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La frase del cuore
F di Faedys Targaryen
creato il 29 maggio 2004

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Faedys Targaryen
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Inviato il 29 maggio 2004 15:08 Autore

Ogni libro lascia qualcosa dentro, alcuni colpiscono in profondità, altri invece rimangono sulla superficie...

Ma anche nel libro più inutile che si può leggere può capitare di trovare una frase, un periodo che rimangono incisi a fondo nel nostro cuore, che ci fanno pensare, ridere, magari arrabbiare.

Io colleziono queste frasi, le riunisco in quaderni e le rileggo spesso.

 

Vorrei condividere con voi questa mania ^_^

 

"Pensa ad un fiume, denso e maestoso, che corre per miglia e miglia entro argini robusti, e tu non sai dove sia il fiume, dove l'argine, dove la terra ferma. A un certo punto il fiume, per stanchezza , perché ha corso per troppo tempo e troppo spazio, perché si avvicina al mare, che annulla in sè tutti i fiumi, non sa più cosa sia. Diventa il proprio delta. Rimane forse un ramo maggiore, ma molti se ne diramano, in ogni direzione, e alcuni riconfluiscono gli uni negli altri, e non sai più cosa sia origine di cosa, e talora non sai cosa sia fiume e cosa già mare..."

 

Umberto Eco - Il nome della rosa


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Fede Stark
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Inviato il 29 maggio 2004 15:25

bellissima idea!

 

il passaggio del libro che più mi è rimasto impresso è:

 

"La odio e la amo nello stesso tempo, e tu forse mi chiederai come possa succedere; non lo so, ma sento che è così, e ci soffro." E' una poesia, non ricordo più il nome dell'autore, ma Ginevra la conosceva un giorno, mentre parlavamo di Artù, ha citato quei versi. Ginevra capiva perfettamente Artù, vedi?"

 

Da "Il Tradimento" di Bernard Cornwell

 

la saga Excalibur



Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri
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Lord Beric
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Inviato il 29 maggio 2004 15:46

Ottima idea, mi piace...

 

E allora, ecco qui:

 

Rivide i suoi vecchi amici, alcuni dei quali erano poco più che adolescenti l'ultima volta che liaveva visti. Molti di loro, in passato, erano suoi amici intimi, ma avevano preso strade diverse dalla sua e ormai erano troppo lontani per tornare indietro. O forse era lui che era andato troppo lontano. Erano estranei, non per l'aspetto o la voce, che gli erano ancora familiari, ma per le scelte che avevano modellato la loro vita. Con loro poteva condividere soltanto i ricordi. Era triste, ma prevedibile. Il tempo rapisce le promesse e allenta i legami. L'amicizia si riduce a storie passate e vaghe promesse per il futuro, nessuna così forte da ridare vita a quello che s'è perduto. Ma questa è la vita: porta ciascuno lungo la propria via, separata da quella degli altri, finché un giorno ci si scopre soli.

 

Terry Brooks, Il Primo Re Di Shannara


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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Inviato il 29 maggio 2004 19:33

Interessante davvero questa proposta ^_^

 

Di frasi che mi hanno colpito nei libri che ho letto,ne ho trovate a mille..ma nessuna è bella come questa:

 

Premetto:ho sempre preferito l'inferno dantesco al paradiso..ma questo passaggio è davvero un affresco che ci regala il fiorentino

 

 

 

 

Li occhi da Dio diletti e venerati,

fissi ne l'orator, ne dimostraro

quanto i devoti prieghi le son grati;

 

indi a l'etterno lume s'addrizzaro,

nel qual non si dee creder che s'invii

per creatura l'occhio tanto chiaro.

 

E io ch'al fine di tutt'i disii

appropinquava, sì com'io dovea,

l'ardor del desiderio in me finii

 

 

Dante,Divina Commedia,Paradiso Canto XXXIII

 

 

E' un passaggio fantastico che fa,quasi trasognante...lo sguardo di Maria mosso dalla preghiera di San Bernardo che va a cercare il "suo Fattore che non disdegnò di farsi sua fattura"...boh per me è fantastico,sembra di viverlo :) Troppo bella la Divina ^_^^_^

 

 

 

 

^_^


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gothmog
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Inviato il 29 maggio 2004 19:45

la "poesia" e' di catullo

odi et amo


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Derfel Cadarn
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Derfel Cadarn
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Inviato il 29 maggio 2004 20:02
bellissima idea!

 

il passaggio del libro che più mi è rimasto impresso è:

 

"La odio e la amo nello stesso tempo, e tu forse mi chiederai come possa succedere; non lo so, ma sento che è così, e ci soffro." E' una poesia, non ricordo più il nome dell'autore, ma Ginevra la conosceva un giorno, mentre parlavamo di Artù, ha citato quei versi. Ginevra capiva perfettamente Artù, vedi?"

 

Da "Il Tradimento" di Bernard Cornwell

 

la saga Excalibur

Mi inchino alla stua saggezza grande Fede(sarò mica di parte?),ottima scelta davvero

La mia la inserirò appena avrò ritrovato il libro e il passaggio ma è sempre dell'Excalibur di Cornwell

 

PS x gothmog:Fede non stava citando la poesia di Catullo, "E' una poesia, non ricordo più il nome dell'autore" era parte del passaggio che ha scelto(se la memoria non mi inganna),lui ha riportato una frase del libro "Il Tradimento" ,della saga Cornwelliana Excalibur,in cui si parlava appunto di questa poesia....(Fede correggimi se sbaglio)


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Lupo Solitario
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Inviato il 29 maggio 2004 21:43

Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscienza (o conoscienza alcune versioni metto uno altri l'altro....)

