambiamenti della cultura terrestre. Un lungo studio di Keel dedicato a questo argomento è suddiviso in una trilogia: “Strange Creatures from Time and Space” del 1969 (uscito in Italia con il titolo “Creature dall’ignoto nel 1978); “UFOs: Operation Trojan Horse” del 1970 (“UFO: Operazione Cavallo di tr**a” in Italia, 1975); “Our Haunted Planet” (Il nostro pianeta infestato) del 1971. Nel 1976 pubblica l’eccentrico “The Mothman Prophecies” (Le profezie dell’uomo falena), dedicato all’ondata di avvistamenti in America di ‘uomini falena’, singolari ed inquietanti creature alate. Nel libro ribadisce la tesi che tra le missioni degli UFO ci sia quella di condizionare i contattisti e i cultisti con assurde ideologie, per influire sulla cultura e sulla ricerca spirituale degli uomini. Con l’opera “The Eighth Tower” (L’ottava torre) del 1977 Keel esprime una nuova teoria, ovvero che all’origine degli UFO e di tutte le manifestazioni paranormali vi sarebbe un potentissimo campo di energie (il ‘Superspettro’), un’entità capace di muovere uomini e popoli della Terra come pedine su una grande scacchiera. (Da: Parolario – Ufologia, Edizioni PixArt, Milano 1998).
Avvistamenti in West Virginia
Data - Luogo dell’avvistamento
1 Settembre 1966 - Scott Missouri
1 Novembre 1966 - Camp Conley Road
12 Novembre 1966 - Cimitero di Clendenin
15 Novembre 1966 - Area TNT vecchia centrale elettrica Point Pleasant
16 Novembre 1966 - Area TNT presso Igloo
17 Novembre 1966 - Statale 7 Cheschire Ohio
18 Novembre 1966 - Area TNT
20 Novembre 1966 - Campbells Creek
24 Novembre 1966 - Point Pleasant
25 Novembre 1966 - Lowell Ohio
27 Novembre 1966 - Statale Albans
27 Novembre 1966 - Manson
27 Novembre 1966 - Statale Albans
4 Dicembre 1966 - Aeroporto di Gallipolis Ohio
6 Dicembre 1966 - Maysville Kentucky
6 Dicembre 1966 - Area TNT
7 Dicembre 1966 - Statale 33 Ohio
8 Dicembre 1966 - Statale 35
11 Dicembre 1966 - Area TNT
11 Dicembre 1966 - Statale 35
11 Gennaio 1967 - Point Pleasant
12 Marzo 1967 - Letert Falls Ohio
19 Maggio 1967 - Area TNT
2 Novembre 1967 - Area TNT
7 Novembre 1967 - Chief Cornstalk Park
e ancora...
ANALISI DI "MOTHMAN PROPHECIES"
da John Alexander. Ph.D
National Institute for Discovery Science, Las Vegas, NV
"The Mothman Profecies", con la partecipazione di Richard Gere, dipingendo la vita reale di John Keel offre una completa miscellanea di fenomeni anomali fra i quali criptozoologia, precognizione, sogni profetici, teleportazione, UFO, e messaggi demoniaci
Mentre il film è situato in un tempo attuale gli eventi reali accaddero a Point Pleasant,West Virginia, con inizio nell’ anno 1966 e velocemente si attenuarono nel 1967, in seguito alla catastrofica distruzione del Silver Bridge, il 15 Dicembre di quell’ anno. Il film fa presente che la storia è basata su eventi reali. I quali furono riferiti da John Keel nei suoi libri ma sono anche supportati da articoli giornalistici e altre ricerche. Per molti cinefili, la fine sarà poco soddisfacente poiché manca un confronto finale, una definizione conclusiva dell'Uomo-Falena, o una spiegazione del fenomeno.
Gli scrittori di fiction possono avere il controllo sulle loro storie. La vita reale, sfortunatamente, tende alla vaghezza e alla non risoluzione. Come in questo caso, gli strani eventi si mischiano, sfidano le spiegazioni convenzionali, e resistono a ogni tentativo di scienziati e ricercatori di avere dati accurati. Durante un’ intervista con Art Bell, John Keel notò che il film catturò accuratamente l’atmosfera del libro. Il regista, Mark Pellington, ha incorporato suoni, luci e una simbologia per creare un senso di predestinazione. Gli eventi descritti vanno dallo spettrale, ma probabilmente spiegabile, a ciò che va oltre la logica. Come esempio di questi bizzarri fatti riferiti dal Keel e ritratti nel film, quando fu perseguitato da fastidiose chiamate telefoniche,l'apparecchio venne scagliato contro ill muro. Sebbene non fosse collegato alla linea, il telefono continuò a suonare. Keel riferisce che voci dal suono meccanico avrebbero dato dei messaggi che predicevano gli eventi futuri. John Keel ha i suoi detrattori nell’ambiente ufologico. A molti non piace il rimescolamento di varii fenomeni e credono che ciò offuschi l’aspetto E.T. degli UFO. Al NIDS noi tendiamo ad appoggiare le informazioni date da John Keel, mentre non possiamo verificare ogni singolo fatto riportato da lui, possiamo dichiarare inequivocabilmente che simili fatti sono stati documentati da noi. I lettori di questo sito sono probabilmente consci delle ricerche condotte dal NIDS presso un ranch isolato nello Utah del NordEst. Durante quel periodo di osservazione e di ricerca, molti testimoni, molto qualificati, riferirono di strani accadimenti ricalcanti quelli di Point Pleasant. Ci furono numerosi avvistamenti UFO, un punto poco delineato nel film, incontri con diverse strane creature, estese attività tipo Poltergeist, interazioni con "palle di luce", un senso di apprensione e di paura sia negli umani che negli animali, voci disincarnate e suoni misteriosi senza origine.
John Keel riferisce di incidenti con men in black insieme alle chiamate telefoniche da persone sconosciute durante le sue investigazioni. Simili incidenti, inclusi stranieri minacciosi e anomalie telefoniche sono stati sperimentati e riferiti nel NordEst dello Utah. L'Uomo-Falena è descritto come una grande creatura di 7 o più piedi ( metri 2,1 o + ) di altezza e con grandi ali. Alcuni testimoni dissero di averlo visto volare a gran velocità mentre altri hanno parlato di una creatura simile allo pterodattilo. I criptozoologi hanno fatto ricerche in questo senso, senza esito alcuno. Comunque ci sono racconti credibili da questa zona, inclusi filmati amatoriali, di grandi uccelli di una specie sconosciuta. Uno dei più rimarchevoli attributi dell'Uomo-Falena sono gli occhi rossi luminosi e ipnotici. Ancora, animali con occhi rossi luminosi sono riferiti nella storia e in molte aree del mondo. Che si sappia, nessuno è stato catturato.
Il film si snoda lentamente e fu battezzato ‘’ gli X- Files del Prozac ’’. Comunque, per quelli interessati a come sono complessi e frustranti tali fenomeni, "The Mothman Prophecies" offre alcune rapide lezioni. Esso sostiene l’ idea che ci sono molte strane cose che noi semplicemente non comprendiamo ancora. E a dispetto dei nostri sforzi, forse non ci riusciremo mai.
verità o fantasia? chi puo dirlo?...di sicuro qualcosa di vero c'è ma cosa????
ciaoooo
Non ho tempo di leggere il mega-comnmento messo da fede, quindi forse qualcosa di quel poco che dirò lo avrà gia detto lui: L'uomo falena è stato più volte avvistato non solo in ameerica ma anche nel mondo (avevo sentito dire del giappone soprattutto), esistono molte leggende su questo sinceramente non saprei se crederci, ma dato che credo solo a quello che vedo, e dato che quello porta sfiga, spero di non sapere mai la verità.............
Cavolo, Fede.. ti hanno mai detto che sei meglio di google?!?
OK, battute a parte, grazie mille per il tuo commento esaustivo! Ho trovato molte informazioni interessanti.. anche se alla fine non ho ricavato nessuna risposta..
Diciamo che la mia mente razionale tende a non credere troppo a fenomeni paranormali, strane creature e via dicendo.. però mi rendo conto che a volte accadono cose che non riusciamo a spiegarci.
Chi lo sa.. a volte si è stanchi, a volte turbati da qualche stato emotivo particolarmente forte.. in questi casi, può capitare che un qualcosa di perfettamente razionale venga scambiato per un fatto assurdo, non spiegabile dalla normale scienza..
Io non me la sento di escludere nulla.. sappiamo ancora così poco del mondo, che sarebbe stupidamente superbo classificare come bufale le notizie più strane.. d'altro canto, il mondo sembrerebbe funzionare secondo certe regole..
In conclusione, boh?
Finalmente qualcuno che ha visto il film!! io l'avevo noleggiato dopo aver lettio un'interessante articolo su Focus che parlava delle leggende metropolitane..
inutile dire che mi ha notevolmente impressionata, per non dire terrorizzata!!! A seguito ho fatto svariate ricerche su internet (che non sto qui a riassumere..) e oltre all'episodio americano ho trovato riferimenti al terremoto di città del messico negli anni 80 e al genocidio degli armeni... combinazione nello stesso periodo mi era stato mandato uno stupido file (che ovviamente mi ha terrorizzato) su apparizioni di fantasmi e affini e una delle immmagini era decisamente.. l'uomo falena!!!
Scherzi a parte, non so se la faccenda sia vera o meno, ma sicuramente è verosimile.. in fin dei conti se si crede all'apparizione della Madonna di Lourdes perchè non si può crede all'ìuomo falena?
ciao ciao