 

 

Beh non credo ci sia bisogno di dire chi fosse


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ALBIONE
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Inviato il 30 maggio 2004 13:03

Vedi firma: ^_^


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Dany Snow R.
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Dany Snow R.
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Inviato il 30 maggio 2004 14:38

OIRAUQITNA - questa la scritta era sulla vetrina del negozietto in cui Bastian si rifugiò quella mattina. Naturalmente la si vedeva così solo da stare dentro al negozio...[i/]

 

E' così che la ricordo, ed è speciale per me... il primo libro che lessi ^^


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Fede Stark
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Inviato il 30 maggio 2004 17:13
bellissima idea!

 

il passaggio del libro che più mi è rimasto impresso è:

 

"La odio e la amo nello stesso tempo, e tu forse mi chiederai come possa succedere; non lo so, ma sento che è così, e ci soffro." E' una poesia, non ricordo più il nome dell'autore, ma Ginevra la conosceva  un giorno, mentre parlavamo di Artù, ha citato quei versi. Ginevra capiva perfettamente Artù, vedi?"

 

Da "Il Tradimento" di Bernard Cornwell

 

la saga Excalibur

Mi inchino alla stua saggezza grande Fede(sarò mica di parte?),ottima scelta davvero

La mia la inserirò appena avrò ritrovato il libro e il passaggio ma è sempre dell'Excalibur di Cornwell

 

PS x gothmog:Fede non stava citando la poesia di Catullo, "E' una poesia, non ricordo più il nome dell'autore" era parte del passaggio che ha scelto(se la memoria non mi inganna),lui ha riportato una frase del libro "Il Tradimento" ,della saga Cornwelliana Excalibur,in cui si parlava appunto di questa poesia....(Fede correggimi se sbaglio)

 

 

hai interpretato perfettamente il mio post Derfel ^_^

 

era proprio il passaggio del libro che era particolare, lo so che era di catullo ma in quel momento della saga quel dialogo è stato uno dei momenti(a parer mio) più belli sia per intensità che per significato :)


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Haplo
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Inviato il 30 maggio 2004 18:11

Bella idae!

 

"Ma ormai è ora di andare, io a morire, voi a vivere: chi tra noi vada verso la cosa migliore è oscuro a tutti tranne che al dio."

Platone -Apologia di Socrate 42a-


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 30 maggio 2004 20:05

Per me, basta guardare la mia chilometrica firma ^_^

Un'altra che un tempo mi piaceva anche di più è sempre di London:

 

Del nomade passato nostalgia

spezza del viver nostro le catene

e dal nebbioso sonno ove dormìa

desto lo slancio ferino rinviene


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Derfel Cadarn
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Inviato il 31 maggio 2004 1:47
bellissima idea!

 

il passaggio del libro che più mi è rimasto impresso è:

 

"La odio e la amo nello stesso tempo, e tu forse mi chiederai come possa succedere; non lo so, ma sento che è così, e ci soffro." E' una poesia, non ricordo più il nome dell'autore, ma Ginevra la conosceva  un giorno, mentre parlavamo di Artù, ha citato quei versi. Ginevra capiva perfettamente Artù, vedi?"

 

Da "Il Tradimento" di Bernard Cornwell

 

la saga Excalibur

Mi inchino alla stua saggezza grande Fede(sarò mica di parte?),ottima scelta davvero

La mia la inserirò appena avrò ritrovato il libro e il passaggio ma è sempre dell'Excalibur di Cornwell

 

PS x gothmog:Fede non stava citando la poesia di Catullo, "E' una poesia, non ricordo più il nome dell'autore" era parte del passaggio che ha scelto(se la memoria non mi inganna),lui ha riportato una frase del libro "Il Tradimento" ,della saga Cornwelliana Excalibur,in cui si parlava appunto di questa poesia....(Fede correggimi se sbaglio)

 

 

hai interpretato perfettamente il mio post Derfel ^_^

 

era proprio il passaggio del libro che era particolare, lo so che era di catullo ma in quel momento della saga quel dialogo è stato uno dei momenti(a parer mio) più belli sia per intensità che per significato ^_^

Già,quel libro è pieno di questi momenti,io sono indeciso se mettere la parte conclusiva della saga o quella in cui

 

SPOILERS su Excalibur(di Bernard Cornwell)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

muore Dian :wacko:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FINE SPOILERS


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Fede Stark
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Inviato il 31 maggio 2004 12:30

boh stiamo andando un po OT

 

 

per esempio

 

l'ultima pagina di tutta la saga dove c'è la frase "mio caro signore" e quello che precede e segue... :wacko:^_^^_^ momento che rimarrà sempre impresso nella mente

 

se fossi in te metteri quello solo che è troppo spoileroso


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Derfel Cadarn
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Inviato il 31 maggio 2004 15:05

Ora me la devo studiare,quella di Dian pure è bellissima,mi è rimasta molto impressa quella parte :wacko:


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